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Autore: TheRockDreamer    18/10/2017    0 recensioni
Nicole ha 16 anni e nonostante la sua giovane età, ha già sofferto. Un trasferimento e la perdita di due persone fondamentali, la fanno vivere per inezia. Riuscirà a ritrovare la spensieratezza con cui una ragazza della sua età dovrebbe vivere?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Note Autrice:
Ecco a voi il secondo capitolo di Fix You.
Il primo capitolo è stato visitato da 30 persone ma oltre a questo numero, nessuna traccia. So che siamo all'inizio della storia e so anche quanto sia difficile dare un giudizio così affrettato ma, mi farebbe comunque piacere sapere cosa ne pensate... se la storia vi ha incuriositi o se la trovate banale. Amo i commenti negativi quindi, non fatevi nessun tipo di problema qualora non vi piacesse.Tutto ciò può solo aiutarmi a migliorare.
Alla prossima e buona lettura...

 

Arrivo davanti l'edificio in cui passerò tutte le mattine, per i prossimi nove mesi, dieci minuti prima dell'inizio delle lezioni.
Mio padre è partito per un convegno, senza dirmi nulla. L'ho saputo questa mattina da Marisol quando, scesa a far colazione, l'ho cercato per tutta la stanza con lo sguardo, senza trovarlo.
Non sarebbe cambiato nulla, sarei venuta qui con i mezzi pubblici lo stesso, ma sapere questa cosa mi ha dato l'ennesima conferma: fra me e mio padre non esiste più alcun tipo di dialogo.
Varco il cancello d'entrata e guardo in giro per il cortile. Come immaginavo sono tutti figli di papà vestiti firmati sino alle mutande. Non che abbia abbassato i jeans a tutti per scoprirlo ma molti, li portano bassi appunto per mostrarne l'elastico ed il brand scritto sopra.
Odio la gente che ostenta la propria ricchezza. Anche io vengo da una famiglia agiata ma non sono come loro. Mio padre Chirurgo Plastico, mia madre avvocato, i soldi non sono mai mancati ma non sono il tipo di persona che li sperpera per cose futili, perché se lo può permettere. Se una cosa cattura la mia attenzione e mi piace la compro, che sia dai cinesi o da Chanel.
Quando mi dirigo verso l'entrata e sono al centro del cortile, tutti, si voltano nella mia direzione.
Questa scena volevo proprio evitarla.
Tutti si conoscono. Fanno parte della Milano bene e sicuramente, avranno notato che sono nuova.
Vedo Ilaria, fissarmi e parlare sotto voce con le sue amiche che scoppiano a ridere, il secondo dopo.
L'ho già detto che sono insopportabili?
Le sento da qui, le loro risa da galline.
Non batto ciglio ed entro, dirigendomi in segreteria per sapere a quale classe sono stata assegnata.

***

Il Preside voleva accompagnarmi in classe per presentarmi a tutti quelli che da oggi saranno i miei compagni ma gli ho detto di non preoccuparsi e che avrei trovato da sola la sezione.
Mi imbarazzano le presentazioni e volevo evitare la situazione di qualche minuto fa.
Arrivo in classe ed ancora nessuno è entrato.
C'è solo un ragazzo che quando mi vede, sorride.
« Sei nuova? » chiede, spostando lo zaino dalla sedia di fianco alla sua e facendomi segno di sedermi accanto a lui.
« Purtroppo si. » rispondo con amarezza.
« Io sono Samuel. » dice tranquillo, sorridendo e porgendomi la mano.
« Nicole » mi presento stringendola con la mia.
« Hai cambiato scuola o ti sei trasferita da poco? »
« Trasferita. Sono romana. »
« La città eterna... E se non sono troppo indiscreto, perché questo trasferimento? La capitale è la Capitale! Milano è solo nebbia... »
Sorrido, perché ha ragione. Sarà che ognuno di noi, o almeno la maggioranza, ama la città in cui è nato ma io ho un rapporto viscerale con la mia. Li ci sono mia madre e mio fratello, c'è Sara...
« Mio padre ha una nuova compagna ed ha deciso di trasferirsi qui per poter convivere con lei... »
Veniamo interrotti dal suono assordante della campanella che avvisa l'inizio delle lezioni, ma nessuno è ancora in classe.
« Ti capisco, anche i miei son separati e ci siamo trasferiti qui con lei. È difficile abituarsi... io vivo qui da cinque anni ed ancora non sono riuscito a farlo. »
Annuisco e per fortuna il discorso non continua, visto l'arrivo dei nostri compagni.
Non avevo voglia di andare avanti e quest'ingresso, mi ha aiutata. Samuel è simpatico ma non volevo già parlargli della mia vita. Anche se c'è poco da dire ma non sono ancora pronta a condividere tutto con qualcuno. I problemi sono miei come il malessere che provo. Sono nuova e già questa è una posizione scomoda per me, non voglio anche impietosire la gente.


 

 

 

 

 

   
 
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