I Capitolo
Non poteva ancora crederci.
Alla fine aveva rinunciato.
Era davanti a quella porta e stava attendendo che venisse ad aprirle. Ma come
era potuto accadere? Come? Doveva prepararsi per una nuova incursione. Doveva
preparare gli uomini ad una nuova battaglia ed invece… invece era davanti
una porta chiusa, ancora per poco, ma chiusa.
Ferma.
Fiera.
Falsa.
Ecco cosa era. Falsa. Con se stessa e con gli altri.
Si fingeva ancora una fiera Grifondoro quando di lei non restava nulla, se non
un corpo, un automa, che viveva passivamente i giorni che le era concesso
vivere.
La porta si
aprì ma neanche se ne accorse. Era ancora immersa nelle sue riflessioni. Lo
sguardo perso, lontano. Non ricordava più quale era stata l’ultima volta che
aveva riso felice. Quanti anni erano trascorsi?
Tre anni. Lo
sapeva perfettamente, perché fingere di non ricordare?
- Hai
intenzione di restare ancora per molto con la testa da un’altra parte? Cosa
vuoi?
Quella
voce la fece trasalire. Non si era accorta della sua presenza. Non lo aveva
sentito aprire la porta. Era persa nel suo passato. Un passato vicino ma allo
stesso tempo lontano.
Osservò il
volto di Draco. Erano trascorsi anche per lui gli anni.
I tratti più
marcati.
L’ovale
del viso più spigoloso.
I capelli
finalmente liberi da quella sorta di brillantina che utilizzava quando era
ancora un ragazzino.
Gli occhi
attenti ma… spenti, vuoti.
Come i suoi.
Avevano visto troppe atrocità quegli occhi per non essere così vuoti.
Intanto lui
attendeva. Attendeva silenzioso. La conosceva. Sapeva che era qualcosa di
importante altrimenti non si sarebbe arrischiata ad andare fino in camera sua.
Era qualcosa legato all’incursione del giorno successivo - ne era certo - ma
non capiva cosa potesse essere. Poi l’illuminazione: domani sarebbero stati
tre anni. No. Lei non poteva… non ci credeva. Fu spinto dal bisogno di sapere,
ma ancora di più dalla paura di scoprire di non essersi sbagliato, e fece la
domanda. Domanda di cui temeva la risposta…
- Cosa vuoi
da me?
Aveva
calcato il tono della voce sull'ultimo monosillabo. Hermione Jane Granger non
poteva essersi scomodata per nulla.
Hermione,
dal canto suo, non si perse d’animo; non si fece piegare dall’astio che
scorse in quegli occhi chiari: Draco doveva aver ricordato.
- Domani
sarai tu a guidare la missione.
Così dicendo, e senza lasciargli il tempo di reagire, voltò le spalle e
tornò verso i suoi alloggi ma non fece i conti con la rabbia di Draco.
- Sei solo
una vigliacca.
L'angolo
dell'autrice
Allora
da dove cominciare? Non credevo che capitasse anche a me ma alla fine è
successo. Ho deciso di cancellare e riscrivere daccapo la mia prima fanfic su
“Harry Potter”. Mi chiedo come sia possibile. Ho tantissimi di quegli
impegni ed i colpi di scena sono stati in parte svelati (se si pensa che sto
cancellando una fanfic che era arrivata a 18 capitoli… ma buon per me). La
verità è che quella versione non la sentivo più mia. Sono trascorsi due anni
da quando pubblicai il primo capitolo di “Avanti nonostante tutto” da
allora credo, spero, di essere cresciuta stilisticamente ed è per questo che ho
deciso di cancellare tutto e ripartire da zero. Mi scuso con chi mi aveva
seguito. Vi prego, anche se vi annoierete, di continuare a seguirmi anche questa
volta. Ho bisogno del vostro appoggio. Non credo che riuscirò a racimolare
molto con questa fanfic ma non mi importa. L’importante è credere in ciò che
faccio.
Passando
agli aggiornamenti… vi dico da subito che non so quando aggiornerò. In questo
momento sono molto impegnata con l’università – e questo è uno dei motivi
che mi porta a chiedermi: perché riscrivere questa fic proprio adesso? –
quindi darò priorità allo studio.
Adesso
vi lascio e vi chiedo, ancora una volta, perdono per aver cancellato la vecchia
versione ed aver iniziato con questa che è nuova, rivista e scritta con un
punto di vista totalmente diverso (dal punto di vista interno alla storia,
quello di Hermione, passo ad un narratore esterno).
Non
mi resta che augurarvi buona lettura. A presto!