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Autore: L1107    17/10/2017    1 recensioni
La storia che nessuno ha mai avuto il coraggio di raccontarvi è ora qui, alla vostra portata di mano. Non è adatta per i deboli di cuore, è la storia di come dall'odio nacque l'amore più puro e sincero, per poi finire nel dolore più atroce e forte. E' la storia di come i Malfoy pagarono tutti i loro peccati, è la storia di come quella battaglia si concluse con una delle perdite più gravi. Lei fu' onorata di continuo, lui venne dimenticato e abbandonato. Nessuno saprà mai il ruolo che ebbe Draco Malfoy in quella guerra.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Ginny Weasley, Narcissa Malfoy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta | Contesto: Da VII libro alternativo
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TUTTO IL DOLORE CHE HO
 
Gli sembrò di vedere un lampo di luce irrompere in quel castello devastato dalla Magia Oscura, un lampo che ferì il suo sguardo portandolo a voltarsi con la bacchetta ancora stretta fra la mano tremante e sudata, un lampo che squarciò il suo cuore lasciando solo maceria al suo passaggio. I suoi occhi, un tempo freddi e crudeli, sembrarono colmarsi di un caldo liquido trasparente che bagnò le ciglia chiare del ragazzo offuscandogli la vista. Il corpo era ancora teso, la gamba sinistra bloccata nel tentativo di fare un passo, il braccio steso in avanti con il palmo aperto, la bocca, sottile e bella, trasfigurata da una smorfia di puro orrore. Era stato colpito da un incantesimo alle spalle, aveva avuto giusto il tempo di voltarsi prima di essere colpito da quella luce argentata che lo aveva immobilizzato sul posto, solo gli occhi ardenti di rabbia erano stati la prova che i sentimenti erano tornati vivi in lui. Draco Malfoy, il giovane rampollo dell’illustre famiglia dei Malfoy, dal sangue puro come pochi, era stato educato fin dalla nascita a non mostrare nessun sentimento considerati dal padre fonte di debolezza, e i Malfoy non potevano essere deboli. Sprezzante, arrogante, viziato e borioso era così cresciuto Draco Malfoy, stimato da tutti per lo sguardo fiero e il bel volto, nessuno osava contraddirlo, ciò che lui diceva era legge per tutti… tranne che per lei. Bella come pochi, lo sguardo ardente di coraggio e fierezza, dolce e sensibile, gentile con tutti… tranne che con lui. Hermione Granger, una Mezzosangue, aveva osato sfidarlo davanti ai suoi amici, mettendolo in ridicolo con la sua arguta intelligenza, da quel momento era stato puro odio per i due… fino a quella sera del quarto anno al Ballo del Ceppo, quella sera tutto era cambiato. Il castello brillava di magia e le giovani streghe erano più belle che mai, tutte speravano di essere invitate dal bellissimo principe di Serpeverde, tutte tranne lei. Lei, con quei capelli lucidi e color del miele, fasciata da quella seta azzurra sembrava brillare di luce propria come una stella, lei che ballava stretta a quel Krum. L’aveva osservata tutta la sera, aveva visto lo sguardo di quello che lei considerava un migliore amico posarsi con rabbia e gelosia su di lei, aveva sentito le parole cattive scivolare fuori dalla lingua del rosso e lo sguardo fiero cadere con le lacrime che le avevano rigate il bel volto. L’aveva vista correre via e l’aveva seguita, senza chiedersi nemmeno il perché, l’aveva trovata nella torre di Astronomia con il volto rivolto verso la luna piena. Draco si era seduto accanto a lei senza dire una parola, poi le aveva preso dolcemente una mano e allo sguardo confuso, ma non disgustato di Hermione, aveva sorriso con tristezza mormorandole che gli dispiaceva. Non sapeva per cosa si stesse dispiacendo, ma non per il rosso, dentro di sé era contento che Ron l’avesse ferita e avesse dimostrato che idiota fosse. Da quel giorno si scambiavano sorrisi fugaci, e il loro odio cedette il posto a un amore semplice e puro, un amore che li avrebbe condotti all’inferno. Lei lo aveva riportato alla vita e solo lei, ora, poteva condurlo alla morte, e così aveva fatto, lasciandolo senza nessuna spiegazione alla fine del sesto anno e scomparendo insieme ai due suoi migliori amici, nessuna notizia, nessuna spiegazione… ma Draco aveva letto il dolore che le provocava quella separazione, quello sguardo così colmo di amore che riservava soltanto a lui, non aveva creduto a nessuna parola pronunciata da quelle labbra che lo avevano baciato con passione e dolcezza, per questo non si era arrabbiato ma solo rassegnato alla realtà, le aveva chiesto un ultimo bacio che ebbe il sapore amaro delle lacrime di dolore di entrambi, poi lei si staccò, lo guardò un’ultima volta e scappò via sparendo. Sapevano entrambi che il loro amore sarebbe stato pericoloso per quei tempi, sapevano entrambi che in quella circostanza era la cosa giusta da fare, Draco lo aveva accettato perché era l’unico modo per proteggerla dal nero di quel marchio impresso nella sua pelle.
Ora la rivedeva dopo più di un anno, solo per un momento e pensava sempre la stessa cosa: era bella. Hermione era bella, anche con i capelli arruffati, le ossa sporgenti dal volto, le occhiaie che le cerchiavano gli occhi che bruciavano più che mai, con le labbra spaccate e sanguinanti, con la terra che le sporcava la pelle di porcellana, Hermione rimaneva sempre la cosa più bella che avesse mai visto. Non ci fu’ il tempo di dirle niente, non ci fu’ il tempo di toccarsi e baciarsi, di lasciarsi riscaldare da quell’amore pericoloso ancora una volta, Draco venne disarmato e pietrificato nell’istante stesso in cui l’argento annegò nell’oro, da sua zia Bellatrix. Hermione si era riscossa troppo tardi, troppo felice di rivederlo dopo tutti quelli anni, troppo turbata da quei sentimenti ancora così forti nel suo cuore, aveva alzato la bacchetta un secondo più tardi, il secondo stesso che bastò a Bellatrix per lanciarle la maledizione che la torturò. Cadde lentamente, o così parve a Draco, davanti ai suoi occhi sbarrati da quell’orrore mentre tentava inutilmente di liberarsi da quelle corde invisibili, cadde lentamente, con i capelli arruffati a coprirle una parte del volto pallido e magro, cadde senza poter sentire l’urlo agghiacciante e muto che bruciò la gola di Draco, incenerendo per sempre il suo cuore. Cadde in preda al dolore più atroce, la gola bianca inarcata verso di lui, gli occhi colmi di lacrime puntati sull’amore della sua vita, mentre il corpo si contorceva sotto quel dolore che lei aveva già conosciuto molte volte. Cadde come una bambola spezzata, cadde abbandonando la luce che l’aveva contraddistinta, cadde perdendo la sua dignità e il suo calore, cadde e morì davanti agli occhi di Draco che si spensero insieme a lei, mentre le gambe gli crollavano improvvisamente finalmente libero dalla maledizione di sua zia, nelle orecchie ancora le urla delle sua amate, le mani vuote non avevano potuto fare nulla, niente per salvarla. Bellatrix rise, una risata senza gioia ma piena di cattiveria avvicinandosi al nipote inerme, che continuava a fissare quel corpo che aveva amato e adorato, accarezzato e venerato, quasi incredulo e sordo ai rumori della battaglia che continuava attorno a lui. Non sentì l’odore nauseabondo di sua zia, l’odore di un’assassina senza alcuna pietà, senza cuore, senz’anima.
<< Questo succede a chi osa tradire il Signore Oscuro >> gli aveva sussurrato all’orecchio chinandosi vicino a lui, poi si era alzata osservando dall’alto il disonore della sua famiglia, aveva alzato la bacchetta pregustando il momento e Draco non aveva mosso un muscolo, neanche quando il corpo di sua zia cadde inerme davanti a lui colpita alle spalle da un lampo di luce rossa che la mandò a sbattere contro un pilastro là vicinò provocandole un trauma cranico che la portò, dopo poco tempo, alla morte. Ginny Weasley si avvicinò a lui con i capelli fiammanti, senza guardare il corpo della sua migliore amica, certa che altrimenti non avrebbe retto, afferrò Draco per le ascelle rimettendolo in piedi ridandogli poi la propria bacchetta che aveva recuperato per lui.
<< Ho mantenuto la promessa fatta, ora cerca di rimanere vivo >> gli aveva detto prima di allontanarsi velocemente. E Draco aveva alzato gli occhi al cielo lasciando che le lacrime uscissero copiose dai suoi occhi, che il suo urlo sovrastasse il rumore della battaglia, che il suo dolore si espandesse a chiunque gli era nemico, in quello stesso momento il Bambino Sopravvissuto disarmò per sempre il Signore Oscuro, negli occhi la luce di una nuova speranza smorzata dalla morte di quella che per lui era come una sorella.
 
Questa è la vera storia, quella storia che nessuno ha ancora il coraggio di raccontare, troppo dolorosa, troppo atroce per chiunque conoscesse Hermione Granger, troppo difficile descrivere quell’urlo abominevole uscito con tutta la forza del dolore dalla gola di Draco, che li lacerò le corde vocali facendolo crollare a terra in un rivolo di sangue. Non morì, dopo essere stato operato e riabilitato al San Mungo Draco Malfoy sparì dalla vista e nessuno seppe che fine fece. Si racconta che travolto dal dolore insopportabile si sia reciso la gola di nuovo, abbandonato nella sua villa bellissima e vuota. Qualcuno racconta che abbia costruito una casa enorme, la casa dei loro sogni, nella quale visse su una sedia rivivendo di continuo l’istante in cui la vita abbandonò il corpo martoriato di Hermione. Qualcun altro racconta di come si sia sfregiato il volto per patire lo stesso dolore che aveva patito Hermione prima di essere colpita dalla maledizione che la uccise. Io non lo credo… penso che Draco sia morto nello stesso istante in cui quel lampo verde gli portò via la persona che amava di più, l’unica che avesse mai amato. Penso che Draco Malfoy sia morto con lei, nell’anima, mentre il suo corpo continuava a vivere… era quella la maledizione dei Malfoy. Penso che Draco abbia sofferto per i successivi 40 anni, rivivendo nella mente il ricordo della morbidezza della pelle di Hermione, il sorriso luminoso e lo sguardo d’amore. Penso che sia vissuto in preda ai sensi di colpa fino alla fine, abbandonato per sempre da nessuno, del resto molti dubitavano anche che fosse ancora vivo. Si narra che sia stata Narcissa a trovare il corpo privo di vita di Draco, dopo averlo cercato per molto tempo, si narra che il Marchio Nero era stato sostituito con un tatuaggio babbano che recava il nome di colei che aveva amato, sul volto finalmente un sorriso. Draco Malfoy patì le conseguenze del suo errore e di tutti gli errori della sua famiglia, perché un Malfoy non deve mostrare mai debolezze. 



Ecco a voi la storia, questa storia è nata da un periodo lugubre e doloroso per me, niente di eccezionale in realtà ma ho voluto trascriverla lo stesso. E' breve ma spero sia intensa, non ha un bel finale, molte cose rimangono senza risposta... che ruolo ebbe Draco in quella battaglia? Perchè venne dimenticato da tutti? Perchè Ginny non lo cercò come aveva promesso a Hermione? Nessuno sa le risposte... una cosa è certa, Draco ha abbandonato la vita con il sorriso sul volto, il sorriso di chi ha smesso finalmente di soffrire. Draco ha purificato il nome dei Malfoy. Una storia incompleta oserei dire... ma rimarrà così, è questo che è nato dalla mia mente. Fatemi sapere se vi è piaciuta.
L1107

 
   
 
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