Ciao, so’ che stai passando un brutto momento, per questo ti ho spedito questa mail.


Volevo parlarti un po’ dopo tutte le cose brutte che ti sono successe negli ultimi giorni, sai; la misteriosa morte di tuo padre, la scomparsa della tua migliore amica, quel pirata della strada che, venendoti addosso senza frenare, ha distrutto la tua auto, e ti ha quasi uccisa, l’abbandono improvviso da parte di tutti i tuoi amici e parenti, che ti hanno così lasciata completamente sola…



Dev’essere terribile dover sopportare tutto questo in un solo mese, vero? Io non potrei mai immaginare neanche sforzandomi un trauma del genere, sono sempre vissuto in un ambiente pacifico, con una famiglia felice e degli amici fedeli. Ma spero non ti sembri che io mi stia vantando, in tal caso, mi scuso molto.



Chissà cosa stavi facendo prima di leggere questa mail, e soprattutto, chissà cosa farai dopo.



Sai, ho sempre pensato che le persone come te fossero… “strane”. Perché? Beh, perché le persone come te hanno l’innata capacità di rialzarsi ogni volta, come se i colpi che ricevono non siano mai abbastanza, un po’ come quei pupazzi gonfiabili da allenamento che si fanno utilizzare ai bambini nei corsi di karate, ti vengono in mente? E’ solo che, proprio il fatto stesso che io sia vissuto sempre bene e felicemente, mi ha reso ancor più difficile capire quelli come te, i “sacchi da boxe” preferiti dalla vita; perché continui a lottare? Non sarebbe più facile gridare “BASTA! MI ARRENDO!” e smettere di fingere di avere una forza che non hai e che, indipendentemente da quanto tu lo desideri, non avrai mai? Che gusto ci provi ad andare avanti così, facendo la prostituta nei sobborghi della tua città, dandoti via per poche banconote da 20 euro, e sperando in qualche miracolo divino che ti renda qualcuno di importante, o quantomeno, che ti dia una vita decente? Ti prego, una volta finito di leggere questa mail, scrivimi le risposte a queste domande, perché se continuo così finirò solo per non capire mai, continuando a spedire queste mail a molte altre persone dopo di te…



In definitiva, sono stufo delle persone come te, e da qualche anno, ho cominciato a risolvere il problema come piace a me. Potresti odiarmi a sapere questo ma, tuo padre l’ho ucciso io, ho messo del veleno nel suo ultimo caffè, ma non un veleno normale, ne ho usato uno di origini cinesi impossibile da rilevare, in questo modo, tutti hanno pensato ad un semplice attacco cardiaco; non immagini quanto mi sia stato difficile reperire tale sostanza. Ho ucciso sempre io la tua migliore amica, ma è risultata scomparsa a tutti solo perché ho fatto sparire il suo cadavere; era una puttana di poco conto come te, quindi è irrilevante dove si trovi adesso.
Hey, indovina un po’ chi era il pirata della strada che ti ha quasi uccisa ed è fuggito senza aiutarti? Esatto, indovinato, di nuovo io! Fortunatamente, una come te non può permettersi un’auto blindata come la mia. Infine, sai perché i tuoi amici e parenti ti hanno abbandonata? Semplice, li ho minacciati tutti dicendogli che, se avessero continuato a frequentarti, li avrei uccisi uno ad uno… Non è stato difficile far sì che mi credessero, sono uno più "influente" di quanto sembri, nella società; tutti loro sapevano benissimo che non scherzavo, di conseguenza, non li rivedrai mai più, né loro rivedranno te.



Hai idea di tutta la fatica che ho fatto a causa tua, stupido sacco da boxe senza un minimo di decenza e amor proprio? Pensi davvero che valga la pena andare avanti così? Sai benissimo di non avere più niente per cui valga la pena vivere, perciò, perché non smetti di leggere e non vai a sfruttare meglio di come attualmente fai, quella merdosa catena che usi per tenere ferma la fragile porta di casa tua, e non la finisci con questa farsa?
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Sei ancora qui?
Che imbecille, stai ancora leggendo? Non ti vuoi arrendere, mi dici?
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Però, sei più resistente di molti altri. A questo punto, sai una cosa? Sono sul retro di quella sottospecie di capanno degli attrezzi che tu chiami “casa”, e in questo momento, ti sto osservando dalla finestra.
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Noto che non stai avendo una reazione particolarmente spaventata, forse… non mi hai visto?
Oh giusto, ora ricordo, in effetti, nessuno può vedermi. Sono quello che voi chiamate “spettro”, ed è per questo che molti umani mi temono.
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Non scappare. E’ tutto inutile. Resta lì seduta e non fare passi falsi. Lasciami il tempo di aiutarti a fare quello che non sei in grado di fare da sola.


















































Qualcuno potrebbe non aver capito certi punti e i collegamenti della trama, perciò, a meno che non ci siate arrivati da soli, ve li spiegherò io:
-Gli spettri sono in grado di fare la maggior parte delle cose che anche gli esseri umani possono fare, e in più, molti esseri umani non possono vederli finchè loro stessi non si manifestano, perciò, l'uomo (anzi, lo spettro) che ha scritto la mail poteva tranquillamente guidare la macchina, mettere del veleno in un caffè e uccidere una persona facendo in modo che nessuno se ne accorgesse.

-Gli spettri, sono esseri che riflettono le emozioni di una persona morta, ma a livelli molto più elevati del normale, e in questo caso, lo spettro riflette rabbia e confusione.

- L'ultima frase si riferisce al fatto che: uno spettro, può facilmente possedere il corpo di una persona, facendole fare cose terribili senza che essa se ne renda conto. Lo spettro di questa storia, si è stancato di veder resistere la persona che ha preso di mira, perciò, decide di spingerla al suicidio ricorrendo alla possessione.




































































Angolo dell'autrice: *appare in una nube di fumo nera* Saaaalve a tutti, non chiedetemi perchè o come mi sia venuta in mente questa "COSA" perchè la spiegazione è attualmente non pervenuta anche nella mia testa, quindi sarebbe inutile. Come sempre se la storia vi è piaciuta o se avete delle critiche o dei suggerimenti, le recensioni sono più che ben accette, eeeeeeeeee ci vediamo al prossimo incubo! *sparisce in una nube di fumo viola*