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Autore: Epic JP    18/10/2017    2 recensioni
Naruto si sveglia con una bellissima ragazza che dorme accanto a lui. E sono entrambi nudi! La cosa peggiore è che non riesce a ricordare come si è messo in questa situazione! Chi è questa splendida sconosciuta e perchè ha lasciato che un ragazzo come lui dormisse con lei? [Modern AU]
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Auguro una buona lettura con l'invito a lasciare una recensione. Se qualcuno notasse pecche nella trama, errori grammaticali, volesse solo farmi sapere che è piaciuto o addirittura consigliarmi su qualcosa... Le mie orecchie saranno aperte ad ogni consiglio e critica...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Un po' tutti | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Note d'Autore preliminari: Saluto tutte le persone che (ancora) seguono la mia storia, lo so che ci è voluta un'eternità per questo capitolo e mi dispiace, fra impegni, stanchezza, mancanza di ispirazione e/o voglia e tutto il resto ci ho messo un macello di tempo per fare questo capitolo. Comunque, per tentare di fare ammenda, anticipo che questo capitolo è il più lungo che abbia scritto finora, è "abbellito" da delle immagini (e ALCUNE sono di mia creazione, vi sfido a riconoscerle XD) E, ultima cosa ma non meno importante, Naruto passerà qualche guaio per la gioia di chi vuole che paghi per la sua prima notte con la dolce Hyuuga XD. Buona lettura e ci leggiamo alla fine...
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Dopo la timida risposta nella stanza calò un imbarazzante e lungo silenzio. Lui aveva la faccia rossa e lo sguardo basso pieno di vergogna mentre lei lo stava fissando con aria stranita domandandosi se dicesse sul serio o no. “A-aspetta, dici sul serio? N-non sai nuotare?” lui annuì col capo senza aprire ancora bocca. “V-vuoi dire che h-hai paura... dell'acqua...?”

 

“N-non è esattamente così. Io...” lei piegò al testa di lato curiosa di sentire la sua spiegazione. “...non sono idrofobico, se sono al mare non ho troppe difficoltà a stare a galla. È... la piscina... il problema...”

 

“A causa dell'acqua?”

 

“Esatto, non sono mai stato abituato all'acqua dolce, finché riesco a stare su facendo il morto sono tranquillo, ma in piscina non funziona così. O stai su o vai giù. E le poche volte che sono andato quando ero ragazzo non sono andato giù solo perché toccavo il fondo...” la spiegazione del biondo toccò la ragazza. “S-sei vuoi possiamo fare altro, n-non sapevo che avessi questo problema.”

 

“No!”

 

“Cosa?” si accorse che lui aveva alzato la testa e chiuso le mani a pugno. “S-se c'è un istruttore sicuramente p-potrà darmi qualche dritta su c-c-come nuotare in pi-pi-piscina e...” si interruppe a metà non sapendo bene cos'altro dire, quando Hinata stava per prendere parola, riuscì a completare la frase alzandosi di scatto, sollevando un braccio in modo trionfante in aria e piegando la testa all'indietro. “...E COMUNQUE NON LASCERO' CHE UNA PAURA GIOVANILE MI INTRALCI, IO SONO NARUTO UZUMAKI! ...E NESSUN CASO È TROPPO COMPLICATO PER ME!” vedendo la scena che lui aveva appena fatto, alla ragazza venne da ridere ma ebbe la decenza di coprirsi la bocca con la mano. Ora dovevano solo fissare un orario per ritrovarsi e andare.

 

- - -

 

Era da quasi un'ora che metteva e toglieva pezzi d'abbigliamento. Non si era accorta di avere così tanti costumi nell'armadio. Di solito prendeva il primo che le capitava le rare volte che si concedeva il lusso dell'uscita in piscina senza curarsi troppo del modello e del colore, ma per qualche strano motivo ora era ossessionata dalla scelta, quasi come se il suo destino fosse dipeso da cosa avrebbe indossato il giorno dopo. Bussarono alla porta. Lei, in biancheria intima e davanti allo specchio con un costume intero davanti per avere un'idea di come le sarebbe stato addosso, rispose distrattamente. “Avanti, è aperto.”

 

“Hinata, volevo dirti che... MA CHE DIAVOLO È SUCCESSO QUI?!?” la persona che aveva bussato era Tenten che, vedendo la massa di biancheria sul letto della padrona di casa, ebbe quasi un colpo. Hinata si voltò e si accorse della situazione in cui si trovava, subito la faccia le divenne rossa e usò il costume per coprirsi meglio che poteva mentre iniziava a gesticolare verso la cameriera con la mano libera. “Chiudi la porta! Adesso! Sbrigati!” l'altra eseguì l'ordine e fece un passo avanti. “Hinata, ti senti bene? C-che cos'è tutta questa confusione? E...” la indicò con la mano. “...perché sei così... così... beh, così?” l'altra sospirò e lasciò cadere a terra il costume che aveva in mano abbassando il capo. “Tenten, ho bisogno d'aiuto...” l'altra donna si fece seria. “Sono qui per te Hinata, dimmi cosa non va.” seguì un momento di silenzio, la domestica era in attesa mentre la padrona stava probabilmente tentando di elaborare un discorso sensato nella propria mente prima di esporlo verbalmente all'altra. Alla fine riuscì nell'impresa. “Ecco, domani vado in piscina e non so quale costume mettere...” non ci furono altre frasi. L'altra sollevò un sopracciglio confusa. “Chiedo perdono, ma non capisco il problema... Di solito non ne prendi uno a caso e vai?”

 

“A-adesso è diverso.”

 

“In che senso?” Hinata sospirò di nuovo sentendo di nuovo la faccia farsi rossa. “H-ho invitato Naruto ad andare in piscina domani. Non sarò da sola e non voglio dare una brutta impressione di me...” sentendo il nome maschile sulla faccia della cameriera apparve un furbo sorrisetto mentre portava due dita sul mento e si sporgeva verso l'altra come per osservarla meglio. Ovviamente la ragazza dagli occhi perlacei si sentì ancora più a disagio. “C-che c'è? P-perché mi guardi così a-adesso?”


(Lo so che non è Tenten, ma l'espressione è questa)
 

“Sei così angosciata perché non vuoi dargli una brutta impressione oppure perché vorresti fare colpo su di lui?” la tonalità della faccia dell'altra passò da rosso fuoco a cremisi mentre faceva un passo indietro e agitava confusamente le mani. “ASSOLUTAMENTE NO!!! NONONONO! NON LO FACCIO PER QUELLO!” l'altra non poté fare a meno di ridacchiare alla sua reazione. “Devo però dedurre che questo... Naruto ti piaccia un po', dico bene?”

 

“I-io...” le parole le morirono in bocca mentre abbassava di nuovo la testa, non sapeva cosa rispondere. Ovviamente non era innamorata di lui, non dopo averlo visto due o tre volte, ma avrebbe mentito a sé stessa se avesse detto di non provare nulla per lui. Forse c'era ancora un residuo di rabbia per il loro primo "incontro" ma si erano fatte spazio dentro di lei anche altre emozioni e in percentuale più alta. Tirando le somme lo riteneva una brava persona, forse beveva un po' troppo e magari i suoi capelli non erano i più ordinati del mondo ma il suo sorriso, gli occhi, tutto quello che le aveva raccontato quel pomeriggio... per certi aspetti lo ammirava e per altri poteva identificarsi con lui ma... amore? No, certamente no.

 

“Ascolta, io... forse potrebbe piacermi come persona m-ma non sono innamorata di lui.” Tenten scrollò le spalle. “Va bene, quindi vorresti un costume che non gli faccia credere che tu sia una lucciola ma che allo stesso tempo ti renda carina, ho capito bene?” Hinata annuì. “Sì, e-era questo i-il punto. Più o meno.” la cameriera spalancò gli occhi un momento. “Adesso che mi torna in mente. Ha chiamato tuo padre qualche minuto fa.”

 

La notizia colse l'altra di sorpresa. “D-davvero? E... cosa dice? H-ha chiesto di me, di Neji nii-san o di altro?”

 

“No, avvisava semplicemente che domani pomeriggio tornerà dal suo viaggio.” un campanello di allarme suonò nella testa della ragazza corvina. “D-domani pomeriggio?”

 

“Sì, e credo che tu sarai in piscina a quell'ora...” l'altra annuì soltanto. “Se dovesse chiedermi perché non sei presente, cosa devo dirgli?” la Hyuuga si prese una manciata di secondi per riflettere e alla fine alzò la testa trionfante, quasi come aveva fatto Naruto prima. “Digli semplicemente che sono in piscina, quando tornerò ci parlerò a quattrocchi.” la cameriera annuì sorpresa dalla risposta dell'altra. “E adesso dammi l'aiuto che mi hai promesso, cosa dovrei mettere?”

 

- - -

 

Era davanti al suo avversario, i loro sguardi erano di tigre, i loro artigli erano pronti a scattare per dilaniare la pelle dell'altro e tuttavia nessuno aveva ancora fatto una mossa. Gli occhi azzurri di Naruto erano fissi sulle fiamme scure davanti a lui e sapeva bene che avrebbe dovuto affrontarle prima o poi.

 

Inspirò 1, 2, 3, 4 volte e poi, usando tutto il fiato che aveva in corpo puntò un dito accusatore davanti a sé parlando a voce estremamente alta. “ORA ASCOLTAMI BENE, STIAMO PER FARE QUALCOSA CHE TEMIAMO ENTRAMBI MA QUELLO CHE RISCHIERÀ DI PIÙ SARÒ IO, QUINDI VEDI DI NON FARMI SCHERZI! LA COSA PEGGIORE CHE POTREBBE CAPITARTI SAREBBE DI RIMANERE AMMOLLO PER PIÙ DI 5 MINUTI MENTRE IO POTREI RESTARCI SECCO, TUTTAVIA QUESTO NON CI GIUSTIFICA!”

 

Il dito era puntato contro il suo costume a pantaloncino poggiato sul letto. “PERCIÒ DOMANI AFFRONTEREMO QUELLA DANNATA ACQUA NON SALATA E NE USCIREMO VITTORIOSI!” si sporse in avanti fino a sovrastare il suo capo d'abbigliamento estivo. “SONO STATO ABBASTANZA CHIARO?!?”

 

Rimase in posizione per almeno un minuto prima di tornare in posizione normale. -Forse dovrei smetterla di usare ogni scusa per allenarmi per le mie arringhe... Oh beh...- era quasi ora di cena, presto sarebbe andato a dormire e la mattina dopo avrebbe dovuto difendere il suo cliente.

 

Mentre prendeva una ciotola di ramen dal frigo non poté fare a meno di rimpiangere la cucina della ragazza con cui sarebbe uscito il giorno dopo, non che avesse smesso di amare il suo cibo preferito, ma sicuramente un piatto preparato al momento da una persona aveva tutto un altro sapore. Ancora un po' nervoso decise di rilassarsi mentalmente. -Andiamo, ci sarà l'istruttore a guidarti, e ci sarà Hinata con te, non hai niente da temere. E magari domani riuscirai ADDIRITTURA a chiudere l'uscita da sobrio. Avanti Naruto Uzumaki, questo non è niente per te, puoi fare qualsiasi cosa!- era talmente occupato ad incitarsi da solo che per poco un movimento del suo braccio non fece cadere la sua cena. Sicuramente il pomeriggio successivo sarebbe stato indimenticabile.

 

- - -

 

Si sarebbero dovuti trovare alla stazione, all'inizio si era chiesto perché non adoperare la sua macchina, ma se la ragazza aveva deciso così sicuramente aveva delle buone ragioni. L'avvocato era in attesa vicino ai binari, la giornata era soleggiata e un piacevole venticello attutiva gli effetti calorifici dei raggi solari. Era riuscito a vincere la causa e a passare da casa per cambiarsi e prendere la borsa a tracolla che si era preparato la sera prima. Incredibilmente aveva fatto tutto bene ed era arrivato anche in anticipo.

 

Mentre attendeva, la sua mente iniziò a fare dei voli empirici domandandosi che tipo di giornata avrebbero passato lui e la Hyuuga. Era sicuro che ci sarebbero state delle piscine adatte a lui, in fin dei conti non esistevano piscine pubbliche di una sola misura. Non si era portato dietro cose come maschera e pinne ma sperava che, se fosse stata necessaria dell'attrezzatura, gli sarebbe stata fornita dallo staff. Sebbene avesse dei pantaloni leggeri verde chiaro e una canottiera dello stesso colore, questi pensieri gli fecero venire caldo e dovette farsi vento con la mano. -Mi domando quando arriverà Hinata... Non penso di essere così in anticipo...- c'erano altre persone intorno a lui che chiacchieravano, aspettavano il loro treno, si spostavano da un posto all'altro o fumavano una sigaretta ma stranamente non gli fu possibile vedere la ragazza dai capelli scuri. -Mi domando se sia successo qualcosa, magari ha avuto un imprevisto e farà tardi...- prese il cellulare dalla borsa e compose il numero della ragazza.

 

Dopo un paio di squilli lei rispose. “Pronto? N-Naruto, sei... tu?” era possibile capire che era in movimento dal tono incostante della sua voce. “Sì Hinata, hai forse avuto qualche imprevisto? Perché io sarei arrivato alla stazione...”

 

“Nono, sono... uscita con qualche minuto di... ritardo ma... sono quasi arrivata, mi servono... solo un paio di minuti e... e sarò lì.”

 

“Ah bene, mi stavo iniziando a preoccupare un pochino per la tua assenza.” lei parve dispiaciuta. “D-davvero?”

 

“Beh, sì. Ci tengo a fare questa cosa con te e se non ci fossi stata sarebbe saltato tutto.”

 

“Oh... M-mi dispiace p-per questo, n-n-non volevo fa-farti preoccupare.” sentendola parlare così lui sorrise. “Tranquilla, non è successo nulla.”

 

“Oh bene, perché non vorrei... OH!” mentre lei interrompeva di colpo la frase, Naruto sentì qualcuno o qualcosa venirgli addosso da dietro. “Ma che...?” ancora col telefono in mano si voltò solo per trovarsi davanti la ragazza con cui stava parlando. “Oh, Hinata!” la sorpresa fu reciproca. “N-Naruto!” si accorsero entrambi allo stesso tempo di avere ancora la conversazione in corso sui cellulari e, quando guardarono prima gli apparecchi e poi la faccia dell'altro, ad entrambi scappò una risata.

 

- - -

 

La corsa sul treno durava una decina di minuti e dal momento che non c'erano tantissime persone a bordo, i due si sedettero uno di fronte all'altra. Dopo un po' il maschio fece partire la conversazione. “Allora, questo posto dove stiamo andando... è grande?”

 

“Oh sì, ci saranno una decina di vasche di varie dimensioni e profondità, da quelle piccole e dai bordi tondeggianti per i bambini a quelle usate per le gare o il pallanuoto.” lui annuì. “Sembra bello.” lei sorrise un po'. “Lo è, io trovo il nuoto rigenerante.”

 

“Che vuoi dire?” lei distese le braccia sopra la testa chiudendo gli occhi, se non fosse stato per la maglia che le arrivava fino alla vita forse lui le avrebbe potuto vedere la biancheria intima. “Il tuo peso è sostenuto dall'acqua, e sei libera di muoverti come vuoi in un vasto spazio tutto per te. Puoi restare a galla e lasciarti galleggiare o nuotare in profondità e spingere un po' più in avanti i tuoi limiti, è qualcosa di... bello e rilassante, stimolante e divertente. Puoi librarti in totale libertà e quando sei fuori tutta la tensione, i problemi, i cattivi pensieri e le preoccupazioni vengono sciacquati via dall'acqua.” mentre parlava il suo sorriso si ampliò di più lasciando l'altro piacevolmente sorpreso. “Wow Hinata, non pensavo avessi un rapporto così buono e profondo con l'acqua.” lei ridacchiò alla sua battuta tornando composta. “Grazie, ma spero che anche tu ti troverai a tuo agio una volta arrivati.” lui ridacchiò nervosamente. “A proposito di arrivare... quando saremo lì la lezioni partirà subito?” lei si prese un momento per rispondere. “No, non credo. Voglio dire, la lezione guidata inizierà verso le 4, ma adesso saranno ancora le 3, le 3 e qualcosa...” lui diede un'occhiata all'orologio. “3 e un quarto. Questo significa che prima avremo del tempo per noi?” lei lo guardò confusa per un attimo. “Per noi?” capendo che la frase poteva avere un doppio senso, Naruto spalancò gli occhi e alzò leggermente le mani. “N-n-non in quel senso! Intendo dire... potremo fare qualcosa per i fatti nostri? In acqua? Intendevo qu-questo, n-non intendevo... altro. V-volevo dire...” una goccia di sudore freddo gli apparve sulla nuca. “...magari prima della l-lezione ufficiale, t-t-tu potresti darmi qualche dritta. È... è meglio de-detto... così?”

 

La confusione lasciò spazio al divertimento, vedendolo agitarsi in quel modo fece ridacchiare la ragazza che non si curò troppo di nasconderlo ma riuscì lo stesso a dargli una risposta. “S-sì Naruto, per me sarà... un piacere darti dei consigli.”

 

Un tantino infastidito per la piccola presa in giro ma molto più sollevato per la risposta e l'effetto che la sua piccola crisi aveva avuto su di lei, Naruto annuì e si poggiò allo schienale. I 10 minuti stavano per finire.

 

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Vedendo l'ampiezza dell'ambiente il biondo non poté fare altro che rimanere a bocca aperta, davanti a loro c'era l'equivalente di un hangar per dirigibili solo che, al posto di scale e attrezzi vari, era pieno di vasche e scivoli e panchine e sedie a sdraio, senza ovviamente contare tutta la gente che si trovava lì.

 

Si spostarono sulla sinistra per raggiungere gli spogliatoi con le docce e si separarono per andarsi a cambiare. Naruto aprì l'armadietto e ci mise dentro la borsa insieme alla canottiera, ai pantaloni e ai boxer mettendosi il costume con cui aveva discusso la sera prima. C'era anche uno specchio alto quanto una persona e lui si diede un'occhiata: nonostante fare l'avvocato non era un mestiere così faticoso dal punto di vista fisico constatò che i suoi muscoli erano piacevolmente in vista.


(Lasciate perdere la ragazza, quello è il costume che Naruto starebbe indossando ora)
 

Si chiese per un momento perché gli importasse tanto, non è che volesse sedurre la ragazza, magari però sperava che lei rimanesse in qualche modo colpita dal suo fisico quasi-perfettamente scolpito. Dopo aver finito di ammirarsi entrò nella doccia per bagnarsi un po' e per preparare la sua mente all'imminente bagno nell'acqua dolce.

- - -

Si diede un'occhiata nello specchio prima di mettere il costume che le aveva suggerito Tenten, il suo non era mai stato un corpo estremamente atletico ma la sua figura non era comunque niente male. Mise il costume a pezzo intero e si guardò di nuovo. Sperava che quello che le aveva detto l'amica fosse vero: secondo lei quel costume le stava benissimo perché metteva in risalto i suoi occhi e allo stesso tempo non era assolutamente succinto perché, in sostanza, nessuna parte del suo corpo era scoperta ad eccezione delle spalle. Sospirando speranzosa, Hinata andò a fare la doccia preliminare.

 

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Lui uscì per primo dagli spogliatoi, ebbe la mezza idea di aspettarla nel corridoio ma poi decise di raggiungere la sala centrale e di attenderla lì. Passarono 2 minuti e la ragazza rese nota la sua presenza chiamandolo.

 

Lui si voltò e, prima di poter parlare, i suoi occhi si spalancarono: la ragazza aveva un costume intero color crema con decorazioni circolari ed astratte che le lasciava le spalle libere e, sebbene non mostrasse il suo corpo dalle cosce fino al petto, sicuramente permetteva di giudicare il suo fisico assolutamente NON fuori forma. Non volendo fare la figura dello stoccafisso si decise a spifferare parola.


(OK, quello sopra A DESTRA sarebbe il modelo di costume che ha Hinata)

(Mentre invece qui, togliendo l'effetto acquoso, si vedrebbe la colorazione)

“Hi-Hinata... wow, qu-quel costume ti sta... benissimo.” lei stava sorridendo mentre si avvicinava ma il complimento, sincero e cosciente, la fece arrossire leggermente. “G-grazie Naruto, a-anche il tuo costume è ca-carino.” in verità non lo aveva visto così bene, aveva abbassato lo sguardo quando lui aveva parlato ma non lo aveva tenuto puntato su di lui per tanto tempo.

 

Dopo qualche istante di imbarazzante silenzio, Naruto si grattò nervosamente la nuca. “B-beh, vogliamo andare?” l'altra annuì ed entrambi si avviarono verso le piscine.

 

La ragazza ruppe il ghiaccio. “Allora, hai già pensato a cosa vorresti fare come prima cosa?” lui la guardò confuso. “In che senso?”

 

“Se v-vuoi provare a galleggiare o nu-nuotare o solo stare in acqua dove tocchi... cose del genere. I-immagino che tu non sia del tutto a disagio in acqua, vero?” lui scosse la testa con energia. “C-certo che no! Come ti ho detto ieri... finché tocco sono tranquillo, è nell'acqua profonda che temo di passare dei guai.” lei batté piano le mani. “Allora andiamo in una piscina piccola e vediamo se riesci a galleggiare.”

 

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“S-s-sei sicura che vada bene?” erano entrati in una piscina dove l'acqua arrivava fino a metà petto, lui naturalmente aveva dato la precedenza alla signorina con un generoso atto di cortesia cavalleresca constatando che non sarebbe finito con la testa sotto, ma adesso avrebbe dovuto fare il morto a pancia in su. “Non ti preoccupare, ci sono io qui a tenerti da sotto, e se qualcosa non va ti basta tirare giù i piedi.” era vero, lei era al suo fianco pronta ad aiutarlo come quando aveva avuto un cedimento a causa della sbornia o quando erano usciti la prima volta e lui si era ubriacato col vino.

 

Si decise a darle la fiducia che si meritava e fece come gli era stato detto. In principio il suo corpo si irrigidì per la tensione ma poi il tocco di lei sulla schiena e il dondolio dell'acqua iniziarono a farlo rilassare. Lei notò questo suo cambio e gli parlò. “Va meglio ora?”

 

“S-sì, decisamente... Non so se devo ringraziare solo te o anche l'acqua...” le ridacchiò. “Io ti sto solo sfiorando, vedrai che fra poco potrò togliere le mani e tu rimarrai lo stesso a galla.” anche se l'acqua che gli copriva le orecchie aveva in qualche modo ovattato la sua voce, lui capì subito quello che aveva detto e spalancò gli occhi che aveva socchiuso. “Solo... quando lo farai... Avvisami, per favore.” lei sorrise divertita. “Guarda che le mani le ho già tolte.” nello stesso istante in cui lei terminava la frase, lui iniziò ad agitarsi iniziando ad affondare. Per fortuna i piedi toccarono subito il fondo e Naruto riemerse in preda al terrore aggrappandosi alle spalle di Hinata, che rimase immobile a causa della sorpresa. “T-t-t-t-t-t-t-t-ti p-p-p-p-p-p-prego... N-n-n-n-n-n-non farlo p-p-p-p-p-p-più...” dopo la scena del maschio un paio di persone intorno a loro iniziarono a fissarli con aria scettica e questo fece riprendere cognizione ad Hinata. “N-Naruto? P-potresti... la-lasciarmi... per fa-favore?” lui la liberò dalla sua presa e fece un passo indietro. “S-scusami Hinata... Io... credo di essermi fatto prendere dal panico.” lei scosse la testa ancora un po' scossa. “N-n-non fa niente Naruto, solo... c-c-cerca di controllarti... V-va bene?”

 

- - -

 

Andarono avanti ancora per un po' finché il famigerato istruttore non arrivò nella grande sala. Se ne resero conto perché molti dei presenti si trasferirono in una piscina più grande e profonda, per fortuna l'acqua arrivava al petto e Naruto riuscì a rimanere tranquillo mentre i membri dello staff distribuivano a tutti maschera e bombola dell'ossigeno.

 

Mentre piazzava la maschera sulla fronte, il maschio diede sfogo alla sua curiosità. “Mi chiedo cosa ci faranno fare, secondo te perché ci hanno dato questa roba?” Hinata, che intanto si era sistemata le bretelle della bombola, gli diede una spiegazione generale. “Credo che dovremo fare qualcosa in apnea, se non dovessimo immergerci non penso che avremmo bisogno di queste cose, no?”

 

Lui non ebbe il tempo di risponderle perché proprio in quel momento apparvero davanti alla piscina in cui si trovavano lui, lei e una cinquantina di altre persone due nuovi individui vestiti esattamente uguali e con la stessa pettinatura: capelli neri e lucidi a caschetto e costume a mutanda verde militare. Le uniche cose diverse fra i due erano l'altezza, le facce e le sopracciglia di quello più basso.

 

I due vennero accolti da applausi e urla di incitamento, tutto questo risultò strano per l'avvocato biondo che si rivolse alla mora per ulteriori spiegazioni dopo aver sistemato anche la bombola sulla schiena. “Ma chi sono quei due? Perché tanta eccitazione?”

 

“Quello più alto si chiama Gai Maito e l'altro è il suo apprendista ed aiutante Rock Lee, insieme hanno stabilito diversi record di nuoto e resistenza in apnea.” Naruto sollevò un sopracciglio dando un'altra occhiata ai due, che intanto stavano salutando la folla con le mani mostrando due sorrisi a 32 denti. “Sei sicura che quello più basso non sia il figlio? Sono quasi due gocce d'acqua quei due...” le ridacchiò. “No, non sono parenti ma credo che sia una forma di emulazione e devozione dello studente nei confronti del suo maestro.” ancora una volta Naruto stava per parlare di nuovo e ancora una volta venne interrotto dalla voce stentorea del più grande dei due. “SALVE A TUTTI GENTE!!! RIESCO A PERCEPIRE L'ENERGIA DELLA GIOVINEZZA CHE SCORRE DENTRO DI VOI, SIAMO PRONTI A FAR SCALDARE L'ACQUA?” la risposta fu un altro urlo eccitato.

 

- - -

 

La folla venne divisa in coppie, ovviamente Naruto ed Hinata erano già insieme. I due istruttori procedettero ad illustrare ogni esercizio dando le relative spiegazioni e rispondendo ad eventuali domande prima di farlo eseguire ai partecipanti. Dal canto suo, il biondo dovette ammettere che ci sapevano fare, non aveva difficoltà a seguire le loro spiegazioni e, ogni volta che si inginocchiavano sott'acqua, Hinata eseguiva l'esercizio per prima mettendo la ciliegina sulla torta. Nel mentre, lui dovette ammettere a sé stesso che l'effetto acquoso e i suoi lunghi capelli fluttuanti la rendevano ancora più carina.

 

La lezione procedette speditamente, gli esercizi non erano poi così strani: come sciacquare bene la maschera, mettere e togliere l'erogatore, i movimenti da fare col braccio per recuperarlo se si dovesse perdere di vista, che segnali fare per comunicare. Per tutto il tempo Naruto non ebbe particolari problemi, l'aria l'aveva sempre a portata di mano, Hinata era sempre pronta ad aiutarlo, gli occhi erano protetti dalla maschera e se avesse avuto problemi gravi bastava che si alzasse in piedi.

 

L'ultimo esercizio però, cambiò tutto. Ora avrebbe dovuto togliersi la maschera in apnea, darle una strofinata e poi rimetterla facendoci andare dentro l'aria dall'erogatore. La ragazza con lui si accorse del suo nervosismo. “Qualcosa non va?”

 

“Ecco... diciamo che... i miei occhi non sono abituati all'acqua clorata... Credo che avrò difficoltà con quest'ultima prova.” lei gli poggiò le mani sulle braccia. “Puoi provare a chiudere gli occhi prima di togliere la maschera e poi ad aprirli lentamente. Se l'acqua dovesse darti altri problemi, espelli aria dal naso mentre togli la maschera. Posso mostrarti come si fa, vuoi?”

 

“S-sì grazie, sa-sarebbe grandioso.” i due rimisero le maschere sulla faccia e si immersero di nuovo inginocchiandosi l'una di fronte all'altro. Hinata gli fece segno di guardarla attentamente e chiuse gli occhi per poi sollevare lentamente il bordo superiore della maschera. Mentre l'acqua entrava dal naso espulse dell'aria e, quando la maschera era ormai piena, la rimosse riaprendo gli occhi. Naruto aveva gli occhi fissi su di lei. Dette una strofinata alla maschera e, poggiando il bordo superiore sulla fronte richiuse gli occhi e piegò la testa leggermente all'indietro per far entrare nella maschera l'aria che veniva liberata dall'erogatore. Finita la manovra tornò dritta e, facendo un cerchio col pollice e l'indice, comunicò al compagno che era tutto okay e che poteva partire lui.

 

-Va bene, hai visto come si fa e non è più complicato di un'accusa di incendio doloso campata per aria, poi farcela ragazzo!- chiuse gli occhi e iniziò a buttare aria dal naso mentre sollevava la maschera. Quando però la tolse del tutto tenne gli occhi strizzati. -Avanti, è solo acqua... che male potrebbe mai farti? Vuoi fare una figuraccia con Hinata per caso?!?- motivando sé stesso si decise ad aprire le palpebre lentamente ma, come l'acqua entrò in contatto con la retina dei suoi occhi, li richiuse subito sentendo un forte bruciore.

 

Hinata vide il suo impegno ma, non potendo parlare sott'acqua e essendo lui incapace di vederla al momento, non poté fare altro che rimanere in attesa mentre intorno a loro le altre persone facevano gesti simili.

 

Rifiutando di arrendersi per del liquido bruciante, finalmente Naruto si decise ad aprire gli occhi. La vista era appannata per l'acqua e il bruciore era ancora lì, li restrinse un paio di volte ma la visione della bella ragazza davanti a lui gli dette forza e alla fine riuscì a sopportare il dolore eseguendo la manovra.

 

Quando i due riemersero, Hinata era entusiasta per lui. “Sei stato bravissimo! Sei riuscito a non chiudere gli occhi e hai fatto l'esercizio senza errori.” lui si strofinò gli occhi mentre rispondeva. “Grazie, ma... il tuo aiuto mi è stato utilissimo e...” avrebbe voluto aggiungere qualcosa sulla sua figura ma venne di nuovo interrotto da Gai. “BENE GENTE, LA LEZIONE È CONCLUSA E MI AVETE MOSTRATO QUANTO LA GIOVINEZZA SIA FORTE IN VOI! RICORDO A TUTTI CHE LA SETTIMANA PROSSIMA CI SARÀ UNA LEZIONE SPECIALE CHE PARTIRÀ DAL PORTO!” in pratica chi avesse voluto sarebbe potuto salire su una barca attrezzata per andare a fare un'immersione in mare in una zona ricca di coralli e fauna. La cosa piacque parecchio alla ragazza. “Che ne dici, ci iscriviamo anche noi?” lui si tolse la bombola di dosso e la diede all'addetto che era venuto per ritirare quello che aveva dato all'inizio. “Beh... non è stato male e in mare mi sento più a mio agio quindi... perché no? Sì, andiamo anche noi!”

 

I due si iscrissero per la lezione successiva e, dopo aver concesso qualche autografo e fotografia, il più anziano dei due andò via lasciando l'altro a disposizione di chiunque per delucidazioni o qualche altra lezione extra. Naruto ed Hinata si spostarono verso un'altra piscina rimanendo però vicini al bordo.

 

Stavano tranquillamente chiacchierando quando ad un certo punto uno stuolo di ragazzini in corsa li investì costringendoli a spostarsi bruscamente. Sfortunatamente per Naruto, il piede che mise dietro di sé non toccò nulla di solido e, ancora più sfortunatamente per lui, la piscina era usata per le gare di nuoto. Vedendo lo schizzo d'acqua creato dalla sua caduta, Hinata spalancò gli occhi dalla paura. “NARUTO!!!”
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Note d'Autore: BAM, dopo tutto l'ambaradan chiudo con un bel cliffhanger XD... Cosa succederà adesso al nostro avvocato inadatto al nuoto in acqua dolce? Chi lo salverà (ammesso che qualcuno lo farà in tempo XD)? Attendo commenti, curiosità e teorie sul futuro di questa storia da parte di chi, ancora, mi segue... E AVVISO: fra qualche capitolo sarà necessaria di nuovo la vostra opinione per dare una spruzzatina di piccantino al piatto. OK, ora di fermarsi. Ci vediamo al prossimo capitolo!
 

   
 
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