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Autore: Nadja_Villain    16/10/2017    0 recensioni
Astrid non è un'eroina e non si aspetta che gli altri la acclamino come tale. Dopo la sua cattura, si troverà a scegliere tra due prigionie differenti: una gabbia in vibranio in fondo all'oceano o unirsi agli Avengers, sotto contratto vincolante. Una sola potrà costituire un'occasione per riscattarsi. Tra i battibecchi col Capitano e le esortazioni ambigue di Tony Stark, dovrà fare i conti con la minaccia di un sadico Dio degli Inganni, una coscienza ipercritica e le falle di un'infanzia dissacrata.
▸ Ambientazione e contesto:
Post battaglia di New York: Loki è fuggito senza lasciare tracce di sé. La Stark Tower si è tramutata nella dimora degli Avengers.
Post "Iron Man 3" - pre "Capitain America: The Winter Soldier"
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Neve e Cenere | Marvel

22 . In trappola


Si era messo a nevicare da una mezzora. Nel giardino sempreverde del Quartier Generale era calata una foschia piatta che appesantiva gli steli d'erba e i rami degli alberi con flemma silente. Gli occhi assolutamente azzurri del Capitano erano imprigionati nel vetro della finestra, persi, come si perdeva la visuale sotto quei biancore opaco. Brooklyn sotto la neve... Era da tanto che non la vedeva. Entro poche ore le strade delle città si sarebbero imbiancate e le gomme delle automobili avrebbero disegnato strisce di fanghiglia come una mappa da seguire alla guida di un elicottero. Era tornato l'inverno. Dopo una lunga e faticosa estate piena di novità e cambiamenti, era tornato l'inverno esattamente come l'anno prima, e quello prima ancora. Le stagioni continuavano a susseguirsi, il mondo continuava a girare, nonostante tutto.

-Caffé?

-Per me no, grazie. - Rispose Steve muovendo solo la bocca.

Clint si voltò verso Natasha confuso da quel poetico sguardo smarrito.

-Ha prosciugato la sua preziosa moca italiana, stamattina. - Spiegò Natasha sdrammatizzando.

-Ah. Che mi sono perso? - Domandò l'altro spolverando il cappotto e appendendolo all'attaccapanni.

-Niente di che. Stark è vivo, anche se in stato di semi-incoscienza. Sullivan è sotto sorveglianza, Loki si è ripreso il Tesseract e per quanto ne sappiamo domani o tra un'ora potremmo dover affrontare un'altra battaglia tra universi.

-Fantastico. Siamo proprio nella merda, eh?

-Già.

-Aspettate... Astrid sotto sorveglianza?! Non penseranno sul serio che abbia attentato alla vita di Tony di sua volontà!

-Questa era una nostra teoria. Ma Fury voleva assicurarsi della sua innocenza sottoponendola ad un breve interrogatorio. Solo che è sparita ed è riapparsa magicamente davanti ai nostri occhi. A quanto pare è stata aiutata da Loki. E ciò costituisce una prova chiara e indiscutibile.

-Credete che abbia tradito?

-Sembra sia la pista più gettonata.

-Bisogna sentire cosa dice lei... Loki potrebbe essere riuscito a raggirarla.

-Loki sa essere molto persuasivo. È dotato di arguzia e ingegno ed è un esperto dell'arte oratoria. Non ha necessità della magia per far sì che gli altri facciano ciò che lui desidera. - Intervenne Thor turbato non solo dalla situazione, ma ancor di più dalla singolare macchina che sfornava bicchierini e bevande solo premendo qualche tasto. Ci provò anche lui, ma rimase deluso dal fatto che non accadde niente.

-Esatto. Avrà sicuramente visto in Astrid un'occasione per fare la sua mossa indisturbato.

-Oppure è stata Astrid ad usare lui. - Tutti guardarono Natasha come se in volto le si leggesse il significato enigmatico delle parole che aveva appena espresso. - Voglio dire, - chiarì lei - magari sapeva già delle conseguenze, ma ha preferito rischiare lo stesso pur di non rimanere in disparte. Sapete com'è. Non riesce a stare ferma.

-Certo! Ha preferito rischiare che starsene al sicuro! Dannazione a lei! - Sbottò Steve lanciando un calcio al tavolo di fronte, la cui gamba di metallo si piegò in un gomito. Natasha lo fulminò. Lo seguì con gli occhi mentre filava via, la mandibola talmente serrata dalla rabbia che con un po' più di forza gli sarebbero saltati tutti i denti. Il Capitano era famoso per la sua profonda apprensione per chiunque e nessuno si fece domande. A parte Clint, il quale notò il riflesso di un pensiero impegnativo nello sguardo della Rossa.

-Cosa succede? - Sussurrò avvicinandosi a lei quatto quatto.

Natasha si portò il bicchierino di plastica alle labbra. Valutò se fosse il caso di inserire anche lui nel piano segreto a Fury. Non che non si fidasse di Clint, anzi. Ma si parlava di favoreggiamento, occultamento di prove e tradimento. La posta in gioco era alta. Pena: l'arresto immediato. E Clint non poteva permetterselo.

-Affari di cuore. - Deviò lei, sorseggiando il tè, con quel tono che non si capiva mai se diceva sul serio oppure scherzava.

-È una traditrice. - Sputò Wanda che per tutto il tempo era rimasta seduta accanto al fratello fissando il pavimento. - È una bugiarda e sporca traditrice!

-Wanda, ma che stai dicendo? - La sgomitò Pietro.

-È vero. L'ho visto. Era d'accordo con lui. Gliel'ho letto nella mente. Era d'accordo con Loki, non è stata ingannata. Glielo ha lasciato fare. È una traditrice!

-Ne sei sicura? - Bisbigliò Pietro, temendo che sua sorella stesse vaneggiando.

-È un'accusa grave quella che stai sollevando. - Evidenziò Clint.

-Credo che tu debba rivalutare i tuoi poteri, signorina. A volte ciò che si vede può essere frainteso. - La riproverò Natasha.

-Io non fraintendo niente! - Esclamò la strega scattando in piedi. - Io so tutto. Passato, presente, pensieri, piani segreti...

Natasha trasalì internamente. Non battè ciglio. Non sorrise per contraddirla, non accartocciò il bicchiere tra le dita come avrebbe fatto se avesse lasciato che vincesse l'istinto. Assunse semplicemente la maschera da Vedova Nera, che non lascia trapelare una sola emozione. Non poteva far capire che in realtà aveva fatto centro.

-Pietro, porta tua sorella a prendere una boccata d'aria. - Disse infine, con calma.

-Perchè? Hai qualcosa da nascondere anche tu? - Insinuò ancora la ragazza.

-Vieni. - Fece Pietro, prendendola teneramente per mano. - Facciamo un giro.

Wanda guardò Natasha ancora in cagnesco, prima di addentrarsi nel corridoio, minacciandola di attraversare anche i suoi pensieri. Abbandonò presto l'idea, quando il gemello la tirò piano, invitandola a seguirlo.

-Che caratterino... Tra lei e Astrid non so chi avrebbe la meglio. - Commentò Clint, mescolando il fondo di zucchero con la paletta.

-Non vorrei scoprirlo. - Sospirò Natasha. Il bicchiere vuoto finì nel cestino all'angolo.

-Lei... si è davvero alleata con Loki? - Domandò Thor preoccupato.

-Astrid è più astuta di quanto dia a vedere. Come dicevo prima, può aver usato a suo vantaggio una situazione di difficoltà fingendo di stare da entrambe le parti.

-Se e così... L'hai addestrata bene. - Disse Clint. Sorrise per complimentarsi.

-Me lo auguro. Vado ad accertarmi che anche il Capitano non sia uscito di testa. Altrimenti siamo veramente nella merda.

Lo trovò esattamente dove aveva immaginato. A braccia conserte, di fronte al retro dello specchio nero della cella in cui era rinchiusa lei. Le sopracciglia contrite, le labbra rigide. Tutti i muscoli erano contratti in lui, come se cercasse di resistere ad una sofferenza, un po' come quando hai freddo e non hai niente con cui coprirti. Egli emise un sospiro faticoso quando percepì la presenza della donna. Natasha buttò un'occhiata alla stanza e nel corridoio.

-Dov'è Fury?

-Si sta sfogando contro chi doveva essere a guardia del Tesseract. Pare che abbia formato un altro piccolo gruppo di seguaci.

-Banner, Selvig e la Foster?

-Sono stati allontanati in tempo.

-È strano che Loki abbia usato lo stesso schema dell'ultima volta. Lo credevo più creativo.

-Sbagliato. Siamo noi che glielo abbiamo permesso. Eravamo troppo impegnati ad assistere che un nostro amico si risvegliasse. - Fece cinico. Natasha capì che quelle parole non potevano venire da lui.

-Il Capo ha tirato le orecchie anche a te?

-Crede che gli stia nascondendo qualcosa.

"Lo stai nascondendo a tutti", avrebbe voluto aggiungere lei. Lasciò correre. Era una questione troppo delicata per il Super Soldato super-impacciato nelle questioni sentimentali. Gli lasciò ancora un po' di tempo per riprendersi dalla scena che si stava imponendo quasi come una punizione.

Non si riusciva a guardarla in quello stato, ingabbiata come una tigre dietro le sbarre di un circo, pronta a scappare, ma senza poterne mai assaporare l'occasione. Astrid rappresentava involontariamente lo stato in cui si trovavano un po' tutti: in trappola, in una vita che non aveva voluto.

-Dovrà subire un processo.

-Non l'assolveranno.

-Dovremo solo convincere Nick che è innocente. C'è Clint che ci può aiutare.

-Nessuno crederà alla storia della manipolazione stavolta. Non dopo quello che ha fatto stamattina. Non c'è modo per aiutarla. Neanche per farla fuggire, se volessimo.

Seguì un momento di pausa, che permise a Natasha di calcolare nuovamente qualche piccolo dettaglio e a Steve di rassegnarsi a ciò che aveva affermato senza volerci sperare.

-Forse un modo c'è.

 
   
 
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