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Autore: ___Sleepwalker__    18/10/2017    0 recensioni
Beacon Hills era nuovamente minacciata e in pericolo, non che fosse una novità, ma questa volta l'attacco sembrava più violento che mai, e l'unione del branco era di primaria e fondamentale importanza.
Si stava animatamente discutendo un piano e Derek, di certo non una delle persone più garbate a questo mondo, stava per l'ennesima volta rimproverando Stiles, scatenando la rabbia di una ragazza così impulsiva come Lydia, ma cosa importava?
Eppure però pareva strano che neanche Stiles fosse riuscito a sistemare tutto; infatti Lydia sembrava ignorare completamente i suoi modi gentili, come se fosse letteralmente senza cuore, ma in fondo era impossibile, giusto? Chi potrebbe vivere senza cuore? E soprattutto, chi avrebbe potuto strapparglielo via?
Qualcuno che tutti loro conoscevano e che non avrebbero mai potuto immaginare, qualcuno che aveva imparato dalla regina più potente di tutte.
La vera domanda era però se Lydia si sarebbe ricordata del suo amore per Stiles, in fondo, quando tutti si erano dimenticati di lui, lei si ricordava che l'amava, quindi l'avrebbe ricordato ancora, forse.
Riferimenti a OUAT, ma si capisce la trama anche senza aver seguito la serie :)
Genere: Azione, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Allison Argent, Lydia Martin, Malia Hale, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: Spoiler!
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"Diamo un'altra possibilità a Peter, dicevi, è diventato buono. Grande idea Hale, davvero una grande idea." dopo aver corso per scappare da quel pazzo omicida che sembrava essere tornato Peter Hale, ora Stiles si stava lamentando senza sosta con Derek, dandogli la colpa di ogni cosa.

"Se non ne eri all'altezza potevi restartene a casa a non fare nulla, come sempre d'altronde. Da quando dopo secoli sei riuscito a conquistare la tua Lydia sei ancora più inutile." aveva replicato l'altro, entrando nella sua casa ormai distrutta da tempo e mai sistemata, dove si trovavano tutti gli altri.

"A cosa ti riferisci?" aveva domandato l'altro, che sembrava aver ritrovato la calma quando si era avvicinato alla ragazza dai capelli biondo fragola che stava appoggiata contro al tavolo e le aveva dato un bacio sulla guancia sorridendole.

"Proprio a questo! Due secondi fa stavamo discutendo e adesso che la vedi diventi un rammollito. Il discorso che facevo a Scott su quanto Allison lo indebolisse non vale solo per i lupi mannari, lo sai vero? O forse non l'hai trovato su google durante le tue banali ricerche?" aveva risposto, facendo sbuffare il moro, che però aveva evitato di rispondere.

"Geloso, Hale?" era intervenuto Liam, il più piccolo, che a quanto pare aveva una vocazione per le battute pessime al momento sbagliato, ma con Scott e Stiles che gli stavano sempre intorno, non si poteva pretendere di meglio.

"Per la millesima volta, la mia avversione per Stiles non si tratta di tensione sessuale inespressa, non lo sopporto e basta." era stata la risposta, e si cominciava a sentire nell'aria la tensione, e tutti sapevano che la situazione sarebbe degenerata.

"Basta ragazzi, per favore." aveva esordito Scott. "Liam, smettila, la situazione è già abbastanza critica coi pericoli esterni, e con lo zio di Derek che cerca di ucciderci, di nuovo. Non possiamo permetterci di discutere tra di noi. Mentre Derek, per favore sii gentile con Stiles, insomma è sempre stato utile per noi, non si merita questo trattamento." aveva difeso il suo migliore amico, che ora lo guardava sorridendo e sembrava più calmo, a differenza di colui a cui era destinata quella frase.

"Io sono tornato qui per aiutarvi, contavo di farlo da quando Braeden è tornata per aiutare Malia con la lupa del deserto, ma se il ringraziamento è questo gruppo di incompetenti, beh inizio a pentirmene." le due ragazze che aveva nominato si erano scambiate uno sguardo, per poi guardarlo con rimprovero. Scott sapeva bene com'era fatto, sapeva che non pensava davvero quelle cose, e che in fondo era affezionato a tutti, persino a Stiles, ma la ragazza di quest'ultimo non la pensava allo stesso modo o più semplicemente non lo conosceva abbastanza.

"Mi stai dando la colpa di ogni cosa? Stai dicendo che è colpa mia se Stiles ora pensa meno tempo a risolvere i vostri problemi e se ora più del solito ha paura di rischiare la vita? Se è felice con me e vuole rimanere vivo? Qui non siamo tutti come te Derek, impara a capirlo. Qui non tutti si arrabbiano e diventano delle creature che non dovrebbero neanche esistere. C'è qualcuno che è umano, come lui e per restare vivo fa fatica, quindi scusa se magari non è molto d'aiuto." aveva detto sarcastica per poi proseguire. "E poi, sai che c'è? Ci sono persone con dei doni che neanche vogliono. Pensi sia facile essere una banshee? Sapere che se qualcuno sta per morire tutti si aspettano che tu lo sappia? Ancora nonostante tutto non so come controllare questa cosa, non so ancora controllare bene le mie grida per usarli come forma di difesa o attacco che sia, e quando inizio a sentire voci mi sembra di impazzire. Mi hanno chiusa in un manicomio, e mi hanno bucato la testa con un trapano, quindi ora dimmi, pensi che per me le cose siano facili perchè non ho la responsabilità di proteggere gli altri direttamente? Sappi che non lo sono. Stai forse dimenticando che il mio ex ragazzo era una sottospecie di lucertola che ha provato a ucciderci? O che quello che ho avuto dopo è morto? Per non parlare di Parrish; non è neanche ben chiaro che diavolo sia un segugio infernale. E poi c'è questo ragazzo, il mio Stiles che è sempre stato al mio fianco durante ogni attimo della mia vita, è stato rapito da dei cavalieri fantasma, ma nonostante tutto è tornato qui, ed è una delle cose più belle della mia vita, e certamente non starò qui zitta a sentire mentre gli dici che per colpa mia lui ora non è più come prima, che è inutile." aveva detto tutto d'un fiato e il suo viso si era arrossato.

"Allora se questa pressione è così eccessiva per te, cara Lydia, vai via e basta. Anzi, vai via con il tuo ragazzo tanto perfetto, penso sarà più che felice di seguirti anche in capo al mondo." aveva risposto secco Derek, sapendo di essere nel torto. La ragazza l'aveva guardato, e stava per replicare di nuovo, quando Stiles in un gesto di infinita dolcezza l'aveva presa per mano, e l'aveva condotta fuori da quella casa, per poi condurla all'interno della sua jeep per parlare. Il ragazzo voleva avere un attimo di privacy, ma non poteva di certo ignorare il pericolo che potevano correre, e preferiva rimanere vicino agli altri.

"Complimenti Derek. Loro ci servono, hai rovinato ogni cosa." era nuovamente intervenuto l'alpha.

"Non poi così tanto. Comunque non capisco il tuo comportamento: fai così perchè ho offeso Stiles o perchè ho parlato di Allison?" lo aveva provocato. Tutti nella stanza avevano lo sguardo di chi voleva parlare, ma nessuno voleva urtare ulteriormente quel così precario equilibrio che si era creato.

"Lo dico perchè è la cosa giusta da dire." aveva risposto.

"E tu fai sempre la cosa giusta vero? Se solo smettessi di concentrarti sulle tue bugie sentiresti chiaramente quanto è evidente il modo in cui menti. Non è più qui eppure continua a essere una debolezza per te. Quando capirai che la solitudine è un bene, Scott? Devi smetterla di pensare a lei e a Kira, sei rimasto solo, ed è meglio così."

"Basta Derek, non hai il diritto di parlargli in questo modo." era intervenuto Isaac, che era tornato dalla Francia qualche mese prima, avendo superato i tragici trascorsi, e dopo aver proferito quella frase in modo impulsivo aveva deglutito, come se temesse ciò che aveva detto; a volte sembrava ancora sotto l'influenza di suo padre, quel povero ragazzo.

"Lo dici perchè sei geloso di sentire il nome di Allison in relazione a quello di Scott, o perchè ancora soffri nel ricordarla morente tra le sue braccia mentre gli ricordava che era l'unico ragazzo che avesse mai amato?" Derek non era mai stato gentile, questo non era un segreto, ma in quel momento si stava comportando peggio che mai, e tutti concordavano sul fatto che meritasse la solitudine. Si stavano avviando silenziosamente all'uscita, come dei moscerini attratti dalla luce, quando Scott, nuovamente, prese voce in capitolo.

"Non capisco cosa tu abbia in questo momento, ma quello che conta è che noi stiamo uniti, è tutto ciò che serve, per cui per il bene di questa città che abbiamo imparato a difendere, lasciamo da parte i nostri problemi personali. Ti chiedo di scusarti con Stiles e Lydia, ma se non ne hai intenzione, non ne sei obbligato, sono convinto che loro siano abbastanza maturi da combattere al nostro fianco nonostante la tua presenza."

Scott sembrava avere successo, in fondo era sempre stato un grande leader, con un grande talento nei suoi discorsi, ma Stiles non sembrava avere lo stesso successo.

"Io non lo sopporto più, è così arrogante e si crede migliore degli altri. mi ha stancata." continuava a scaricarsi Lydia, e lui le aveva preso una mano accarezzandone il dorso, mentre non staccava gli occhi dai suoi.

"Non serve fare così, non mi interessa di ciò che pensa, e poi sai meglio di me che non faceva sul serio, per favore lascia stare tutto." aveva provato a convincerla.

"No Stiles, mi sono stancata di lasciare correre. Sai cosa mi piacerebbe fare? Mi piacerebbe schierarmi dalla parte dei cattivi e dimostrargli quanto il nostro aiuto sia importante per lui." aveva buttato così la ragazza, mentre Stiles la guardava, sapendo che non avrebbe mai potuto dire sul serio, e aveva optato per la soluzione di cambiare discorso.

"Ti ricordi ancora?" aveva sorriso, passando un dito sulla radio con cui aveva comunicato con lei per la prima volta da quando era stato cancellato da quel mondo.

"Ricorda che ti amo." aveva sorriso lei, ricordando quelle parole così ben incise nel suo cuore.

"Ti amavo allora come adesso, e come ti amavo anni prima. Quindi per favore Lydia, rimani con me, resta qui e torna dentro, basta che noi stiamo insieme, non importa di tutti gli altri." la ragazza si era rabbuiata, capendo che il ragazzo avrebbe potuto benissimo raggirarla. Lei lo amava, e lui esercitava su di lei più controllo di quanto entrambi potessero immaginare, e per una volta capiva le parole di Derek, capiva che l'amore poteva essere una debolezza. Non intendeva fare niente di male, ma aveva bisogno di stare sola, e lui l'aveva lasciata andare, per poi raggiungere gli altri.

"Dov'è?" aveva chiesto Malia, vedendolo tornare solo. Le mancava quel ragazzo, ma Lydia era sua amica, ed era sinceramente preoccupata.

"Voleva restare sola." aveva risposto con un sospiro. 

La ragazza intanto aveva iniziato a correre, sempre più veloce, come se in questo modo si scaricasse da ogni peso in corpo. Era andata nel bosco, ricordava che Allison era solita farlo. Allison. Quel nome, quello della sua migliore amica le faceva ancora male, le mancava ancora, da quando era morta. Ormai a quei ricordi la sua vista era offuscata dalle lacrime, e mentre correva a testa bassa non si era accorta di essere andata contro qualcuno.

"Peter..." quel nome era stato un sussurro quasi spaventato, ma non ebbe tempo di urlare, perchè lui le aveva già tappato la bocca, mentre qualcuno alle sue spalle le aveva iniettato un sedativo, per poterla addormentare in modo provvisorio. 

   
 
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