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Autore: lagertha95    17/10/2017    1 recensioni
Sono passati 10 anni dalla fine della Seconda Guerra Magica.
Hermione e Draco hanno vissuto felici, in una Londra ormai in pace, ma adesso qualcosa è cambiato.
Cos'è successo di così grave da portare Draco ad allontanarsi?
Hermione riuscirà a mettere da parte tutto l'orgoglio grifondoro che la contraddistingue?
In un viaggio che la porterà a ripercorrere luoghi del passato, Hermione riscoprirà se stessa e in mezzo ai ricordi prenderà coscienza di cose che fino ad ora le erano risultate invisibili.
Dal testo:
“Dove andrai?” mi chiede.
Non lo so, non ancora. Forse dovrei iniziare da dove tutto è cominciato…
“Hogwarts”.
Genere: Erotico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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Salve a tutti/e!
Eccomi qua, con un nuovo capitolo scritto dal punto di vista della nostra serpe bionda preferita. So che è passato poco tempo (solo 4 giorni) dall'ultima pubblicazione, ma ero...troppo impaziente, diciamo così, di pubblicare questo capitolo, che è uno di quelli che ho preferito scrivere :)
Ovviamente, vorrei ringraziare tutti voi che leggete, commentate, apprezzate la mia storia. Perché vi assicuro che senza di voi probabilmente avrei abbandonato la pubblicazione, limitandomi a scrivere per me.

Questo piccolo angolo-autrice che mi ritaglio ogni volta, oggi sarà più lungo.
La frase di apertura di questo capitolo è “Parigi è sempre una buona idea”, in francese “Paris est toujours une bonne idèe”. Perché ho scelto questa frase e non mille altre che avrei potuto scrivere io oppure trovare in uno dei tanti altri libri che amo con tutta me stessa?
I motivi sono due:

-Il primo è che è il titolo di un libro che sto leggendo. Un libro fantastico, scorrevole, trascinante nella sua semplicità. Se avete voglia, se avete tempo, se siete lettrici e lettori curiosi, prendetevi il tempo di leggerlo che ne vale davvero la pena.

-Il secondo è un motivo più “mio”, più intimo. Mi riconosco in questa frase come se mi vedessi allo specchio composta di lettere. Parigi, per me, è la città ideale. Parigi è tutto. Qualunque cosa una persona cerchi, a Parigi la troverà. Sei un'appassionata di arte antica? Preferisci l'arte dal 1800 in poi? Sei un'amante dell'architettura/della letteratura/della storia? A Parigi troverai tutto questo e molto di più. Parigi è un caleidoscopio: ad ogni angolo avrai una visuale diversa del mondo. Il mescolio di culture, la storia permeante ogni benedetto sampietrino che calpesti, l'arte che va dalle fondamenta cittadine piene di teschi e scheletri fino ai gargoyle più alti di Notre-Dame. Parigi è e sarà sempre una buona idea. Avete bisogno di staccare, di pensare, di riflettere, di evadere dalla vostra vita? Prendete un aereo, volate fino a Parigi, ritagliatevi del tempo per camminare per le avenues, i boulevards, le rues, con il naso in su e gli occhi mai immobili. Annusate gli odori di una città che è stata teatro di eventi che hanno fatto la storia, perdetevi a immaginare che le campane di Notre-Dame siano suonate dal gobbo Quasimodo, che nella piazza ci sia Esmeralda intenta a ballare una danza zingara, immaginate di incontrare Pascal e Robespierre, Maria Antonietta e il Re Sole, i Moschettieri, Cosette e Fantine. Immaginate tutto quello che volete: a Parigi diventerà, anche se brevemente, realtà.

Spero che ognuno e ognuna di voi, almeno una volta nella vita, riesca a fare sua Parigi, a perdersi nei vicoli di Montmartre, a rilassarsi guardando scorrere la Senna, a meravigliarsi nell'osservare le opere d'arte del Louvre o del Musée d'Orsay, a non farsi prendere dalle vertigini montando sulla Tour Eiffel.
Parigi è amore, avventura, felicità, malinconia, cultura. Parigi è tutto ed è per questo che “Parigi è sempre una buona idea”.

Detto questo, vi lascio alla lettura di questo capitolo, che spero vi piacerà. Aspetto qualche commento, se vi andrà di farlo.
A presto,
Baci Lagherta :*

 

Capitolo 10
 

Draco's POV


Parigi è sempre una buona idea¹.
Amo questa città quasi quanto amo casa mia. L'arte che impregna le strade, molto più che a Londra. L'assenza di quella pioggerellina perpetua tipicamente inglese. La storia che si calpesta ad ogni passo. Le crêpes e la panaché², le passeggiate sugli Champs Élysées, Montmartre e i suoi artisti, il lungo-Senna dove passeggiare per ore.
Parigi è la città dove vorrei vivere. No, dove io vorrei vivere con lei..
Lei era innamorata di questa città, lo è ancora. E io sono ancora innamorato di lei. D'altra parte, come si possono dimenticare 10 anni passati insieme? 10 anni in cui ci siamo ricostruiti, pezzo dopo pezzo, in cui siamo scesi a patti con i nostri modi di fare e con le nostre visioni del mondo. 10 anni in cui siamo cresciuti e in cui abbiamo coltivato il nostro amore. 10 anni che paradossalmente sono volati, perché è così che funziona quando si sta bene con qualcuno: il tempo non è mai abbastanza.
Passeggio, lungo il Quai d'Orsay, osservando i bateaux-mouches³ che navigano tranquilli nella Senna. Con la coda dell'occhio, e in lontananza, vedo la sagoma inconfondibile della Tour Eiffel.



Non ci voglio salire.” pigola.

Ma dai, Hermione. Non fare la bambina.”

Non voglio salirci, ho paura. E non sto facendo la bambina. Ho paura dell'altezza⁴ e tu lo sai.”

Andiamo, sei salita sulla mia scopa. Che sarà mai salire su un edificio che anche se molto alto è sicuramente più stabile di uno stecco di legno?” sogghigno. So che ha paura dell'altezza, ma so anche che sta cercando di combatterla e che se le lancio anche un minimo accenno di sfida, lei accetterà. La sorpresa che l'aspetta in cima dovrebbe evitarmi di essere affatturato.

704 scalini dopo⁵, leggermente affannati e con Hermione che mi stritola un braccio, entriamo nel ristorante Jules Verne⁶. Il maître ci accoglie, accompagnandoci ad un tavolino riparato dagli occhi indiscreti dei turisti. Una candela bianca e una rosa rossa stanno al centro del tavolo. Lei si accomoda, roteando gli occhi senza dire nulla, abituata al mio voler sempre darle il meglio.

Senza che ordiniamo, dal momento che ho organizzato tutto nei minimi dettagli, ci viene servito un antipasto misto di mare, con ostriche, capesante e cozze accompagnato da due calici di Muscadet⁷ fresco.
Lei mi guarda, sospettosa. Non è stupida, avrà sicuramente capito che c'è qualcosa in ballo. Io però faccio finta di nulla e bevo un sorso di vino, sorridendole nel modo più sincero che conosco.
Agli antipasti segue una Bouillabaisse, accompagnata da croutons spalmati di rouille⁸ e due calici di Chablis⁷ d'annata.
Intanto parliamo, di molte cose e al tempo stesso di nulla. Lei è troppo impegnata a cercare di capire cosa stia nascondendole e io sono troppo preso dal mascherare quali siano le mie vere intenzioni.

Il cameriere arriva, per l'ennesima volta, salvandomi da quegli occhi indagatori che hanno deciso che stasera avrebbero dato il meglio di loro e io tiro un sospiro di sollievo. Sparecchia la tavola, toglie i calici di vino (quelli di Hermione sono stati tolti che erano ancora pieni a metà) e ci lascia da soli di nuovo.

Che cosa mi stai nascondendo, serpe?” mi chiede in un sibilo, gli occhi tanto assottigliati che l'oro è ingoiato dal nero delle lunghe ciglia curve.

Niente, tesoro” rispondo, con la migliore faccia di bronzo che riesco a tirare fuori.”Ti piace qua? La cena è stata di tuo gradimento?” chiedo, con un sorriso sornione stampato sulle labbra.

Fantastica, l'ho adorata davvero molto” sorride, sincera. So di non averla convinta, non ne sono mai stato capace. Lei sa leggermi come nessun altro.


Il cameriere torna, si avvicina a me sotto lo sguardo attento di Hermione e mi sussurra all'orecchio. “Monsieur, si vous voulez me suivre...le dernier étage est prêt, comme vous l'avez demandé. Io annuisco e poso il tovagliolo.


Tesoro, ti va di salire all'ultimo piano?”

Draco...”

Lo so che hai paura, ma ci sono io con te. Non ti metterei mai in pericolo. E poi non puoi perderti la vista spettacolare di Parigi dalla cima della Tour Eiffel. Per favorele dico, tendendole la mano. Esitando la prende e io la guido verso gli ascensori. Prego Merlino e Morgana e Salazar che tutto sia perfetto.


Le porte dell'ascensore si aprono e io tiro un sospiro di sollievo. È tutto esattamente come ho chiesto. La guardo trattenere il respiro, gli occhi sgranati e le mani a coprire la bocca rosea e perfetta. Solo Morgana sa quanto mi senta fortunato ad avere questa donna al mio fianco.
Le prendo una mano e gentilmente la porto fino al tavolino, illuminato da un paio di candele e con una ninfea chiusa in un vasetto pieno d'acqua come centrotavola, che sta al centro della piattaforma. Tutta intorno a noi, Parigi illuminata. Le scosto la sedia e la faccio accomodare, poi mi siedo davanti a lei. Un cameriere silenzioso ci serve due fette di tarte tatin¹⁰ e due calici di marsala.
I suoi occhi sono ancora pieni delle luci di Parigi e io penso di non aver visto nulla di più bello in tutta la mia vita.


Amore mio. Oggi è il nostro anniversario. Non ti ho portato a cena solo per festeggiare i meravigliosi 7 meravigliosi anni che ho avuto la fortuna di condividere con te. Ti ho portata qua, perché voglio chiederti una cosa. Non preoccuparti, non ti chiederò quello che stai pensando in preda al terrore. Però, stiamo insieme da tanto e io vorrei che il mondo intero sapesse che le mie intenzioni sono serie nei tuoi confronti. Anche se non me lo dici, leggo nei tuoi occhi quanto ti feriscano i pettegolezzi secondo i quali io ti terrei all'amo solo per ristabilire la mia reputazione, e che una volta che sarò stato riabilitato ti lascerò. Ti prego di non crederci amore mio. Io sto con te perché mi hai porto una mano quando nessun altro era disposto a farlo, perché mi hai concesso una seconda chance nonostante tutto quello che ti ho fatto e che ti è accaduto anche a causa mia. Tu mi hai aiutato a sopportare l'agonia con lo stesso amore con cui mi hai aiutato a scoprire la felicità11. Tu sei tutto ciò per cui in questi anni ho combattuto e che ho desiderato. Non voglio chiederti di sposarmi. Non ancora. Perché voglio che quando lo farò tu sarai sicura e dirai di sì. Voglio che quando te lo chiederò, sapremo entrambi di essere capaci di superare anche il più terribile litigio. Voglio che quando te lo chiederò, tu non avrai nessun dubbio e che sarai pronta a condividere con me ogni giorno, da quel momento in poi. Ed è per questo, che qua, ti chiederò un'altra cosa. Amore mio, vuoi accettare questo anello, appartenuto per secoli alla mia famiglia, come simbolo della mia promessa di renderti mia moglie?”


Mi guarda, gli occhi ancora più sgranati di quanto ritenessi possibile. Zitta. Non credo di essere mai riuscito, in tutti questi anni, a zittirla con le sole parole. Sono sempre dovuto ricorrere a incantesimi oppure a baci. La guardo osservare la scatolina blu che si è rivelata quando la ninfea si è schiusa. Con mano tremante la prende e la apre. Quasi le cade di mano, tanto è emozionata.


Draco…” sussurra. Le dita sottili aprono la scatolina. Dai suoi occhi capisco quanto sia stupita. Effettivamente anche io, quando mia madre me lo ha portato dopo che glielo avevo chiesto, sono rimasto un po' sconvolto. L'anello di famiglia dei Malfoy è un semplicissimo, quanto splendido, solitario dal taglio a diamante su una delicata fascetta in platino. Non mi sarei mai aspettato, da una famiglia come la mia, che ostenta la propria ricchezza e la propria purezza di sangue ad ogni passo che compie, un anello tanto semplice. Alza gli occhi su di me e io mi accorgo che sono pieni di lacrime.

Le prendo l'anello dalle dita e la guardo, sorridendo. Ripeto le identiche parole di 2 anni fa.


Sì o no, Granger. È facile come risposta. Accetti questo anello e il conseguente fatto che agli occhi dell'intero mondo magico saremo ufficialmente fidanzati? Che non sarà una relazione così tanto per, che sarà qualcosa di duraturo e serio? Sì o no?”.

È un sussurro quello che le esce dalle labbra. “Sì”



Parigi. Continuo a passeggiare, guardandomi intorno, ma niente attira la mia attenzione. Anzi, meglio dire che da quando non c'è lei al mio fianco niente e nessuno ha più attirato la mia attenzione. Chissà che cosa starà facendo e dove sarà, in questo momento. Non siamo mai stati divisi così tanto a lungo senza neanche scriverci una lettera. Non sono più arrabbiato, sono soltanto ferito adesso. Non capisco perché sia scoppiata in quel modo, come abbia potuto paragonarmi a Lucius. Sa quanto mi faccia male eppure lo ha fatto. È vero anche che è stata strana, negli ultimi tempi, ma ho pensato che quando si fosse sentita pronta a parlarne lo avrebbe fatto. E invece non l'ha fatto e il risultato è stato questo.
Fantastico. Quella testona di una Mezzosangue. Merlino. Se qualcuno si prendesse la briga di cercare la parola testarda sul dizionario, vedrebbe che accanto alla definizione spiccherebbe una sua foto.
Testarda, orgogliosa e io ne sono dannatamente innamorato. Questo l'ho capito, esattamente come ho capito che nonostante tutto non voglio rinunciare a lei. Lei che per me è stata un faro nella tempesta che ho vissuto nel dopoguerra. Lei che per me è ancora un'ancora a cui aggrapparmi senza aver paura di essere abbandonato alla deriva. Lei che per me è tutto.

Torno veloce all'appartamento sul Quai des Orfèvres, faccio i bagagli con un colpo di bacchetta e scrivo un biglietto frettoloso a mia madre.
 

Parigi, 25 marzo 2008
 


Madre,
sto partendo. Di nuovo. Sarò a Lisbona in giornata, se mi cercherai sai dove trovarmi.
Spero di tornare presto.
Con amore infinito,
Draco.


P.S: ti ricordi di quella cosa di cui avevamo parlato prima che io ed Hermione litigassimo? Ecco, se non ti dispiace, potresti mandarmelo? Ti prometto che ti spiegherò tutto una volta che saremo tornati. Ti voglio bene mamma.



Lego il messaggio alla zampa di Emperor11, lo faccio uscire dalla finestra e mi smaterializzo.
Devo trovarla e forse so anche dove, spero solo che non sia troppo tardi.

* * *

Note:

1: “Parigi è sempre una buona idea” è un libro scritto da Nicolas Barreau, autore francotedesco, che ho letto da poco, che mi è piaciuto tantissimo e il cui titolo è diventato il mio motto. Parigi è una delle città che preferisco, tra quelle che ho visitato. Amo tutto di Parigi. Anche i turisti che ti calpestano se ti attardi un tantino di più davanti a un quadro o a una statua del Louvre o del Musèe d'Orsay e, sappiatelo, io sono una persona molto poco tollerante al contatto fisico con sconosciuti, alla troppa gente e all'invasione del proprio spazio personale. Quindi immaginatevi quanto ami Parigi per sopportare tutto questo :) ci sono stata già 3 volte, in 22 anni di vita, e ho intenzione di tornarci una quarta e una quinta e una sesta e...insomma, non mi stancherò mai di girare Parigi. Come ho già detto, “Parigi è sempre una buona idea”.

2: Panachè, ovvero birra e gazzosa. Bevanda tipica francese, che però personalmente non amo troppo. Preferisco la birra pura.

3: I bateaux-mouches sono dei battelli che navigano pigramente lungo la Senna.

4: ho sempre pensato che una paura totale e irrazionale fosse l'unica cosa che avrebbe potuto impedire ad Hermione di fare qualcosa e siccome tutti sappiamo che volare è decisamente qualcosa che non le piace e non le riesce, ta-daan ecco qua la sua acrofobia

5: li ho contati e vi assicuro che sono stati 704 scalini davvero faticosi

6: ristorante davvero situato al 2° piano della Tour Eiffel e citato sulla guida Michelin. Niente di meno che un ristorante simile per il nostro principino.

7: Muscadet e Chablis sono due vini bianchi secchi francesi, il primo delle valli della Loira, il secondo della Borgogna. Il Marsala invece è un vino liquoroso siciliano molto spesso abbinato ai dessert.

8: la Bouillabaisse è una zuppa di pesce tipica della Provenza, i croutons sono crostini abbrustoliti spalmati con una salsa di peperoni (la rouille)

9: traduzione! “Signore, ,se volete seguirmi...l'ultimo piano è pronto, come avete chiesto.”

10: la tarte tatin è un tortino di pasta brisèe con mele caramellate in caramello di zucchero e burro. Anche solo a scriverne il nome me ne è venuta una voglia tremenda. È un dolce semplice e sfizioso al tempo stesso e l'ho ritenuto adatto a Hermione.

11: Emperor è il gufo reale della famiglia Malfoy. Non credo avrebbero scelto un nome più umile.

   
 
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