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Autore: FireFistAce    20/10/2017    1 recensioni
C’erano giorni nei quali Kotetsu si chiedeva se fosse giusto perseguire la sua causa, rischiare la vita in continuazione, mettersi in ridicolo di fronte a milioni di spettatori per l’ultima promessa fatta a sua moglie.
[Shonen ai; accenni Kotetsu/Barnaby; flashfic (442 parole, titolo compreso)]
Genere: Angst, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Wild Tiger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’m still here
 
Barnaby era cieco, lo era sempre stato. Accecato dalla vendetta che gli offuscava la mente, non riusciva a vedere e capire il dolore altrui.

Alla fine, a Kotetsu andava bene così.

Andava bene che il più giovane lo rimproverasse di continuo per i suoi sbagli, che gli rivolgesse parole dure, che lo trattasse come se fosse solo uno che doveva darsi alla pensione.

A Kotetsu andava bene, non avrebbe potuto reggere un comportamento diverso, ed era per questo che non glielo aveva mai raccontato, del suo dolore. In fondo, la perdita di Tomoe era ancora una ferita troppo fresca per lui, la fede che non si toglieva mai pesava da morire.

C’erano giorni nei quali Kotetsu si chiedeva se fosse giusto perseguire la sua causa, rischiare la vita in continuazione, mettersi in ridicolo di fronte a milioni di spettatori per l’ultima promessa fatta a sua moglie. C’erano giorni dove si chiedeva se non fosse meglio ritirarsi, darsi per morto magari, e tornare dalla sua piccola Kaede e vederla finalmente crescere, starle dietro come un vero genitore dovrebbe fare.

C’erano giorni, poi, dove sorridere si faceva davvero difficile. Antonio lo guardava, lui lo conosceva, lui lo capiva, o forse lo compativa, Kotetsu questo non lo aveva mai capito.

C’erano giorni dove voleva semplicemente sparire dalla circolazione, dal mondo, magari morire davvero e tornare da Tomoe.

Ma c’era Kaede.

C’era Antonio.

C’erano tutti gli altri.

Poi c’erano giorni in cui si svegliava e la prima cosa che vedeva, appena aperti gli occhi, era una chioma bionda, bionda come il grano, splendente alla luce del sole, e Kotetsu sorrideva, la fede pesava un po’ meno e tutti i suoi sbagli erano più leggeri sulle sue spalle.

E Kaede gli voleva bene.

E Antonio non lo compativa.

E gli altri non si preoccupavano.

Perché se non fosse stato per Barnaby, probabilmente un giorno o l’altro avrebbe ceduto sotto il peso che si ostinava a portare con sé, a non condividere con nessuno.

Alla fine, Kotetsu era felice che le cose andassero così, lui non voleva essere perfetto, non gli era mai piaciuta la perfezione.

Alla fine, era per tutti gli altri se aveva deciso di morire.
Il suo potere si stava lentamente consumando, non avrebbe più potuto mantenere la parola data a Tomoe. Era meglio così. E probabilmente nessuno, a parte pochi, si sarebbe ricordato di lui, un eroe ormai troppo imbranato per essere eroe davvero, avrebbero elogiato tutti Barnaby, sarebbe stato lui il salvatore della città.

Alla fine, a Kotetsu andava bene così.

Lontano.

Dimenticato.

Libero.
 
 
 
Non è ancora giunto il tuo momento, amore mio. Ti prego, sii forte ancora un po’.
 




Angolino autrice

Non so che dire, è una cosa scritta in dieci minuti, così su due piedi dopo aver visto per l'ennesima volta gli episodi 24 e 25, perché per me Kotetsu è morto davvero ed è stata Tomoe a ricordargli che no, non poteva ancora andarsene.
E per parlare di quell'accenno alla Kotetsu/Barnaby: mi sono sempre chiesta come sarebbe stata una possibile relazione tra i due e mi sono sempre immaginata Kotetsu diviso tra l'amore per Tomoe e quello confuso, ancora acerbo e giovane per Barnaby, ed è per questo che ho messo questa specie di conflitto interiore, tra il dolore ed il peso della promessa, dell'amore per la sua defunta moglie e la felicità, la leggerezza che prova con il partner.
Spero di essere riuscita ad esprimere bene ciò che intendevo e, soprattutto, di non essere risultata OoC nella narrazione, penso inoltre che sia la mia prima flashfic (442 parole, titolo compreso... Ero convinta di aver scritto di più), oltre che la mia prima storia in questo fandom. E... Niente, spero che vi sia piaciuta.

Bye!

FireFistAce
  
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