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Autore: cin75    16/10/2017    5 recensioni
Dalla storia:
"In quell’attimo, nuovamente sconfitto dalla consapevolezza che nessuno aveva o avrebbe ascoltato le sue preghiere, gettò la zippo accesa tra i rami impregnati di benzina."
WARNING!!!! SPOILER STAGIONE 13.
Genere: Angst, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dean Winchester, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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N.d.A.: Confesso che avrei dovuto postare altro. Ma stamattina mi sono svegliata con questa "cosa" in testa e non ho resistito. Dovevo scirverla ed esorcizzare l'angst che mi ha lasciato dentro la season premiere della 13ma.

Tanto male!! Troppo male!!

Ci rileggiamo presto!!!

 


 

Anche se è lontano di qualche metro, Dean, mentre gettà benzina intorno e sulla pira su cui sono adagiati i corpi di Kelly e Cass, sente comunque, quello che il fratello sta dicendo a Jack.

 

"Vuoi dire qualcosa?" chiede il minore , rivolto al giovane uomo al suo fianco, che ha appena un giorno di vita.

"Cosa dovrei dire?!" chiese, giustamente, non avendo mai avuto una simile "esperienza".

"Sì, giusto. Beh!...." e sospira un attimo.

Dean vede e sembra perfino sentire quel sospiro affranto.

Sam sospira ancora e poi parla.

"Dovresti dire "grazie”!" inizia.

 

Dean ascolta e nella sua mente, mentre Sam parla, lui …..

Grazie. Grazie , Cass. Grazie , amico mio. Per avermi salvato dall’Inferno, per aver creduto in me quando io stesso evitavo di farlo. Grazie per aver scelto me e Sam, tante e tante volte, invece che il tuo Paradiso e i tuoi fratelli.
Grazie per essermi stato amico, per essere diventato il mio migliore amico.
Per essere stato quella spalla a cui aggrapparmi quando, inaspettatamente, non c’era Sam a tirarmi fuori dalla merda. Per essere stato in tutti questi anni, nonostante le mie prese in giro, l’angelo che ci vegliava nel sonno.
Per essere stato tu, con i tuoi pregi e i tuoi difetti. Grazie per la tua lealtà, la tua fedeltà,
la tua amicizia costantemente sincera.
Per il tuo sacrificio.

 

“Dovresti dire che “ti dispiace”!” prosegue Sam, guardando di tanto in tanto la pira e il fratello che gli gira intorno.

Mi dispiace Cass. Mi dispiace per tutte le cose che ha passato a causa mia, a causa nostra.
Mi dispiace che tu abbia dovuto conoscere la delusione che fa parte del mio mondo, quando, forse, restare il Paradiso, ti avrebbe tenuto al sicuro da tutto e tutti, da me, dai miei errori, dalle mie errate decisioni.
Mi dispiace che tu sia morto Cass. Perchè eri l’unico che non sarebbe dovuto morire in questa storia. L’angelo, il messaggero del Signore, la parte buona in mezzo a tanti pezzi sbagliati. Mi dispiace di non essere riuscito a trascinarti via attraverso quel portale, di non essere riuscito a chiuderlo prima che Lucifero ti….Mi dispiace, Cass. Dio!!, mi dispiace così tanto.
Se potessi, giuro che se potessi, non ti avrei mai permesso di oltrepassare quello strappo a costo di tenerti legato al primo palo che avrei trovato. Non volevo...Cass, ti giuro, non volevo che finisse così. Mi dispiace, mi dispiace!!!

 

“Dovresti dire che “speri che ci sia un posto senza tristezza o odio. Un posto migliore”!” continua il minore dei Winchester, che vede la frustrazione e il dolore in ogni passo che Dean sta facendo verso di lui, per mettersi al suo fianco.

Una volta mi dicesti che il tuo Paradiso preferito era quello di un uomo autistico. Era sereno, era pacifico.
Io spero che il tuo Paradiso sia una posto del genere.
Che sia quello che tu hai sempre sognato, Cass. Spero che sia un posto in cui tu non debba combattere faide o guerre civili, che sia un posto in cui i tuoi fratelli angeli siano tali da essere chiamati fratelli e non nemici da cui guardarsi le spalle. Spero che tu abbia smesso di soffrire anche per causa nostra, che tu non provi più dolore che sia quello fisico delle mille ferite che hai sopportato in questi anni, sia quel dolore così umano fatto di rabbia, delusione , frustrazione, debolezza.
Spero che tu stia bene adesso, Cass.
Lo spero con tutto me stesso, perché te lo meriti, amico mio. Ora, so che un Dio esiste e se quel figlio di puttana è giusto un decimo di come mi hai sempre implorato di credere tu, ovunque sia adesso, deve darti la pace e la serenità che meriti Cass.
Deve farlo!!

 

“Dovresti dire “Addio”!” concluse afflitto Sam, fissando la pira davanti a lui.

Al suo fianco , finalmente, Dean.

“Beh! Addio, Cas!” ma anche se dalla sua bocca altro venne fuori, nella mente del cacciatore diversi erano i pensieri che vorticavano furiosi e rabbiosi.

Il maggiore guardò la zippo che aveva, ora, nella sua mano. L’accese e fissò tristemente quella fiammella che da lì a poco avrebbe causato un incendio.

Per un attimo distolse lo sguardo dalla pira e fissò un punto imprecisato altrove, lontano.

 

In quell’attimo, nuovamente sconfitto dalla consapevolezza che nessuno aveva o avrebbe ascoltato le sue preghiere, gettò la zippo accesa tra i rami impregnati di benzina.

 

In quell’attimo...

Cazzo!! No!, non può essere. Non può essere vero!! Riportalo indietro. Ti prego...riportalo indietro. Ti supplico, abbiamo bisogno di...Io, io ho bisogno di….Riportalo indietro!!

 

In quell’attimo, le fiamme presero vita, avvolsero coloro che vita non ne avevano più e nel loro denso fumo nero, portarono via, verso il cielo , tutte le più flebili speranze che ancora potevano esserci.

In quell'attimo nell'universo riecheggiò il fraterno ammonimento dell'angelo al cacciatore. "Non puoi salvare tutti, amico mio!"
   
 
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