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Autore: Ryu Hime    21/10/2017    0 recensioni
Vedete quell’isola ricoperta di neve?
Dove il mare si infrange sulle scogliere di giaccio.
Riuscite a scorgere le luci nascoste parzialmente dalla nebbia perenne?
Bene, questa è Moon Island ed è anche casa mia.
È 16 giorni a sud delle gelate e pochi gradi a nord di congelare appena metti il naso fuori da casa, si trova esattamente sul parallelo dell’anormale.
***
-Mi chiamo Hiccup e lui è Sdentato.-
-Ma… è una Furia Buia…- mormorò avvicinandosi appena –Già…- rispose mentre gli altri cavalieri atterravano dietro il ragazzo –Uno Scuoti Mari ti ha portato sulla riva di quest’isola, ti abbiamo trovata ferita, avevi una freccia dei Cacciatori di Draghi nella spalla.-
***
–Non riesco a crederci!- esclamò saltando come se le avessero messo delle molle ai piedi, si precipitò da Lyra e le afferrò il muso –E’ fantastico!- disse ancora, la dragonessa sembrava aver capito che cosa stesse farneticando la ragazza perché mostrò il suo stesso livello di emozione –Ti dispiace dire anche a noi che cosa ti rende così allegra?- chiese Moccicoso scocciato. Aria si avvicinò a Hiccup di colpo –Sei un Senziente! Non ci posso credere! Sei un Senziente!
Genere: Avventura, Malinconico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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La calma prima della tempesta

-Perché siamo dovuti arrivare fino a questo posto sperduto?- chiese Dagur con una punta di scontentezza –Perché se davvero c’è ancora qualcosa di… vivo su quell’isola allora dobbiamo annientarlo.- rispose Ryker indicando l’isola di ghiaccio. Controllò la flotta dietro di sé, erano preparati, erano armati e avrebbero finalmente posto fine alla stirpe dei Licantro-Ala.
 
Aria osservava le navi avvicinarsi sempre di più alla sua isola, rimase paralizzata per un attimo, ma quando si riprese sembrava più determinata che mai.
Si voltò verso i Cavalieri –Da questo momento affronterete una battaglia diversa da quelle che avete sostenuto finora abbiamo poco tempo per prepararci, ma per fortuna possiamo rallentarli.- disse –Come intendi fare?- chiese Astrid –Già, quelle navi sono praticamente a distanza di tiro da qui.- concordò Testa Bruta.
In effetti anche se il villaggio aveva il vantaggio dell’altezza con delle buone catapulte era estremamente facile causare dei duri colpi dal momento che lo strapiombo non aveva protezioni di nessun tipo, motivo per cui, comprese Hiccup, la prima volta erano stati annientati nonostante i loro potere ed i draghi.
-Possiamo guadagnare un po’ di tempo con una valanga.- rispose Aria sorridendo –Valanga!- esclamarono i gemelli all’unisono, pronti a dare il peggio di loro. Tuttavia l’albina mise mano ad un corno in avorio che estrasse dalla sua borsa a tracolla, ci soffiò dentro e quando il suono si fu estinto una dozzina di Furia Gelida arrivarono sul posto, tutti portavano al collo lo stesso medaglione di Aria, come ogni abitante dell’isola. La ragazza fece loro un cenno d’intesa ed immediatamente i rettili so gettarono in picchiata sulla flotta bloccando le navi grazie al ghiaccio e lanciando diversi Cacciatori fuori bordo, un secondo suono del corno li avvertì di rientrare –Questo dovrebbe bloccarli per un po’, almeno finché non ci saremo preparati.- disse Aria –Incredibile…- mormorò Gambe di Pesce –Abbiamo avuto diverso tempo per organizzare dei diversivi.- spiegò la ragazza –Ora venite con me, avrete bisogno di qualcosa per evitare di essere prede troppo facili.- disse avanzando a grandi passi nel villaggio.
Arrivarono fino al limitare di esso, un’immensa caverna ghiacciata circondata da fiaccole accese stava difronte alla foresta di pini ed abeti –Qui dimorano gli Anziani, sono i saggi del villaggio e bisogna portar loro il massimo rispetto.- spiegò Aria –Credevo che tutta la tua gente fosse morta.- disse Hiccup senza capire –Non dovremo parlare con dei cadaveri, vero?- chiese Moccicoso con una punta di panico della voce. Aria lo ignorò e fece cenno di entrare, in segno di rispetto si inchinò con le dita di entrambe le mani intrecciate fra loro –Sono stata via per molto tempo, ho fatto ciò che ritenevo giusto per rendere giustizia alla gente di Moon Island.- disse sempre col capo chino.
I Cavalieri notarono che quando erano entrati i loro draghi avevano chinato il capo in segno di rispetto –Forse… dovremmo fare come loro.- disse Gambe di Pesce accennando un inchino –E perché?- chiese Testa di Tufo –Mi sembra ovvio che questo sia un luogo sacro, non solo per Aria, ma anche per i draghi, inoltre ci ha detto di mostrare rispetto.- spiegò il biondo, tuttavia i gemelli diedero chiaramente prova di non aver capito quello che aveva spiegato l’amico –Voi fatelo e basta.- sbottò Moccicoso, anche se gli risultava difficile fare quanto aveva detto Gambe di Pesce.
Ci fu un attimo di silenzio, poi una voce profonda quanto antica risuonò nella caverna, pareva un coro di molte persone che parlavano all’unisono rendendo l’atmosfera più mistica di quanto già non fosse.
-Ben tornata Arianrhod.- disse con fare solenne.
Moccicoso fece un versetto spaventato, mentre gli altri Cavalieri tentavano di vedere chi, o che cosa, avesse appena parlato –Aspetta un attimo.- sopraggiunse Testa di Tufo –Ti chiami Arianrhod?- completò Testa Bruta –E’ il mio nome completo.- rispose la ragazza senza voltarsi.
-Chi sono le persone che hai portato con te?- chiese la voce –Sono i Cavalieri di Berk, vengono da quella che chiamano “Riva del Drago”, si sono offerti di aiutarci a difendere l’isola.- rispose –Hai fatto bene a permettere loro di venire, ti saranno di grande aiuto per difendere il nostro sapere.- disse la presenza –Gusto per sapere… con chi stiamo parlando?- chiese Moccicoso cercando di vedere nell’oscurità della grotta. Ad un cenno di Aria i draghi fecero luce con il loro fuoco interno illuminando una statua gigantesca di ghiaccio di un drago che non avevano mai visto, il corpo enorme sembrava adatto ad una vita sottomarina, una sorta di criniera di spuntoni sulla sommità della testa che scemava sul resto del corpo, il muso quasi piatto con un piccola bocca da dove spuntavano piccoli denti acuminati, ai lati della testa due zanne possenti, gli occhietti piccoli e penetranti –Quello che vedete è ciò che resta di Ice, in lui sono presenti tutte le memorie del nostro passato e alcune conoscenze di quel che sarà.- spiegò –E’… impressionante…- riuscì a dire Hiccup ammirando ciò di cui erano stati capaci gli abitanti di Moon Island –Praticamente prendi ordini da una statua.- commentò Moccicoso che venne ripreso da Astrid, la quale gli aveva rifilato una gomitata –Prima della battaglia che vi aspetta è bene che tu vada a porgere omaggio alla tua gente.- disse la statua. Aria fece nuovamente un inchino prima di dirigersi fuori dalla caverna, seguita da draghi e Cavalieri.
-Quindi quello era il drago che vi difendeva dal mare.- commentò Astrid –Esatto, è grazie a lui che dobbiamo l’esistenza stessa di quest’isola, sarebbe sprofondata negli abissi se lui non avesse creato gli strapiombi di ghiaccio.- spiegò tranquillamente –Quindi aveva poteri di ghiaccio…- commentò Gambe di Pesce –Esatto.-
-Che cosa intendeva quando ha detto che “dovresti porgere omaggio alla tua gente”?- chiese Hiccup. Aria non rispose, si limitò a proseguire il suo cammino, affiancata da Lyra che la seguiva con aria triste.
Arrivarono ad uno spiazzo innevato leggermente fuori dal villaggio, piccole lastre di ghiaccio erano poste ad una certa distanza l’una dall’altra, sopra ognuna di esse era stato scolpito un viso in modo incredibilmente dettagliato, molte erano circondate dallo scheletro bianco di un drago messo come se stesse dormendo con la testa appena sotto la lastra; un piccolo lembo di terra pareva illuminato da un fuoco eterno, ciascuno di colore diverso.
Ancora una volta, prima di entrare, Aria si inchinò intrecciando le dita –Ma… che posto è questo?- domandò Astrid mentre gli altri Cavalieri si guardavano attorno –E’ qui che riposano coloro che hanno vissuto a Moon Island, ognuno di quei visi si è posato su queste costruzioni, ha vagato per questi boschi e ha posseduto il dono dei draghi. Molti draghi che si erano legati alla mia gente hanno scelto di lasciarsi morire quando il proprio compagno ha raggiunto le luci del cielo.- spiegò camminando lentamente fra le lapidi.
-Le luci del cielo?- domandò Moccicoso senza capire –Penso si riferisca alle aurore boreali.- disse Gambe di Pesce –Secondo la mia gente quando si muore l’anima viene portata dalla Dea della Luna nel suo castello tra luci del cielo.- spiegò.
Si fermarono davanti a due lapidi, una raffigurava una giovane donna dai lunghi capelli, attorno alla testa un cerchio come quello di Aria, l’altra un uomo con i capelli corti e il pizzetto. Entrambe erano abbracciate da quelli che erano palesemente gli scheletri di due Furie Buie.
Sdentato vi si avvicinò con cautela annusandole un poco prima di fare un verso triste, Hiccup gli accarezzò piano la testa.
-I miei genitori hanno sempre pensato che questa sarebbe stata una terra prospera fino alla fine del mondo, credevano in un futuro radioso per il nostro popolo, purtroppo questo mondo è pieno di cose che non vanno come vorremmo...- disse Aria mestamente accarezzando le due lastre di ghiaccio.
Se chiudeva gli occhi riusciva ancora a sentire la voce della madre che le diceva di nascondersi e la figura di suo padre che si lanciava all’attacco per difendere la sua gente e venire colpito fatalmente da uno dei Cacciatori di Draghi prima che Notte Perenne, la sua Furia Buia, potesse raggiungerlo.
La sua mente raggiunse i tempi che furono, quando ancora Moon Island non era un cimitero senza vita.
Ai tempi in cui stormi di draghi solcavano il cielo.
Quando Ice riposava nella sua caverna sul mare.
Durante gli anni felici della sua vita, quando i suoi genitori la chiamavano per nome e lei si divertiva a giocare con tutti i draghi che le venivano incontro, quando aspettava con ansia la schiusa dell’uovo di Notte Perenne e Mezzanotte, il drago della madre.
Prima di quella maledettissima notte d’inferno.
Prima che tutto il suo mondo svanisse.
Prima che diventasse sola.
Prima di diventare l’ultima della sua specie.
 
Un suono assordante indirizzò l’attenzione di tutti sullo strapiombo, dove i Cacciatori erano riusciti ad incominciare il loro attacco all’isola di ghiaccio. Le catapulte lanciavano munizioni infuocate grazie al Gel di Incubo Orrendo, piogge di frecce incendiare tentavano di raggiungere le case.
-La pacchia è finita, adesso dobbiamo ricacciare indietro quei Cacciatori con la coda fra le gambe.- disse Aria risoluta ricevendo un verso d’approvazione da Lyra –Questa volta non distruggerete Moon Island.-




*solito aspetto da mezzo drago*
Eccomi!
Dunque, questo è per lo più un capitolo di passaggio, ma volevo spiegare un minimo della cultura di Moon Isalnd, anche perché, più avanti ci sarà molto utile ;)
Come avevo già detto nel capitolo precendente darò alcune occhiate al film, infatti in quanti hanno riconosciuto la descrizione del drago Ice?
Penso tutti, fa parte della Specie Alfa.
Mi sembrava la scelta più azzeccata da fare.
Ringrazio con mille inchini e giochi di coda tutti voi che continuate a seguirmi :3
Noi ci vediamo la prossima volta con "Situazione critica"
Alla prossima <3
Ciau! ^.^
*saluta sbracciandosi e scodinzolando*
   
 
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