Eravamo arrivati ad un bivio cruciale: trovare un cantante che sapesse l’inglese e quindi cercare di portare la nostra musica anche all’estero oppure limitarci al mercato finlandese tenendo il nostro vocalist, Jussi, ragazzo molto bravo e con ottima presenza ma con la pecca di non essere per niente ferrato sulle lingue straniere?
Stavamo discutendo senza posa da ore e mi era venuto mal di testa: il problema tormentava me in maniera maggiore degli altri, specie perché ero il primo che voleva che ci facessimo conoscere all’estero; Jussi, poi, non era solo uno dei cantanti migliori che si potessero trovare a Tampere, ma era anche il mio ragazzo, e mi sarebbe dispiaciuto molto mandarlo via dal gruppo.