#3 Confusione
Carta: Tre di picche
Significato: Tradizionalmente è una carta che
esprime perdita, una situazione in via di peggioramento, ma poiché il numero
tre rappresenta anche la comunicazione, questa carta rappresenta anche la
confusione.
Fandom: Legends of
Tomorrow
Episodio: 1x 02 – Versus Vandal
Savage; 1x06 – Il mio nome è Connor
Hawake
Personaggi: Leonard Snart; Mick Rory
Tu e Mick non siete degli eroi.
Non siete dei boy-scout con tutte le
medaglie al loro posto; e nemmeno degli dei millenari in cerca di vendetta. Non
volete salvare nessuno, voi, né tantomeno dimostrare qualcosa o redimervi.
Tu e Mick siete due figli di puttana
che si prendono ciò che vogliono. E chi se ne fotte di missioni e salvataggi
temporali. Vi prendete ciò che la vita non vi ha dato.
Ma una volta un eroe, un ragazzino
irritante pieno di belle parole, ti ha detto che sei migliore di come sei. E
inizi a crederci pure tu. Dannazione.
Note:
Mi piacciono le litoti. Le trovo
carine. Perché a volte è più incisivo affermare un concetto negandone il
contrario, che ribadirlo expressis verbis. Per questo le litoti sono così carine; e perché a
livello umano chiariscono subito quello che non sei. E no, niente Montale. Solo
spiccio realismo.
Perché definire una persona a volte
non è facile. Ma se dai una definizione etichetti; se ne dai un’altra,
etichetti di nuovo.
E se potessimo etichettare in modo
manicheo personaggi come Snart e Rory
non sarebbero, appunto, personaggi, ma caricature di sé stessi. Sarebbero
macchiette; e certe macchiette a volte non ci piacciono proprio. Come quella
macchia d’olio sulla camicetta o sui jeans. Ecco. Quella macchia non la ami.
Anzi. La odi e basta.
Etichettare Snart e Rory è facile perché vivono nella loro etichetta. Ed è
altrettanto difficile perché, quando la appiccichi loro, quella etichetta,
dannazione ti accorgi che la colla non tiene. E che non sono la loro etichetta.
Non sono solo la loro etichetta.
Con il tre di picche, con una carta che rappresenta la
confusione per antonomasia, ho avuto gioco facile. Ho potuto immagine cosa sono
e cosa non sono Snart e Rory.
Una litote appunto. Degli antieroi. Così umani che sì, insomma, la fanno
proprio, a modo loro, la parte degli eroi. Di quelli che si trovano con una
medaglia sul petto senza sapere perché e si chiedono se quell’oro che ti
ritrovi al petto lo puoi impegnare. Magari solo per un tiro.
P.S.
Posso fare un po’ di pubblicità
occulta?
Wentworth Miller mi è piaciuto tanto nella
parte di Snart che mi sono dedicata, di recente, alla
sua carrirera cinematografica e televisiva. E se La macchia umana è un montante che
consiglio di vedere quando siete bendisposti a farmi frullare viscere ed
emozioni, ho scoperto Prison break e sì, me ne sono innamorata. E
che, va bene, non è proprio proprio l’ultima uscita
televisiva, ma che cosa posso farci se arrivo in ritardo, io?
Se poi considerate che ho citato
serie e personaggio principale per spiegare il genio creativo rinascimentale (e
sì: ci crediate o no, io a scuola non ho problemi a usarle, le serie Tv. Anche
per spiegare qualcosa come il Rinascimento), capite quanto mi abbia presa. E
perché non sia riuscita ad esimersi dallo scrivere qualcosa.
Se può interessare a qualcuno.
Intanto, alla prossima settimana!