Film > Star Wars
Segui la storia  |       
Autore: LuckyGhost    17/10/2017    1 recensioni
L'equipaggio incontra un misterioso straniero, che li paga per essere portato su vari pianeti. Chi è, e perché il suo volto è un mistero? Potrebbe unirsi alla Ribellione?
Traduzione di una storia su Fanfiction.Net "Unexpected Rebellion"
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Darth Maul, Ezra Bridger, Hera Syndulla, Kanan Jarrus/Caleb Dume, Sabine Wren
Note: AU, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Dopo cena, l'equipaggio riprese le sue normali attività. Hera si diresse verso la cabina di pilotaggio, Zeb e Kanan iniziarono a giocare a Dejarik, e Sabine si diresse verso la sua cabina. Prese il suo quaderno e dei colori e si immerse nel disegno. Questa volta la sua rappresentazione non era stata complicata, e non aveva nemmeno richiesto grandi quantità di colore. Di solito lei impiegava parecchio tempo per un disegno, e utilizzava svariate sfumature di colore, ma ora come ora le servivano solo quei due colori - nero e rosso. Quando aveva terminato gettò il quaderno, non curante di dove sarebbe andato a finire, e furtivamente si avviò verso la cabina di Reddie. Bussò, non voleva entrare di sua iniziativa come aveva fatto in precedenza.

"Avanti."

Sabine entrò, e vide Reddie seduto al tavolino, stava leggendo uno dei libri che si trovavano sulla mensola vicino al letto.

"Ciao, di nuovo." Sabine sorrise, leggermente nervosa.

"Um, ciao." Rispose Reddie. Sembrava essere confuso.

"Hai tutto quello che ti serve? Potrei portarti dell'acqua o qualcos'altro." Offrì Sabine.

"No grazie. Non ho bisogno di nulla, tranne un passaggio a Lothal." Alzò il libro, in questo modo Sabine riuscì a leggerne in titolo. Narrava la storia di Lothal ed illustrava interessanti luoghi da visitare.

"Hai mai sentito parlare di quel pianeta?" Chiese Sabine, contenta di poter iniziare a parlare di un argomento sul quale era preparata, e, lentamente e senza sembrare invadente, si sedette sul letto.

"Si, potrebbe risultare una visita interessante. Ci sei mai andata?"

"Si, da sempre andiamo là."

"Sembra che là abbiate una sorta di base segreta."

"Be, non proprio. Credo soltanto che sia la nostra destinazione preferita." Sabine realizzò che non doveva parlare tanto come stava facendo e doveva cercare di essere più prudente, come lo era Reddie. Da quello che ne sapevano, poteva anche essere un agente sotto copertura dell'Impero, che cercava di acquisire informazioni sui ribelli...

"Bene. Lo conosci bene, allora." Chiese Reddie.

"Probabile." La vaga risposta risuonò nella stanza.

"L'Impero quanto controllo ha sul pianeta? Ci saranno molti Imperiali in giro?"

Sabine si rilassò. "Un sacco. Lì hanno stabilito una grande base militare, e anche l'Accademia per i cadetti. Di solito si limitano ai centri urbani."

"Va bene." Annuì Reddie.

"Perché l'Impero ti sta cercando?" Chiese Sabine. Non aveva idea di come sostenere quel tipo di conversione, così semplicemente fu diretta e glielo chiese, sperando che Reddie le rispondesse. Sembrava che quella domanda lo avesse colto di sorpresa.

"Per la verità,  non stanno cercando me." Infine rispose lui.

Sabine alzò le sopracciglia, e lo guardò con uno sguardo interrogativo, poi realizzò che lui non la stava guardando in viso, e così aggrottò la fronte.

"Loro pensano che io sono morto. Ma se venissero a sapere che sono vivo, mi darebbero sicuramente la caccia." Spiegò Reddie.

"Che hai fatto di tanto terribile?" Continuò a chiedere lei.

"Be, è complicato. Comunque, quando ho bisogno di crediti, accetto lavori temporanei come cacciatore di taglie."

"Cacciatore di taglie?" Sabine era sorpresa.

"Che c'è? Ti sembro uno con un lavoro onesto, forse?" Reddie si strinse nelle spalle. "Prendo di mira ufficiali di alto rango e pezzi grossi dell'Impero."

"Non mi piacciono i cacciatori di taglie." Disse Sabine incrociando le braccia e giudicandolo in silenzio.

"Non ti ho chiesto di farteli piacere." Reddie non ne era sorpreso.

"Quindi tu uccidi la gente per vivere." Concluse Sabine.

"Come ho detto - occasionalmente." Reddie non riusciva a capire perché si stesse giustificando con lei, ma continuò. "Non ho bisogno di molti soldi - solo il necessario per viaggiare e per il cibo."

"I tuoi clienti oppure gli altri cacciatori, loro come ti chiamano?" Sabine realizzò che doveva avere un nome per costruirsi una reputazione tra gli abitanti, oppure quando accettava gli incarichi.

"Ho sentito soprannomi come 'L'Ombra' oppure 'L'Invisibile'. In questo periodo il secondo è molto popolare." Ammise Reddie.

"Perché non me l'hai detto subito e invece me ne hai fatto inventare uno nuovo?" Chiese Sabine.

"Potrebbe sembrarti strano." Disse Reddie facendo spallucce.

"Perché le persone ti chiamano 'L'Invisibile'? È perché nessuno ti ha mai visto?"

"No. È per come lavoro. Posso raggiungere il mio bersaglio senza che nessuno se ne accorga e dia l'allarme. Di solito lo faccio sembrare un incidente, così che nessuno possa sospettare nulla." Reddie sembrava essere fiero di questo. "Ed io non resto in un singolo posto per troppo tempo, quindi non molte persone mi hanno mai visto per più di una, due volte massimo."

Sabine non voleva ammetterlo ad alta voce, ma queste sue presunte abilità la impressionavano molto. Ad ogni modo fece cadere l'argomento sul cacciatore di taglie, e subito chiese. "Quindi viaggi molto?"

"Tutto il tempo. Perché continui a fare domande su di me?"

"Sono curiosa. Credo." Disse Sabine. "E viaggi da solo tutto il tempo?"

"Si."

"Che mi dici della tua famiglia, o amici?"

"Nessuno."

"Cosa è successo."

"Non sono proprio una persona socievole."

"Non l'avrei mai detto." Disse Sabine ironica. "Ma io intendevo cosa è successo alla tua famiglia?"

"Tutti morti. Che cos'è un interrogatorio?" Chiese irritato Reddie inclinando la testa.

"No, mi dispiace. Ma comunque, credo che tu,  un cacciatore di taglie, non abbia bisogno di nascondere il volto, almeno non di fronte a noi."

"Hai ragione." Confermò Reddie, senza comunque sbilanciarsi ad una spiegazione.

Sabine restò in silenzio. Passarono dei minuti senza che nessuno dei due dicesse nulla.

"Se stai aspettando che ti dica qualcosa, allora stai sprecando il tuo tempo. Non condividerò questa informazione su di me." Disse Reddie interrompendo il silenzio.

"Va bene." Sabine cercò di sembrare comprensiva, ma riuscì a suonare delusa. 

"Adesso vado. Atterreremo su Lothal tra qualche ora." Sabine si alzò in piedi e si diresse verso la sua cabina. Ma venne fermata da Kanan lungo la strada.

"Gli hai parlato?" Chiese Kanan.

"Si, ci ho parlato."

"Ti ha detto qualcosa di interessante? Sinceramente non so cosa pensare di lui. Non riesco a percepirlo nella Forza, e questa è una cosa che non mi è mai capitata. Mai." Ammise Kanan.

"Si. E concordo pienamente con te. È molto strano. Ha detto di essere un cacciatore di taglie."

"Cosa?" Kanan era rimasto senza parole come era successo a Sabine pochi minuti prima. "Be, questo non lo diremo ad Hera."

"Assolutamente no. Ma se ti può far sentire meglio, ha detto che prende di mira solo gli Imperiali, e solo quando gli servono crediti per mangiare e viaggiare."

"Questo non aiuta molto."

"C'è di più." Disse Sabine dopo qualche minuto.

"Sono notizie peggiori?"

"Non lo so. Ma deve aver fatto qualcosa di davvero brutto in passato, credo ancora da prima che iniziasse il suo lavoro come cacciatore di taglie. L'Impero crede che sia morto, e lui non ha intenzione di cambiare nulla. Ha detto che lo ucciderebbero."

"Interessante. Ma mi farebbe piacere scoprire perché non riesco a percepirlo in nessun modo attravero la Forza. È come se lui non esistesse, tranne quando lo guardo direttamente."

Sabine non seppe come rispondere e si scusò per poter sgattaiolare nella sua stanza e recuperare qualche ora di sonno.

Quando la nave atterrò, Reddie era già pronto per partire. Diede una veloce occhiata fuori e poi si voltò di nuovo prendendo alcuni crediti e li diede ad Hera. Lei si limitò ad osservarli.

"Wow. Questo è il tuo solito prezzo?" Lo guardò incredula.

"Forse, non è abbastanza?" Chiese Reddie.

"No, va bene. Va più che bene, in realtà."

Reddie rise al suo commento.

"Sai che ti dico." Hera diede un'occhiata a Kanan in cerca di approvazione. "Sei hai bisogno di altri passaggi, dovunque vuoi, puoi chiamarci. Vuoi il nostro contatto?" Chiese Hera.

"Mi piacerebbe." Rispose Reddie. "A dirla tutta, ho in programma di restare solo per qualche giorno a Lothal. Poi potrei chiamarvi, se vi va di darmi un altro passaggio."

Reddie ed Hera poi si scambiarono i loro contatti dei commlink e Reddie se ne andò.

"È magnifico." Escalmò Hera. "Con un semplice, piccolo viaggio, abbiamo guadagnato più crediti di quanti ne avremmo guadagnati con Vizago in mesi."

"Allora, accettiamo la sua proposta e lo portiamo dovunque voglia?" Chiese Kanan.

"Per tutto questo denaro. Pagheremo il pieno, e riusciremo a mettere anche qualcosa da parte per inguaiare L'Impero per un bel po' di tempo. E per di più non dovremmo fare nulla di rischioso." Hera elencò tutti gli aspetti positivi di quella situazione. 

"Questo è vero." Kanan si voltò verso Sabine.

"Dovremmo farlo."

Ma Kanan comunque decise che avrebbe fatto attenzione a quel tizio è che lo avrebbe tenuto d'occhio.
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Star Wars / Vai alla pagina dell'autore: LuckyGhost