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Autore: Daleko    14/10/2017    0 recensioni
Aveva freddo e rimpiangeva le calde trapunte del suo letto; alzò il cappuccio della felpa, maledì mentalmente l'inverno che viveva e continuò a scribacchiare con la biro nera. La scrittura, fitta e minuta, rivelava una lettera.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tanti auguri!


La pioggia batteva forte sulle tegole. Non era un eufemismo: riusciva a sentir risuonare ogni singola goccia, e ogni minuta perla d'acqua si amplificava come un boato nella sua mente. Dunque la pioggia batteva forte sulle tegole, il vento scuoteva le imposte e il freddo gli drizzava i peli biondi sulle braccia magre. Noncurante dell'ora tarda, la voce di Bon Iver si diffondeva a partire da una cassa bianca; era un congegno all'ultimo grido, in cui era stato inserito un iPod –colpevole di quella notturna parentesi musicale. La piccola camera da letto era di quanto più adolescenziale si potesse immaginare: adornata con luci natalizie appese alle pareti e fotografie attaccate in ogni dove, una trapunta colorata gettata sulle mattonelle bianche a mo' di tappeto e altre due a coprire il letto sfatto, risultava comunque confortevole –seppure decisamente disordinata. Vi si poteva trovare una libreria impolverata con libri di tutte le forme e dimensioni, un salvadanaio a forma di maialino e una polaroid vecchia di almeno trent'anni, mentre su di un'altra mensola dava bella mostra di sé una palla di vetro con la Torre Eiffel e una scritta in corsivo, "Wish you were here". Su di un mobiletto chiuso c'era un televisore, poggiato in modo poco sicuro su di un antiquato lettore VHS, e ai suoi piedi una PlayStation 3 completa di controller; i cavi in bella mostra aumentavano la confusione. Sul comodino si trovavano sigarette, un posacenere pieno, due accendini colorati, fogli appallottolati, un pennarello, un bicchiere, un paio di auricolari, un calzino viola.
La scrivania era posizionata sotto la finestra. Un MacBook era acceso a illuminare fiocamente la stanza e una stampante spenta giaceva lì accanto; il poco spazio libero, ritagliato nel disordine imperante, era momentaneamente occupato da un foglio a righe strappato con dovizia da qualche quaderno dimenticato.
Il ragazzo aveva freddo e rimpiangeva le calde trapunte del suo letto; alzò il cappuccio della felpa, maledì mentalmente l'inverno che viveva e continuò a scribacchiare con la biro nera. La scrittura, fitta e minuta, rivelava una lettera.

 
"Mia cara Elena,
Tantissimi auguri!!! Sono davvero felice per te... E anche per Stephen, ovviamente! Hai già avvisato gli altri che non tornerai per l'ultimo anno? Sono tutti davvero emozionati. Quando mi hai detto che ti saresti sposata... Beh, è stato davvero inaspettato! Non ho però capito se vuoi terminare le superiori in Inghilterra o se hai deciso di fare la mamma a tempo pieno. Stephen ha ventiquattro anni o ricordo male? Però non mi hai detto se lavora oppure no... Scusami, forse sono troppo indiscreto ma davvero, vorrei farti capire che per me è tutto ok, non porto alcun rancore! So che tre anni sono comunque lunghi ma davvero, la nostra storia non era poi così importante e l'ho presa abbastanza bene. Insomma: l'amore è amore, no? Mi dispiace solo che il nostro "arrivederci" prima della tua partenza per l'anno di studio all'estero, sia... Beh, sia diventato un addio. Ammetto di esserci rimasto un po' male quando mi hai lasciato mentre ero già in aereo per venire a Londra e l'annuncio della gravidanza è stato un po' inaspettato ma va bene!!! Sono passati già quattro giorni e nel frattempo ho iniziato a uscire con Sabrina, te la ricordi, quella mia amica? Ho deciso di scriverti una lettera come ai vecchi tempi nella speranza che ti faccia piacere, ma come puoi vedere te l'ho spedita via email: siamo in vacanza alle Canarie!!! Abbiamo approfittato delle vacanze invernali per un po' di sole :-) Qui sono le sei del pomeriggio eppure c'è ancora un sole incredibile! È davvero un'esperienza fantastica e alla fine già avevo pagato tutto per il regalo del tuo compleanno, quindi perché non approfittarne, LOL?
A proposito... BUON COMPLEANNO!!! Oggi sono già diciott'anni, wow! Spero che Stephen ti faccia passare una buona giornata e che tu ti sia già fatta dei nuovi amici, lì. Ora devo tornare in spiaggia o Sabrina mi mangia vivo, eheh. Ti mando un abbraccio. Ancora congratulazioni e buon diciottesimo!". 


Il cielo scuro continuava a riversare acqua sulla cittadina. Il ragazzo lanciò uno sguardo a due biglietti aerei gettati sulla scrivania e ormai appena riconoscibili, strappati in più pezzi. Con espressione impassibile si alzò, prese il foglio e accese lo scanner; dallo schermo del MacBook una ragazza sorridente, stretta fra le sue braccia, appassiva su di uno sfondo troppo doloroso per essere cambiato.


 
   
 
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