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Autore: Roylove    12/10/2017    0 recensioni
Se tony avesse una sorella? Se volesse diventare membro dello shield e si cacciasse nei guai? Gli avengers l'aiuterebbero nella sua missione?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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Pov Katy 
 
 
 
Finalmente eravamo arrivati, l'entrata della caverna era enorme e a me sinceramente incuteva terrore. Quando gli altri ci raggiunsero, con molta cautela ci addentrammo dentro la grotta. Era enorme , si vedeva poco e niente, infatti Nat e Wanda fecero luce con delle torce. 
C'erano stalattiti ovunque, anche se devo dire la temperatura li dentro era più alta rispetto a fuori. 
Procedeva tutto bene , finché qualcosa fece spegnere le torce , è non erano le batterie dato che erano nuove. 
- Ci sono altre persone oltre a noi.- Visione era riuscito a captare altre presenze.
-Quanti?- Chiese Steve, io ero vicina a lui , se sarebbe successo qualcosa almeno ero al sicuro. 
-Almeno 10 ... Non capisco da dove vengano, ma li sento.- 
-Molto bravi... davvero!- Un battito di mani ed una voce femminile , tutto d'un tratto le torce si riaccesero ed illuminavano anche se poco i volti dei nostri avversari.
Un volto spiccó tra tutti, una ragazza vi, dai capelli lunghi , la pelle chiara e gli occhi blu . La conoscevo, era contro di lei che mi ero battuta per l'esame dello shield.
-Ma io ti conosco! Abbiamo combattuto una contro l'altra all'esame dello shield!-
-Vedo che ti ricordi di me. Beh ti era andata abbastanza bene , solo un occhio nero e qualche ammaccatura, Fury mi ha bloccata sennò saresti morta.-
-É stata lei a farti l'occhio nero?- Chiese Clint con un sorrisetto.
- Ti manda lo shield?- Chiese Tony. 
-Neanche per sogno, dopo quello che stavo per fare a lei, non mi hanno accettata. Ma qualcun altro ha visto in me il potenziale che gli serviva.-
-E quindi chi sarebbe il tuo capo? - Steve... sempre molto diretto.
-Credo che alcuni di voi conoscano il dottor Minkus.-
Il volto di Clint e Nat rimase attonito a quella frase.
-Chi diavolo sarebbe?- Chiese Thor.
-Un dottore che progettava armi chimiche e radioattive per il miglior offerente.- Disse Nat. 
-Credevo che fosse morto ad Amsterdam tempo fa , in una missione.- Disse Clint tenendo l'arco sempre teso.
-Ma quanto siete noiosi... io direi di passare subito all'azione. Uccidere gli altri, io penso alla ragazza.-
Ecco stava venendo verso di me, meno male che Nat mi aveva lasciato qualche pistola e coltelli vari.
Inizió una battaglia, vedevo che Steve assieme a Tony cercavano di venire verso di me ma venivano attaccati di continuo, mentre quella ragazza si avvicinava sempre di più a me con fare tranquillo , io cercai di sparargli ma in penombra e con quel casino avevo paura di colpire qualcuno della squadra, lanciai comunque un colpo, sfortunatamente colpii una spalla dell'armatura di Tony. 
-Hey Kat! Ma da che parte stai?- Tony si era voltato con nonchalance verso si me cercando poi di colpire la ragazza che veniva verso di me , Ma fu distratto da un nemico che gli si aggrappó al collo.
Riposi la pistola e presi il coltello, forse con quello avrei fatto meno danni.
-Ricordi come è finita l'ultima volta ? Questa volta sarà peggio!- Iniziammo a combatyere, più che altro io scappavo! Mi aveva fatto fuori già una volta, figuriamoci una seconda!
-Dove scappi? - Mi sentii sollevata in aria e scagliata contro una parete, un dolore alla testa si fece sentire bello forte.
- Ma che diavolo...?- Chiesi rialzandomi.
- Ti piace? Il dottore ha fatto esperimenti si di me, ora posso muovere tutto intorno a me, comprese le persone, utilizzando solo la forza della mente.- E riecco che volavo di nuovo su una parete.
-Cazzo...- Sussurrai dolorante.
- Era arrivata vicino a me, io ero ancora chinata, Cacciai il coltello dalla tasca e quasi miracolosamente riuscii a colpirla di striscio sulla guancia e mentre lei ancora era incredula cercai di scappare, nel buio non sapevo dove andare, la luce era davvero poca che inciampa e finii giù per qualche precipizio, almeno credo. 
Mi procurai una distorsione alla caviglia destra , ero lì a terra quando qualcosa attirò la mia attenzione, affianco a me c'era un piccolo tunnel,qualcosa luccicava al suo interno e ci entravo senza problemi. Striscia in quel tunnel e appena potei mettermi in piedi lo feci, camminato nel buio vai, si sentivano ancora i rumori della battaglia in lontananza, arrivai alla fine del tunnel e ad accogliermi c'era una stanza illuminata di blu, al centro un piedistallo di ghiaccio illuminato , notai solo dopo che la bionda mi aveva seguita, ecco ed ora che cazzo facevo? Con una distorsione ed incapace di combattere ero inutile.
- Mi hai rovinato lo zigomo!- Disse furiosa.
-Beh tu lo hai rovinato prima a me , direi che siamo pari.-
-Brutta ragazzina come osi !- E rieccola all'attacco, Ma perché non la faceva finita con i suoi poteri? Insomma poteva uccidermi subito, perché non lo faceva?
Dire che le presi di Santa ragione è dire poco, praticamente mi massacró, cercai di reagire ma era troppo veloce per me.
Ero lì a terra distrutta, quando sentii una sua mano frugare nella mia tasca, un attimo di distrazione gli conficcai il coltello nel collo, indietreggió andante e i credula.
-Regola numero uno, mai abbassare la guardia .- Dissi cercando di alzarmi.
-Ma-ledetta...- Cadde a terra esaltando l'ultimo respiro. 
Mi alzai con le ultime forze che avevo e misi la pietra su quel piedistallo, non succedeva nulla, perché?
-Katy!- Urlò Steve facendomi sobbalzare.
- Non funziona!- Dissi allarmata.
-Come non funziona?- Chiese Clint seguito dagli altri.
-É ancora luminosa É fa ancora questo strano ronzio.- Dissi mentre Steve mi sorreggeva.
- Ma nel libro si diceva che bastava rimetterla a posto.- Disse Tony. 
Da sotto la roccia ghiacciata notai come qualcosa di metallico.
-Che cosa c'è li sotto?- Chiesi avvicinandosi con la mano.
-Sembra una macchina.- Disse Wanda.
-Riesci a rompere il ghiaccio?- Chiese Nat. 
- Si certo!-
In un attimo Wanda riuscii a liberare la parete dal ghiaccio .
Era una cella di contenimento di vibranio... si aprì, Ma che diavoleria Era?
Al suo interno rivelava un altro altarino con una cupola sopra .
-Deve essere questo il vero altare dove posare la pietra.- Disse Clint. 
Decisi di provare, presi la pietra e con molta fatica dato che sono quasi stata uccisa la poggiai sul piedistallo, ma tutto d'un tratto la cupola e la porta si chiusero ed io rimasi li intrappolata.
-No!- sentii dall'altra parte della porta.
Steve cercó in tutti i modi di aprire quella porta.
-Lascia fare a me!-Tony inizió a scagliargli contro qualsiasi arma avesse.
Intanto dentro quella cella il caldo aumentava , il rumore della pietra aumentava e anche il colore.
Cercai un modo per aprirla dall'interno ma niente. Ora avevo paura, il mio sguardo andò su Steve che lo vidi... si sentiva impotente insieme agli altri che cercavano in tutti i modi di liberarmi.
- Ti tireremo fuori da lì. - Disse preoccupato.
Il rumore cessò, girai lo sguardo ed un bagliore rosso avvolse l'intera cella venni travolta da un'onda di energia, scagliata contro il muro non riuscivo a muovermi, un dolore lancinante invase tutto il mio corpo... sembrava che stessi andando a fuoco, poi il buio.
 
 
 
Poi Steve
 
 
No! Non potevo perderla! Quando sentii le sue urla di dolore da oltre la porta mi venne quasi un infarto.
-Katy!- Urlò Tony battendo i pugni alla porta.
Io e gli altri ancora cercavamo di aprirla, Tony era sotto shock, io mi feci forza per non crollare. 
Alla fine tutto tacque, la luce cessò e la porta si riaprí .
Inutile dire che ci precipitammo tutti su Katy, era lì stesa priva di sensi .
-Friday, funzioni vitali!- 
- Il soggetto è stato esposto a forti radiazioni, battito cardiaco pericolosamente basso, lesioni sul 90 percento del corpo, urge una culla rigenerativa.-
-Dobbiamo sbrigarmi!- Clint aveva ragione.
Tony era il più veloce di noi così in volo la portó fino al jet dove c'era un prototipo della culla, Non come quella originale, ma almeno gli avrebbe salvato la vita.
Quando arrivammo noi era già li dentro con solo una canotta e un pantaloncino.
-Dobbiamo partire subito!- Esclamai .
Partimmo la tensione era alle stelle e io non mi scostavo da vicino Katy , neanche Clint, Tony e Nat pilotavano, mentre Thor e Wanda per la tensione camminavano avanti e indietro, Visione invece era impassibile.
- Ti prego non abbandonarmi ora.- Sussurrai, come se potesse sentirmi.
Arrivammo alla Stark tower, Tony aveva chiesto alla sicurezza di accettarsi che il luogo era sicuro, a quanto pare lo era , finalmente si tornava a casa.
Arrivati non perdemmo tempo, la dottoressa Cho era arrivata non appena Tony l'aveva avvertita e assieme al suo gruppo di medici la trasferì nella vera culla.
Io rimasi sempre affianco a lei, anche Tony. 
- Non mi sono mai sentito più inutile in vita mia.- Disse rimanendo con lo sguardo fisso sulla culla.
-Siamo in due allora. -
-Credevo di poterla proteggere in qualunque situazione, Ma mi sbagliavo.- Continuò. 
-Molte volte forse è proprio la persona stessa che non vuole farsi proteggere.- 
-Sai... É fortunata ad avere te. Sarai un buon compagno.- Mi diede una pacca sulla spalla e si alzò, fece per andarse ma lo bloccai.
-Te ne vai?- Chiesi curioso.
- In due siamo troppi. Ha te , stai con lei quando si sveglierà, sarai la prima persona che vorrà vedere.- E continuò verso la porta.
La dottoressa era ancora in dubbio se sarebbe sopravvissuta o No, ma lei era forte, doveva farcela.
-Ce la farai... ne sono sicuro! Devi!-
 
 
 
Pov Katy 
 
 
Sete, ecco cosa sentivo, la gola in fiamme e la testa pesante.
Non sentivo il mio corpo, ma ben presto un formicolio mi invase.
La prima cosa che sentii esa una mano calda sopra la mia.
Aprii gli occhi, ma non appena lo feci la luce era troppo forte e li richiusi.
-Tranquilla chiudo la tenda.- Era la voce di Steve, dio com'ero felice di sentirla.
-Steve...- la mia voce risuonó come un sussurró, la gola bruciava troppo.
- Si... sono proprio io.- Mi bació  la fronte.
Aprii gli occhi, con le tende chiuse era meglio, anche se un po' ancora mi dava fastidio.
- Come ti senti?- Chiese, aveva delle occhiaie da far paura, di sicuro non aveva dormito.
- Ho sente.-
Lui prese la brocca sul comodino e un bicchiere e mi aiutò a bere.
-Come... che cos'è successo? Non ricordo.- Dissi mettendomi seduta bene.
- La pietra è esplosa, fortunatamente stando li dentro ne il virus ne le radiazioni sono uscite, ma tu eri lì dentro.
Solo dopo che l'esplosione è terminata la porta si riaprí, eri lì stesa a terra priva di sensi. Non puoi immaginare la paura di tutti.-
- Mi avete messo nella culla?- Chiesi ricordandomi qualcosa.
-Si, sei stata li dentro per quasi una settimana.-
-Ricordo che mi parlavi.- Dissi con un sorriso.
-Davvero?- 
- Si. Ma con tutte quelle radiazioni come faccio a non essere morta?-
-Beh... Non lo sappiamo , ma....-
Era titubante, perché era titubante?
- Ma?-
-Le radiazioni hanno cambiato il tuo DNA , da fuori non si nota molto, ma dentro a quanto pare hai un potere rigenerativa delle cellule.-
- Come non si nota molto da fuori? - Chiesi preoccupata, che fossi diventata un mostro?
Lui mi passó lo specchietto e a prima vista non notai mia di strano, poi lo notai, i miei occhi avevano delle venature rosso rubino.
- Non posso crederci.-
-Noi meno di te... a quanto pare il tuo corpo di cura da solo, un taglio resta aperto per 2 minuti e poi si richiude da solo.-
-Utile come cosa!- Risi.
- Non puoi capire la paura che ho avuto di perderti.- Disse dandomi un bacio.
- Anche Io! - 
Si sentì il mio stomaco brontolare e mi miei a ridere.
-Fame?- Chiese Steve. 
- Non immagini quanto!- Risposi .
- Ti porto qualcosa!- Disse alzandosi.
-Aspetta, vengo anche Io! Non voglio rimanere qui!- Dissi alzandomi, notando che ero quasi mezza nuda.
-Meglio che mi vesto prima.- 
- Si direi di si.- Divenne rosso.
- Non sembra però che ti dispiaccia molto!- Risi prendendo una vestaglia dall'armadio della sala dell'infermeria .
-Poi ci sarà una sorpresa...- 
-Che tipo?- Chiesi curiosa tornando da lui.
-Vedrai.-
Andammo in cucina , era ora di pranzo e tutti erano lì a mangiare, Non appena mi videro rimasero muti , come se avessero visto un fantasma.
-Vi prego dite qualcosa.... qualunque cosa.- Dissi arrossendo.
- Come ti senti?- Chiese Clint . 
-Mai stata meglio!- Sorrisi.
Ci fu un sospiro di sollievo e poi tornó tutto come prima, a ridere e scherzare, il mio sguardo andò a Tony non appena mi sedetti era frustrato.
Cercai di non pensarci e Mangiai il doppio di tutti.
Solo dopo pranzo, dopo che Clint mi spupazzó (come diceva lui) e credo che Steve sia stato anche un po' geloso, ma Clint lo rabboní subito, andai in camera di Tony prima di tornare in camera mia.
-Tony!-
-Entra sono un attimo impegnato!-
Entrai e lo trovai sotto il letto a raccogliere uno dei suoi orologi.
Gli saltai addosso abbracciandomi, lo soffocati quasi.
-Sicura di star bene?- Chiese poi ispezionandomi. 
-Mai stata meglio.-
Mi rimase a fissare negli occhi e poi mi sorrise.
- Il rosso ti dona.- 
Sorrisi all'affermazione .
-Steve ti ha fatto vedere la sorpresa?-
- Non ancora... quindi niente più rancori con Steve? Sicuro?-
-Assolutamente sicuro. Ora vai a vedere la sorpresa, ti piacerà. -
Gli diedi un bacio sulla guancia e corsi via, Ma mentre ero sulla porta mi bloccai.
-Tu sicuro di star bene?-
-Male stato meglio!-
Dopo quelle parole corsi verso camera mia, ma la trovai vuota ad eccezione della scrivania che ancora aveva le sue cose sopra.
-Che ci fai qui?- Steve arrivó alle mie spalle con un sorriso.
-Beh è la mia stanza o sbaglio?-
-Sbagli!-
-Credo di essere più che sicura...-
-Vieni con me...- 
Mi condusse verso un'altra stanza , ne avevamo tante li dentro e quando aprì la porta della stanza rimasi a bocca aperta.
Un letto matrimoniale bianco e grigio, un armadio enorme, una scrivania e un bagno. Le pareti erano di un grigio chiaro che con la luce erano davvero belle.
-Questa sarà la nostra nuova stanza.- Disse baciandomi il collo.
- Ma è bellissima. È stata una tua idea?- 
-No di Tony, un suo regalo.-
- Non ci posso credere!- Esclamai.
-Abbiamo una stanza tutta per noi adesso.-
-Immagino la prima sera sarà battezzata alla grande.- Risi.
-Immagini bene. - Rise lui.
Era un lato di Steve che stavo imparando a conoscere e apprezzare, non era un santo dopo tutto.
A cena ringraziai Tony che disse di non fare troppi danni quella sera, non c'era niente di male nel dirlo, se c'eravamo solo io e steve, Peccato che erano presenti anche gli altri e il ché fu imbarazzante.
Quella notte credo sia stata una delle più belle e perfette della mia vita, ero viva, tutti noi lo eravamo, ero con Steve e il resto della famiglia, si perché non eravamo solo una squadra, Ma anche una famiglia.
 
 
 
Continua, siamo quasi alla fine, che ne dite? 
 
  
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