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Autore: _Kalika_    16/10/2017    3 recensioni
*FanFiciton partecipante alla Yuri&Yaoi's Week indetta dal Fairy Piece*
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Si guarda attorno, i Mugiwara ci sono tutti, e bene o male tutti si stanno alzando indenni. Tutti tranne… il suo cuore perde un colpo quando si accorge che lui non è con loro.
A mano a mano che non riesce a trovarlo la pressione sale, la testa inizia a girare fino a che non prova a chiamarlo, la stoica calma mandata al diavolo. Non intende perdere un’altra persona cara.
Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Monkey D. Rufy, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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*FanFiciton partecipante alla Yuri&Yaoi's Week indetta dal Fairy Piece*
 
 
 
Abbracci di Mezzanotte
 
La poca sterpaglia sopravvissuta all’esplosione ha ancora delle fiammelle alle estremità che minacciano di bruciare il resto degli arbusti. L’uomo alza lo sguardo dalla terra bruciata, confuso. Ancora non ha capito cosa sia successo, ma la prima cosa che fa è cercare i compagni.
Si guarda attorno, i Mugiwara ci sono tutti, e bene o male tutti si stanno alzando indenni. Tutti tranne… il suo cuore perde un colpo quando si accorge che lui non è con loro.
Si alza di scatto, gli occhi saettanti alla ricerca di un qualsiasi indizio, ed immediatamente inizia a camminare verso una direzione imprecisata, sente l’ansia crescere dentro di lui ma per quel che può si impone di sopprimerla. Mentre avanza per quello che sembra un deserto, i Mugiwara sembrano non accorgersi di lui.
A mano a mano che non riesce a trovarlo la pressione sale, la testa inizia a girare fino a che non prova a chiamarlo, la stoica calma mandata al diavolo. Non intende perdere un’altra persona cara.
“RUFY!” Un tremito gli percorre il corpo. “Rufy! Rufy, rispondi!”
Praticamente corre, il resto della ciurma lasciata indietro chissà dove, attratto da un terribile presentimento. Le mani tatuate stringono la Nodachi spasmodicamente, una paura irrazionale gli percorre il corpo fino a che la sua ricerca non ha conclusione. Lo vede, è lì ad una decina di metri da lui, il cappello è inconfondibile: ma qualcosa non va.
Non è solo la maglia ad essere tinta di rosso, non è solo la sabbia di quell’anonimo deserto ad essere di un colore così spento.
“No, no..” l’uomo comincia ad avanzare velocemente verso il ragazzo, ma non riesce a raggiungerlo. La terra frana sotto i suoi piedi, un fischio assordante inizia a devastargli le orecchie e le mani perdono sensibilità.
Continua a cadere verso il basso, sempre più in fondo, la bocca aperta in un grido inesistente e lo sguardo fisso sul corpo esanime del ragazzo. Era così vicino…
 
Quando perse di vista Rufy fu tutto buio, e dopo un forte boato Law si svegliò di colpo.
Si issò di poco sui gomiti per alzare la testa e fissare il muro davanti a sé. Sospirò, rincuorato dal fatto che fosse solo un sogno, intanto che le coperte scendevano dalle sue spalle e gli scoprivano la schiena nuda.
Mentre il cuore rallentava i suoi battiti, un mugugno soffocato lo distrasse dal torpore in cui era caduto. Voltò la testa verso la sua sinistra, dove un fagotto di lenzuola iniziò a spostarsi con borbottii sconclusionati.
“Sei sveglio, Rufy?” Il ragazzo, ancora in dormiveglia, aprì appena gli occhi per inquadrare il volto un poco angosciato di Law. Il moro tatuato, dal canto suo, riappoggiò la testa sul cuscino con un sospiro, cercando di scacciare i ricordi dell’ultimo incubo. La visione del suo ragazzo che tentava di sconfiggere il sonno per fare chissà cosa era un ottimo distrattore.
“Mm… Torao..?”
“Dimmi.” Rispose il ragazzo con voce ovattata tanto quanto quella dell’altro, tendendo però le orecchie.
Qualsiasi cosa volesse dire, si perse nella mente confusa di Rufy. Il moro, con gli occhi più chiusi che aperti, rimase qualche istante immobile. Poi alzò un braccio e circondò le spalle di Trafalgar, facendo sì che l’altro si muovesse ed accoccolandosi meglio nell’abbraccio che si era costruito da solo.
Il chirurgo non poté fare altro che sorridere, avvolgendo entrambi nelle coperte e beandosi del calore infuso da corpo di Rufy schiacciato contro il suo, prima di baciare la fronte del ragazzo già assopito fra le sue braccia e raggiungere quest’ultimo nel mondo dei sogni semplicemente richiudendo gli occhi. Per quella notte, nessun altro incubo l’avrebbe più tormentato.
 
 
***Angolo dell’Autrice***
Se devo essere sincera, speravo di riuscire a far venire l’ultima scena più fluffuosa. Non  lo so, mi immaginavo un concentrato di dolcezza diabetica che facesse un forte contrasto con l’incubo, ma è uscito così e non me ne lamento troppo.
È stata un’ispirazione improvvisa che ha avuto un paio di giorni per svilupparsi ed il tempo dei dieci minuti che seguono una verifica di matematica per essere scritta, in poche parole è penosa, ma personalmente sorvolo anche su questa perché l’idea mi piace e perché questa è la Yuri&Yaoi’s Week e niente, mi sentivo semplicemente in dovere di scrivere questo testo e poi pubblicarlo.
Spero sia piaciuto anche a qualche lettore, in tal caso vi invito a lasciarmi una recensione e dirmi che ne pensate,
alla prossima,
_Kalika_
 
   
 
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