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Autore: lmpaoli94    20/10/2017    0 recensioni
Sandra si era svegliata di soprassalto. Continuava a fare lo stesso sogno. Pensava a suo cugino Lance.
L’uomo non faceva altro che prenderla in giro dicendogli che era una pessima allenatrice.
“Non sarai mai un bravo allenatore di pokémon come me. Io invece, diventerò il più grande maestro di pokémon che le regioni di Kanto e di Johto abbiano mai visto.”
Lance, dopo anni di duro lavoro, era riuscito nel suo intento.
E Sandra?
Purtroppo Lance non aveva tenuto conto di una cosa: nella vita c’è sempre qualcuno più forte di te.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lance, Sandra
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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La quarta stanza dei Superquattro era tetra e buia.
Non si vedeva quasi niente.
«C’è qualcuno qui?» domandò Sandra con voce perentoria.
«Eccoti qui. Finalmente sei arrivata…»
«Chi sta parlando?»
Una voce femminile, oltre a quella di Sandra, echeggiava nella sala.
«Non posso credere che un’allenatrice come te non riesca a vedere nel buio.»
Improvvisamente, le luci nella sala si accesero.
Dinanzi a Sandra, una giovane ragazza bionda la fissava con sguardo pieno di sfida.
«Mi chiamo Karen e sono l’ultima dei Superquattro. Ti senti pronta per sfidarmi?»
«Sono nata pronta.»
«Ti avverto che sono la più forte nonché l’ultima dei Superquattro.»
«Lo hanno detto anche i miei avversari di prima… Tranne qualche difficoltà, sono riuscita a sconfiggerli.»
«Ma con me non sarà così semplice, allenatrice di pokémon drago.»
«Come? E tu…»
«Come faccio a saperlo? Lance, il campione della Lega Pokémon è tuo cugino, giusto? Ci ha parlato molto di te. Nel bene, s’intende.»
«Sarei curiosa di saperlo, ma non ho tempo da perdere. Devo sfidare proprio mio cugino e tu sei il mio ultimo ostacolo… Ma adesso smettiamola di parlare e passiamo ai fatti! Aerodactyl, è il tuo turno!»
Il pokémon fossile di Sandra volava senza sosta per la stanza.
Era impaziente di iniziare.
Come Sandra, del resto.
«Io, come allenatrice di pokémon buio, scelgo Umbreon.»
«Aerodactyl contro Umbreon. Una sfida che prometteva scintille.»
«Non c’è confronto che tenga. E presto lo scoprirai a tue spese. Umbreon! Turbo sabbia!»
Una potente nuvola di sabbia si prestava a colpire Aerodactyl.
«Aerodactyl! Contrasta l’attacco di Umbreon con raffica.»
L’attacco di Umbreon fu completamente spazzato via.
«Adesso vai con forzantica.»
Grandi quantità di terreno si staccarono dal suolo come per magia.
«Umbreon, schivali con finta.»
Nemmeno l’attacco di Aerodactyl andò a buon fine.
I due pokémon si contrastavano a vicenda.
Chi sarebbe stato il primo a colpire?
«Adesso colpisci Aerodactyl con stordir aggio.»
Un raggio luminoso andò a colpire il pokémon di Sandra confondendolo all’istante.
«Aerodactyl, ti prego resisti!»
Sandra cercò di spronare il suo pokémon.
«Visto che Aerodactyl non si appresta ad attaccare, colpiscilo tu con l’attacco morso.»
Umbreon correva a gran velocità contro il suo nemico.
Ma Aerodactyl rinvenne subito e lo colpì a sua volta con una raffica che lo andò a scaraventare la muro.
«Ora usa il tuo attacco sgranocchio!»
Umbreon era sotto i denti affilati di Aerodactyl, finendo K. O. all’istante.
«Oh no! Umbreon!»
Aerodactyl, con la sua prorompente potenza, finì il pokémon di Karen in sole due mosse.
«Il tuo Aerodactyl è davvero molto forte. Sinceramente non me l’aspettavo. Ma va bene così. La sfida sta diventando alquanto interessante.»
«Ti consiglio di fare uscire un pokémon all’altezza, altrimenti non avrai scampo» fece Sandra con tono superiore.
«Ti consiglio di non sottovalutarmi, Sandra. È stato un errore di molti… Adesso tocca a te Gengar. Fargli vedere chi sei!»
Gengar, con fare misterioso, fissava Aerodactyl.
«Usa il tuo attacco ipnosi.»
«Aerodactyl, cerca di evitarlo con l’attacco raffica.»
Ma il colpo del pokémon di Sandra non funzionò, finendo addormentato.
«Questa non ci voleva!»
«Ora vai con l’attacco mangia sogni!»
Gengar, con un ghigno malevolo, stava risucchiando l’energia di Aerodactyl, rendendolo molto debole e vulnerabile.
«Aerodactyl svegliati! Altrimenti soccomberai sotto i suoi colpi!»
Ma Aerodactyl era in un profondo stato di sonno.
Non riusciva a svegliarsi.
In nessun modo.
«Ora Gengar colpiscilo con ombra notturna!»
Il pokémon di Sandra veniva colpito a ripetizione.
Alla fine riuscì a svegliarsi come se fosse stato in un profondo incubo.
Stava sudando freddo e le sue energie erano minime.
Stava respirando affannosamente.
«È giunta l’ora di finirlo, Gengar! Attacco psichico.»
«No! Non finirà così! Attacco d’ala, Aerodactyl!»
Un forte tornado di vento colpì il malcapitato Gengar.
«Adesso usa il tuo attacco forzantica e facciamola finita!»
Gengar non riusciva a controbattere.
Era sotto i colpi di Aerodactyl.
Alla fine pure lui dovette arrendersi.
«Ma… com’è possibile? Lui non può…»
Karen era rimasta senza parole.
Come poteva un pokémon sul punto di finire K. O. ritrovare tutta quella energia?
«Adesso basta! Mi sono stancata! È giunta l’ora che tu impari la parola sconfitta. Houndoom! Scelgo te!»
L’ultima scelta di Karen era ripiegata sul suo fidato pokémon Houndoom.
Il compagno di mille avventure.
Colui che non l’avrebbe delusa.
In nessun caso.
«La mia pazienza ha un limite, Sandra. E tu hai avuto il coraggio di superarlo. Adesso te ne pentirai amaramente… Attacco lanciafiamme Houndoom!»
«Schivalo, Aerodactyl»
Ma questo non servì a nulla.
Aerodactyl si ritrovò dinanzi il suo nemico, venendo sorpreso.
«Ma cosa…»
«Adesso usa il tuo attacco sgranocchio, Houndoom.»
Aerodactyl, già con le forze limitate, riuscì lo stesso ad accusare il colpo.
«Quell’Aerodactyl… è più resistente del diamante più duro.»
«Ti prego Aerodactyl… resisti… liberati di lui!»
Il pokémon di Sandra si alzò in volo, riuscendo a liberarsi di Houndoom.
«Houndoom, finiscilo con l’attacco fuoco bomba.»
«Contrastalo con forzantica.»
Houndoom, senza schivarlo in tempo, venne colpito dall’attacco di Aerodactyl.
«Non è possibile! Ma come ha fatto?»
«Non ha importanza, Karen… Adesso dobbiamo dare il tutto per tutto Aerodactyl. Cerca di resistere…»
Karen non riusciva a capire le intenzioni della sua sfidante.
Cosa aveva in mente.
«Aerodactyl, sprigiona la tua forza con un iper – raggio e colpisci Houndoom!»
Un potentissimo raggio luminoso investì il povero Houndoom, illuminando la stanza di una luce accecante.
Quando il colpo di Aerodactyl cessò, Houndoom era stramazzato a terra.
Non riusciva a rimettersi in piedi.
«È finita…» disse Karen senza riuscire a dire altro.
Anche stavolta Sandra era riuscita nella sua impresa.
Aveva battuto l’ultimo Superquattro.
Senza riuscire a trattenere la felicità, andò ad abbracciare il suo pokémon e a fare i complimenti alla sua sfidante.
«Sei stata magnifica… Ora vai, il campione ti aspetta.»
«Karen, io…»
«Non devi dirmi nulla. Hai fatto tutto ciò che dovevi fare. Hai messo in piedi una sfida più grande di me. Ed io ho perso. Non ho solo demeriti. Vedendo la resistenza di Aerodactyl ho capito che non avevo speranze. E così è stato… A questo punto non posso che augurarti buona fortuna.»
Karen aveva la voce rotta dalle lacrime.
C’era rimasta profondamente male.
Ma è così che succede nelle sfide pokémon.
Si vince e si perde.
Ma la cosa più importante era accettare la sconfitta.
E questo Karen l’aveva fatto.
   
 
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