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Autore: janerizzoli    15/10/2017    2 recensioni
Non sei più la regina cattiva, io non mai visto la regina cattiva, io ho sempre e solo visto Regina.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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~~CAPITOLO 4

Ci vollero un paio di giorni prima che il Dottor Whale desse il via libera a Hope, giorni che servirono a Regina per preparare tutto il necessario e a Emma per recuperare i pochi effetti personali della ragazza.
Arrivati a villa Mills l'aiutarono a sistemarsi.

“ Bene, tu Hope dormirai nella stanza degli ospiti, è già pronta”

“ Com'è che a lei hai dato subito del tu e a me che mi conosci da  anni dai del lei?”

Disse Emma posando la borsa di Hope sul letto della stanza degli ospiti.

“ Come?”

“ A lei dai del tu e a me del lei”

“ O mio dio ha ragione, mi scuso tanto sig,na Smith, non mi sono resa conto, sono stata così maleducata, è solo che...non so ...mi è venuto normale”

“ Va bene così signora Mills, mi può chiamare Hope”

“ Io dove dormirò?”

Chiese Emma, intromettendosi nella discussione e passando davanti alle due donne.

“ Per lei, Miss Swan, c'è un comodissimo divano al piano di sotto”

Rispose Regina uscendo dalla stanza.

“ COSA? No io li non ci dormo!”

“ Non vedo altre soluzioni, Miss Swan, non ci sono altri letti in casa”

“ Potrei dormire con Henry”

“ Questa è un'opzione da scartare all'istante, il letto di Henry è piccolo e lui deve poter riposare bene”

“ E io invece no?”

“ Di come dormirà lei non mi preoccupo assolutamente”

“ Io non voglio dormire sul divano”

“ Invece lo farà”

“ No”

“ Si”

“ No”

“ SI”

“NO”

“ Certo che lei Miss Swan ha veramente la testa dura”

Emma stava per risponderli a tono quando intervenne Henry.

“ Tu mamma hai un letto grande, Emma potrebbe dormire con te!”

“ SI”

Rispose Emma, forse con troppo entusiasmo vista la reazione dell'altra donna.

“ NO, non se ne parla nemmeno!”

“ E dai, perfavoreeeeeeeee....Si?”

“ NO”

“SI”

“NO”

“SI”

“ Non ricominci!”

“ Dai mamma, non può dormire sul divano per venti giorni, se riposa male non sarà sveglia e se non sarà sveglia non potrà fare bene il suo lavoro di sceriffo”

“ Giusto! Bravo ragazzino”

La donna lo guardò.

“ Tua madre non è sveglia a prescindere”

Il ragazzo stava usando ancora la carta “ occhi da cucciolo” al quale si unì Emma, i due avevano la stessa espressione, Regina trattenne a stento una risata, non voleva darla vinta a quei due.

“ Ti pregooooooooooooo!”

Dissero insieme, dopo un attimo di silenzio e un profondo sospiro la donna rispose.

“ E va bene, faremo una prova stanotte ma se mi arriva anche solo un calcio, LEI fila di sotto sul divano”

“ EVVIVA!!”

Esultarono i due battendosi una sequenza di cinque degna di un contorsionista, Regina scosse la testa.

“ Ho a che fare con DUE bambini”

Hope li aveva spiati da dietro la porte della sua stanza per tutto il tempo.

( Forse non è proprio un totale disastro, dopo tutto ciò che è destinato a noi trova il modo di raggiungerci sempre)

“ Vado a vedere se Hope ha bisogno di aiuto”

Disse Henry.
Bussò e dopo un “AVANTI” da parte di Hope entrò nella stanza.

“ Hai bisogno di qualcosa?”

“ No grazie ragazzino, va bene così”

“ Certo che viaggi leggera”

“ Mia madre dice sempre che per viaggiare non servono grandi cose l'importante è avere sempre lo spazzolino da denti...perché...”

“ L'IGENE ORALE E' MOLTO IMPORTANTE”

Dissero in coro.
Per poi scoppiare a ridere.

“ Si lo dice sempre anche mia madre”

*****************************************************
Era quasi ora di cena Hope e Henry stavano giocando a carte in salotto, le loro risate riecheggiavano in tutta la casa, Regina era in cucina quando il campanello suonò, fu Henry ad andare ad aprire la porta, trovandosi davanti Emma che aveva finito di lavorare, la bionda salutò il figlio e poi si diresse in cucina, Henry tornò a giocare.

“ Ciao Regina”

“ Miss Swan che ci fa qui?”

“ Mi hai detto che dovevo stare con voi, questo include anche i pasti”

“ Non le dà da mangiare sua madre?”

“ Si certo ma il tuo è più buono”

A volte era capitato che Emma si fermasse a cena per far contento Henry.
Regina non voleva darlo a vedere ma era compiaciuta da quel commento della bionda.

“ Dov'è la tovaglia?”

“ Cosa vuole fare?”

“ Apparecchio”

“ Vuole apparecchiare la tavola?”

“ Certo tu cucini io apparecchio se devo vivere qui mi devo rendere utile”

La mora si sentiva strana in quella situazione ma indicò lo stesso a Emma il cassetto dove trovare la tovaglia.
Così mentre Emma preparava la tavola, Regina finiva di preparare la cena.

“ Sai”

Disse Emma interrompendo il silenzio e facendo voltare la mora.

“ L'altro giorno quando ho stretto la mano a Hope ho sentito una strana energia”

“ Anche io l'ho sentita”

“ Pensi che ci sia qualcosa sotto, la dovremmo tenere d'occhio? “

“ Non lo so, cosa dice il suo super potere”

“ Mi dice che non mente, ma anche che non dice tutto”

“ Comunque cercheremo di non lasciarla mai sola, con la scusa delle ferite, ma ha un non so che di familiare, non riesco a sentirla come un pericolo, ha degli occhi sinceri e luminosi proprio come i suoi”

Disse Regina che subito si rese conto di quello che le era sfuggito e pentendosene all'istante.

“ Ah siiiiiii? E così le piacciono i miei occhi sig. Sindaco?”

Rispose Emma con sul volto un sorriso malefico che avrebbe fatto concorrenza alla più temibile Evil Queen.

“ No”

“ Si”

“ No, le ho detto di no Miss Swan!”

“ Ok, ok, be , io quando l'ho vista ho pensato subito che i suoi capelli fossero belli come i tuoi”

Regina si irrigidì, non si aspettava una frase così da Emma, rimanendo per un attimo spiazzata, uno strano calore corse sulle sue guance, perché quella donna riusciva sempre a metterla in difficoltà.

“ Oooooh Sig. Sindaco cosa c'è? La imbarazzano i complimenti?”

Emma si era avvicinata silenziosamente alle spalle di Regina, approfittando del suo momento di distrazione, e ora erano vicinissime, la mora sentiva il suo cuore martellare nel petto.

“ Io...io...”

Inghiottì.

“ La cena è pronta vado a chiamare Henry e Hope”

Dicendo così si divincolò dalla bionda, andando poi a passo svelto verso il salotto, Stava per chiamarli quando sentì il loro discorso,  si fermò per ascoltarli, non era da persona educata origliare ma non riuscì a trattenersi.

“ Hope?”

“ Si?”

“ Ti piacciono le favole?”

“ Certo che mi piacciono”

Nel frattempo Emma era arrivata alle spalle di Regina, che la fermò.

“ Ti piace Biancaneve?”

“ Certo è la mia favola preferita”

“ E quale personaggio ti piace di più?”

La ragazza ci pensò un attimo poi rispose.

“ Io ho sempre fatto il tifo per la regina”

Questa risposta spiazzò Henry e anche le due donne.

“ E come mai? Cioè, di solito tutti dicono Biancaneve o il Principe o uno dei nani”

Chiese Henry incuriosito.

“ Vedi ragazzino, nessuno si ferma mai a pensare come mai la regina sia così, cioè mi spigo meglio, nessuno nasce cattivo giusto?”

Il ragazzo annuì.

“ Quindi deve essere successo qualcosa che l'ha cambiata, non c'è solo bene e male, bianco e nero, se qualcuno si fosse preso la briga di domandarsi il perché dei suoi gesti, forse anche la regina avrebbe avuto il suo lieto fine.
Ma le persone si fermano alle apparenze, non importa chi sei, come sei vissuto e quanta conoscenza pensi di avere, ritarda sempre il giudizio. Dai agli altri il privilegio di spiegarsi. Quello che percepisci può non essere la realtà”

Henry era a bocca aperta.

“ Che c'è ragazzino, mi sembri sorpreso?”

“ In un certo senso si, ma mi piace molto come la pensi, Ma si dice anche che i cattivi non hanno mai il lieto fine”

“ Come ho già detto, nessuno nasce cattivo, quindi come lo sei diventato puoi tornare in dietro , certo è un percorso difficile, ma è così che vince il bene, fai una cosa buona e gli altri ti danno una mano, c'è sempre speranza, no?”

Il ragazzo annuì ancora.

“ Sai penso proprio che andremo d'accordo noi due”

Disse Henry.

“ Si, lo penso anche io, ragazzino”

Regina aveva gli occhi lucidi, Emma se ne accorse e le poggiò una mano sul bracco per rassicurala, Regina istintivamente posò la sua su quella di Emma, mentre ascoltavano quelle parole, si sentiva bene, una sensazione che non aveva mai provato prima, una sensazione di amore, di famiglia, di quella sicurezza e comprensione che aveva sempre cercato in tutta la sua vita, forse quella ragazza aveva ragione, voleva credere nelle parole di Hope.
In tutti questi pensieri non si era accorta che si era appoggiata con la testa alla spalla di Emma che da prima si era sentita un attimo spaesata ma poi aveva stretto l'altra donna fra le braccia.
Quando la mora se ne rese conto si staccò, schiarendosi la voce disse a Emma.

“  Quella ragazza mi piace”

Poi voltandosi verso i due gli chiamò.

“ La cena è pronta a tavola”

Tutti si avviarono in cucina, tutti tranne Emma che era rimasta in piedi sulla porta.

( Il suo lieto fine )

Pensò.

( Speranza....c'è sempre SPERANZA)

Si Emma voleva dare a Regina il suo lieto fine, era tornata a Storybrooke per questo, era questo il suo destino riportare il lieto fine a tutti  compresa Regina.
La voce di Henry la riportò alla realtà.

“ Andiamo mamma o non ti rimarrà niente”

“ Cosaaaaaa? No,no, arrivo!”

E corse in cucina.

   
 
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