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Autore: Elisa24g    14/10/2017    0 recensioni
Hai sempre sognato di studiare medicina, curare le persone, diventare un famoso dottore e magari fare una scoperta che rivoluzioni la vita delle persone? Beh, prima di fare tutto ciò, c'è da studiare...e tanto!
Alessia, Claudio, Elena, Giulia e Carola sono cinque ragazzi molto diversi, accumunati dallo stesso sogno: diventare medici.
Seguiteli mentre affrontano il test di ammissione e il primo anno di medicina, tra appunti di anatomia, ossa, gocce di sangue, laboratori, formule di chimica e fisica, sognando di poter frequentare presto un reparto e diventare un giorno dei veri dottori.
Genere: Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Claudio entrò in casa con una valigia enorme, l'aveva riempita di tutti i vestiti possibili e immaginabili, scarpe, caricabatterie, computer, asciugamani, saponi, e, in una borsa termica, scorte di cibo preparate da sua madre: pasta al forno, carne, salumi e formaggi.

 

<< Ma quanta roba porti? >> gli chiese Luigi

 

<< Un po' di tutto. Passerà parecchio tempo prima che torni a casa, quindi ho fatto scorta. >>

 

<< Lo sai che esistono i negozi anche qui, vero? >> gli chiese Maria.

 

<< Si, certo... >> rispose un po' imbarazzato. 

 

<< Va bene, noi usciamo a fare la spesa, te sistemati. Ah, abbiamo organizzato una piccola festa di benvenuto per stasera con qualche amico dell'università, così li conosci subito tutti. >> disse Alessandra.

 

Claudio fece un cenno con la testa, un mezzo sorriso ed entrò in camera. Aveva un letto singolo, una scrivania di fronte alla finestra ed un armadio vicino alla porta. La stanza era molto triste, visibilmente inutilizzata se non come appoggio per lo stendino o scatole varie. In origine doveva essere la camera di Alessandra o di Maria, ma poi il proprietario di casa aveva deciso che una camera era abbastanza grande per diventare una doppia così da affittare questa ad un altro ragazzo. 

 

Poggiò la valigia sul letto ed iniziò a svuotarla: magliette a maniche corte e lunghe, felpe, jeans, scarpe, tutto il suo armadio di Cagliari era stato trasferito a Roma. Poi si spostò in cucina; quando era venuto a visitare la casa, i suoi coinquilini gli avevano detto che facevano la spesa insieme dividendo i costi, così non c'erano ripiani separati che erano solo di uno o dell'altra. Poggiò il cibo in dispensa ed in frigo e tornò in camera sua a decidere cosa avrebbe dovuto indossare. Scelse un paio di jeans ed una camicia, la sua prima notte da universitario stava per cominciare.

 

I coinquilini tornarono con molte buste piene di patatine, popcorn, birra, vino e superalcolici vari, si preannunciava una grande festa.

 

Il campanello suonò ogni cinque minuti e, nel giro di poco, la casa si riempì. Venne introdotto come il nuovo arrivato ai primi ospiti, poi, man mano che la gente aumentava, si dimenticarono di lui ed ognuno iniziò a bere, a parlare o a fumare.

 

Claudio era un tipo socievole, solo che in quella circostanza non conosceva veramente nessuno, quindi vagò per la casa con una bottiglia di birra in mano passando da una conversazione all'altra senza mai intervenire; infine  si sedette sul divano.

 

<< Non ti senti un po' troppo a sociale? >> gli chiese una ragazza dai capelli ricci e rossi, sedendosi vicino a lui.

 

<< Un po'... >>

 

<< Io sono Beatrice, la cugina di Luigi. >>

 

<< Piacere, Claudio. >>

 

<< Si, lo so. So anche che studi medicina. >>

 

<< Devo iniziare. Te cosa studi? >>

 

<< Nulla, lavoro. >> attimo di imbarazzo in cui non seppe cosa dire.

 

<< Sei di qui? >>

 

<< No, sono di Trieste. Mi sono trasferita insieme a mio cugino quando volevo frequentare l'università e poi sono rimasta qui. Te di dove sei? >>

 

<< Cagliari >>

 

<< Bella, ci sono stata l'anno scorso con il mio ragazzo. >> Ahia, era fidanzata! 

 

<< Ah... E lui cosa fa? >>

 

<< Si laurea quest'anno in Medicina. >> beato lui!

 

<< Va bene... >> disse lei alzandosi dopo qualche minuto di silenzio.

 

In poche ore erano tutti ubriachi; qualcuno si era addormentato sul divano, altri cantavano e fumava no, una festa favolosa. Claudio aveva bevuto tanto, come mai prima, ed era completamente ubriaco. Raggiunse il suo letto barcollando e sbattendo qua e là, poi si stese sperano che il mondo smettesse di girare.

 

Alessia si trasferì a casa dei suoi zii, ancora sperando che le graduatorie scorressero e che riuscisse ad entrare a Medicina. Sarebbe stata là per qualche mese e poi avrebbe cercato una stanza vicino all'università.

 

<< Benvenuta! >> le disse sua zia abbracciandola. << Come stai? >> 

 

<< Bene >> disse portando la valigia, << Voi? Dove sono zio e Jessi? >>

 

<< Allora Jessica è da un'amica e tornerà per cena, tuo zio è ancora al lavoro >>

 

<< Va bene... >>

 

<< Vieni, ti faccio vedere la tua camera. È in comune con quella di Jessica, non è un problema, vero? >>

 

<< No, anzi! >> sua cugina aveva undici anni e le voleva molto bene.

 

<< Io vado a cucinare, te sistemati pure. >> disse sua zia uscendo dalla camera.

 

Alessia si stese sul letto, pensando a quanto fosse lontana da casa sua, lontana dai suoi sogni, lontana da tutto.

 

Carola e Giulia  avevano affittato una camera doppia in una casa a piazza Bologna, avevano già incontrato la proprietaria e si erano fatte dare le chiavi. Arrivarono alla nuova casa curiose di conoscere la loro coinquilina: Annalisa.

 

<< Ben arrivate, io sono Annalisa. Quella è la vostra camera. In cucina gli scaffali a sinistra sono i miei, gli altri divideteli come volete; in frigo il ripiano in mezzo è il mio. Nel bagno potete mettere le vostre cose nelle mensole che ho lasciato vuote,  comunque sono due a testa. L'accappatoio è meglio se lo tenete in camera perché il bagno è piccolo. Detto questo io esco. >> disse tutto d'un fiato e se ne andò.

 

<< Oddio che tipo! >> esclamò Carola.

 

<< Speriamo che non ci rompa troppo.. " Questo è mio.. quello è mio.." >> rispose Giulia facendole il verso.

 

L'amica rise ed entrò in camera. C'erano due letti, con due armadi alla sinistra, una finestra sulla destra e due scrivanie.

 

<< Quale letto vuoi? >> chiese Giulia

 

<< Quello... vicino alla finestra? >>

 

<< Va bene. Vado a vedere gli scaffali della cucina. >> rispose Carola, mentre l'amica si buttava sul letto.

 

<< Allora, questi sono suoi. Noi abbiamo due scaffali a testa, di cui uno sembra mezzo rotto. >> urlò dalla cucina.

 

<< Lo sapevo! >>

 

Carola si affacciò sulla porta:

 

<< Mettiamo le cose insieme, vero? O vuoi fare come... già non mi ricordo il nome. >>

 

<< Annalisa. No, mettiamo tutto insieme. Io non ho problemi a condividere. >>

 

Dopo aver sistemato ogni cosa si misero a vedere un film al computer.

 

<< Ciao. >> disse Annalisa rientrando.

 

<< Ciao. Ti vuoi unire a noi? Stiamo vedendo un film, è appena iniziato. >>

 

<< No, grazie. Mangio qualcosa in  fretta e poi esco di nuovo... >>

 

<< Mm... ok... >>

 

Elena attraversò una delle numerose porte dell'università con il cuore che le batteva forte. Stava per iniziare.

 Il giorno prima aveva festeggiato con il suo ragazzo e gli amici di sempre, pizza e birra in un locale vicino San Lorenzo, niente di straordinario, non voleva presentarsi il suo primo giorno ubriaca. 

 

Nessuno dei suoi amici aveva scelto di frequentare medicina e il suo ragazzo lavorava già da un paio d'anni in un ristorante di famiglia; era sola e aveva paura di non fare amicizie. 

 

Guardò i numerosi cartelli alla ricerca della facoltà e dell'aula dove avrebbe fatto lezione. Il loro corso era speciale, diverso dagli altri perché sarebbero stati solo una quarantina di studenti, come due classi del liceo.

 

Entrò che molti già chiacchieravano e si sedette in un posto nella penultima fila. Erano tutti banchi attaccati, dove per uscire dovevi passare sopra ai colleghi , quindi scelse un posto molto esterno. 

 

<< Piacere, mi chiamo Claudio. >> disse un ragazzo dietro di lei presentandosi.

 

<< Elena. >>

 

<< Conosci già qualcuno qui? >>

 

<< No, te? >>

 

<< Ho parlato con qualcuno prima di entrare, ma già non ricordo più i nomi. >> Elena sorrise.

 

<< Di dove sei? >>

 

<< Cagliari, te sei di qui? >>

 

<< Si, si sente molto? >>

 

<< Abbastanza. >> rispose lui.

 

Il professore di Anatomia entrò nell'aula.

 

<< Benvenuti. Iniziate il primo anno con anatomia, la base di tutto. Vi do subito qualche informazione generale prima di cominciare. Questo corso è diviso in tre parti: Anatomia I il primo semestre, Anatomia II e III il secondo anno. L'orario delle lezioni e la guida dello studente le troverete sul sito dell'università. Poi... ogni lunedì c'è il laboratorio, non è obbligatorio, ma vi può servire per recuperare le frequenze, inoltre potrete vedere il sistema muscoloscheletrico dal vivo con le ossa, da maneggiare con molta cura, e i modelli dei muscoli. 

L'esame sarà orale: vi sarà sicuramente chiesto di riconoscere e descrivere un osso, prendendolo da quelli del laboratorio, quindi vi consiglio di andarci. Detto questo iniziamo con Anatomia I: ossa, muscoli e cuore. >>

 

Alessia raggiunse l'aula dove avrebbe frequentato la sua prima lezione di Farmacia e vi trovò  una marea di studenti in attesa; quando la  professoressa arrivò ed aprì la porta, ci fu una corsa per prendere i posti migliori, Alessia riuscì a sedersi in una delle ultime file, mentre alcuni studenti furono costretti a rimanere sulle scale.

 

<< Mi dispiace che non ci siano posti per tutti >> disse la professoressa, << Purtroppo questa è l'aula che ci è stata assegnata e non posso farci nulla. Il mio corso, che dura un solo semestre, è Anatomia. Questo è il libro su cui dovrete studiare >> disse scrivendo il nome sulla lavagna, << L'esame sarà orale. >>

 

<< Scusa, sai se a medicina viene riconosciuto? >> le chiese una ragazza seduta accanto a lei.

 

<< Non so, ma non credo o comunque sarà da ampliare. Qui è solo un semestre, lì sono tre. >>

 

<< Fate silenzio! So che questo è un esame difficile, ma vi consiglio di non accettare un diciotto, perché  poi sarà quasi impossibile da recuperare, perché per alzare la media dovrete faticare moltissimo.  Detto questo, iniziamo. >>

 

NEL PROSSIMO CAPITOLO :

Claudio tornò a casa dopo ore di lezione che gli sembrarono eterne : anatomia, biologia e genetica, fisica e chimica, tutte nella stessa giornata.

 

<< Ciao >> salutò entrando. Un piccolo tuffo al cuore quando vide la cugina di Luigi, “ È fidanzata! “, si ripetè, come se se ne potesse dimenticare.

~~~

Carola entrò in camera aprendo la porta con violenza.

<< Allora che facciamo stasera? >>

<< Che dovremmo fare? >> rispose Giulia 

<< È il nostro primo fine settimana a Roma! Dobbiamo uscire, andare da qualche parte. >>

 

 
   
 
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