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Autore: PikaPikaHikaru    21/10/2017    0 recensioni
È quasi Natale, e a Natale si è tutti più buoni, così dicono. (...) e qualche volta ne vale la pena.
Harry e Louis hanno litigato, ma il compleanno di Tomlinson si avvicina. Riusciranno a fare pace?
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Dopo più di un anno torniamo con una nuova one-shot. Se vi state chiedendo chi siamo, questo è un account condiviso da Pikapikahoshi e Alexys_Tenshi. Speriamo che questa slice of life vi piaccia e ci scusiamo di essere sparite. Mentre ci dissolviamo in una nuvola di fumo, vi lasciamo alla lettura.
 
At Christmas we are all better 

È quasi Natale, e a Natale si è tutti più buoni, così dicono.
Harry ha sempre amato il Natale, almeno fino a quest'anno.
O meglio, lo ama anche quest'anno, ma non lo sente davvero Natale. Mancano a mala pena due giorni, e gli viene da piangere.
Continua a girarsi intorno con uno sguardo perso, e per l'ennesima volta sente le lacrime scendere giù come la neve fuori dalla finestra.
La verità è che negli ultimi anni per lui la vera vigilia è il 23. Si diverte a preparare i peggiori scherzi per il suo ragazzo che compie gli anni il giorno della vigilia. Ragazzo che puntualmente si dimentica di quanto Harry trovi entusiasmante creare piani che finiscono puntualmente per mutilargli qualche parte del corpo (Harry continua a sostenere che il fatto che l'ultima volta si sia fracassato la testa in terra, sia solo colpa di Louis visto che doveva ‘per forza prevedere che avesse messo un filo nella porta’).
Però è bello proprio perché è una ‘cosa loro’, e Louis gli ha sempre assicurato che lo adora.
Invece, ora...
Harry non ricorda bene perché hanno litigato, sa solo che ora Louis non gli parla da quasi tre giorni, e lui senza Louis pensa di valere meno di zero.
Forse Louis si è arrabbiato perché pensa che si sentano pochissimo, e forse Harry ha alzato un po' troppo la voce insistendo il contrario, e sì, forse Louis ha deciso che non valeva la pena continuare un discorso così stupido ed è andato via.
Ha provato più volte a prendere in mano il telefono in quell'arco di tempo (circa seicentosettantasette, ma non le ha contate con precisione), ha anche composto il numero che ormai sa più del suo stesso. Poi però ci ha rinunciato, preferendo rimanere nel silenzio più assoluto.
Non ha neanche gli altri ragazzi per consolarsi, e non vuole chiamarli temendo di disturbare.

Comunque, a dirla tutta, non è nemmeno sicuro di volersi scusare lui per primo. Non è mai stato un ragazzo orgoglioso, ma sente che stavolta ha ragione lui e scusarsi non sarebbe affatto giusto.
Quindi no, non lo chiamerà mai.
 
 
Sono le nove e mezza del 24 dicembre, e Harry ha il cellulare in mano.
Sì, aveva promesso che non lo avrebbe chiamato, ma la compagnia telefonica gli ha offerto credito in più, con tanto di messaggio di raccomandazione con scritto di usarli per "fare ad una persona speciale degli auguri speciali!".
Harry detesta sempre queste frasi fatte e mandate da persone che neanche conosce. Solo che in quel momento gli sembra un segno e benedice chiunque lo abbia spedito.
È seduto su una sedia (se avesse dovuto cominciare a saltellare per tutta la casa era molto più utile del divano) e si sta mordicchiando un'unghia, mentre il telefono continua a squillare mettendogli una grande ansia addosso.
Poi sente quel "pronto?" che non vedeva l'ora di sentire da giorni, e gli viene di nuovo da piangere.
Anzi, lo fa. Singhiozza senza ritegno mentre supplica Louis di venire a casa sua perché ha un disperato bisogno di lui, e Louis, forse impietosito o semplicemente innamorato, risponde di sì.
A quel punto, Harry risponde un solo flebile "okay, a dopo" e fa terminare la chiamata, cominciando poi a saltellare esattamente come previsto.
Continua a torturare il regalo che ha comprato a Louis, e passa tutta la giornata a fantasticare su di lui, come una ragazzina.
Quando suona il campanello, Harry balza in piedi e si aggiusta velocemente i capelli prima di aprire la porta e dimenticarsi come si respira.
Louis non è bello, di più.
Harry non riesce a trovare le parole giuste, perciò rimane zitto e fa qualche passo indietro per farlo passare.
Louis dà un'occhiata veloce e diffidente alla casa, probabilmente temendo qualche ennesimo scherzo, ma Harry non ha davvero avuto il tempo di preparare nulla, quindi scuote la testa debolmente per rassicurarlo.
Quando Louis si siede sul divano, Harry lo raggiunge incerto e si poggia sul suo petto, respirandogli contro.
Gli sussurra continuamente cose come "buon compleanno" e anche alcuni "mi dispiace", ma Louis ride soffocato un po' dai suoi capelli, e gli stampa un bacio sulla fronte scendendo fino a trovare le sue labbra.
Rimangono così forse per un'eternità, ma è quando Louis gli mormora quel "ti amo" sulla pelle che Harry capisce che a Natale siamo davvero tutti più buoni, e qualche volta ne vale la pena.
   
 
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