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Autore: DeltAmb3r    10/10/2017    1 recensioni
Ambientata qualche mese dopo la quarta stagione.
William e Aelita hanno visioni ricorrenti che riguardano avvenimenti mai accaduti.
Jeremy, per essere certo che Xana sia stato definitivamente distrutto, riaccende il supercomputer.
Solo che questo comporterà avvenimenti impossibili da prevedere.
Genere: Avventura, Malinconico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Anthea, William, X.A.N.A.
Note: OOC, Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre il professore cercava di tranquillizzare quella banda di adolescenti scalmanati, Yumi e William erano seduti, ognuno al loro posto, pensando alla situazione venutasi a creare.
Ancora, dopo quasi diverse settimane, non riuscivano a crederci.
Xana. Umana. Che gironzolava come se nulla fosse. Per tutta la scuola. Con Jeremy e Aelita appresso per evitare spiacevoli fraintendimenti e attachi inaspettati, almeno nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno. Yumi non smetteva di pensarci. Nonostante si fosse ripresa un po' e non avesse un'aria tanto pericolosa, era comunque Xana. Il loro peggio- la loro peggior nemica.
Era quasi l'unica a non avere fiducia in lei.
William era più turbato di vederla in carne ed ossa, e non nelle sue visioni. Eppure sembrava davvero che tra loro due non ci fosse rancore in quegli pseudo-incubi che continuavano a perseguitarlo.
Dopo tutto, era venuto in suo aiuto, no?
"La lezione comincerà tra poco. Ma prima ho un annuncio da fare." disse in docente, distraendo i due ragazzi dai loro pensieri. 
"Oggi accogliamo una nuova studentessa qui al Kadic." spiegò il professore, attirando così l'attenzione degli altri ragazzi, i quali gia si stavano chiedendo le qualità della nuova arrivata. Yumi sbuffò, tirando un'occhiata a William e notando che stava scarabocchiando qualcosa su un foglio, per nulla interessato alla notizia "Prego cara, entra." continuò il docente, mentre la ragazza nuova entrò a passo svelto nell'aula. 
Ci fu un silenzio generale da parte di tutti quando entrò la figura nuova.
Appena alzò lo sguardo, Yumi stabuzzó gli occhi dall'incredulità. A William quasi cadde la matita dalla mano. Accanto al professore e di fronte a tutti, Xana sfoggiava un sorriso di neutrale simpatia verso gli altri studenti. Sembrava un'altra persona con i vestiti nuovi che le aveva comprato Aelita durante il weekend, e aveva anche assunto un aspetto piuttosto normale -dopo una settimana passata a mangiare-; una sciarpa rossa le ricopriva il collo abbastanza da non vedere le ossa che ancora sporgevano, accompagnato da un maglioncino nuovo di colore grigio, una giacca nera e dei pantaloni di jeans neri e lunghi. Gli stivaletti neri erano accompagnati da un cinturino color argento, e dal suo braccio penzolava una tracolla brillante.
La ragazza si inchinò ai suoi nuovi compagni di classe. Ovviamente senza ancora dire una parola. Yumi rimase pietrificata, ma non come lo fu William. Se non sapesse chi fosse, di certo le avrebbe chiesto di uscire dopo nemmeno tre giorni. I suoi occhi scuri brillavano intensamente poggiati su di lei.
No. Che cosa diavolo stava pensando di fare? 
Tornarono entrambi con i piedi per terra quando sentirono il loro professore parlare nuovamente.
"Allora, ti va di presentarti?" domandò, ricevendo come risposta un espressione spaventata da parte della ragazza.
A quel punto Yumi prese parola e si alzò dal banco, consapevole del fatto che Xana non potesse, o non volesse parlare con nessuno "Professore, se permette vorrei fare io le presentazioni." e si incamminò verso la cattedra sotto gli sguardi interrogativi degli altri, incluso il professore e William, il quale si stava chiedendo cosa avesse in mente. Yumi si affiancò alla ragazza, la quale tremò al solo contatto della sua mano contro la spalla "Si chiama Xana. È una mia amica d'infanzia e viene da Hokkaido, in Giappone. La prego di scusarla, ma non è molto loquace, anche perchè non ha ancora imparato correttamente la nostra lingua e spero che qui in Francia possa integrarsi meglio." spiegò ad un confuso insegnante, che si limitò ad annuire. 
"Allora... bene, Xana, spero che qui al Kadic tu possa sentirti come a casa." riprese il docente, osservando se nella classe ci fosse un banco vuoto in cui far andare a sedere la nuova studentessa "Per ora puoi andarti a sedere vicino a William, se vuoi." 
William sussultò e riprese la ragione, notando che anche Xana lo fissava con aria di sconforto. Cavolo, proprio vicino a lui doveva capitare un banco vuoto? Purtoppo non ce n'erano altri liberi, quindi dovette arrangiarsi. Sorrise falsamente al docente e si accomodò al banco vicino al corvino, non degnandolo di uno sguardo, al contrario di William.
Davvero non capiva cosa non andasse in lei. Mesi fa lo trattava come se fosse un burattino tra le sue mani...e adesso nemmeno lo guardava. William era infastidito non poco.
E le aveva pure salvato la pelle. Più o meno, dato che ci aveva rimesso la sua, di pelle.
Cosa? Ancora!? Perchè non riusciva a scacciare quei pensieri dalla testa!? Perchè si sentiva come un peso sulla coscienza? Non riusciva a essere arrabbiato con Xana, dopo tutto quello che gli aveva fatto, e nemmeno sapeva il perchè. Non poteva sapere di certo, come Yumi invece si era accorta, che la ragazza lo stava evitando proprio perchè era terribilmente dispiaciuta per ciò che gli aveva fatto. Era sicura che lui non l'avrebbe mai perdonata. Comunque era un comportamento abbastanza umano da parte sua. 
Terribilmente umano, pensò la corvina dai capelli corti. 
Per tutta l'ora, quasi mezza classe la stava fissando come un predatore guardava il suo futuro pranzo. Xana non era abbastanza tranquilla.
Valli a capire gli adolescenti. Lei, dopotutto, non era mai stata a scuola. Sembrava che l'ora non finisse mai.
 
"Allora, com'è andata la lezione?"
"Malissimo!" Rispose in tono sarcastico un alquanto contento Odd ad una Aelita confusa "La professoressa Hertz ancora non crede che abbia preso un buon voto! Tutto merito delle indicazioni di Xana." spiegò il biondo, nominando la ragazza come se fosse una sua grande amica e non una creatura pericolosa quale fosse. Un'amicona, insomma.
"Nemmeno io riesco a crederci." commentò il castano vicino a lui, canzonandolo.
"A proposito. Chissà come se la sta cavando Xana al suo primo giorno di scuola." si domandò Jeremy, ancora non molto convinto che iscriverla fosse stata una buona idea. Avrebbero potuto normalmente lasciarla stare nella fabbrica, ma avrebbe avuto accesso ai dati del supercomputer. Ancora non si fidava completamente, nonostante Odd e Aelita, avevano già preso confidenza con lei. 
La sera prima, dopo che Aelita le spiegò quello che stavano facendo lei e Odd, si arrabbiò molto. Comunque dovette ammettere che che anche lui ci era andato piuttosto pesante, quindi decise di aiutarli. E Ulrich andò con Odd dal preside per spiegargli il tutto.
Doveva ammettere che, dopo una settimana, Xana non aveva tentato di attaccare nessuno. Aveva pensato alla sua "riabilitazione", passandola a mangiare parecchio per riprendere il peso che aveva perso in parecchi, osava dire, anni rinchiusa in un mondo virtuale.
Jeremy sospirò, tirando uno sguardo a Ulrich, il quale intravide, al suonare della campana, la figura della sua amica di allenamenti uscire per prima dalla sua aula, con Xana al suo seguito, la quale, non appena la vide, corse verso Aelita a passo svelto, allarmando lui, e il resto della combriccola. 
Macchè. La ragazza, con aria preoccupata, si aggrappò forte al braccio della rosa, mettendosi dietro di lei, con l'affanno. A seguirla, le figure di Yumi e William, stranamente taciturne.
"A voi com'è andata invece?" chiese Odd, notando il comportamento allarmato di Xana.
"Jeremy. C'è qualcosa che forse hai dimenticato di dirmi?" si impuntò la ragazza davanti al suo amico.
"Ecco... Non è stata proprio una mia idea." rispose, alzando le mani in segno di resa "L'idea è stata principalmente di Aelita e Odd."
"Traditore." l'amico gli fece la linguaccia "Come hai potuto?" lo accusò in modo palesemente teatrale.
Aelita intervenne "Non possiamo continuare a nasconderla in camera mia. Prima o poi verrà scoperta, quindi abbiamo deciso di iscriverla come studente interno." spiegò alla sua amica "Adesso ho una nuova compagna di stanza!" finì la frase accompagnata da un gridolino di emozione.
E Xana davvero non riusciva a comprendere tanta eccitazione.
"Avreste potuto avvertirci." li rimproverò William "Ho quasi avuto un infarto. E Yumi ha dovuto raccontare ai professori che Xana è una sua amica di penna."
"Veramente voi ve ne siete andati quasi subito ieri." rispose bruscamente Odd "Io ci ho provato. Almeno la scusa è buona."
"Si ma adesso cosa racconto ai miei?" 
"Dì loro che era un'amica dell'asilo. Con me funziona sempre." intervenne il suo amico biondo.
"Comunque" prese parola di nuovo la rosa "Come mai sembra così spaventata?" domandò, notando che poi l'altra scosse la testa, sempre cercando di tenere sotto controllo il battito cardiaco stranamente accellerato.
"Penso che non sia abituata ad essere il centro dell'attenzione." dedusse l'informatico, sistemandosi gli occhiali, e rendendosi conto che aveva ragione quando quella annuì.
"Infatti la guardavano tutti." informò il corvino, voltanosi verso Xana, mantendo lo sguardo fisso verso di lei "Quasi nessuno le toglieva gli occhi di dosso."
Xana lasciò andare lentamente il braccio della ragazza, con fare abbastanza lamentoso, e prese a camminare senza nessuna ragione apparente e in direzioni sconnesse. Non era davvero abituata a tutte quelle attenzioni, o forse vi era qualcos'altro dietro? 
Erano forse i troppi sguardi a disturbarla continuamente? Attenzioni dovute agli esperimenti che aveva subito?
"Hey. Aspetta. Dove vai?" le chiese la rosa, raggiungendola e tenendola per un braccio "Resta qui."
Come al solito non ottenne risposta dalla corvina, mentre Aelita la trascinava indietro. Xana sembrava un po' confusa.
Le loro attenzioni vennero riportate alla realtà da una voce.
"Bene, bene, bene. Che bello rivedere insieme la combriccola dei perdenti." una alquanto fastidiosa Sissi si avvicinò al gruppetto con le due solite e tonte compagnie dietro "Oh , ma vedo che ne abbiamo una in più. Una in più a cui dare tormento." La ragazzina battè le mani, in segno di contentezza.
Xana non fu molto entusiasta della cosa, la quale rispose con uno sguardo in tono seccato.
"Se comprendi la mia lingua, ti avverto che sprechi solo tempo con questi. Se vuoi dei veri amici ti conviene frequentare persone fantastiche come me." disse, mettendosi in mostra, con tanto di sfondo brillantinato nella sua testa.
Xana corrucciò lo sguardo, in disapprovazione. Scosse la testa, non voleva saperne nulla di una persona del genere. Aveva già avuto modo di vedere il suo comportamento quando non era spaventata, messa in crisi o vittima dei suoi attacchi. Una persona da evitare. A braccia conserte fece capire all'altra che dei suoi consigli se ne infischiava altamente.
Quell'altra si indispettì "Come osi rispondermi in questo modo!?" disse, sbattendo il piede a terra.
"Ma veramente non ti ha risp-" Nicolas intervenne con la sua solita espressione da ebete, ma Sissi lo fece tacere con uno "Stai zitto!" poi, con espressione calma riprese il filo del discorso "Figurati se mi importa avere in giro una nullità come te. Mi portesresti solo guai a non finire come questi due idioti. Sei solo gelosa di quello che posso avere e che tu non avrai mai."
Con un espressione abbastanza indispettita, abbastanza inespressiva e cupa, Xana la fissò in  modo abbastanza inquietante. 
La figlia del preside cominciò a sentirsi a disagio "Ok, tu sei troppo strana. Solo, stammi alla larga. Non sembri il tipo in cerca di amici qui" e se ne andò con i suoi tirapiedi, leggermente infastidita.
"Wow. L'hai lasciata proprio senza parole!"
Alla battuta di Odd, la corvina non riuscì a trattenere un sorriso. Come tutti, del resto, che risero di gusto.
"Beh. Almeno sembra tranquilla adesso." fece notare l'informatico "Ora sarebbe meglio andare. Tra poco inizia la prossima ora." li informò Jeremy, guardando l'orologio "Per ora possiamo stare calmi."
Xana sbuffò. Non sembrava molto contenta della cosa. E già non si sentiva bene. Stava diventando rossa.
"Tranquilla, prima o poi ti ci abituerai." le disse la rosa, cercando di tranquillizzarla.
La giornata sembrava come tutte le altre, nonostante passasse lentamente. Xana stava già facendo finta di non vedere nessuno, per provare a non dare nell'occhio. Nonostante i compagni, si trovava bene con le spiegazioni della professoressa Hertz.
Intanto Aelita stava pensando a cosa chiedere a suo padre quando sarebbe tornato dalla rete. Ormai mancava pochissimo tempo per il processo di trasferimento dati.
Jeremy prendeva appunti sulla lezione di inglese, ma comunque non riusciva a capire nulla della sopracitata lingua, al contrario di Odd che eccelleva in tale materia. Tipico del ragazzo scarso in materie teoriche e bravo in pratiche. Ulrich aveva altro a cui pensare che alla lezione.
Sembrava una giornata normale. Niente di assolutamente strano o eroico.
Era arrivata ora di pranzo, ed erano quasi tutti in mensa. 
"Che noooia." sbadigliò Odd a bocca aperta "Oggi non succede nulla di interessante."
"Per fortuna." rispose Jeremy "Così avrò tempo di vedere che cosa contengono quei dischi. Inoltre oggi potremmo anche pensare di visitare il Cortex." affermò.
"Davvero? Ma è fantastico." esultò contenta Aelita "Potremmo scorpire molte più cose su quella nuova replika!"
"Si, ma fino ad allora" si intromise Ulrich "Cerchiamo di goderci il tempo finchè possiamo."
"Eddai amico, non essere così pessimista." lo riprese il compagno, poggiandogli un braccio sulle sue spalle "Vedrai che non succederà nulla."
E quelle furono le ultime parole famose.
All'improvviso, diverse scariche elettriche mandarono in cortocircuito tutte le lampadine della mensa, che esplosero una ad una, spaventando quasi tutti gli studenti ignari di quello che stava succedendo. 
Con delle espressioni perplesse, i ragazzi rimasero imbambolati per diversi secondi.
"...Okay. forse non avrei dovuto dirlo." commentò poi il biondino.
I professori cercarono di calmare tutti gli alunni e di farli uscire in fretta fuori dalla mensa. Jim, in primis, li fece uscire come piccoli soldatini, urlando :"In fila per uno! Muoversi!"
Il gruppo si portò in disparte. Di Yumi, William, e Xana neanche l'ombra. E la loro classe doveva già essere uscita da un pezzo.
I quattro amici si stavano dirigendo verso la sala principale della scuola senza essere visti da Jim. Intanto Jeremy stava controllando con il suo computer un minimo segno di torre attiva.
"Allora?" chiese uno dei due amici.
"Niente. Nessuna torre attiva." affermò lui "Forse è stato solo un cortocircuito."
"Un cortocircuito non fa esplodere tutte le luci contemporaneamente." commentò Ulrich.
"Comunque sia. Sarebbe meglio andare a controllare." sibilò Aelita "Non si sa mai."
"Tu ti preoccupi troppo." le puntò il castano "Vedrai che stanno bene."
"Ehi." la voce di William venne fuori dal nulla del corridoio della scuola, facendoli sobbalzare "Che ci fate qui fuori? Non dovreste essere in mensa?"
Gli amici si voltarono verso i tre ritardatari, che stavano tranquillamente arrivato.
"Che infarto!" strillò Odd, stupito "Ehi ragazzi. Dove eravate finiti?" domandò.
"Tutto a posto?" chiese la rosa ai suoi amici in modo preoccupato. Xana guardò Aelita con fare interrogativo.
"Che succede Aelita? Qualcosa non va?" le domandò l'altra corvina.
Odd si avvicinò alla sua amica "Le lampadine della mensa sono tutte esplose nello stesso momento. Ma il superscanner di Einstein dice che non ci sono torri attive." 
"E non può essere stato un cortocircuito?"
"Hai visto? Lo ha detto anche lei!" sbuffò l'occhialuto "Comunque sarebbe meglio controllare dopo la scuola. Non si sa mai."
Sembrava che la situazione si fosse parzialmente tranquillizzata tra il gruppo di amici. Ed erano pronti per tornare alla loro calma.
Eppure la corvina dai capelli lunghi non sembrava avere una bella cera. Tremava compulsivamente.
"Xana? Qualcosa non va?" le chiese Jeremy, poggiandole una mano sulla spalla.
Poi accadde l'inaspettato.
Xana cominciò a tossire compulsivamente e a sputare dalla bocca un bel po' di sangue, il respiro era affannato, la vista le si era offuscata di colpo. Il suo viso era completamente arrossato e le uscivano le lacrime agli occhi. In un attimo cadde a terra a peso morto, priva di conoscenza.
Sembrava un cadavere.
Aelita, spaventata come non mai, urlò, Odd andò a chiamare aiuto, mentre Ulrich e William, accorsi subito, la sollevarono dal freddo pavimento, notando come fosse incredibilmente leggera nonostante il cibo che mangiava regolarmente da diversi giorni. 
Quando arrivarono in fretta i soccorsi -Jim e l'infermiera Jolanda, spaventati dal casino generale-  Xana venne portata in infermeria e controllata attentamente. 
Jim li rimproverò per essere stati così incoscienti da andare via ma era più concentrato per la salute della studentessa.
L'attesa era straziante.
Dopo qualche controllo con lo stetoscopio, Jolanda uscì dall'infermeria e informò gli studenti sulle condizioni: "Si tratta di un'infezione."
"Infezione? Che genere di infezione?" chiese un allarmato Jeremy, già consapevole di cosa potesse aver scatenato quel colpo alla povera ragazza. 
"Un infezione alle corde vocali, mi sembra. È qualcosa che non ho mai visto, sembra che l'apparato vocale non ci sia nemmeno. Chiamo subito un'ambulanza. Se aspettiamo potrebbe anche diventare un problema grave."
Ad Aelita vennero i brividi lungo tutta la schiena nel sentire una cosa del genere, ed era molto in ansia per quello che stava accadendo.
Quindi togliere quei dati poteva anche fare una cosa del genere?
Il gruppo era alquanto preoccupato, e sapevano benissimo il perchè.
"E adesso che facciamo?" domandò Odd bisbigliando al gruppo.
"Senza quei codici non potrà resistere a lungo in quelle condizioni." disse sottovoce Jeremy, che dovette rompere le sue stesse promesse "Dobbiamo agire in fretta. Aelita, tu vieni con me, Odd e Ulrich alla fabbrica. Andremo a recuperare i dati vocali dal Cortex. Yumi e William, voi occupatevi di Xana e state attenti a non farvi scoprire. Alla mia chiamata dovete portarla alla fabbrica, tutti d'accordo?"
"Puoi contare su di me Einstein!" 
Non ci mise molto che arrivò l'ambulanza. Yumi e William dovettero pregare lo stesso preside per poter entrare nella vettura che portava all'ospedale. Dopo un paio di negazioni, alla fine l'uomo dovette cedere. Questo grazie alla scusa dell'amicizia di infanzia tra Xana e Yumi. Stranamente le stava bene questa volta.
Il resto del gruppo dovette al solito infischiarsene delle ore scolastiche per andare alla fabbrica. Tanto dovevano per forza lanciare un ritorno al passato. Anche se avessero avuto successo, l'infezione non sarebbe terminata e avrebbe potuto ucciderla. 
Aelita era in ansia. Si era premessa di portare a termine quella missione il più velocemente possibile.
Non poteva sapere, d'altro canto, che il loro nuovo avversario stava per attaccare.
 
"Trasferimento Odd. Trasferimento Ulrich. Trasferimento Aelita." Jeremy stava inserendo gli ultimi dati "Scanner. Virtualizzazione!"
I tre amici vennero virtualizzati nel quinto settore. Direttamente nell'hangar della Skid.
"Woah Jeremy. Stai migliorando!" si complimentò Odd "La prossima volta saremo direttamente nella nave!"
"L'idea sarebbe questa. Posizionatevi sui trasportatori. Direzione: Cortex!"
I ragazzi fecero come era stato detto, e vennero trasportati nel mezzo gigantesco.
Aelita, ai posti di comando, sganciò la nave dagli attracchi "In partenza!"  e la Skid si librò fuori dall'hangar. Si posizionò davanti a uno dei tubi di dati del quinto settore.
"Vi apro la porta, signori!" scherzò Jeremy, e premendo diversi tasti, riuscì ad aprire il varco. 
Aelita la pilotò fuori dal settore, in direzione del mare digitale "Entriamo fra tre. Due. Uno." ed entrò, come risucchiata dal mare stesso "Ci siamo. Inviami le coordinate." disse, rivolta dall'altro capo, mentre la Skid stava prendendo assetto da viaggio.
"Stanno arrivando." li informò il biondo, che spedì i dati al database della nave "Adesso sarà più facile raggiungere la nuova replika."
"Ricevuto!" La rosa, con un gesto dei controlli, fece partire la nave a tutta velocità verso la direzione indicata dalla bussola interna.
"Whoa." si sentì male Odd "Un po' più veloce no eh?"
"Jeremy." lo riprese Ulrich "A che punto sono Yumi e William?" chiese, abbastanza seccato, anche perchè il castano non era affatto contento che i due fossero insieme.
"Li stò chiamando adesso." dal supercomputer, il programma del cellulare chiamò Yumi, la quale rispose dopo pochi minuti "Yumi?"
"Jeremy, ci sono novità?" domandò la giapponese.
"Gli altri si stanno dirigendo a tutta forza verso il Cortex." rispose "E da voi come vanno le cose?"
"Non molto bene." disse, dall'altro capo del telefono "I medici hanno detto che ha urgente bisogno di essere operata." lo informò "In questo momento stanno preparando la sala operatoria." 
Xana era inerme distesa su un letto d'ospedale, William fissava Yumi mentre ella parlava a telefono.
"Questo è grave." rispose l'amico "Se la operano scopriranno che non ha corde vocali, e le cose potrebbero mettersi molto male."
"Questo lo so." Yumi stava per dire qualcos'altro ma improvvisamente la porta si aprì, e un uomo in camice entrò "Jeremy. Ti richiamo dopo." disse, e staccò il telefono.
"È tutto pronto per l'operazione." disse l'uomo, abbastanza giovane, forse sui trentacinque anni "Bisogna solo portarla dentro." 
Entrarono con urgenza una squadra di infermieri e dottori, attrezzati di barella e varie flebo, in modo da poggiare la ragazza sopra l'attrezzo medico, senza che i suoi amici potessero fare nulla per fermarli.
"Oh no." sussurrò la corvina, quando, inaspettatamente, la porta si riaprì di nuovo.
I dottori, tranne il primo, e i due ragazzi, rimasero per un attimo pietrificati. 
Dalla porta entrò lo stesso medico di prima, che era rimasto imbambolato per la situazione che aveva davanti. Per un attimo credette di essere davanti a uno specchio.
Con espressione confusa, l'uomo gridò: "E tu chi diavolo sei!?" mentre William e Yumi già sapevano cosa sarebbe successo, scattando verso l'impostore. 
Fu un attimo. Con una velocità immane, l'uomo che era entrato prima fece esplodere un boato elettrico che scagliò via il dottore e paralizzò lo squadrone medico, che si allontanò spaventato, incoscienti di cosa fosse appena successo. Lo spettro prese la ragazza su una spalla come un sacco di patate, e corse in tutta fretta fuori dalla sala.
"Fermo!" i due ragazzi partirono all'inseguimento dell'uomo, impossibilitato a correre per via della troppa gente che si trovava in corridoio. Buttava a terra con sfrontatezza chiunque fosse davanti al suo cammino.
Ma non sapeva che neanche i due avevano intenzione di fermarsi "Fermatelo! Vuole farle del male!" 
Scesero giù dalle scale come dei pazzi. La corsa si era prolungata di molto. Erano quasi sfiniti. Ma non si arrendevano.
Diversi infermieri, che passavano di là per caso, accorsero all'aiuto, e cercarono di rallentare l'uomo, anche se non sapevano ancora perchè. Bastò il tempo perchè William, con il cuore in gola, scattò a passo lesto davanti a Yumi e si buttò a volo d'angelo verso l'uomo, il quale si dissolse in un attimo sotto lo stupore generale delle persone. Il ragazzo fece in tempo a portare Xana via dalle sue grinfie, d dopo averla presa sulle spalle, lui e Yumi si diressero immediatamente verso l'uscita della clinica. Non c'era tempo per riprendere fiato.
"No!" gridò lo spettro, con voce sconnessa e distorta, lanciando fulmini a destra e a manca, in modo da liberarsi dall'ingorgo di infermieri, i quali finirono stesi per terra. Corse verso di loro come una furia, ma ormai i due erano già all'uscita e avevano fatto perdere le loro tracce. Fermatosi un attimo, quello sbattè un pugno, furioso, contro il muro bianco dell'ospedale, che si sbriciolò "Maledetti mocciosi!"
Yumi e William erano in cammino verso la fabbrica. Si erano nascosti agli occhi dello spettro, andato completamente fuori di sè.
La corvina stava chiamando il suo amico al computer per spiegargli l'accaduto. Dopo un paio di squilli, il ragazzo rispose: "Yumi? Che succede?"
"Uno spettro polimorfico stava quasi per portare via Xana. Lo abbiamo fermato in tempo ma non ci metterà molto a trovarci. Ci stiamo dirigendo alla fabbrica."
"Uno spettro polimorfico?" sussultò "Ma non ci sono torri attive a Lyoko. Il superscanner non dà segni di virus o problemi vari" disse "...a meno che..." Jeremy riflettè sulla situazione. Lyoko non era più l'unico posto munito di torri. Controllò il superscanner e fece una serie di modifiche. Gli sembrava troppo strano per essere vero. Alla fine, riuscì a trovare quella dannata torre attiva "Ecco perchè non appariva nei dati! La torre attiva si trova nella replika!" gridò.
"Oh fantastico." rispose una alquanto seccata  Yumi.
"Aelita ha raggiunto il Cortex senza problemi. Stà attraccando la Skid in questo momento. Vi aspettiamo."
Jeremy chiuse la chiamata e sospirò "Aelita. C'è una torre attiva sul Cortex. Uno spettro dà la caccia a Yumi e William. Dobbiamo fare presto!"
"Ricevuto. Siamo vicini al nucleo!" le rispose "Solo il tempo di entrare e trovare quei codici e ci dirigiamo alla torre!"
"Non avete tempo!" li affrettò. Per diversi minuti, la sua testa si era come bloccata. La situazione si stava facendo abbastanza complicata. Si prese un attimo per riflettere. Non ce l'avrebbero fatta in tempo. Pensò a una soluzione semplice. 
Poi gli venne un'idea. I CD che avevano all'hermitage e che fortunatamente aveva con sè. Potevano contenere qualcosa di utile. Si allontanò dalla sedia e prese tutti i dischi che aveva dalla sua borsa. Li lesse velocemente. Molti di loro erano firewall di diversi sistemi: porte magnetiche, programmi di altri generi, matrice deframmentata, ma uno in particolare aveva la scritta "Programmi senzienti. Versione 2.0"
Fece entrare il disco nel processore del computer, e analizzò il  contenuto. Un programma di creazione apparve davanti a lui. Programmi semi-senzienti, e il quantitativo di energia che serviva a crearli "Non avrei mai pensato di dirlo, ma grazie Xana!" Quello che ci trovò dentro lo fece sorridere all'istante. Era molto più che interessante "Ragazzi, vi stò mandando un piccolo aiuto. Datemi un attimo."
Aelita aveva attraccato la Skid e si stava dirigendo al nucleo in volo, seguita dai due amici sui loro mezzi. Quello che disse il ragazzo li fece confondere "Di cosa stai parlando Einstein?"
Diversi versi molto familiari fecero voltare il trio, che si stupì non poco quando, vicino a loro, apparvero nuotando nel cielo tre mante volanti molto amichevoli. Aelita sorrideva entusiasta.
"Nooooo vabbè!" esclamò Odd "Enstein, d'ora in poi ti chiamerò Frankenstein!"
Il biondo incorciò le braccia e gongolò fiero di sè "Questi amici vi terranno compagnia nel caso di ospiti indesiderati, mentre Aelita potrà lavorare indisturbata all'interfaccia."
"Ma allora è fatta!" rispose il biondino.
I due ragazzi si fermarono, mentre Aelita, volando, si portò davanti alla porta del Cortex. Jeremy pigiò diversi tasti, e il grande ingresso si aprì. 
"Sbrigati. Con il nuovo firewall in prova non so per quanto tempo riuscirò a tenerla aperta." gli disse il ragazzo. Lei rispose con un: "Ricevuto!"
Due mante seguirono la ragazza dentro, mentre la terza rimase insieme al duo di guerrieri "Si prospetta un viaggio molto noioso." commentò Odd, sbadigliando. Non ci volle molto però, che udirono degli strani versi distorti venire verso la loro direzione.
La manta volante che si trovava con loro girava in tondo, ma si fermò non appena fiutò il pericolo. Sembrava molto nervosa.
"Io non direi così, amico." gli rispose il castano, che aveva iniziato ad armarsi di entrambe le spade "Non abbiamo nemmeno iniziato."
In men che non si dica, erano circondati da figure umanoidi parecchio ostili. Jeremy li aveva classificati come 'Avatar', ovvero gli abitanti del Cortex, dei programmi semi-senzienti come i mostri di Xana. E questa cosa non gli andava affatto giù per vari motivi.
Per Aelita questa volta fu facile raggiungere l'interfaccia, in quanto, durante tutto il tempo del tragitto venne guidata dalle mante volanti. Ma anche lei incontrò non pochi ostacoli. Gli avatar erano molti, ma la cosa bella era che non potevano colpire verso l'alto. Quindi i mostri si divertivano a volare ad alta quota e a farli esplodere a furia di colpi laser. La priorità rimaneva comunque Aelita, quindi dovettero, a loro dispiacere, lasciare il divertimento per la sicurezza della ragazza. Così la rosa potè lavorare tranquillamente e spiare tra i file del Cortex, mettendosi alla ricerca dei codici vocali di Xana, nascosti da qualche parte.
 
Yumi e William, il quale aveva sulle spalle una poco cosciente Xana, erano finalmente giunti di corsa alla fabbrica, e sapevano che dovevano scattare da un momento all'altro, dato che lo spettro era proprio dietro di loro, furioso.
Il corvino fece scendere prima la ragazza, poi scese lui, delicatamente. Proprio mentre si trovavano davanti al montacarichi, in attesa che quest'ultimo arrivasse, il fantasma polimorfico si aggrappò alle corde e come un pazzo, e stava piombando su di loro. Fortunatamente anche l'acensore arrivò, e prima che potesse fare qualcosa, il trio era già dentro e si stava dirigendo nella stanza degli scanner. 
"Jeremy. Siamo qui, ma lo spettro è proprio sopra di noi." lo informò Yumi. 
"Ricevuto. Non appena uscirete bloccherò il montacarichi." rispose l'informatico, accendendo le telecamere di sorveglianza e controllando ogni passo dello spettro. Vide che quello saltò giù verso il montacarichi a nove metri d'altezza, atterrando proprio al di sopra "...Credo che sarà più dura di quanto pensassi."
"Jeremy!" gridò Odd, dall'altro lato "Mandaci anche tre Krab se puoi, qui abbiamo bisogno di una mano!"
"Stà arrivando di meglio." rispose comunque, poi, rivoltosi ai ragazzi nella sala degli scanner, gli disse:"Gli altri hanno bisogno di voi. Lasciate Xana negli scanner mentre vi virtualizzo su Lyoko."
"E lasciare Xana qui da sola?" domandò Yumi "Meglio che io rimanga qui."
"Aelita ha quasi i codici, e finchè sarà nello scanner chiuso non le accadrà nulla di male." le rispose "E laggiù c'è bisogno di tutto l'aiuto possibile."
"Ma come facciamo ad arrivare fin laggiù?"
"Con i dati che sto ricevendo dal sonar della Skid posso virtualizzarvi direttamente nel Cortex." spiegò "Ora andate. Presto!"
I due ragazzi, che non avevano più altro da dire, entrarono negli altri due scanner, e Jeremy avviò il trasferimento.
"Trasferimento Yumi. Trasferimento William. Scanner. Virtualizzazione!"
In un momento, i due ragazzi si trovarono alla replika. Solo che Yumi atterrò per terra. William, invece, atterrò proprio sulla manta volante, confondendosi ancora di più, scivolando e cascando al suolo. In un istante si ritrovò circondato da un numeroso gruppo di avatar che lo attaccarono, ma che lui respinse con un lesto colpo di spada, uscita fuori da una nuvola di fumo "Finalmente si fa festa." disse, finalmente sicuro di sé.
Il suo vestiario non era cambiato da quando lavorava come burattino sotto gli ordini di Xana. Anche il simbolo era rimasto dov'era.
"Era ora che arrivassi, amico." Odd gli diede il suo benvenuto.
Ulrich era parecchio in difficoltà, ma adesso, grazie all'aiuto dell'amica, insieme riuscrono a sconfiggere un certo numero di mostri.
"Bello rivederti." gli disse Yumi, non accorgendosi che un avatar puntava la sua spada su di lei, minaccioso.
"Yumi, attenzione!" Ulrich le fece da scudo, e non ebbe nemmeno il tempo di poter controbattere che venne immediatamente devirtualizzato.
Il ragazzo uscì fuori dai vapori dello scanner, esausto. Eppure non potè nemmeno fare qualco's altro che lo spettro polimorfico uscì da fuori al montacarichi, puntando verso Xana.
"Ehi tu." gli si parò davanti "Non pensarci nemmeno." e con una mossa di arti marziali, lo fece dissolvere per pochi secondi. Quello fece diversi passi indietro, e decise che era arrivato il momento di cambiare forma e combattere sul serio.
"Jeremy! Ti stò mandando i codici vocali!" gridò la rosa, pigiando tra l'interfaccia.
"Bene, procedo." rispose il ragazzo, che, con l'ausilio dei tasti del computer, avviò il processo di trasferimento dati. Lo scanner in cui Xana giaceva inerme si chiuse. Sullo schermo si aprì una nuova interfaccia con la sagoma virtuale della ragazza e diversi codici di DNA. Jeremy e Aelita lavorarono incessantemente per mettere, pezzo per pezzo, i dati al loro posto, in modo molto delicato.
Ulrich, stava combattendo con una alquanto realistica copia digitale di Yumi. Lo spettro si era trasformato per avere un diverso numero di vantaggi. Il programma si era dimostrato anche abbastanza senziente e intelligente.
"Chiunque tu sia, sei decisamente un essere spregevole." commentò il castano, in una posa da combattimento.
"Imparo molto in fretta le debolezze dei miei avversari." rispose il clone polimorfo, attaccando velocemente il ragazzo.
Il processo terminò. Si aprì lo scanner con all'interno la ragazza, la quale, al termine, si massaggiò delicatamente la gola, e aprì gli occhi. La vista era un po' sfocata. Ulrich cadde proprio davanti al grosso tubo di metallo, e, rialzandosi con le braccia, fissò per un attimo la corvina che si trovava al suo interno. 
"Ciao. Come va?" gli chiese il castano.
Xana guardò lui, poi dietro di lui, e spaventata, gli indicò con la mano il pericolo. Il castano si voltò per un istante e vide lo spettro che alzava minacciosamente contro di lui una spranga di ferro. Ulrich fece una capriola alla sua sinistra e si salvò per poco dal colpo. 
"Aelita! Esci subito!" la richiamò Jeremy.
"Ma i ricordi?" domandò lei, con ancora le mani tra l'interfaccia.
"Non c'è proprio tempo per quello. Bisogna disattivare la torre in fretta. Ulrich è nei guai. E il firewall non durerà a lungo." 
"Va bene." la ragazza spense l'interfaccia e corse verso l'uscita, accompagnata dalle mante volanti. Portò a sè le sue ali e spiccò il volo verso l'uscita. 
"Questi mostri sono ovunque!" esclamò lei, vedendo l'attuale numero di avatar che continuavano a salire di numero. Alcuni iniziarono a salire in spalla ad altri, a tal punto da poter raggiungere diversi metri d'altezza. Adesso le cose si facevano più complicate per Aelita, costretta a schivare le loro lame affilate. Le mante, con i loro colpi laser, li buttavano giù come birilli, ma purtroppo una di loro volò troppo a bassa quota e venne gravemente ferita da una di quelle sottili lame e venne distrutta "Oh no!" 
L'altra manta decise di non scherzare più, e, aumentando la velocità, riuscì a raggiungere la sua protetta, e senza che lei potesse dire nulla, se la caricò addosso, sotto lo stupore della rosa. Effettivamente andava anche più veloce.
La manta volante schizzò fuori come un siluro. Il firewall si spezzò e il portone si chiuse sbattendo e schiacciando diversi di quei mostri.
"Vai principessa, la torre!" indicò Odd, che era parecchio in difficoltà. Non ci volle molto che però il ragazzo venne trafitto e devirtualizzato all'istante. Il ragazzo uscì dallp scanner nel peggiore dei momenti. Ulrich era  in difficoltà, e quindi si intromise nel bel mezzo del combattimento urlando: "Banzaaaiii!" 
A combattere su Lyoko erano rimasti solo William e Yumi.
"Vai Aelita, ti copriamo noi!" esclamò la ragazza. Aelita partì in tutts fretta verso la torre attiva, che poteva vedere dall'alto. Tuttavia il posto era anche pieno zeppo di truppe nemiche. 
Elaborò velocemente una strategia "Va bene piccolina, vediamo di cosa sei capace." disse, accarezzando la manta "Al mio segnale, devi lanciarmi in avanti, capito?"
Il mostro rispose con un verso di approvazione. Poi, si lanciò in picchiata verso la torre attiva. Aelita lanciò simultaneamente due campi energetici che sbaragliarono buona parte della folla "Adesso!"
Come le era stato detto, il mostro si fermò, e con uno scatto, la ragazza si buttò in avanti, e atterrò proprio all'interno della torre. Il suo piano aveva funzionato. La ragazza salì al piano superiore, poggiò la mano sull'interfaccia e inserì il codice Lyoko. 
Il colone di Yumi, in quello stesso momento, svanì, senza lasciare traccia. Odd tirò un sospiro di sollievo. Ma la festa fu breve. Xana iniziò a tossire di nuovo e a sputare una grande quantità di sangue. 
"Ulrich! Abbiamo bisogno di un ritorno al passato!" 
"Ricevuto!" l'amico prese velocemente le scale che portavano di sopra, verso il super calcolatore. Jeremy lo sentì arrivare e si voltò per vedere chi fosse. Dalle scale uscì fuori il castano, preoccupato "Jeremy. Lancia un ritorno al passato. Xana sta' male."
"Va bene." egli avviò immediatamente il programma del computer, in modo che tutto tornasse indietro "Ritorno al passato, ora!" a Jeremy bastò pigiare il tasto invio, per avviare il salto indietro nel tempo. Tutto venne travolto dalla luce.
E la giornata ricominciò daccapo.
 
"La lezione comincerà tra poco. Ma prima ho un annuncio da fare." disse in docente che avevano avuto già la mattina prima. Il giorno era ricominciato da quella scena.
"Oggi accogliamo una nuova studentessa qui al Kadic." spiegò il professore. Yumi e William non poterono stupirsi stavolta, dato che già conoscevano l'identità della nuova compagna "Prego cara, entra." continuò il docente, e Xana, sorridente, entrò a passo svelto nell'aula. Yumi la salutò con la mano, e l'altra contraccambiò "Oh, ma credo che tu già conosca Yumi, a quanto pare." 
"Si, professore." Yumi si alzò e si affiancò a lei, la quale sembrava molto più tranquilla rispetto all'ultima volta "Si chiama Xana. È una mia amica d'infanzia e viene da Hokkaido, in Giappone. La prego di scusarla, ma non è molto loquace, anche perchè non ha ancora imparato correttamente la nostra lingua e spero che qui in Francia possa integrarsi meglio." spiegò ad un confuso insegnante, con le stesse parole di prima. Poi Yumi si sentì tirare.
"Non fa niente. Yumi."
La ragazza si voltò di scatto verso di lei. William alzò la testa, sorpreso. Ricordava di averla sentita già la sua voce, anche se era un pò più rauca e bassa, forse perchè era la prima volta che parlava davvero dopo molto tempo. Poi, rivolta al professore, gli disse: "Scusatemi tanto, ma ho un brutto mal di gola. Spero di riprendermi al più presto."
"Allora... bene, Xana, spero che qui al Kadic tu possa sentirti come a casa." riprese il docente. 
"Credetemi, mi sento già a casa." gli rispose felice.
Il professore, quindi, osservò la classe, per verificare se ci fosse un banco vuoto in cui far andare a sedere la nuova studentessa "Per ora puoi andarti a sedere vicino a William, se vuoi." 
"Certamente." rispose cordialmente, e andò a sedersi vicino al ragazzo. Questa volta salutò anche lui, nonostante rimase imbambolato per diversi secondi. Adesso sembrava più fiduciosa di se stessa. William le sorrise ricambiando. 
La lezione era molto più facile se rivista una seconda volta. Un'ora passò in fretta e il gruppo si ritrovò di nuovo a parlare tra di loro durante lo spacco. All'arrivo dei tre ragazzi, Odd diede il benvenuto "Allora, com'è andata con le presentazioni?"
"Molto meglio del previsto." rispose Yumi.
"Anche se non ho ripreso del tutto la voce, almeno non avrò più bisogno di scrivere." commentò poi Xana.
"Xana! Hai ripreso a parlare!" gridò entusiasta la rosa, abbracciandola.
"Cavolo!" esclamò il biondo "Questi prossimi giorni devi passarli con latte e miele! Ti assicuro che Rosie è una donna molto comprensiva."
La corvina rise "Va bene Odd." 
"Adesso che hai recuperato quasi del tutto la voce, potrai spiegarci per bene diverse cose." riprese Jeremy "Come il Cortex. La replika, anzi, il mondo che si trova laggiù si presenta molto ostile. Quelle creature attaccano al primo segno di vita."
"Si, hai ragione." gli disse la ragazza "Sono mostri agli ordini di Tyron che  hanno il compito di fare da sistema immunitario: devono distruggere qualunque intruso entri all'interno della scheda madre."
"Ed eccoli che iniziano." Ulrich si battè una mano sulla fronte "Potreste parlare di queste cose più tardi, perfavore?"
"Anche se..." continuò Aelita "Come mai il codice Lyoko funziona anche laggiù? Il Cortex non fa parte del nostro supercomputer." 
"È irrilevante." le rispose la corvina "Il codice Lyoko serve esclusivamente a disattivare le torri. Non importa dove ci troviamo. È grazie a quello se le torri ci riconoscono." le spiegò.
"Questo spiega anche perchè il nostro nuovo nemico sia capace di attivare torri su Lyoko." dedusse Jeremy "Chiunque sia."
"Oh-oh." Odd li avvisò del pericolo imminente che stava per abbattersi su di loro "Stà arrivando la cornacchia."
La figlia del preside camminava fingendo di non essere vista da loro "Bene, bene, bene. Che bello rivedere insieme la combriccola dei perdenti." Sissi si avvicinò con i suoi tirapiedi, con il solo scopo di dar fastidio "Oh, ma vedo che ne abbiamo una in più. Una in più a cui dare tormento." La ragazzina battè le mani a ritmo.
Xana inarcò un sopracciglio, con sguardo completamente apatico e menefreghista.
"Se comprendi la mia lingua, ti avverto che sprechi solo tempo con questi. Se vuoi dei veri amici ti conviene frequentare persone fantastiche come me." disse, mettendosi in una ossessiva posa di bellezza, come l'altra volta.
"Tu-" Odd voleva intervenire questa volta ma venne interroto proprio dall'amica in questione.
"Come te?" le rispose la corvina "Non sono mica così disperata io."
I suoi amici presero a ridere per la sua risposta, causando però anche la stizza della ragazza.
"Come osi!? Razza di ingrata! Non hai rispetto per le persone che sono di un gradino più alto!"
"Oh. È un complimento per una come te." sussultò "Comunque io non ho rispetto per le persone che si credono migliori solo perchè sono così antipatici da non avere amici ma servitori ambulanti." questa fu la sua risposta alla provocazione. Odd cercava di nascondere la sua risata, senza successo "Non è così Elizabeth?"
"Io mi chiamo SISSI, non ELIZABETH! Non chiamarmi mai più così!" strillò la furiosa corvina, sbattendo i piedi a terra e andandosene molto arrabbiata dai commenti di Xana.
"È insopportabile quando fa così." Concluse il castano.
Xana, con fare falsamemte innocente, si portò le mani alla bocca "Oops, sarà per qualcosa che ho detto?"
Odd, particolarmente e follemente divertito, riprese parola "Sei proprio una forza! Le hai fatto proprio vedere chi è che comanda!"
"Non mi era mai stata particolarmente simpatica." confessò "Sempre a prendersela con i più piccoli."
Parlava in questo modo come se parlasse di se stessa. Era un po'triste.
Yumi sospirò "Che possiamo farci. È Sissi. Non cambierà mai." 
La campanella suonò. Era ora per i ragazzi di tornare a lezione. 
"Bene. Questa volta sono preparato! In guardia professoressa, stò arrivando!" esclamò Odd, seguito dalle risate dei suoi amici.
 
"Salti indietro nel tempo? Davvero? Ti avvali anche di un meccanismo del genere?" stette in silenzio per qualche istante "Nemmeno uno scherzetto del genere può salvarti dal tuo eterno destino. Un giorno tutto si ritorcerà contro di te, stanne certa." nel profondo rimbombò una risata che sfociò in una frazione di secondi, in un urlo maniacale.
La battaglia era appena cominciata.
 
 
 
 
 
 
 
Angolo della tizia che non ha proprio voglia di studiare oggi
E anche questo capitolo è fatto. Personalmente, sono contenta di essere già a questo punto della storia.
Xana da antagonista principale, è passata a principessa di super Mario. Che vergogna. Ma che ci può fare. In quello stato non era nella migliore delle situazioni. Ma adesso stiamo sicuri che senza quella brutta infezione e con la libertà di girare per il Kadic saprà fare molto di più!
Inoltre, nuovi aggiornamenti aspettano il supercomputer! Nuovi veicoli (anzi, no. Dato che SPOILER ALERT parliamo del Megapod) e NUOVI MOSTRI. Finalmente arrivano anche loro!
E indovinate chi altri farà ritorno? Lo scoprirete nel prossimo capitolo che arriverà non molto, lo spero!
Lasciate anche qualche recensione, mi raccomando!
Ciao e alla prossima! 
   
 
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