Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: roby347    14/10/2017    0 recensioni
È la storia di una ragazza semplice, della porta accanto, che non ha mai amato e che ha vissuto sempre nell'ombra, e di un ragazzo che ha vissuto sempre al massimo e che non ha più una giusta rotta da seguire. Perché amare è anche perdere se stessi e forse nessuno dei due si era mai trovato. È la storia di una semplice ragazza che vive ancora come se fosse una bambina, perché nessuno l'aveva mai fatta sentire donna.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Col passare delle ore le persone avevano dato giudizi diversi riguardo la scelta di terminare anticipatamente il colloquio. Appena tornata a casa Roberta, seduta fuori al terrazzo, aveva raccontato nei minimi dettagli alla madre ciò che era successo.

"Un molestatore, ecco cos'era." Esclamò agitata. "Sarebbe da fare una denuncia alla polizia!" Il tono di voce di Anna stava crescendo secondo dopo secondo.

"Non fare l'esagerata." Intervenne Stefano dal salone. A volte era impressionante la sua capacità nell'udire tutto ciò che veniva detto in quella casa.

"Lascia stare tuo padre. E' uno sconsiderato." Sbuffò sonoramente. "Storie come queste si sentono tutti i giorni al telegiornale. Povera la mia bambina. Chissà quali scempi aveva in mente quell'uomo.".

Roberta non sapeva cosa replicare. Era convinta che la madre stesse esagerando, ma era altrettanto sicura di aver fatto bene ad andarsene. Questo primo colloquio non era stato sicuramente il massimo come approccio nel mondo del lavoro, ma per fortuna non era rimasta scioccata. Aveva avuto la prontezza di prendere in mano la situazione; ecco un lato del suo carattere che Roberta non conosceva. Probabilmente aveva frainteso tutto, ma poteva anche essere uno di quei casi in cui la prevenzione poteva averla salvata da qualche peggiore esperienza.

"Da oggi dovresti inviare curriculum solo ad aziende note e professionali. Hai visto per caso se le poste assumono?" Proclamò Anna, cambiando discorso. La madre era sicura che solo i lavori statali potessero garantire un futuro solido. "Non ti licenzieranno mai in questo modo" era solita dire quotidianamente.

Recandosi in camera propria, accese il computer e nello stesso tempo si tolse il completo elegante che aveva deciso di vestire per l'incontro e indossò una tuta blu con un maglione pesante che portava solitamente dentro casa.

Stabilì di inviare una mail alle proprie amiche per informarle dell'accaduto:

Sono appena tornata dal colloquio, se così si può definire. Sono andata via prima ancora di sapere bene il lavoro che avrei dovuto svolgere. Il tizio mi ha dato idea di essere una persona poco raccomandabile, diciamo così.".

Mentre cancellava le varie offerte pubblicitarie arrivate sul suo indirizzo di posta, un trillo la avvisò dell'arrivo di una nuova mail.

Era di Marianna: Hai fatto bene. Nella vita è meglio prevenire che ritrovarsi in un film drammatico.

 

Il tono della sua email sembrava molto serio, ma Roberta le era grata di esserle sempre molto vicina e saperla confortare in qualsiasi situazione. Di natura Mary era una persona razionale e compassata, non amava mettersi in mostra. In realtà le davano fastidio quelle persone che volevano porsi a tutti i costi in primo piano, rubando la scena e facendola quindi sentire sempre fuori posto.

 

Un nuovo trillo, che spezzò il silenzio nella stanza di Roberta, la fece tornare al presente. Lascia correre i consigli della suorina. Se era un bel tipo, qualche "palpeggiata" ci poteva pure stare. Purtroppo di solito, per quel che so io, a fare i colloqui non ci sono certamente dei modelli. P.s. Posso immaginare mentre scrivo la tua faccia e ti dico rilassati, altrimenti ti vengono troppe rughe. Stavo scherzando. Vale.

 

Ops. Valentina aveva inviato l'email in copia conoscenza anche a Marianna, come erano solite fare. Il fatto era che Roberta sapeva che nel suo caso Valentina era ironica, ma non era la medesima cosa per quanto riguardava Marianna. Era stata incredibilmente indelicata conoscendo quanto fosse suscettibile l'amica circa l'argomento. Sapeva perfettamente che né Roberta né Marianna avevano mai avuto una storia con dei ragazzi e anzi, solitamente cercava di aiutarle a sdrammatizzare. Ma forse il commento era passato inosservato.

 

Si scoprì in seguito che non era andata esattamente in quel modo.

 

Qualche ora più tardi Roberta decise di chiamare Marianna. Dopo molti squilli finalmente dall'altra parte della cornetta qualcuno rispose.

 

"Ciao." Esordì Roberta.

 

"Ciao." Passarono dei secondi durante i quali il silenzio divenne sempre più ingombrante.

 

"Allora non mi chiedi niente del colloquio?"

 

"Pensavo che avessi raccontato tutto attraverso la posta elettronica." La sua voce era atona, senza alcuna minima inflessione o altro.

 

"Sì, certo..." Roberta percepiva adesso una reale difficoltà nel fare una normale e fluida conversazione.

 

"Arriva al dunque. So cosa stai pensando." Roberta sorrise. Per fortuna stavano parlando al telefono, cosicché Marianna non poteva vedere la sua espressione divertita. Nonostante tutto, le due amiche si conoscevano molto bene.

 

"Ti ho chiamata per quel che ha scritto Valentina. Ero sicura che il suo commento ti avesse in qualche modo colpito..."

 

"Ma?" Ingiunse Marianna incalzante.

 

"Ma... tu conosci Valentina. Non bisogna mai prendere sul serio ciò che dice."

 

"Perché no?! Perché non si deve mai prendere Vale sul serio? Non è una scusante, né una giustificazione. Non è più una bambina e deve capire che le parole hanno un peso e possono ferire."

 

"Non credi che dovresti dire a lei quello che ti reca fastidio? Senza che si creino dei malumori inutili tra di noi.". Farle parlare forse era la cosa migliore. Probabilmente Valentina era ignara di quel che aveva provocato con la sua email.

 

"Inutili? Certo, finché si parla di me è sempre tutto inutile. Sinceramente non sento il desiderio né la voglia di parlarle ora come ora."

 

"Non è forse un po' esagerata come reazione? Vale stava comunque scherzando, anche se in un modo totalmente errato."

 

"Lascia perdere." Marianna sospirò pesantemente. "Robbi non sono assolutamente arrabbiata o offesa con te e non voglio parlare di questo adesso. Vado con i miei genitori per

 

una settimana in campagna. Forse nella pace campestre riuscirò a studiare più tranquillamente, lontana dalle distrazioni della città."

 

"Va bene." Adesso ero veramente senza parole. "Allora ci sentiamo."

"Sì." E dall'altra parte del telefono non vi era più nessuno.

Roberta si passò le mani sul viso, non sapendo cosa fare e come comportarsi. Preferendo non pensarci al momento, si lasciò cadere sul letto e agguantò il libro che stava leggendo in quei giorni: Il Cavaliere d'Inverno. Amava quel libro, l'ambientazione, la storia d'amore che aleggiava sullo sfondo di un paesaggio molto più grande: la seconda guerra mondiale. Leggendo quel libro Roberta si era convinta che nessun ostacolo era veramente insormontabile. Bisogna a volte crederci nel destino.

Perdendosi nel mondo delle pagine scritte, non si era accorta che Marta era rientrata a casa e le strappò di mano il libro. "Non ti stancherai troppo a frequentare l'università pigrona?" La pungolò ridendo. "Oggi le lezioni sembravano non finire mai. Vorrei solo chiudere gli occhi adesso e lasciare il mondo fuori." Si gettò sul letto, andando a finire addosso a Roberta.

"Niente te lo vieta." Rise dandole un pizzicotto sul fianco.

"Infatti." Sbadigliò Marta. "Svegliami per cena." Riuscì a biascicare sonnolente. "E ricordami di chiederti più tardi com'è andato il tuo colloquio." Sorridente, terminò la conversazione girandosi sul fianco.

La quiete della stanza fu interrotta dal telefono cellulare di Roberta che squillava. Anonimo. Solitamente non rispondeva mai a quel genere di chiamate, preferiva che la persona dall'altra parte della cornetta si mostrasse visibile. Quella volta non fece nessuna eccezione

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: roby347