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Autore: Helena Hufflepuff    17/10/2017    0 recensioni
Ginny e Luna decidono di rendere indimenticabili le vacanze dopo i M.A.G.O., prima che le loro strade si separino. Ma quello che non sanno è che molte sorprese le attendono dietro l'angolo...
Genere: Commedia, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Ginny Weasley, Harry Potter, Luna Lovegood, Rolf Scamandro | Coppie: Hannah/Neville, Harry/Ginny, Luna/Rolf, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Capitolo 5

Ginny si svegliò di soprassalto dopo quello che le parve un secondo sentendo una musica a tutto volume rimbombare nella tenda. Guardò l’orologio da polso: erano le sei in punto.

“Luna, buongiorno” sussurrò lei rivolta al letto superiore. La mancanza di reazioni la insospettì, così si alzò e si mise in punta di piedi per controllare l’amica: peccato che la giovane Lovegood non fosse nel suo letto.

Controllò se almeno aveva lasciato una traccia qualsiasi di dove fosse andata: un bigliettino, o qualcosa del genere. Guardò ovunque: sul giaciglio dell’amica, sopra e sotto al proprio (nel caso fosse caduto a terra), sul tavolo… ma niente da fare, non aveva lasciato neanche una riga. Ginny le voleva bene, ma l’abitudine di Luna di dare troppe cose per scontate la indispettiva. Stava per rinunciare e cominciare a preparasi per la colazione, quando un fruscio dietro di lei la fece voltare.

“Buongiorno, Ginny. Sei nervosa; i Gorgosprizzi t’hanno fatto visita?”

“Luna, finalmente! Non sai quanta ansia avessi… ma perché non m’hai lasciato almeno un bigliettino per dirmi dove andavi?”

“Ho visto un’ombra curiosa muoversi circa alle cinque, così l’ho seguita; in fondo siamo qui per questo, studiare gli animali. Il biglietto m’avrebbe fatto perdere tempo prezioso” Luna le rispose senza perdere il suo tono calmo, come se fosse strampalato che la sua migliore amica si preoccupasse per sciocchezze tipo la sua incolumità.

“Va bene, ma la prossima volta chiamami, d’accordo? Ho diciott’anni, non ho ancora voglia di avere un infarto, meno che mai mentre sono in vacanza con la mia migliore amica” concluse con un occhiolino divertito.

“Lo sai che sono arrivate altre persone?” la informò Luna, mentre si lavava la faccia con l’acqua che aveva fatto apparire in un catino. “Penso siano americani, perché parlavano inglese, ma avevano un accento così strano. Però mi sembrano interessanti: li ho sentiti parlare di Pukwudgie e Wampus, mi piacerebbe saperne di più -  chissà perché a scuola non studiamo mai gli animali fantastici degli altri continenti. Alcuni di loro cantavano l’inno della loro scuola: è molto carino, niente a che fare con quello di Hogwarts. Ah, e i capi della spedizione ci vogliono parlare prima di colazione”.

Ginny a sentire queste parole quasi si strozzò col proprio respiro. “Co-cosa? Quando aspettavi a dirmelo?”

“C’era scritto sul foglio delle comunicazioni”

Ginny lo guardò per la prima volta dal loro arrivo. Ed ecco in cima il primo avviso: Tutti i nuovi arrivati devono sostenere a coppie un incontro conoscitivo con il comitato scientifico, tra le 6.30 e le 7.00 del mattino successivo al loro arrivo, o comunque entro le prime 24 ore di permanenza.

I suoi occhi corsero alla pendola: le 6.55. Maledizione.

“Luna, siamo in ritardo sparatissimo!”

“Davvero?” Luna guardò a sua volta la pendola. “M’hanno detto che si chiama fuso orario; non sapevo che fosse così tardi”.

Ginny ormai non l’ascoltava più: si fiondò fuori dalla tenda e corse verso la tenda centrale facendosi una coda di cavallo alla bell’e meglio.

Luna la raggiunse proprio mentre una coppia usciva dalla tenda, con la solita calma, gli orecchini a ravanello che dondolavano allegri ai suoi lobi.

“I prossimi!” gridò una voce all’interno. Ginny e Luna entrarono, la prima un po’ nervosa, la seconda saltellando apparentemente senza alcun pensiero al mondo. Un uomo sulla cinquantina indicò loro due sedie libere, su un lato di un tavolo rettangolare; sull’altro lato c’erano cinque sedie, dove avevano preso posto Newt Scamander, la moglie Tina, una donna bionda dal sorriso contagioso e un uomo dai tratti mediterranei. L’ultima sedia era vuota.

“Buongiorno, scusate il ritardo” esordì Ginny non appena prese posto.

“Tranquilla, sappiamo bene che il letto è molto comodo… e il foglio lì dov’è non lo guarda nessuno” la rassicurò la bionda con un sorriso tutto denti. “Voi siete della delegazione britannica arrivata stanotte, giusto? Posso capire che siate stanche; ho chiesto il motivo di una levataccia simile ai vostri compagni, ma ammetto che non l’ho capito granché”. Sospirò, mentre il suo compagno estraeva due cartellette da una nutrita pila sul tavolo.

“Siete Luna Pandora Lovegood e Ginevra Molly Weasley, dico bene?” L’uomo aveva una voce calda, e il suo accento faceva apparire ogni frase come una canzone. “Diplomate ad Hogwarts, Regno Unito, lo scorso giugno. Cosa vi ha portate a unirvi alla spedizione?”

“Amo questa vita” rispose semplicemente Luna, come se stesse dicendo un’ovvietà. “Sono convinta che la società magica non sia ancora pienamente consapevole della ricchezza del nostro pianeta: le piante, gli animali… tutto questo merita di essere studiato e approfondito per essere meglio amato e rispettato”.

Mentre Luna parlava di tutti i suoi ideali, Ginny pensava freneticamente a cosa rispondere. Certo, era interessata a quel tipo di vita, e voleva vivere quell’esperienza che le si era presentata, se non altro per non vivere col rimorso di non averci provato, ma una parte della sua coscienza – forse quella più saggia, le disse una vocina interiore – le faceva notare che in quell’accampamento praticamente tutti avevano più ragioni e motivazione di lei per restare. Non voleva far fare brutte figure a Luna e suo padre che si erano tanto adoperati affinché entrasse nella delegazione, ma…

“Miss Weasley, è ancora dei nostri?” Una voce la riscosse violentemente dai suoi pensieri.

“Sì, certo. Mi scusi, mi sono messa a pensare… e temo di essere un po’ partita per la tangente” disse lei, cercando di non avvampare sotto quel fuoco incrociato di occhi.

“Ricominciamo” disse l’uomo sbrigativo. “Ginevra Molly Weasley…”

“Weasley?” domandò il signor Scamander, interrompendolo. Si voltò verso Ginny con un sorriso gentile: “Per caso conosce un certo Charlie Weasley?”

“Certo” rispose Ginny, sorridendo sollevata. “È mio fratello!”

“E mi dica, è mai andata a trovarlo in Romania?”

“Certo… l’ultima volta che sono andata da lui è stata l’anno scorso, come regalo di compleanno. Ho aiutato un po’ nell’infermeria già che c’ero, e devo dire che sono diventata abbastanza abile nel primo soccorso per infortuni minori.”

“Che coincidenza! Abbiamo appena saputo che la nostra infermiera, miss Light, è a casa in maternità. In attesa della sostituta, sarebbe disponibile a occuparsi lei degli eventuali incidenti? Si tratterebbe di pochi giorni, forse una settimana, e la chiameremmo solo in caso di necessità, così che possa comunque partecipare alle uscite in programma”. La bionda le sorrise incoraggiante, e Ginny non se la sentì di dire di no – forse non c’era la passione bruciante di alcuni, ma quanto meno la buona volontà sì.

“D’accordo, grazie mille” le sorrisi di rimando.

“Ottimo, veramente ottimo. Ora direi di andare a fare colazione; signorine, penso che anche voi sarete affamate” Newt sorrise alle ragazze e fece per alzarsi, ma Tina aggiunse: “Alle 8 dovete tornare qui per incontrare il referente dei giovani, che evidentemente s’è dimenticato di venire…”

“Si sarà riaddormentato, come ieri” sussurrò la bionda al collega, che abbozzò un sorrisetto.

“Grazie cara, se non ci fossi tu… Ma adesso gradirei andare, o rischiamo di non avere più nemmeno pane e acqua per iniziare la giornata!” disse Newt, guardando con tenerezza la sua compagna di una vita.

Ginny distolse lo sguardo, come se stesse assistendo a una scena sconveniente, e per distrarsi chiese a Luna: “Perché non mi racconti quello che hai fatto stamattina? Sono curiosa”

“Anch’io” rispose Luna con aria sognante mentre si dirigevano verso la rumorosa tenda che fungeva da mensa. “Dici che ci saranno i plum cake?...”

=^_^= * =^_^=

NdA: indovinate chi non ha pubblicato assolutamente entro la metà del mese? Mais oui, c'est moi!

Battute sciocche a parte, ora non prometto più date di pubblicazione, e se questo articolo non è meglio dell'altro, nel prossimo introdurrò un nuovo personaggio decisamente importante, quindi spero diventi un po' più interessante la cosa!

Grazie della pazienza e, se vi va, di eventuali commenti!

   
 
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