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Autore: EmilyG66    16/10/2017    2 recensioni
Questa semplice storia racconta del sentimento carnale di due felini e cosa ne seguì.
I personaggi non appartengono a me ma alla DreamWorks.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tai Lung, Tigre
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fu in un giorno come un altro al palazzo di Giada che cambiò tutto.
Il Guerriero Dragone e i cinque cicloni erano andati al villaggio dei panda, il maestro Shifu ancora non era tornato e Tigre si trovava nella sua camera placidamente distesa sul letto.
Ad un tratto la finestra si aprì sbattendo sonoramente e il demone della valle irruppe nella stanza. Svelto inchiodò subito la tigre sul posto adagiandosi con tutto il suo corpo sopra di lei.
Si ringhiarono e gridarono l’un l’altro mentre la leader dei cinque cicloni si dimenava per scrollarsi di dosso il peso del nemico.
Fu allora che notò qualcosa di impensabile negli occhi d’oro del rivale oltre al desiderio di vendetta: l’incertezza.
L’incertezza probabilmente di ucciderla o meno.
Tai Lung all’improvviso calò su di lei impossessandosi della bocca della tigre schiudendole con la forza le labbra serrate.
Immediatamente la lingua del leopardo delle nevi prese il predominio sfregandosi e spingendo contro l’altra lingua immobile bagnando con la propria saliva quell’antro caldo.
Tigre sguainò gli artigli e li conficcò diverse volte nelle scapole del maestro facendolo ringhiare di dolore ma lui non mollando la presa.
Di fatti le afferrò spesso entrambi i polsi per poi rilasciarli continuamente per accarezzare, sotto la casacca rossa e con tocchi avidi, quel corpo sinuoso nelle sue mani.
Dopo pochi minuti le zampe artigliate della leader dei cinque cicloni sorprendentemente scesero lungo le scapole e la schiena del leopardo senza conficcarvisi del tutto e un rumore di profonde fusa uscì dalla sua gola.
Entrambi i corpi dei felini erano infuocati di desiderio e in balia dell’istinto mentre l’odore dell’accoppiamento pervadeva l’aria rendendola soffocante.
Nessuno dei due aveva mai avvertito così intensamente la stagione degli amori e stavano perdendo il controllo.
Il demone della valle allontanò a malincuore la bocca da quella della compagna per riprendere fiato osservandone il volto rosso e corrucciato per l’interruzione. Entrambi ansimavano furiosamente.
Tai Lung riprese a vezzeggiare in fretta la tigre passandole la lingua ruvida sulle orecchie mordicchiandole leggermente e scendendo lungo la linea del collo flessuoso.
Lo morse con ferocia e un gemito di dolore lasciò le labbra di Tigre prima che anche lei azzannasse la spalla sinistra del maestro facendolo ringhiare a sua volta.
Le loro due anime intrise di odio, rancore e vendetta si collisero annullandosi a vicenda sotto tutto quel piacere.
Il leopardo non poté credere di aver trovato finalmente quello che davvero stava cercando e la leader dei cinque cicloni non pensava che ciò da cui l’avevano sempre tenuta alla larga in realtà fosse proprio quello che desiderava.
I muscoli dei felini si contrassero mentre si gustavano a vicenda non abbandonando mai lo sguardo dell’altro e le loro pellicce cominciarono ad imprimersi dei reciproci odori.
In un momento il demone della valle ribaltò la loro posizione così che la tigre potesse baciargli il petto possente con quelle splendide e umide labbra o scappare via.
Lei non lo fece, anzi si sedette meglio sul basso ventre di Tai Lung attirandolo verso di se.
Una volta seduto le zampe vagarono ovunque e ricominciò un battaglia di lingue per imporsi sul rivale. Quest’ultimo ne fu eccitato.
Non aveva mai lasciato che qualcuno prendesse il controllo su di lui e avesse potere ma lasciò comunque che Tigre lo pensasse.
Con i respiri roventi sulle loro pelli e con la mente annebbiata dalla lussuria i due maestri si spogliarono rapidamente a vicenda strisciandosi languidamente contro nel mente.
Il leopardo si ritrovò nuovamente in cima alla tigre affondando il viso nel suo petto e scendendo poi a langue in una lenta discesa il ventre piatto con la lingua.
Successivamente fra ringhi di piacere e di dolore, sangue e artigli fecero l’amore per la prima volta in assoluto nelle loro giovani vite.
I cuori sembravano esplodere per quanto battessero all’impazzata e gemiti e frasi sconnesse arrivarono alle orecchie di entrambi beandosi di quei suoni.
I corpi incastrati fra di loro si mossero prima con lentezza e man mano aumentarono con il piacere fin a raggiungere il culmine insieme mentre Tigre e Tai Lung gridavano il nome dell’altro.
Il leopardo si accasciò con la pelliccia sudata sulla tigre tentato di stabilizzare respiro e battito cardiaco. Rimasero fermi in quella posa e in silenzio guardandosi negli occhi per un tempo infinito sfiorandosi appena di tanto in tanto.
Era stato davvero magnifico, non avevano mai provato tali emozioni prima.
Ancora scossi ma senza rimpianti i due si rivestirono e il demone della valle libero finalmente dall’intento di vendicarsi promise alla leader dei cinque cicloni che sarebbe tornato.
Tigre sapeva bene che non avrebbe potuto farlo, era un demone e nessuno si sarebbe fidato di lui arrivando persino a perdonarlo…tranne lei.
Nelle settimane che seguirono la maestra a strisce non si sentì affatto bene.
Non aveva appetito, alcuni cibi le davano la nausea mentre ne desiderava altri che sapeva non erano genuini per il suo fisico da combattente.
Un giorno perse addirittura i sensi durante un allenamento e fu salvata miracolosamente dal panda prima di finire arrosto.
Shifu chiamò subito un medico-oca davvero preoccupato e quest’ultimo lo tranquillizzò prima di andare a visitare la tigre.
Non appena fu sveglia le fece qualche semplice domanda e quando il medico uscì riferì al panda rosso che la leader dei cinque cicloni era incinta.
Il vecchio maestro ne rimase scioccato mentre Tigre se ne vergognava molto non riuscendo neanche a guardarlo in volto per rivelargli chi fosse il padre.
Anche i cinque cicloni vennero a conoscenza dello stato della loro amica e Vipera le rimase vicina per confortarla.
Passati alcuni mesi il ventre della tigre cominciò a gonfiarsi e le fu impedito in tutti i modi di combattere o anche di allenarsi.
Proprio in quei giorni Tai Lung fece la sua comparsa al palazzo e fu affrontato dai vari maestri tra cui il Guerriero Dragone che si lasciò sfuggire, in un moto di preoccupazione, che la loro leader aspettasse dei cuccioli.
Impressionato il leopardo chiese di vederla con urgenza e rivelò di essere il padre.
Nessuno obbiettò tant’erano sconvolti dalla confessione e Shifu si lasciò convincere permettendo al demone della valle di vedere Tigre.
Appena la tigre lo vide sgranò gli occhi vermigli e lui entrò nella stanza, sotto l’occhio vigile del vecchio maestro, avvicinandosi al suo letto.
Il demone della valle si inginocchiò di fronte a lei e sollevò una zampa accarezzandole il ventre sorpreso di sentire attraverso il palmo la vita che cresceva in lei.
L’espressione stupita del leopardo fece nascere un sorriso sul viso della leader dei cinque cicloni e prese quella mano che l’accarezzava nella sua.
Tai Lung restò irremovibile dall’idea di prendersi le proprie responsabilità verso la sua inattesa famiglia così rimase al palazzo di Giada aggirandosi in casa sua come un’ombra.
Nessuno osò dirgli niente in quanto non diede mai problemi e al villaggio si sparse la notizia che il demone della valle fosse tornato per redimersi legandosi poi sentimentalmente con la leader dei cinque cicloni.
I maestri riuscirono anche ad organizzare una piccola cerimonia di matrimonio per unirli definitivamente insieme senza fare le cose in grande visto il temperamento di entrambi i felini.
Il giorno del parto la tigre e il leopardo rimasero da soli chiusi dentro una stanza mentre la natura faceva il suo corso. Era un momento privato e speciale e il corpo della tigre sapeva esattamente cosa fare.
Dopo quelle che parvero ore passate tra ruggiti e uggiolii nel palazzo di Giada risuonarono i pianti di due piccoli guerrieri.
Quando Tigre fu presentabile i suoi amici poterono entrare e ammirare i due cuccioli dormienti fra le zampe della loro mamma mentre il leopardo stava in piedi al suo fianco con un luminoso sorriso pieno d’orgoglio.
I cuccioli erano un po’ diversi dagli altri: la femmina aveva il corpicino ricoperto di strisce ma il capo e il viso erano spruzzati da macchie, mentre il maschietto mostrava la pelliccia uguale a quella del padre ma la punta della coda aveva delle strisce bianche e nere.
Col passare del tempo la valle della Pace e i palazzo di Giada sarebbero divenuti davvero il posto più felice di tutta la Cina.
Fine.
  
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