Aprì gli occhi, e ciò che gli si parò dinnanzi gli parve assurdo, quasi uno scherzo crudele che qualcuno, chiunque, da lassù gli stesse facendo. Occhi azzurri come il cielo a mezzogiorno, capelli di grano, mascella ben definita e un sorriso ebete da perfetta “testa di fagiolo”. Senza che potesse avere il tempo di riprendersi dalla scossa emotiva subita, il biondo disse quattro parole che avrebbero sconvolto la vita del moro per il resto dei suoi giorni, sempre che avessero una fine:
“Ciao Merlino, sono tornato”.