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Autore: Violetta_    20/10/2017    1 recensioni
Sequel di "Gelosia fraterna -Entropia-"
Dopo aver quasi celebrato un matrimonio-disastro, dopo aver evitato una guerra, dopo aver scoperto le dolci metà dei rispettivi fratelli, il trio Sabaku adesso dovrà adattarsi alla sua nuova vita... di nuovo.
E non saranno i soli.
***
Gli ultimi capitoli saranno composti da una raccolta di one-shot/ flashfic in modo da tornare alla situazione di equilibrio della prima ff della trilogia.
Genere: Comico, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara, Temari | Coppie: Gaara/Matsuri, Shikamaru/Temari
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Gelosia fraterna '
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Baka panda







<< Nani? >>

Gaara guardò Sumire limitarsi ad annuire: era entrata nel suo ufficio stranamente molto presto quella mattina riferendogli che cosa aveva accordato a Matsuri qualche giorno prima.
La chunin dovette trattenersi parecchio per non scoppiare a ridergli in faccia, la sua espressione era impagabile.

<< No. Non se ne parla >>
<< Ascolta Gaara, lo so cosa pensi: sono troppo impulsiva e diventare jounin è impossibile al momento per me. Ma ti posso assicurare che sarei perfettamente in grado di affrontare queste missioni >>
<< Il problema non sei tu >> si la sciò sfuggire.

La ragazza rimase allibita un paio di istanti prima di parlare.

<< Che? >>



Accidenti. Accidenti. Accidenti.



Poco tempo dopo la guerra Matsuri si era allenata sino allo stremo per aumentare le sue capacità ottenendo degli ottimi risultati e così gli aveva domandato se potesse proporla come jounin.

Allora i loro rapporti erano decisamente più distaccati e lui aveva temporeggiato, all'inizio aveva negato ma la ragazza si era dimostrata più tenace di quanto pensasse dunque le aveva concesso di proporla a patto che le prove si fossero svolte con un tempo molto distaccato l'uno dall'altro.

Per sua fortuna il test di tattica si era dimostrato molto difficile per la ragazza, poco incline a mettere a rischio la vita dei compagni, ma alla fine le sue spiccate doti organizzative le avevano permesso di superare la prova e adesso mancavano solo le due missioni.

<< Sei preoccupato per lei vero? >>

Sumire aveva poggiato i gomiti sul tavolo ed aveva avvicinato il viso al suo guardandolo con occhi indagatori.
Gaara si trovò a disagio.

<< Io.. >> deglutì << Io non penso che... >>
<< Tu hai paura che possa essere in pericolo o che questa promozione possa allontanarla da te >>

Gaara distolse lo sguardo e lei ebbe la conferma dei suoi dubbi.

<< Tu hai paura di perderla >>

Il kazekage arrossì come poche volte in vita sua.
Sumire gli diede un buffetto sulla fronte e si mise a ridere.

<< Questo tuo lato è davvero dolce >>
<< Non metterei mai in pericolo una persona del mio stesso villaggio >> provò a difendersi.

La ragazza poggiò con forza il palmo sinistro della mano sulla scrivania.

<< Piantala con queste scuse. Dovresti aver imparato ormai che riesco a leggerti nella testa >> disse poggiando l'indice della mano destra sulla sua fronte.

Purtroppo per Gaara era vero.

<< Non hai nulla di cui preoccuparti baka panda. Matsuri è perfettamente in grado di affrontare le missioni più rischiose >> fece spallucce ed alzò le braccia << ….detesto ammetterlo ma l'hai allenata bene >>

No. Aveva forse ammesso che era un bravo sensei?

<< Inoltre ti è molto legata, non sarà certo una piccola promozione a separarvi >>

Gaara la guardò con la coda dell'occhio riflettendo su quelle parole: promuovere la sua adorata allieva era sempre stato motivo di stress per lui, ma sapeva che era una cosa inevitabile, e comunque con quel diavolo di ragazza accanto non avrebbe corso un grande rischio.
Accennò un sorriso.

<< Vi assegnerò una missione tra qualche giorno. Il tempo di scegliere la più adatta >>
<< Yay! Ci sarà da divertirsi >>
<< Non iniziare ad esultare, non è sicuro che verrete promosse >>
<< Non sottovalutare noi Murasaki, panda >>

Si alzò e si diresse verso la porta. Gaara la guardò camminare a passo svelto intenta ad uscire dalla stanza.
Sapeva che era una sorella gelosa e che per chissà quale motivo non provava una grande simpatia nei suoi confronti, ma nonostante ciò lo aveva rassicurato e in un certo senso lo aveva incoraggiato nel suo rapporto con Matsuri.

<< Arigatou strega >>
<< A te pandolino. Ci vediamo >>





*






Per Shikamaru era arrivato il momento di tornare al suo villaggio.
Stava aspettando l'arrivo di Temari alle porte di Suna guardando il cielo di Suna con aria inebetita come al suo solito.
Sbadigliò ed incrociò le mani dietro la nuca.

<< Sveglia! >>

Il ragazzo sobbalzò riconoscendo la dolce voce della sua dolcissima partner.

<< Mh... >>
<< Dai Shika un po’ di moto! >>

Lui portò gli avambracci davanti alle arecchie e si girò dandole le spalle.

<< Per te è facile parlare >>
<< Perchè mai? >>
<< Non usi jutsu che ti sfiancano! >>

A Temari pertì un tic all'occhio destro.

<< Ti vorrei far presente che io i jutsu li uso inoltre ti avviso che non è affatto semplice usare le mie armi! >>
<< Ti riferisci a quel ventaglietto? >>
<< Come dici scusa!? >>
<< Quel ventaglietto è un’arma insulsa a confronto dei miei jutsu >>
<< Ok se sei tanto sicuro >> la ragazza slegò il ventaglio dall'imbragatura e lo poggiò a terra << Tieni. Usalo contro di me >>

Shikamaru sbadigliò e si alzò in piedi. Tentò di sollevarle il ventaglio con un'aria spavalda convinto di avere la forza sufficiente, ma crollò rovinosamente a terra, finendoci sopra.

<< Ma quanto cavolo pesa?! >> esclamò tentando di rianimare il braccio con cui aveva provato il sollevamento.

Lei sfoderò uno dei suoi sorrisi.

<< Tsk. Non è un giocattolo per bambini. Figurati per bambini frignoni ... >>

Shikamaru portò le mani sui fianchi e chinò lo sguardo.

<< Mendokuse... >>
<< Comunque io vado ad allenarmi col mio ventaglietto >>

Stava per andarsene quando il jounin la prese per un braccio e l'attirò a se baciandola sulle labbra.

<< Spero di rivederti presto >>
<< Sarà difficile. Non ho molte missioni come ambasciatrice al momento >> gli diede un altro bacio << … comunque conoscendoti ti ficcherai in qualche guaio e io sarò costretta ad intervenire per salvarti >> disse ridendo.

Shikamaru roteò gli occhi al cielo.

<< Mendokuse. Non cambi mai >>






*






Dopo aver finito di pranzare Matsuri era andata al campo di allenamento aveva distribuito una serie di bersagli sempre più piccoli ed aveva iniziato a colpirli col suo giavellotto.
Era riuscita a diventare così abile con quell'arma che era diventata temibile sia in difesa che in attacco.

<< Complimenti >>

Si voltò e sorrise riconoscendo Gaara, si avvicinò velocemente a lui.

<< Arigatò Gaara. Come mai sei qui? >>
<< Ci ho pensato a lungo e ho deciso quale missione affidare a te e Sumire >>

Alla ragazza brillarono gli occhi.

<< Ontoni? >>
<< Hai. Tra due giorni >>

La ragazza sorrise e lo abbracciò entusiasta.

<< Arigatò >>

Lui arrossì e ricambiò impacciatamene il suo abbraccio.
   
 
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