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Autore: elesti    11/10/2017    7 recensioni
Una Parigi illumimata.
Il noto e famoso modello parigino Adrien Agreste.
La stagista di suo padre,la franco-cinese Marinette Dupain-Cheng.
I due kwami della creazione e distruzione ,impazienti di rivedersi,con il loro straziante sentimento che provano da secoli.
Scoperte rivoluzionarie di lui,decisioni importanti di lei.
Confessioni,amore,urla,rabbia,confusione,baccano,musica ad alto volume,bevande dal gusto ormai indistinguibile e una bottiglia vuota.
Una fabbrica di pensieri e idee in continua lavorazione.
Quale posto è meglio se non all'interno di un locale di Parigi,durante una festa di riconciliazione di una vecchia classe del liceo,per poter contenere tutto questo?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Adrien sapeva si essere già di natura un grande curioso di qualsiasi cosa, che lo riguardasse o meno,ma da piccolo aveva capito che la curiosità non sempre è un bene. Quindi crescendo era riuscito a trattenere quella sua indole di curiosità,ma ciò non voleva dire che essa fosse sparita col tempo. In più,essendo stato per un periodo durato anni segretato in casa,aveva amplificato la sua curiosità verso il mondo esterno. Poi, per il grande mistero di chi si celasse sotto la maschera rossa a poins  neri, non si era per nulla trattenuto nel cercare di scoprire chi ci fosse. A parte che poi, nella sua mente, arrivò alla conclusione che il saperlo dalla ragazza stessa sarebbe stato molto,ma molto più soddisfacente che scoprirlo da solo. Sarebbe stata un ulteriore scusa poi per rivelarsi a lei. Si poteva dire che aveva così tanta curiosità sul tutto, che l'aveva pure per chi invece non ne avesse nemmeno un po. Ma andando avanti con gli anni aveva ''quasi'' accantonato la faccenda. << E forse non è stato un male farlo... >> pensò il biondo,mentre osservava la donna davanti a lui,mentre trafficava con la serratura del suo appartamento tenuto sempre ,da chissà quanto tempo, nascosto.
Perchè poi non gliene aveva mai parlato? Cosa aveva casa sua che non andava per fare quei progetti di cui parlava? Se avesse voluto rimanere da sola bastava dirglielo,non l'avrebbe assillata... No,ok, Chat l'avrebbe fatto, ma lui no! In più suo padre... e li nacquero ancor più domande. Che lui già lo sapesse? E che era la sua Ex-Nemesi ne era al corrente? Si stava ponendo tutte di quelle domande che molto probabilmente gli sarebbe esplosa la testa se le avesse trattenute li dentro. E non l'avrebbe lasciata andare finchè non avrebbe avuto tutte le risposte alle sue domande. Pure perchè, aveva dieci anni di domande da farle. E per non parlare dei quesiti riguardanti non per LadyBug ma per Marinette! Il che,faceva tornare al discorso ''appartamento segreto''.
 
E si riscosse quando,finalmente,la serratura della porta scattò,aprendola totalmente dopo una lieve spinta data dalla proprietaria,permettendo di dare una buona visuale,anche se al buio,della stanza somigliante ad un salone. Dopo aver dato una buona occhiata però,guardo di nuovo Marinette ,rimasta immobile e sempre di spalle e aspettò una sua reazione. Certo,lui voleva fargli milioni di domande ma...lei sarebbe stata pronta a rispondergli? O anche addirittura ad affrontare la questione? Pure perchè oltre a quella c'era da risolvere il fatto di..dichiararsi. Sarebbe stato meglio fare tutto con calma ed aspettare,se necessario. Era un aspettare diverso rispetto a quello di prima. Ormai loro sapevano,quasi tutto, e quello che ancora si doveva chiarire lo avrebbero risolto. Insieme. Quindi,non potevano fuggire,rimandare, o evitare l'argomento. Solo far si che tutto si risolva nei migliore dei modi con pazienza,e se ci fossero voluti...due giorni, avrebbe pazientato. Sembrava meschino ed egoista darle un così breve ultimatum ma...come si suol spesso dire...la pazienza ha un limite, e la loro era finita già da un bel pezzo,ne rimanevano solo poche briciole semmai. 
 
Marinette finalmente si voltò ,anche se di poco, verso di lui e da timida com'era sorrise,chinando la testa verso l'interno dell'appartamento senza dire nulla. Il biondo lo decifrò come un modo silenzioso di dirgli di accomodarsi,dopo che lei si accosto all'entrata,così per permettergli di passare.
 
Dopo qualche passo verso l'interno mentre lei chiudeva la porta,avendo più visuale, Adrien cominciò a osservare l'appartamento,che in effetti,come aveva detto Marinette, non era molto vissuto,visto che sui muri c'era poco più che nulla e nemmeno delle foto. C'erano i mobili essenziali in quello che identificò come il salone,dove nell'enorme tavolo che c'era nel centro della stanza era pieno di stoffe,fogli e e disegni di bozzetti e tanto altro utile per una emergente stilista. Intravide poi la piccola cucina attraverso una porta aperta. C'erano anche altre due porte, però chiuse. << Probabilmente saranno un bagno e una camera da letto... >> ipotizzò. Il tutto regnante da un silenzio che poteva competere con quello di un cimitero. Silenzio che però si ruppe.
 
<< Sono stati i miei genitori a regalarmi...beh, questo...qualche mese prima che iniziassi l'università. E io seriamente credevo di sfruttarlo più che potevo! Pure perchè, è anche abbastanza vicina all'università ma....non era stato programmato... >>  Marinette interruppe il suo discorso per guardare il biondo che le rivolgeva le più che meritate attenzioni non appena si era fermata << ...una certa insistenza da parte di un certo stilista , il più famoso di tutta Parigi precisando, e di suo figlio... >> finì trattenendo un risolino,cosa che non fece invece Adrien. << E la parte migliore di tutta questa storia è che non mi è dispiaciuta...nel senso...il vostro farmi rimanere a casa vostra.... >> il biondo notò all'istante già ai primi cenni il colore che mutava nelle guance di Marinette,che cominciava anche a torturarsi le mani,come stava facendo ore prima seduta su una delle travi della torre Eiffel, e a non mantenere lo sguardo sul biondo. << Non mi è piaciuto il fatto di approfittarne pero! Questo mai! E anzi ancora mi sento in colpa! Visto che una mia ''casa'' ce l'ho ma comunque rimango settimane e settimane di fila da voi... >> si stava man mano agitando sempre di più,e molto probabilmente,sarebbe partito un nuova fantastica storia, ma non era il momento,secondo la testa bionda.
 
<< Non lo è stato. >> la interruppe subito, e dopo averla vista sobbalzare, aspettò che puntasse gli occhi su di lui ancora una volta prima di continuare. << Non è mai stato un dispiacere per noi,tutt'altro semmai. Sempre abituati a rimanere noi da ''soli'', che tu ci hai dato con la tua presenza, quel tocco di felicità che mancava da tanto,troppo tempo tra quelle mura. Sinceramente? Ti ringrazio di averne approfittato Marinette,e penso direbbe la stessa cosa mio padre. >> affermò infine con più decisione facendo qualche passo verso di lei,che da prima che parlasse si era posizionata accanto al tavolo mentre lui era rimasto ancora vicino all'entrata. << Anche se...credo che tra più di tutti,di questa situazione,quello che non ne ha approfittato sono stato io... >> e una volta che fù vicino abbastanza, prevalse il suo lato felino : le prese delicatamente la mano portandola fino alle labbra per poi baciarne le nocche << ...ed è decisamente la cosa di cui più mi pento,principessa... >> il tutto senza mai distaccare gli occhi dai suoi.
 
La sua principessa rizzo su le spalle, forse perchè non si aspettava un cosi repentino cambiamento del suo comportamento. Partenza da Adrien con un finale alla Chat Noir. Sebbene durante prima di dirigersi all'appartamento e durante al tragitto,ci fossero stati svariati momenti del genere, Marinette ancora stentava a crederci che fossero la stessa persona. E lei tentava il più possibile di non parlare. Non che lui facesse chi sa che cosa per introdurre l'argomento!Forse perchè così rimediavano tempo per concepire il tutto? Probabile. Ma non potevano rimanere in silenzio per tutta a serata che avevano davanti. 
 
Poi il biondo notò che la franco-cinese stava per fare qualcosa,o meglio stava per parlare, che stesse finalmente cominciando lei il discorso sul...beh, sul tutto?
 
<< A-Adrien... >>
 
<< Si Marinette?? Ti assicuro che puoi chiedermi di tutto! Se vuoi addirittura fin dal princ- >>
 
<< I tuoi vestiti!! >> lo interruppe subito ,urlandolo con forse un ottava di troppo. E facendolo zittire più confuso che mai. 
 
...cosa?
 
<< S-sono ancora zuppi! E e devi cambiarti immediatamente o..o...o prenderai un malanno! E e anch'io!! Vado subito a prenderti un cambio! E degli asciugamani! Ci servono degli asciugamani per i capelli... e e un phon e forse una spazzola! Si abbiamo proprio bisogno di una spazzola! Pro-procuro tutto i pochi secondi! Se ovviamente non cado o o altro!!! Si esattamente così!!Una spazzola! >> 
 
In si e no pochi secondi era esplosa per poi cominciare a correre per tutta la casa per procurarsi tutti gli oggetti elencati ,sotto lo sguardo sbigottito di Adrien, che non sapeva come reagire. Si chiese addirittura se,invece che una preoccupazione verso di lui,non stesse ancora cercando di prendere tempo. Ma chiederglielo non se ne parlava nemmeno. Avrebbe potuto offendersi o peggio ancora arrabbiarsi e sbatterlo fuori al freddo e al gelo. Quindi decise che la soluzione migliore in quel momento fosse di rimanere in silenzio e aspettare che l'uragano Marinette si placasse. La vide correre in una delle due porte chiuse,che scoprì essere il bagno,dove ne usci con una grande bacinella con dentro degli asciugamani;poi liberò una parte del tavolo per poggiarci la bacinella e correre in cucina,uscendoci fornita di phon e spazzola,che poi...che ci facevano in cucina?? Poi finalmente apri l'unica porta rimasta chiusa,la camera da letto,ma non ebbe il tempo per scorgere l'interno della stanza che subito Marinette ne usci con una cesta piena di vestiti chiudendosi la porta alle spalle con il piede. La vide poi avvicinarsi a lui troppo in fretta,tanto che nel mentre camminava,per via di una mattonella più sollevata dalle altre la punta delle scarpe rimase ferma,quando lei si era già spinta di peso in avanti,prossima all'imminente caduta. Fu tutto questioni di riflessi e di secondi. Adrien le era corso incontro,prendendola per le braccia prima che precipitasse a terra,salvandola. Una volta realizzato il tutto, Marinette emise un enorme sospiro di sollievo,accorgendosi della cesta di vestiti caduta al posto suo,per poi irrigidirsi un'altra volta ancora,e trattenne il respiro quando dovette guadare davanti a se , notando un Adrien alquanto irritato. Molto probabilmente quello che sarebbe esploso adesso sarebbe stato lui.
 
<< Marinette! Non ce alcun bisogno di correre! Pure perche se cammini ad una velocità normale almeno non rischi di cadere e farti male! In più con questa cesta non riuscivi a vedere dove mettevi i piedi! E se non fossi riuscito a prenderti in tempo!? Se ti fossi fatta male seriamente?! Avremmo dovuto chiamare un ambulanza! Anzi non ci sarei mai riuscito ad aspettare che arrivasse,mi sarei trasformato e ti avrei portato in braccio fino all'ospedale più vicino! Ma poi per il tuo bene ti avrei affidata ai dottori e molto ovviamente non mi avrebbero permesso di seguirti per via di quella regola del ''solo i parenti stretti possono seguirci''!! E sarei stato in ansia e in pensiero per te perche non potevo vedere con i miei occhi come stavi! Non lo avrei sopportato.. NON RIUSCIREI MAI A SOPPORTARLO! Il sapere che stai male e il non poterti aiutare.... >> 
 
Pian piano la furia di parole stava scemando ,diventando sempre più lenta e malinconica più tempo passava,facendo notare il quanto la sua preoccupazione fosse reale,tanto che aveva separato le mani dalle spalle di lei non appena si assicurò che potesse rimanere in piedi da sola,e le aveva preso il viso tra le mani,in modo che guardasse lui e solo lui. Per fargli pure notare maggiormente il come stesse facendo un monologo alla ''Marinette principiante'',in stile Adrien. 
 
<< E' una delle peggior torture per me il non poterti aiutare...il sapere che soffri...sia per una caduta che...per un qualcuno a cui devi dichiarati...non sapendo se questo ''lui'' corrisponde o meno.... >> al toccare l'argomento la vide sussultare,come se ,oltre alla presenza dei due Kwuami che guardavano il tutto rimasti vicino al tavolo, il parlare di un discorso di cui poteva sapere solo e unicamente Chat Noir fosse un'altra prova da aggiungere alla lista che fossero la medesima persona. E prima di continuare,il biondo poggio la fronte contro quella di lei << Non voglio che tu soffra Marinette.... mai e poi mai...vorrei davvero proteggerti da tutti i dolori esistenti e immaginabili....ma tu ogni volta dimostri il tuo essere indipendente e forte che a volte mi esce impossibile farlo...sia da Adrien che da Chat Noir...E il pensare che forse..quel qualcuno con cui volevi confessare i tuoi sentimenti,possa essere io, mi fa odiare me stesso per non essermene mai accorto prima,tanto che non oso chiederti se sono davvero io o un altro...per paura che tu possa scappare via perchè non vuoi ferirmi,sapendo quello che provo per Lady Bug,che inoltre ti assicuro che lo provo anche per te. Magari crederai che voi due siete diverse,ma ti sbagli di grosso! Siete identiche! Sei Marinette,la ragazza più dolce, intelligente ,e non dico altro se no continuerei all'infinito, che nel momento del bisogno diventi immediatamente LadyBug,senza il bisogno di pronunciare la parola ''trasformami''! LadyBug è solo un aspetto di te che è  più accentuato,per via dei mille doveri che il miraculous >> indicò gli orecchini << ti ha portato...e per il come ci sei riuscita..anzi per il come tu,ancora riesci a reggere tutto questo peso sulle spalle,è ammirevole! E mi fa crescere ancor di più l'ammirazione che provo per te,come eroina e come persona persona...  E forse sto esagerando..e ti spaventerà ma hey,iniziano a fare effetto tutti i drink che ho bevuto per riuscire a contenermi al dirti tutto e sapere se tu sei Tu,ma tutto cio che sei,il come in come in questi anni mi sei stata vicina in tutti i sensi...sono diventato dipendente di te... E mi trattengo a dire quelle due piccole parole che ho da non so quanto tempo sulla punta della lingua per paura di ciò che esse potrebbero causare. Ma alla fine,anche se la paura è smisurata,è quello che provo per te a contrastare tutto...è il mio amore per te Marinette,che batte tutto e tutti. >> 
 
Marinette era rimasta in silenzio per tutto il tempo. Non voleva interromperlo,e non aveva il coraggio di farlo. Ciò nonostante non tratteneva i sospiri di sorpresa,oppure le guance che ormai ardevano e che molto probabilmente nemmeno dei vigili del fuoco sarebbero stati capaci di spegnere le fiamme. Lo stesso era per le guance di Adrien,che anche se lo aveva progettato in modo molto,ma davvero moltissimo diverso, le aveva indirettamente dichiarato i suoi sentimenti. Ma ormai ,era quasi palese e inutile dirlo,o quasi. Come il sorriso che albergava ormai di casa sulle sue labbra. Ma il quasi silenzio di Marinette, che boccheggiava in cerca di una risposta forse adeguata, non aiutava a diminuire l'ansia che Adrien provava.
 
Cominciò quindi a riflettere sugli ultimi avvenimenti: Solita routin per controllare Parigi; da LadyBug gli aveva confidato che avrebbe confessato i suoi sentimenti a chi gli piaceva; una volta a casa stupidamente ha giocato con i capelli di Marinette ,ipotizzando che lei fosse LadyBug; erano andati alla festa di rimpatriata della classe del liceo ;  aveva bevuto come una spugna per l'agitazione; chiacchierata ''tranquilla'' con Plagg per fargli aprire gli occhi fuori dal locale; al suo rientro non appena stavano per parlare sono stati ''costretti'' a giocare al stra-maledetto,anche se con i suoi benefici, ''gioco della bottiglia''; Marinette era stata obbligata a baciarlo per ben tutti gli anni che si conoscevano; improvvisa pioggia interna per...
 
Marinette l'aveva baciato...per ben dieci volte! Non che lo realizzasse solo adesso! Sia chiaro! Non era così tonto e stupido come molte volte Plagg lo accusava! Ma riflettendoci meglio,e conoscendo il come Marinette sia pudica e timida quanto non amante dell'ottenere l'attenzione su di se , si ci poneva con molta facilità la domanda '' Baceresti mai,qualcuno per cui non provi un minimo di amore o interesse,in quel esatto e identico modo??'' . La risposta era quanto semplice quanto stupida. No. E il realizzarlo fece addolcire ancor di più il suo sorriso. La risposta era bellamente un NO. Nessuno lo farebbe se non per quel motivo,sopratutto se al proprio ''miglior amico''. Tanto che per adesso,tutto il tempo passato ad aspettare bastava e avanzava.
 
<< E questo amore che provo per te,è cosi immenso,che mi fa fermare per chiederti prima il permesso,anche se molto probabilmente non accetterò un rifiuto,e quindi,la mia domanda è questa >> ricominciò a parlare dando voce ai suoi pensieri.
 
<< Se tu provi lo stesso se non più grande amore per me...mi permetteresti di baciarti?? >> 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo autrice iniziato alle 02:05:
 
Salve Popolo notturno di Efp! E anche al popolo mattiniero e pomeridiano e serale!! Oggi,quasi tutti qui riuniti,di buon ora e in ritardo, alla testimonianza che questa storia è tutto purche finita e dimenticata. Ed è un ulteriore prova dell'esistenza della sua scrittrice sia viva,che a quanto pare ha preso l'abitudine di pubblicare un capitolo al mese. Che sia tutto uno stratagemma??? Ma ovvio! Non è perche magari è pigra,disegna,studia e legge la notte e dorme di giorno,ed a periodi le viene in mente ''oddio ma quando posso continuare a finire il capitolo?!'' !! Non oserebbe mai.....
....
Non diro altro riguardante il capitolo,se non il fatto che molto probabilmente Adrien è un aspirante cantore in stile Marienettese!! E che forse, non tutto cio di cui Plagg lo accusa non sia vero!!
 
passiamo ai ringraziamenti a:
-coloro che hanno appena iniziato,continuato e aspettato il nuovo capitolo.
-tempestabig
-Lady_Sue1789
-fairytales lover
-Marghe86
-Crisan
 
grazie moltissime!  Chiedo poi ulteriore scuse per,oltre per il ritardo, il fatto che la grammatica,il filo logico, le frasi scorrevoli e semplici,i verbi e la stesura di tutto quanto,non siano per nulla il mio forte. A volte è quello che mi blocca,mi fa rimanere mezz'ora su una frase che cambio e ricambio e ricambio con il risultato sempre uguale. Adirittura adesso se rilegessi questo capitolo magari lo stravolgerei completamente. Quindi spero davvero che dopo la quinta volta che lo rileggo sperando vada tutto bene (qui si nota una me illusa). 
 
Spero enormemente che almeno la svolta,anche se forse come capitolo non piacerà, di questo nono capitolo possa piacere e superi o renda accettabile tutti i suoi errori al suo interno.Buona notte!!
 
A presto,e al prossimo capitol!
EleSti
 
(02:30)
   
 
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