Anime & Manga > Le bizzarre avventure di Jojo
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Autore: Rukia_95    17/10/2017    0 recensioni
Questa è una breve fanfiction basata su Vento Aureo e si concentra sulla figura di Trish dopo i fatti avvenuti a San Giorgio Maggiore.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bruno Bucciarati, Trish Una
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Era una serata tranquilla a Venezia e la gang di Bucciarati si era fermata a dormire per la notte in albergo. In quel momento Trish si trovava sul balcone appoggiata alla ringhiera sporgendosi leggermente in avanti e guardava di sotto assorta nei suoi pensieri. Fin da piccola aveva sempre desiderato conoscere suo padre e adesso che ne aveva avuta la possibilità, questo aveva provato a ucciderla. Al solo pensiero la ragazza rabbrividiva e non riusciva a credere a quello che aveva assistito: non era così ingenua e se fino ad allora Diavolo non si era fatto vivo, dubitava di quanto potesse esser un buon padre per lei, ma non fino a quel punto. Trish si tenne il polso con una mano, quello stesso che le era stato staccato nel tentativo di farla fuori. Al solo vederlo le scese una lacrima in viso e le si strinse il cuore. Dopo la morte di sua madre, era l'altro genitore l'unica persona rimastagli al mondo e ora non le rimaneva più niente: era impensabile che potesse tornare alla sua vecchia vita e nulla di positivo le si prospettava all'orizzonte. Non trovava più motivo per continuare a vivere, anzi il solo farlo le avrebbe portato solo sofferenze nell'attesa che suo padre la scovasse per porre fine a tutto. Trish si sporse quindi più avanti e sentì di stare poco a poco perdendo l'equilibrio.

 

Sarebbe caduta di sotto se in quel momento Bucciarati non l'avesse afferrata per un braccio e tirata indietro con così tanta forza da farla sbattere contro il suo petto. Poiché il boss l'aveva presa di mira, era suo compito proteggerla e quindi la stava tenendo d'occhio fin da prima. Quando si era accorto che la ragazza si stava sbilanciando un pò troppo, aveva corso più veloce che poteva per prenderla al volo e quindi ora stava respirando affannosamente mentre stava cercando di riprender fiato. Trish invece era lì immobile e non si era ancora bene resa conto di cosa fosse accaduto come se l'avesse fatto senza pensarci. Bucciarati interruppe il silenzio rimproverandola: "Che cosa ti è saltato in mente? Lo sai che potevi morire?!". L'altra rimase zitta osservando altrove, al ché riprese a parlare: "Credi che io abbia tradito l'organizzazione e mi sia occupato di te per poi lasciarti morire così?! Penso di meritarmi una spiegazione...".

 

La ragazza tremava leggermente e Bruno pensò di esser stato troppo duro, così l'accarezzò per una spalla guardandola preoccupato negli occhi e cambiò il suo tono di voce in uno più calmo: " Che ti succede?". Trish si tenne per un braccio e fissando per terra gli rispose con voce spezzata: " Ho sempre desiderato avere un padre e ora che ce l'ho, questo mi vuole morta... Non ho più dove andare e nessuno su cui contare... Perché dovrei continuare a viv--" "Trish!!". La ragazza fu interrotta dal richiamo dell'altro che tenendola per le spalle alzò la voce: " Non osare più pensare a cose simili! Capisco che tu possa esser scossa per quello che è successo... È normale... Ma dopo quello che ti ha fatto, lui non esiste più per te e ti  assicuro che non la passerà liscia, lascia fare a noi... Anzi è proprio sugli altri che puoi contare... e su di me" la strinse più forte "Non sei sola! È vero che ci conosciamo da poco, ma ti aiuteremo come potremo... Sei sempre in tempo per rifarti una nuova vita e vivere felice... Non ti abbattere così!".

 

Le parole furono di conforto alla ragazza che di tutta risposta abbracciò l'altro fortemente e lo ringraziò con le lacrime che ancora si versavano sul viso dalla commozione: " Grazie... Di essermi vicino e del supporto... Veramente... Grazie...". Bucciarati la fissò dolcemente accarezzandole la schiena per calmarla: "Non c'è bisogno che mi ringrazi... Tranquilla e dai, ora basta piangere, va bene?". Trish tirò sul naso e poi fece cenno di sì con la testa, poi rimase ancora un pò stretta all'altro mentre cercava di ritrovare un pò di tranquillità. Bruno non disse nulla e la lasciò fare vista la situazione, dopodiché questa si staccò, ma non prima di avergli dato un bacio sulla guancia. " Grazie Bucciarati" la ragazza accennò a un lieve sorriso e poi tornò dentro la camera. Bruno invece rimase per qualche istante lì fermo con una mano sulla guancia ancora incredulo e sorrise.

   
 
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