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Autore: Justice Gundam    15/10/2017    3 recensioni
Storia ispirata al fangame "Pokemon Glazed". Heather Molinar e Shelly Citra, due giovanissime allenatrici di Pokemon, cominciano il loro viaggio attraverso il continente di Tunod, una regione piena di sorprese e scoperte, dove si troveranno ad affrontare non solo le otto Palestre della regione e la corsa al campionato di Pokemon, ma anche un pericoloso gruppo che cerca di impadronirsi di un potere con cui nessuno dovrebbe giocare. Molte avventure le aspettano, tra nuovi Pokemon, personaggi straordinari, e i loro primi passi sulla strada dell'amore. Seguito di "A World Reborn", si svolge contemporaneamente ad "XY Reload" e "Quest for Zeta and Omicron", spoiler minimi.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate | Contesto: Anime
Capitoli:
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Pokemon: The Glazed Challenge

Una fanfiction di Pokemon scritta da: Justice Gundam

 

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Capitolo 11 - Misteri alla centrale elettrica

In quel momento, la centrale elettrica di Oceanipoli sembrava quasi un edificio fantasma - non si vedeva attività, e non c'era proprio nessuno lì attorno... ad eccezione dei quattro allenatori accompagnati da alcuni dei loro Pokemon, che si aggiravano furtivamente attorno al reticolato che separava la centrale dal resto della città. Per essere una centrale elettrica, doveva ammettere Heather, non dava l'impressione di essere troppo curata, e la bambina dai capelli fucsia tornò con la mente alla centrale elettrica di Reborn City, prima del grande ammodernamento che la città aveva conosciuto una volta sconfitto il Team Meteora. Anche quella era un posto trascurato e lasciato in uno stato di semi-abbandono, pur riuscendo ancora a fare quello che doveva.

Il Scyther di Shelly gettò una rapida occhiata all'interno, e la sua vista acuta colse del movimento accanto ad una finestra. Non si riusciva a vedere troppo bene, a causa della distanza, ma il Pokemon mantide riusciva comunque a distinguere due individui che camminavano lungo un corridoio... non era ben chiaro cosa stessero facendo, ma li vide fermarsi vicino ad un muro, fare qualcosa, e poi allontanarsi sghignazzando.

"Che succede, Scyther? Hai visto qualcosa?" chiese Percy, accucciandosi vicino a Scyther e tenendosi al tempo stesso ben nascosto tra i folti cespugli che crescevano appena fuori dalla rete.

"Scyther..." affermò la mantide religiosa, indicando la finestra che aveva attirato la sua attenzione con una delle sue braccia-falci. "Scy scyth!"

"Come? Vuoi dire che ci sono delle persone, là dentro?" chiese Shelly. "Saranno degli operai, o degli addetti..."

Il Pokemon Coleottero/Volante scosse rapidamente la testa. "Scy!" esclamò, e Shelly abbassò lo sguardo con aria preoccupata, giocherellando nervosamente con la sua lunga treccia.

"Erano degli estranei, allora? Probabilmente sono quelli che hanno provocato questo black-out..." disse, parlando quasi tra sè, a voce bassa. Stava pensando a come fare per introdursi nella centrale elettrica e scoprire qualcosa di più... ma prima che le venisse qualche idea, il suo Skorupi avanzò rapidamente verso le rete e cominciò a tagliarla usando le chele e aiutandosi con il suo pungiglione affilato! "Ah! Aspetta un momento, Skorupi! Così è troppo affrettato!"

"Skorrrrupi!" affermò il Pokemon scorpione, volandosi verso la sua allenatrice e facendole un occhiolino prima di completare il lavoro con qualche rapido movimento dei suoi artigli. Una piccola parte di recinzione gli restò nelle chele, abbastanza grande da far passare uno dei ragazzi alla volta, e lo scorpione violetto la gettò da parte, prima di indicare l'apertura come se stesse invitando i quattro allenatori e i loro Pokemon ad una festa! "Rupi!"

"Ooookay... questa non credo di averla mai vista prima..." affermò Chelle con un grosso gocciolone di sudore sulla testa!

"Shelgon!" proseguì lo Shelgon di Heather. Il Pokemon Resistenza fece un cenno, come per dire che intanto avevano una via per entrare nella centrale, e sgusciò furtivamente nel varco che Skorupi aveva aperto.

"Beh, adesso l'hai vista. Forza, ragazzi, seguitemi. Chiunque ci sia là dentro, lo prenderemo di sorpresa!" commentò Heather, infilandosi con fare esperto dietro al suo Shelgon, che si era fermato ad aspettarla nel cortile interno. "Andiamo, Shelly, cosa aspetti? Non stare lì a guardare!"

"Giusto! Non essere lenta come uno Slowpoke!" la stuzzicò Chelle.

"Chiko, chiko!" La Chikorita di Chelle usò la sua foglia per fare cenno a Shelly di sbrigarsi, e la piccola appassionata di Coleotteri sospirò e alzò gli occhi al cielo prima di entrare nel recinto, seguita a ruota da Scyther e Skorupi. Fece cenno al Pokemon mantide di rientrare, giusto perchè sarebbe stato più semplice muoversi in un gruppo meno numeroso, e Scyther disse di sì con la testa e si fece richiamare nella Pokeball mentre anche Chelle e Percy entravano nel recinto.

"Okay, fase uno completata." disse Percy, mentre richiamava il suo Cyndaquil. "Ora, qual è la fase successiva del piano?"

"Mi sembra fin troppo semplice. Entriamo, facciamo un po' di fracasso, scopriamo perchè accadono questi black out, risolviamo e ce ne andiamo. Non fa una piega, no?" chiese Heather, parlando come se fosse la cosa più ovvia del mondo.

La più prudente Shelly ebbe qualcosa da dire a riguardo. "Non credo che sarà tanto semplice, Heather..." affermò. "Non sappiamo chi ci sia là dentro, e non sappiamo neanche se saremo in grado di affrontarlo... questo vale soprattutto per Percy e Chelle, che hanno cominciato ad allenare Pokemon solo da poco..."

"Hey, piccola! Cos'è questa storia?" disse Chelle con un ghigno scherzoso, appoggiando un indice sulla fronte di Shelly e dandole una spintarella. "Adesso, soltanto perchè siamo dei dilettanti, dobbiamo farci togliere le castagne dal fuoco da voi? Aspetta e vedrai come li conciamo, quei fetenti!"

"Ehm... n-non avevo intenzione di... prendervi sottogamba..." si scusò Shelly, riprendendo l'equilibrio. A volte Chelle aveva una foga nel fare le cose... "Quello che volevo dire era che... insomma... non sappiamo chi incontreremo... e non so... quanto siano forti e cosa..."

"La piccola ha ragione. Mi sembra una buona idea darle ascolto." disse la voce di un ragazzo che si intromise nella conversazione, sbucando fuori da un angolo e alzando uns mano in segno di saluto. Accanto a lui camminava un Jolteon la cui pelliccia era talmente lucida da brillare alla luce del sole.

"Salve. Immagino che voi siate venuti qui per sapere qualcosa di più sui black-out che stanno accadendo giù in città, vero? E... lo sapete che vi siete introdotti qui illegalmente? Potrei benissimo fare rapporto di tutto questo all'ufficiale Jenny di turno, e farvi pagare la multa per danneggiamento e violazione."

"Ah... ehm..." Shelly ebbe un moto di panico e agitò freneticamente le mani davanti a sè. "Mi spiace mi spiace mi spiace! Ho... ho provato a dire al mio Scyther e al mio Skorupi che non potevano semplicemente aprire un buco nella rete ed entrare, ma Skorupi non mi ha ascoltato! Chiedo scusa, pagheremo tutti i danni..."

"Insomma, Shelly, smettila di scusarti!" esclamò un'esasperata Heather. "Siamo venuti qui per vedere se c'è il Team Fusione dietro questa storia dei black out! E poi, mi scusi, ma lei chi è per saltare fuori all'improvviso e mettersi a fare i sermoni? Non mi sono mai piaciuti i predicozzi!"

"Skorupi!" esclamò il Pokemon scorpione. La sua espressione si era fatta seria mentre osservava il nuovo arrivato con un cipiglio che voleva essere minaccioso, ma che alla fine era più buffo che altro.

Il ragazzo che era apparso doveva avere un po' più di vent'anni, ed era vestito in maniera un po' trasandata, con una maglietta bianca con le orlature blu attorno al collo, una giacca arancione tenuta sbottonata sul davanti, sulla quale si vedevano ancora i segni di macchie d'olio, un paio di pantaloni lunghi da lavoro, con un paio di tasche in più sulle gambe, e un paio di trasandate scarpe di gomma. Sulla testa portava un cappello di colore azzurro-grigio che impediva di vedere i suoi capelli, e nonostante il suo aspetto poco elegante, si vedeva nei suoi occhi una luce di acutezza e curiosità... che si acuì quando il giovane si mise a posto il berretto e il suo Jolteon si grattò con una zampetta dietro un orecchio. "Hahahahaaa, tranquilli, stavo solo scherzando!" affermò, con grandesollievo di Shelly. "Se siete venuti qui per scoprire cosa sia successo alla centrale elettrica, avete tutto il mio sostegno. Il mio nome è Macario. Immagino che avrete già sentito parlare di me, vero?"

"Jolteon!" affermò il Pokemon Elettro che camminava al suo fianco.

"Certamente. Lei è il Capopalestra di Oceanipoli, specializzato in Pokemon Elettro. E' così, giusto?" chiese Percy, anche se si sentiva di aver detto un'ovvietà. Jolteon alzò gli occhi al cielo.

"Jolt jolteon?" affermò. "Jolteon!"

Shelly si schiarì la voce, e tirò fuori il traduttore simultaneo che l'Inventore le aveva regalato. "Jolteon ha detto... che l'intuizione di Percy è stata molto arguta. Credo che fosse sarcastico..."

"Oh, grande. Adesso ci capita anche un Jolteon sarcastico..." affermò Percy storcendo il naso.

Inutile dirlo, questo scatenò immediatamente la curiosità di Macario, che si avvicinò con passo svelto a Shelly e si mise a guardare affascinato quello strano congegno dall'aspetto così insignificante in apparenza. "Aspetta... aspetta un momento, piccola! Sto... sto avendo le traveggole, o questo strumento ha tradotto quello che diceva il mio Jolteon?"

"Eon! Eon!" esclamò la Eevolution elettrica con evidente stupore, facendo un cenno con la testa per dire di sì. Shelly ridacchiò nervosamente, e una delle sue sopracciglia guizzò verso l'alto in segno di nervosismo. Accidenti a lei quando si faceva scappare certe cose...

"Ehm... sì... in effetti... è un regalo di un amico che... ehm... ma... credo che... sia il caso di parlarne dopo, non crede anche lei... signor Macario?" rispose la bambina dai capelli violetti.

"Avremmo delle cose un po' più importanti da fare, in questo momento..." disse Chelle, indicando la centrale con lo sguardo. Per il momento, non stava accadendo nulla, ma la giovane esordiente sapeva bene che era solo questione di tempo prima che gli occupanti abusivi della fabbrica li vedessero. "Per esempio, scoprire da dove vengono i black out..."

"Giusto, giusto... scusatemi, mi sono fatto prendere un po' la mano." rispose il Capopalestra di tipo Elettro. Il suo Jolteon si scrollò come un cagnolino che sista asciugando, scatenando una piccola tempesta di scintille elettriche che crepitarono tutt'attorno a lui. "Va bene, allora vi darò una mano anch'io. I black out sono cominciati qualche tempo fa, e poco dopo ho cominciato a vedere degli individui sospetti che si aggiravano attorno alla centrale. Non so esattamente chi fossero, ma si tratta di ragazzini e adolescenti..."

"Non pensa che potrebbe trattarsi di uomini del Team Fusione, signor Macario?" chiese Heather. Il gruppo si stava tenendo il più possibile attaccato ai muri dell'edificio, in modo da introdursi più furtivamente.

Jolteon notò una porta di servizio non molto lontano da dove si trovavano loro, e fece cenno al suo allenatore di raggiungerla. "Va bene, Jolteon, vediamo se riusciamo ad introdurci da lì... in realtà no, non penso che siano del Team Fusione. No, neanche che siano un gruppo di esaltati che vogliono unirsi a quel gruppetto di criminali da quattro soldi. Più probabile che siano dei piccoli vandali che vogliono approfittare di questa situazione per divertirsi un po'. No, io credo che l'origine dei black out sia un'altra... ma adesso, facciamo silenzio e cerchiamo di introdurci furtivamente. Non vogliamo mettere in allarme i nostri ospiti, no?"

Percy fece un cenno affermativo con la testa mentre Heather raggiungeva la porta, dava una rapida occhiata all'interno, e confermava ai suoi compagni che era tutto libero. Lei e i suoi compagni scivolarono nel corridoio d'ingresso della centrale elettrica, trovandosi subito in un luogo dall'aspetto abbandonato, anche se ancora ben tenuto - i pavimenti erano stati puliti da poco, e c'era soltanto un po' di polvere sui mobili. In lontananza, si sentiva qualcuno che rideva e correva per il corridoio... e il gruppetto di allenatori pensò bene di togliersi di lì e rifugiarsi in una stanzetta vicina per evitare di farsi scoprire.

Macario raggiunse una porta, la aprì di scatto, e fece cenno ai suoi compagni di entrare, poi fece entrare il suo Jolteon e si introdusse lui stesso, chiudendo la porta dietro di sè.
Ma le sorprese non erano finite. Fu soltanto quando Macario ebbe chiuso la porta che i ragazzi si resero conto che in effetti c'era qualcuno in quella stanza - un giovinastro di non più di quindici o sedici anni, vestito in maniera alquanto terra terra, con spettinati capelli neri e il viso segnato da alcuni brufoli, si alzò di scatto da dietro una scrivania, dove si trovava accucciato sul pavimento a fare chissà cosa, e trasalì quando vide gli intrusi!

"Cosa? E... e voi chi siete? Da dove saltate fuori?" esclamò, per poi riaversi di colpo e lanciare due Pokeball. "Comunque, non mi prenderete tanto facilmente! Andiamo, Koffing! Poochyena!"

"Koffing!" esclamò l'ormai celeberrimo Pokemon di tipo Veleno che assomigliava ad un pallone fluttuante con un viso dall'espressione bonacciona. Accanto a lui, apparve un altro Pokemon abbastanza noto - un Poochyena, un lupacchiotto dal mantello grigio che diventava nero sul muso e sulle zampe. Il Jolteon di Macario sembrava non attendere altro per dare un po' di sfogo al suo desiderio di combattere... e si caricò per un istante, mentre una sfera di scariche elettriche dorate circondava il suo corpo.

"E tu chi sei? Questa è la domanda che dovremmo fare noi!" esclamò Heather, pronta a far uscire uno dei suoi Pokemon. "Questa è una centrale elettrica, nel caso tu non te ne sia accorto! Non è mica un posto dove si può entrare e fare quello che si vuole!"

Un gocciolone di sudore scese dalla testa di Shelly. "E meno male che sei tu quella che odia le regole e i predicozzi, Heather..." disse tra sè e sè.

Poochyena ringhiò, ma indietreggiò di qualche passo quando il Jolteon di Macario avanzò, carico di energia. "Non... non credere di farmi paura, sai, mocciosa?" esclamò, senza però riuscire a fare troppa paura. "Noi... noi non sappiamo niente di quello che è successo qui alla centrale! Era già vuota quando io e i miei compagni di banda l'abbiamo occupata! Era vuota e ci siamo sistemati qui! Qualcosa da dire?"

"Come sarebbe a dire che era già vuota?" esclamò Percy.

"Quil! Cyndaquil!" esclamò Cyndaquil. Le fiamme sulla sua schiena si alzarono, e il Pokemon Fuocotopo avanzò di un passo verso Koffing, la cui espressione non cambiò di una virgola.

"Tsk... non starò certo qui a spiegare tutto a degli estranei! Avanti, Koffing! Poochyena! Dategli una lezione!" esclamò il teppista. I suoi Pokemon non attendevano altro che quell'ordine e scattarono verso i loro avversari rispettivi... ma nessuno di loro riuscì a fare molta strada prima di essere intercettato da due attacchi rapidi e decisi!

"Se non vuoi convincerti con le buone..." sospirò Macario. "Jolteon, colpisci con Segnoraggio!"

"Cyndaquil, Ruotafuoco!" esclamò Percy. Gli occhi luminosi di Jolteon si accesero di luci di mille colori, e scagliarono una sorta di raggio laser multicolore che investì in pieno Poochyena, sollevandolo in aria con un'esclamazione di sorpresa. Nello stesso momento, mentre Koffing gli si gettava incontro a testa bassa, Cyndaquil eseguì una rotazione su sè stesso e si circondò di una ruggente fiammata rossa, per poi andare a colpire il Pokemon Veleno con tutte le sue forze.

Jolteon interruppe l'attacco Segnoraggio semplicemente chiudendo gli occhi, e il Poochyena del ragazzaccio cadde a terra privo di sensi, mentre Koffing barcollava con una serie di colpi di tosse e scagliava nuvolette di fumo violaceo in tutte le direzioni. Stupito dalla facilità con cui quelle persone stavano spazzando via i suoi Pokemon, l'intruso incespicò all'indietro e per poco non andò ad inciampare sulla sedia della scrivania!

"Ah! Ma voi... ma voi chi siete?" esclamò. "K-Koffing! Attaccalo con Smog!"

"Koffing!"

Koffing spalancò la bocca, mostrando per un istante i suoi corti canini prima di scagliare una nube di fumo tossico violaceo che investì in pieno Cyndaquil! Appena in tempo, il Pokemon Fuocotopo spense la fiamme che lo circondavano, temendo che avrebbero potuto accendere il gas e provocare una dolorosa esplosione... ma venne comunque colpito in pieno e costretto ad indietreggiare sotto la pressione del gas che gli entrava negli occhi e nelle narici!

"Attento, Cyndaquil... niente attacchi di Fuoco, adesso! Usa Comete!" esclamò Percy. Incespicando, lo starter di Fuoco si portò fuori dalla nube e, pur avendo la vista offuscata dal gas, inquadrò Koffing senza possibilità di errore e gli scagliò contro una raffica di proiettili energetici a forma di stella che descrissero una serie di traiettorie arcuate in aria prima di infrangersi sul corpo dell'avversario! Koffing fu costretto ad interrompere il suo getto di gas, e fluttuò verso terra con espressione stordita... ma subito dopo, lo Skorupi di Shelly sgranò gli occhi in un moto di allarme, e afferrò la gonna della sua nuova allenatrice, tirando leggermente verso di sè e indicando la porta con una delle sue chele!

"Sko! Skorupi!" esclamò il Pokemon Coleottero/Veleno. La bambina dai capelli lavanda guardò verso di lui, e capì immediatamente quello che voleva dire.

"Cosa? Che dici, Skorupi? Sta arrivando qualcuno?" chiese Shelly. Skorupi disse di sì con la testa e picchiettò sulla porta con le sue chele.

Chelle non esitò e afferrò una delle sue Pokeball. "Mi sa che qualcuno ha sentito il frastuono che veniva da questa stanza, e sta venendo a vedere di cosa si tratta."

"Tanto spiacente per l'approccio furtivo. Adesso si passa alla mia parte preferita. L'azione." disse Heather... un attimo prima che Macario le facesse cenno di avere pazienza. "Cosa? Che vuol dire, signor Macario?"

Il Capopalestra di Oceanipoli spiegò rapidamente il suo ragionamento, mentre il suo Jolteon continuava a tenere sotto controllo il teppista. La Eevolution di tipo Elettro puntava il giovinastro, e sembrava minacciarlo di sferrargli una scarica elettrica se avesse tentato di fare qualcosa di stupido.

"Jolt..." disse, con voce bassa e minacciosa.

"O... Okay... buono, Jolteon... fai... fai il bravo, okay?" mormorò, le mani tenute davanti a sè come per farsi scudo.

"Non credo che questi teppistelli abbiano le conoscenze che gli servono per interrompere l'erogazione di corrente e poi riprenderla." spiegò Macario.

Shelly disse di sì con la testa. "E' vero... non è semplice come premere un interruttore. Ci vuole una certa conoscenza." affermò. "Non credo che dei semplici teppistelli sappiano come si fa."

Il teppista che stava dietro il banco fece una faccia comicamente offesa, ma non disse nulla. Dopotutto, quella mocciosa aveva ragione, nessuno di loro sapeva come fare a regolare il flusso di corrente elettrica...

"Questo significa che c'è qualcun altro qua dentro che riesce a gestire il flusso di corrente fino ad Oceanipoli, e che causa questi black out." disse Macario. "Ma per adesso... dobbiamo pensare ai compagni di questo signorino!"

"Tsk... e voi credete davvero che riuscirete a fermare tutti i miei compagni? Siamo almeno una dozzina qua dentro!" esclamò l'intruso, sghignazzando tra sè malgrado il Jolteon che lo guardava con evidente irritazione. "Non riuscirete mai a fermarli tutti!"

"Una dozzina? Questo vuol dire che possiamo sistemarne sei ciascuno. Dividiamo a metà da bravi amici, eh, Percy?" affermò Chelle, per nulla impressionata dal numero degli avversari. "Okay, ragazzi, è il momento di divertirci un po'!"

Chelle fece uscire due dei suoi Pokemon - la sua Chikorita e il suo Eevee, che si misero subito in guardia.

"Chiko!" esclamò la Pokemon d'Erba, ansiosa di cominciare.

"Vee vee!" proseguì il piccolo Eevee, le orecchie dritte e le zampine puntate per terra, pronto a gettarsi alla carica!

"Okay, facciamo a metà... Heather, Shelly, voi e il signor Macario riuscite ad occuparvi del resto?" chiese Percy. Il suo Cyndaquil si piazzò nuovamente a fianco del ragazzo dai capell bicolore, che mandò poi in campo altri due Pokemon. "Sandshrew, Mudkip... è il momento di sgranchirsi un po' le ossa!"

"Mudkip!" esclamò il Pokemon Fangopesce nel momento in cui uscì dalla Pokeball. Il più aggressivo Sandshrew si drizzò in piedi sulle zampe posteriori e si mise subito in guardia... proprio mentre dall'esterno proveniva il suono di passi che si avvicinavano sempre di più. Gli occupanti abusivi della centrale stavano convergendo proprio lì...

Per nulla preoccupata, Heather fece un sospiro un po' tirato e alzò gli occhi al cielo. In fondo, rifflettè, quei teppistelli da quattro soldi erano degli avversari che Chelle e Percy potevano tranquillamente affrontare. "Okay, Percy... vedete di non strafare, okay?" affermò. "Noi proseguiamo e cerchiamo di capire cosa sta provocando i black out. Ancora non mi tolgo dalla testa che sia stato il Team Fusione, o che c'entri in qualche modo."

"Attenzione, adesso apro la porta..." avvertì Shelly. Vide il Jolteon di Macario che le faceva cenno di proseguire, e aprì di scatto la porta, in modo che la Eevolution di tipo Elettro potesse fiondarsi fuori... proprio nel momento in cui un gruppetto di adolescenti dall'aspetto sfaccendato - per la maggior parte ragazzi, ma si vedeva anche qualche ragazza - faceva irruzione nel corridoio da entrambi i lati, chiaramente tentando di bloccare il gruppetto di allenatori e tagliare loro ogni via di fuga. Gli abusivi ebbero appena il tempo di frenare e rivolgere lo sguardo verso la creaturina luminosa che si era parata loro davanti... che quest'ultima usò il suo attacco Flash, sprigionando un lampo luminoso che abbagliò i teppisti!

"Aaaaaaah! I miei occhi!" esclamò una voce dalla marmaglia. "Chi è statoooo? Di chi è quello stupido Jolteooooon?"

"Jolteon!" esclamò il Pokemon Luminoso con fare offeso. Si avvicinò al ragazzo che aveva parlato e sferrò un attacco Doppiocalcio, tirandogli un paio di calcioni allo stinco con entrambe le zampette posteriori, un po' come un asino! Il malcapitato cominciò ad ululare di dolore e a saltellare su una gamba sola, e Jolteon alzò fieramente il naso in aria.

"Ahiaaaaaa! Mi ha dato un calcioooooo!" si lamentò il teppista. Deciso che quel tipo ne aveva avute abbastanza, il Pokemon Luminoso se ne andò per seguire Macario, Heather, Shelly e i loro Pokemon - le bambine avevano già fatto uscire Volbeat e Shelgon, e come era diventata sua abitudine, Skorupi zampettava accanto alla sua nuova allenatrice. Prima che i teppisti potessero riprendersi dalla mossa di Jolteon, quest'ultimo aveva già raggiunto il resto del gruppo, e ad un cenno di Macario, si fecero strada tra gli occupanti abusivi e si dileguarono lungo il corridoio.

"Qui ci pensiamo noi!" affermò con fare sicuro il giovane Percy. Il suo Sandshrew già non vedeva l'ora di lanciarsi all'attacco, ma aspettava che i teppisti mandassero in campo i loro Pokemon. "Voi andate e scoprite cosa sta succedendo da queste parti!"

"Chikorita!" esclamò la Chikorita di Chelle. Alcuni dei ragazzacci stavano recuperando la vista, e la graziosa Pokemon d'Erba si tenne pronta per quando avrebbero fatto uscire i loro Pokemon.

"Okay, mi raccomando, state attenti!" si raccomandò Macario. "Forza, ragazze, i generatori di energia dovrebbero essere da questa parte!"

"Accidenti, quelli ci sono scappati!" esclamò uno della gang, sfregandosi gli occhi irritati dalla luce. "E voi chi accidenti siete? Che cosa volete da noi?"

"Oh, niente di particolare... vogliamo solo farvi sloggiare da questa che non è casa vostra!" affermò Chelle con affettata noncuranza.

"Mud mudkip..." affermò il Mudkip di Percy, un po' nervosamente. Sandshrew ed Eevee si piazzarono fianco a fianco, mentre i membri della banda si disponevano a semicerchio per bloccare a Percy e Chelle ogni via d'uscita. I Pokemon di Chelle e Percy non sembravano per nulla impressionati, e i due allenatori si scambiarono uno sguardo di intesa prima di dare inizio alla sfida.

"Facciamo sloggiare questi ficcanaso, ragazzi!" esclamò una ragazza tra gli intrusi. "Avanti, Venonat! Usa Supersuono!"

"Zigzagoon, attacca quel Mudkip con Bottintesta..." cominciò a dire un teppista, prima che il suo Pokemon procione ricevesse un pugno di sabbia negli occhi dello Eevee di Chelle! Il Sandshrew di Percy attaccò un attimo dopo, mettendo a segno un tremendo attacco Sfuriate che lasciò lo Zigzagoon nemico barcollante e confuso!

"Ce la stanno già mettendo tutta... okay, Mudkip, attacca con Pistolacqua!" esclamò Percy, il cui Pokemon d'Acqua replicò schizzando un potente getto d'acqua in faccia ad un Weedle nemico.

"Chikorita, usa Foglielama! Eevee, un bell'attacco Morso!" ordinò Chelle. Entrambi i Pokemon agirono rapidamente, con Chikorita che scatenava una raffica di foglie contro un Taillow nemico, ed Eevee che mordeva un Tangela! I Pokemon di Chelle e Percy stavano già mostrando la loro forza, e gli occupanti abusivi stavano già cominciando ad indietreggiare...

 

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Il resto della centrale elettrica, sfortunatamente, non era ben tenuto come la parte da cui erano entrati. Gli occupanti avevano lasciato il segno sui muri e sui pavimenti, scrivendo dei graffiti con la vernice spray, ribaltando alcuni cestini dei rifiuti, e in generale comportandosi come se la centrale fosse una sorta di campeggio. Ogni tanto, si vedeva qualche Pokemon Elettro, come un Magnemite o un Voltorb, che se ne andava in giro a guardare con fare turbato il macello lasciato in giro, e che cercava a modo suo di ripulire. In un ufficio vicino al quale Heather e Shelgon stavano passando, c'erano un Elekid e un Tynamo che cercavano come potevano di raccogliere i fogli gettati per terra.

"Aspettate, vi diamo una mano anche noi." disse Heather, prendendo un attimo di tempo per entrare nell'ufficio e raccattare ciò che i malfattori avevano gettato per terra. Lo Elekid ringraziò e riprese a mettere a posto, e Tynamo fluttuò sopra la scrivania e, usando le sue pinne in maniera creativa, cominciò a spostare penne e altri oggetti sparpagliati usando delle deboli scariche elettriche per farli muovere.

"Qui hanno fatto un vero disastro..." commentò Shelly, mentre guardava una libreria sulla quale i volumi erano stati gettati giù e poi piazzati alla rinfusa. Per un topo di biblioteca come lei, vedere che qualcuno non aveva rispetto dei libri era quantomeno fastidioso. "Diamine... adesso dobbiamo raccogliere tutto e rimettere a posto. Ma chi si credono di essere, quei barbari, per trattare così dei libri? Dovrebbero prenderli a randellate sulla zucca!"

"Volbeat..." affermò il Volbeat di Shelly, con un grosso gocciolone di sudore dietro la testa mentre cercava di rimettere a posto un libro. Non era abituato a vedere la sua allenatrice infervorarsi così...

Contento di non doversi più occupare da solo di rimettere a posto l'ufficio, Elekid fece un cenno a Macario, che stava rimettendo a posto un cestino della carta straccia... e quando il Capopalestra di tipo Elettro e il suo Jolteon alzarono la testa per rispondere, il piccolo Pokemon umanoide uscì dall'ufficio e cominciò a dare delle indicazioni, puntando verso il fondo del corridoio. "Elekid... ele elekid!" disse, nella speranza che comprendessero quello che stava dicendo. "Eleki... ele elekid."

"Cosa? Come dici, Elekid? Ci stai... dando delle indicazioni?" chiese Macario. Jolteon corrugò la fronte e disse di sì con la testa, ma qualcuno altro tradusse le parole di Elekid al suo posto. Distraendosi giusto per un attimo dal suo lavoro, Shelly prese il suo traduttore e lo attivò, per poi restare qualche secondo in attesa. Nella sua mente, risuonarono alcune parole, e la ragazzina disse di sì con la testa, e cercò di memorizzare quello che Elekid aveva detto.

"Certo... okay, ho capito! Elekid dice che dobbiamo proseguire lungo questo corridoio per un po', poi svoltare a destra quando vediamo un'indicazione... salire un paio di rampe di scale, e raggiungiamo la sala del generatore, da dove nasce tutto il problema. Dico bene, Elekid?" chiese al Pokemon Elettro, che incrociò la braccia e annuì con decisione.

"Un traduttore simultaneo del linguaggio dei Pokemon... davvero, non credevo che avrei mai visto il giorno in cui questo sogno sarebbe diventato realtà." affermò Macario.
Heather si mise le mani sui fianchi con fare convinto. "Già, nemmeno io. Il nostro amico Inventore ha davvero fatto una scoperta magnifica!" affermò. "Comunque... stanza del generatore, eh? Sai per caso se sia venuto qui qualche losco individuo vestito di arancione?"

"Elekid!" confermò quasi subito il Pokemon Elettrico. "Elelekid ellll..."

Il suo compagno Tynamo volle aggiungere qualcosa.

"Tynamoooo..." affermò. Fece illuminare gli occhi e la sua strada bocca a croce in modo da enfatizzare quello che stava dicendo, e Shelly sgranò gli occhi quando il suo traduttore simultaneo le chiarì di cosa si trattava. "Tyna tyna tynamo!"

"Shelly?" chiese Heather. "Che cosa ha detto? Era il Team Fusione, vero?"

"Non solo quello, Heather... avevano con sè un Pikachu che indossava una sciarpa rossa!" rispose l'appassionata di Pokemon Coleottero. "Te lo ricordi? E' lo stesso Pikachu che abbiamo incontrato appena fuori da Borgo Querciantica!"

"Shelgon!" esclamò Shelgon con gli occhi sgranati. Non era certo un incontro che era possibile dimenticare facilmente.

"Quel Pikachu? Altro che se me lo ricordo! Ma allora... lui e il Team Fusione lavorano assieme? E per quale motivo?" fu la risposta di Heather. "Accidenti... adesso la storia si sta facendo ancora più complicata!"

"Un Pikachu con una sciarpa rossa? Ma che significa?" chiese Macario sbalordito. "Appena fuori da Borgo Querciantica? E com'è che lo avete incontrato?"

"Volbeat... vol volbeat!" esclamò il Volbeat di Shelly. "Vvvvvolbeat..."

"E'... una storia un po' lunga da raccontare, signor Macario." rispose Shelly. "Quando... quando siamo arrivate a Tunod, siamo ovviamente passate per Borgo Querciantica, visto che è da lì che di solito gli allenatori partono... scelgono il loro starter e si avventurano... siamo... siamo state lì ad accompagnare Percy... e non appena abbiamo provato a seguire la strada che... andava a Ciocolina... abbiamo incontrato questo strano Pikachu con questa sciarpa rossa attorno al collo..."

Lo Shelgon di Heather rabbrividì al ricordo. "Shel shelgooooon..." mormorò, e la sua allenatrice si mise accanto a lui e gli mise una mano sul fianco.

"Andiamo, Shelgon! Sei un drago o un coniglio?" borbottò, prima di sospirare e ammettere tra sè che il suo migliore amico non aveva tutti i torti. "Beh... tuttavia, non posso dire che Shelgon abbia torto ad essere impressionato da quel Pikachu. A parte il fatto che era parecchio forte... usava delle mosse che un Pikachu normalmente non dovrebbe essere in grado di imparare!" riprese Heather. "Mi ricordo... che quando Shelgon ha cercato di affrontarlo, quel Pikachu ha usato Scagliagelo su di lui!"

"Volbeat!" confermò il Pokemon lucciola, e anche Shelly disse di sì con la testa.

"Jolt... jolteon..." mormorò il Jolteon di Macario, ancora incredulo e un po' spaventato. Comprendeva bene che le implicazioni dell'esistenza di un Pikachu come quello non erano esattamente rassicuranti. "Jolteon?"

"Non... non ho idea di come questo possa essere... ma se è così, allora... è quello strano Pikachu che sta interrompendo il flusso di corrente dalla centrale ad Oceanipoli?" chiese il Capopalestra.

Tynamo annuì rapidamente. "Tynamo! Ty tynamo! Tyna tyna tynamo..."

"Ha detto... che gli uomini in arancione se ne sono andati subito dopo, ma il Pikachu con la sciarpa è rimasto nella sala del generatore." spiegò Shelly. "Alcuni Pokemon che abitano nella centrale hanno cercato di affrontarlo, ma sono stati respinti... quel Pikachu usa delle mosse contro le quali non hanno potuto niente."

"Elekid..." mormorò Elekid massaggiandosi la testa. Doveva anche lui aver sperimentato la forza di quel Pikachu sulla sua pelle...

Macario e il suo Jolteon rimasero fermi a riflettere per qualche istante, in modo da elaborare quella notizia inaspettata e preoccupante. "Questa... è veramente una cosa strana. Se il Team Fusione e quel Pikachu lavorano assieme... che questo abbia a che fare con le mosse che quel Pikachu è capace di usare?" si chiese Macario. Anche se, effettivamente, non si aspettava una risposta da Heather e Shelly in quel momento, e com'era prevedibile, le due bambine non potevano dargliene nessuna.

"Non... non ne sappiamo abbastanza, signor Macario." rispose Shelly, anche mentre cercava di pensare ad una spiegazione per quello strano fenomeno. "Forse... forse è un Pikachu che il Team Fusione ha modificato, e adesso è in grado di usare quelle mosse, ma... non ho idea di come abbiano fatto..."

"Mentre stiamo qui a pensare a come sia possibile che quel Pikachu usi Scagliagelo o che so io... lui se ne sta lì nella sala del generatore a dare ancora problemi!" esclamò Heather con impazienza. Era lì per combattere, non per fare ipotesi! "Quindi, che ne dite se rimandiamo a dopo tutti questi se e questi ma, e andiamo a fermare quel Pikachu?"

"Ah! Ehm... hai ragione, Heather, mi... mi sono persa nei miei pensieri, e così... andiamo!" rispose frettolosamente Shelly.

"Elekid, Tynamo... vi chiediamo scusa, ma dobbiamo andare! Cercheremo... ehm... cercheremo di risolvere questo problema il prima possibile!"

"Tynamo!" esclamò Tynamo, agitando le pinne in una espressione di gioia e fiducia. Heather fece il segno dell'okay con una mano, e il suo gruppetto di amici cominciarono a seguire le indicazioni che i due Pokemon avevano lasciato loro.

 

----------

 

"Ugh... accidenti, maledette ragazzine... ma da dove vi viene tutta quella forza?" si lamentò un ragazzo, nel momento in cui il suo Toxicroak venne messo a terra da un potente attacco Dragartigli sferrato dal Druddigon di Heather, che aprì le ali e si mise in posa plastica. Un po' più in là, un Mightyena e un Ivysaur erano stati sconfitti dalla Yanmega di Shelly e dal Jolteon di Macario... e in disparte, Skorupi stava applaudendo e agitando la coda in segno di approvazione!

"Non è soltanto merito nostro. I nostri Pokemon si sono dati da fare assieme a noi. E' stato un lavoro di squadra... dico bene, Druddigon?" rispose prontamente Heather, e il massiccio Pokemon Grotta ghignò e rivolse il palmo della mano in direzione di Heather. La piccola domatrice di draghi si scambiò un cinque con il suo Pokemon, e Shelly estese un braccio per permettere a Yanmega di darle la zampa in un gesto di amicizia. "Ed ora, se permettete... vorremmo passare. Visto che voi siete troppo fifoni per andare a vedere cosa c'è nella sala del generatore, non credo vi darà fastidio se lo facciamo noi al vostro posto."

"E comunque, voi non dovreste trovarvi qui, in ogni caso." affermò Macario severamente. "Voi avete semplicemente approfittato del fatto che il Team Fusione sia venuto qui a sollevare un polverone, e ora vi comportate come se ora questo posto fosse vostro. Vi consiglierei di andarvene, prima che vi succeda qualcosa."

"Ugh... che umiliazione..." disse l'uomo, richiamando i suoi Pokemon sconfitti mentre Heather, Shelly e Macario lo superavano ed entravano nel corridoio che portava alla sala del generatore... un lungo corridoio dalle pareti lisce e dall'aspetto sterile, nel quale i rumori dei loro passi venivano amplificati al punto da riecheggiare in maniera sinistra tutt'attorno. Senza farsi impressionare, tuttavia, il gruppetto continuò fino a raggiungere una grande porta di metallo che sbarrava l'unica via d'uscita, sulla cui parte frontale si leggevano diversi cartelli di avvertimento di alta tensione - in particolare, uno che avvertiva di non usare Pokemon d'Acqua per spegnere eventuali incendi.

"Okay, questa mi giunge nuova... come mai non si usa l'acqua per spegnere gli incendi, da queste parti?" chiese Heather, sinceramente incuriosita. Druddigon alzò gli occhi al cielo, grugnendo qualcosa tra sè e sè.

Fu Macario a dare la risposta, mentre cercava qualcosa nelle sue tasche. "E' molto semplice... l'acqua è un'ottima conduttrice di elettricità, e usarla in un luogo in cui ci sono così tanti emettitori di elettricità è molto pericoloso." affermò. "Quindi, pensateci bene prima di far usare una mossa di tipo Acqua ai vostri Pokemon."

"Certo... non si preoccupi, signor Macario." rispose prontamente Shelly. Heather voltò la testa dall'altra parte, imbarazzata per la sua mancanza di intuizione, e cercò di concentrarsi sull'incontro che probabilmente li aspettava dall'altra parte della porta. Da parte sua, Macario aveva tirato fuori una carta magnetica e la stava avvicinando ad un pannello elettrico su un lato della porta.

Un lieve suono elettronico seguì un paio di secondi dopo... e la porta si aprì con un sibilo appena udibile, dando ad Heather e ai suoi compagni accesso alla sala del generatore. Heather fece uscire uno dei suoi Pokemon... e Druddigon si mise immediatamente in guardia, portando le lunghe braccia artigliate davanti a sè e drizzando la coda.

"Drrrrruddigon!" ringhiò il Pokemon Grotta, prima di fare il primo passo all'interno. La stanza sembrava buia e deserta, ma Druddigon era troppo esperto per fidarsi delle prime impressioni...

*FLAAAAAAAASH!*

Le luci si accesero di colpo, inondando la sala di un bagliore accecante, e un fastidioso rumore di elettricità crepitante fece accapponare la pelle ai tre allenatori, che si ritirarono con espressione impaurita e si coprirono gli occhi con le braccia. La sala apparve ai loro occhi, quasi inquietante per quanto era grande e piena di strani congegni elettronici, cavi intrecciati, trasformatori ed altri aggeggi che crepitavano di energia... e al centro di essa, si trovava il generatore, un grande cilindro di acciaio grigio, ricoperto di strane spie luminose, cavi e spine... sul quale stava in piedi una piccola figura gialla che era ben nota a Shelly e ad Heather - un Pikachu con una sciarpa rossa avvolta attorno al collo, i cui lembi svolazzavano in aria quasi selvaggiamente mentre il roditore elettrico fissava gli intrusi, le braccia conserte davanti a sè.

"Eccolo... è proprio lui! Quel Pikachu con la sciarpa!" esclamò Heather. "Druddigon, tienti lontano!"

Druddigon e Yanmega, prudentemente, fecero un piccolo balzo indietro nel tentativo di mettersi fuori dalla portata delle dolorose scariche elettriche del Pikachu anormale, e anche Jolteon decise che era il caso di restare indietro e vedere quale sarebbe stata la reazione del misterioso Pokemon Elettro. Il quale restò fermo dov'era, circondato da dirompenti scariche elettriche che si sollevavano dal resto delle apparecchiature ed entravano in lui... evidentemente, contava sul campo elettrico che lo circondava per proteggersi, e i Pokemon delle bambine cercarono di tenersi a distanza per non restare folgorati.

"Pika pikachu..." squittì il misterioso Pikachu, lo sguardo puntato verso Heather e Shelly. Anche lui aveva riconosciuto le due allenatrici che aveva incontrato vicino a Borgo Querciantica.
Questa volta, però, Shelly aveva con sè il traduttore simultaneo dell'Inventore, e lo attivò per capire cosa volesse dire quel Pikachu.

"Ci rivediamo..." disse il roditore elettrico, la cui vocetta acuta riecheggiò nella mente della piccola entomologa. "E dov'è il vostro compagno? Lo avete lasciato indietro?"

"No, Pikachu, noi non lasciamo indietro i nostri compagni..." rispose prontamente Shelly. "Piuttosto, a proposito di compagni... tu sei con il Team Fusione, vero?"

Il Pikachu misterioso corrugò la fronte. "Si intuiva, eh? Sì, sono con loro... e con questo? Ho le mie ragioni per fare quello che sto facendo."

"Beh... e quali sono queste ragioni? Vorremmo... almeno sapere cosa sta succedendo, prima di dire la nostra?" chiese Shelly. "Lo sai... che quello che stai facendo sta provocando... molti problemi alla gente di Oceanipoli?"

"Me ne rendo conto... ma è una cosa che deve essere fatta." affermò il Pokemon Elettro. "E visto che voi non c'entrate nulla con tutto questo, vi consiglierei di restarne fuori. Se cercate di interferire con il Team Fusione, non ne uscirete bene!"

Shelly fece un passo indietro, non del tutto sicura di cosa volesse dire quello strano Pokemon... ed Heather mise una mano sulla spalla della sua amica. "Che succede, Shelly? Che ha detto, quel Pikachu?" chiese la bambina più piccola, senza mai perdere di vista il Pokemon elettrico.

"Dice... che è una cosa che deve fare." rispose Shelly, riferendo quello che il suo traduttore aveva detto. "Che noi dobbiamo restarne fuori e non dobbiamo interferire con il Team Fusione."

"Yannnnmega..." confermò la libellula gigante. Scese di quota e agitò le ali, quasi stesse inquadrando il bersaglio.

Il Druddigon di Heather scosse la testa, per nulla convinto delle parole dell'avversario. "Gon. Druddigon." grugnì il dragone. Fece un passo in avanti, ma Pikachu lo fermò lanciando una scarica elettrica che gli atterrò davanti ai piedi, e fu costretto a restare distante.

"Druddigon, attento!" esclamò Heather, per poi guardare di nuovo il Pikachu con la sciarpa. "Ah, sì? Beh, Shelly, digli che io non sono il tipo che se ne sta zitto quando vede qualche malfattore che crede di poter fare tutto quello che vuole! E' quando le persone se ne fregano di quello che gli succede intorno, pensando che non sia affare loro!"

Macario rivolse alla bambina dai capelli fucsia uno sguardo comprensivo. Da come lo diceva, e dall'espressione fredda e severa che aveva assunto, si capiva che per lei era una questione molto importante...

"La tua amichetta non dovrebbe intromettersi!" esclamò il Pikachu con la sciarpa. "Ho una vendetta da portare a termine, e non saranno le parole ad aiutarmi! E' stato il Team Fusione ad aiutarmi, e io ho con loro un debito di riconoscenza! Quindi, non cercate di fermarmi, o subirete anche voi la mia rabbia!"

Con queste parole, Pikachu si caricò e scagliò un potente attacco Scarica: le sue guance si illuminarono e vennero circondate da scintille elettriche azzurre, per poi lanciare una raffica di fulmini azzurri dal proprio corpo, che caddero in rapida successione vicino alle due amiche e ai loro Pokemon, costringendoli a restare a distanza. Il Pikachu con la sciarpa si caricò di nuovo e lanciò un altro attacco Scarica, ma questa volta venne intercettato da Jolteon, che assorbì le scariche elettriche nel proprio corpo, trasformandole in energia per sè stesso!

"Hehee... scommetto che non avevi calcolato l'abilità Assorbivolt del mio Jolteon, vero?" chiese Macario. Jolteon finì di assorbire l'attacco Scarica e guardò verso il Pikachu misterioso, proprio mentre Macario alzava una mano e dava un ordine. "Ed ora tocca a noi contrattaccare! Jolteon, attacca con Palla Ombra!"

"Subito!" esclamò con decisione il Pokemon Luminoso - o almeno, questo era quello che Shelly sentiva grazie al suo traduttore. Jolteon puntò le zampette a terra e aprì la bocca, creando all'interno di essa una sfera di oscurità turbinante che poi scagliò con precisione contro l'avversario. Pikachu era troppo impegnato a caricarsi per poter scansare il colpo, e venne raggiunto in pieno! Il potente attacco lo scosse, e il Pikachu misterioso strinse i denti per il dolore, ma riuscì ad ancorarsi saldamente e a non farsi scaraventare giù dal generatore.

"Tsk... un Jolteon con l'abilità Assorbivolt, eh? Beh, non importa... finchè resterò connesso a questo generatore, non riuscirete a fermarmi... devo assorbire più energia... diventare più forte..." esclamò Pikachu, e cercò di concentrarsi ancora di più per assorbire tutta l'elettricità di cui fosse capace. Scatenò un altro attacco Scarica contro i suoi avversari, e la Yanmega di Shelly virò di colpo ed evitò per un soffio di essere travolta dalla terribile ondata di elettricità. Poi, il Pikachu anomalo fece un'altra cosa che i ragazzi non si aspettavano... strinse le mani a pugno e colpì il terreno con entrambi i pugni, scatenando un attacco Battiterra che scosse la terra sotto i piedi dei presenti, scuotendo con violenza Druddigon e soprattutto Jolteon! La Eevolution elettrica, che non si era aspettata una simile mossa, venne sballottata con violenza e scaraventata via, sotto gli occhi sbalorditi di Macario!

"Cosa? Un Pikachu in grado di usare attacchi di tipo Terra? Da quando in qua?" esclamò il Capopalestra di Oceanipoli, prima di correre dal suo Pokemon e verificare se stesse bene. Per fortuna, il Pokemon Luminoso riuscì a rialzarsi senza troppi problemi e si scrollò di dosso la polvere e i pezzi di roccia che gli erano rimasti addosso.

"Ve l'avevo detto... c'è qualcosa di veramente insolito in questo Pikachu!" affermò Heather. "Dobbiamo trovare un modo di impedirgli di caricarsi di elettricità... non c'è un modo per interrompere il flusso di energia?"

"Si potrebbe raggiungere l'interruttore di sicurezza ed attivarlo, in modo da bloccare temporaneamente il generatore... ma è dall'altra parte della stanza, e non credo proprio che quel Pikachu ci lascerà fare!" rispose Macario. Con un braccio, indicò una sorta di finestrino oltre il quale si vedeva un bottone rosso sigillato dietro una lastra di vetro. Sarebbe stato semplice raggiungerlo, rompere il vetro e premere il pulsante... se non fosse stato per quel Pikachu che continuava a scatenare un'autentica tempesta elettrica contro tutti coloro che tentavano di avvicinarsi oltre un certo limite.

"Quel Pikachu... sta controllando l'emissione di elettricità in tutta la stanza." affermò Shelly preoccupata. "Dobbiamo... trovare un modo di fare sì che i nostri Pokemon resistano alle scariche elettriche e raggiungano il pulsante di emergenza..."

"Drrrruddigon!" ringhiò Druddigon. Il Pokemon Grotta tentò coraggiosamente di avvicinarsi e di oltrepassare le scariche elettriche, ma Pikachu lo fermò centrandolo in pieno petto con un Fulmine, e mozzandogli il fiato! Il dragone scivolò all'indietro per quasi due metri e si afferrò il punto in cui era stato colpito, sul quale si era già formata un'ustione elettrica. Malgrado la sua resistenza agli attacchi Elettro, Druddigon ne sentiva gli effetti fin troppo bene! "Drrr... Drrrruddigooooon!"

"L-lo sappiamo, Druddigon... s-sappiamo che fai del tuo m-meglio, ma... non è facile passare oltre!" affermò Shelly, cercando di pensare ad una strategia. Yanmega fece un paio di finte, ma Pikachu era troppo veloce, e già due volte la libellula gigante evitò soltanto per un soffio di essere colpita da un attacco Raggioscossa...

"Non vi permetto di interferire!" esclamò Pikachu. "Non mi impedirete di ottenere la mia vendetta!"

"Ma vendetta contro chi? Contro che cosa?" chiese Heather esasperata. Pikachu non spiegò oltre e continuò ad attaccare con le sue dirompenti scariche elettriche... ma quella piccola distrazione aveva dato ad Heather il tempo di pensare ad un'idea che forse avrebbe potuto salvare la situazione! "Huh? Un momento! Ma certo, perchè non ci ho pensato prima! Io ce l'ho un Pokemon di Terra!"

Con uno scatto, Heather prese una Pokeball e la lanciò... e da essa apparve in un lampo il suo Vibrava, uno dei Pokemon che più l'avevano aiutata durante la lotta con il Team Meteora. Il Pokemon simile ad un formicaleone spiegò le sue ali romboidali e atterrò agilmente sul terreno, avanzando poi rapidamente di qualche passo... e Pikachu reagì con prontezza, attivando due emettitori tra i quali Vibrava si trovava in quel momento. Il Pikachu anomalo fece un ghigno di cupa soddisfazione quando una tremenda scarica elettrica saettò tra i due congegni e investì Vibrava... ma restò parecchio contrariato nel momento in cui si rese conto, una frazione di secondo dopo, che Vibrava non stava subendo alcun danno. La scarica elettrica lo aveva attraversato senza fargli nulla.

"Vibrava, vibrava!" esclamò Vibrava. Alzò la testa verso Pikachu, aprì le ali e le agitò come se volesse prendere in giro il roditore elettrico.

"NOn... non mi sembra il caso di prenderlo in giro, Vibrava..." cercò di avvertirlo Shelly... e come volevasi dimostrare, Pikachu alzò un braccio, caricò una sfera di energia bianco-azzurrina sulla punta di un dito, e scagliò un Geloraggio! Vibrava eseguì un agile salto laterale e riuscì ad evitare il colpo, che congelò una sezione di pavimento... e subito dopo, il Pikachu con la sciarpa venne bersagliato da una raffica di dardi di energia che il Jolteon di Macario stava scatenando contro di lui usando l'attacco Missilspillo! Si difese prontamente, creando uno scudo elettrico attorno a sè sul quale i proiettili di Jolteon si dissiparono senza fare danni, ma stava cominciando a mostrare segni di preoccupazione. I suoi avversari stavano ideando una strategia che lo metteva in difficoltà...

"Okay, credo che possiamo farcela! Shelly, cerca di fare in modo che Yanmega raggiunga quel pulsante di emergenza e lo prema! Noi penseremo a distrarre Pikachu e lo terremo sotto attacco!" esclamò Heather. "Druddigon, Vibrava... dovrò contare su di voi per questo tentativo!"

"Gon! Druddigon!" ruggì Druddigon. Il drago afferrò una sbarra d'acciaio rimasta per terra e la scagliò con tutta la sua forza contro il Pikachu con la sciarpa, che intercettò il colpo con un attacco Fulmine che bloccò il proiettile improvvisato a mezz'aria e lo fece cadere a terra, contorto e annerito. Vibrava lanciò un attacco Fangosberla, scagliando contro Pikachu una raffica di schizzi di fango, ma quest'ultimo si protesse di nuovo con il suo campo elettrico... che questa volta, però, non riuscì a reggere e si dissolse con un crepitio assordante! Arrabbiato, il Pikachu con la sciarpa lanciò una scarica elettrica a Yanmega, costringendola ad indietreggiare, e poi scatenò un attacco Geloraggio contro Druddigon, costringendolo a difendersi chiudendo le ali attorno a sè. Il colpo lo raggiunse e lo scaraventò indietro di qualche passo, ma il dragone riuscì in qualche modo a tenersi in piedi!

"Andatevene! Non vi permetterò di rovinare tutto!" esclamò il Pikachu con la sciarpa.

"Accidenti... dobbiamo riuscire a toglierlo da lì o disattivare il flusso di corrente." affermò Macario. "Jolteon, continua a tenerlo sotto pressione!"

"Jolt!" esclamò il Pokemon Luminoso, facendo un salto altissimo e scatenando una pioggia di aculei grazie a Missilspillo. Pikachu si chiuse in difesa e assorbì il colpo senza eccessivi problemi, poi si caricò ancora un attimo e unì le mani... poi le aprì di colpo e scagliò un potente attacco Focalcolpo contro Jolteon, che si scansò appena in tempo e riuscì ad evitare il grosso dell'attacco... ma l'esplosione della scarica di energia lo sollevò comunque in aria e lo fece cadere a terra un po' più lontano. Poi, si voltò verso Vibrava... e lo sorprese con un attacco Idropulsar, scagliando una raffica di anelli d'acqua dalla bocca e centrando in pieno il formicaleone, che emise uno stridio di dolore e indietreggiò, con gli occhi che sembravano girare nelle orbite.

"Accidenti, Vibrava è confuso... dobbiamo trovare un modo di distrarre Pikachu abbastanza a lungo da interrompere il flusso di corrente, o non riusciremo a venire a capo di tutto questo..." disse Heather, il cui Druddigon si piazzò davanti a lei, pronto a riprendere la lotta...

 

----------

 

CONTINUA...

Note dell'autore: Mi è piaciuto molto scrivere questo capitolo. Ora sì che l'azione si intensifica! E... sì, sto cercando di dare maggior spessore al mitico Pikachu con la sciarpa, ed espandere su quello che succede nel fangame! Nel prossimo capitolo si concluderà la sfida nella centrale elettrica... e tra non molto, ci sarà la battaglia per la Medaglia nella Palestra di Macario, un luogo davvero particolare!

Cercherò di aggiornare questa storia abbastanza presto, ma mi dedicherò anche a Digimon. Spero di rivedervi presto... e alla prossima!

  
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