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Autore: _Kalika_    22/10/2017    0 recensioni
*FanFiciton partecipante alla Yuri&Yaoi's Week indetta dal Fairy Piece*
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Che Franky fosse portato per la carpenteria, Tom l’aveva capito dalla prima volta che l’aveva visto.
Tuttavia, nonostante la sua evidente attitudine e capacità, l’uomo-pesce aveva aspettato che quel ragazzino scalmanato crescesse un po’ prima di insegnargli tutti i segreti della sua arte.
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Franky, Iceburg, Kokoro, Tom
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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*FanFiciton partecipante alla Yuri&Yaoi's Week indetta dal Fairy Piece*
 
 
 
…E fu così che il carpentiere trovò l’amore
 
Che Franky fosse portato per la carpenteria, Tom l’aveva capito fin dalla prima volta che l’aveva visto.
Tuttavia, nonostante la sua evidente attitudine e capacità, l’uomo-pesce aveva aspettato che quel ragazzino scalmanato crescesse un po’ prima di insegnargli tutti i segreti della sua arte.
Nei primi due anni con Tom, che Franky aveva passato a spostare travi o, in via eccezionale, a montare pochi elementi di semplici progetti, aveva infatti lavorato sull’aspetto pratico del lavoro. Per quanto sembrasse che non fosse più di un altro paio di braccia per il vecchio carpentiere, sapevano tutti quel ragazzo dai capelli blu era il prediletto di Tom e che più vedeva e più imparava. Ma ovviamente, Franky non si era limitato a seguire ciò che gli diceva il suo istruttore.
Non che fosse un segreto per Tom ed il resto della compagnia – nonostante lavorasse principalmente di notte -, ma l’uomo-pesce non aveva mai accennato a quei suoi embrionali progetti, né aveva mai voluto aiutarlo, anche dal momento che non aveva mai ricevuto richieste dal ragazzo.
“Potresti dargli giusto qualche dritta, o almeno insegnarli il giusto metodo. Ci prova da più di un anno, ma ancora non riesce a strutturare in maniera corretta un progetto”, gli suggeriva spesso Kokoro, ma la risposta era sempre la stessa.
“No, no! Che vada avanti per la sua strada imparando da sé! Con il carattere che si ritrova, scommetto che non può fare altro. Ma quando sarà davvero pronto, allora gli insegnerò tutti i miei segreti.” E rideva, rideva, pensando a quei giorni che si facevano sempre più vicini.
 
A 14, quasi 15 anni, Tom finalmente decise di far diventare Franky un carpentiere degno di quel nome. Ci volle davvero poco per imparare quelle nozioni che non era riuscito a carpire dalla pratica, e una volta scoperte gli si aprì un mondo.
In quel periodo, lavorò giorno e notte. Non era chiaro al resto della compagnia di cosa si trattasse, ma tutti sapevano quanto Franky tenesse  al progetto che aveva fra le mani.
“Quasi finito..! Manca solo…” Il ragazzo, chino sul foglio e concentrato al massimo, strinse tra le dita la matita ed attentamente scrisse il suo nome in fondo al foglio. “F-r-a-n-k-y…”  Sollevò finalmente la testa, per osservare dall’alto il suo lavoro.
“Ehy, Franky! Quanto tempo ancora rimarrai sveglio? Non abbiamo olio per le candele in quantità industriale!” La voce un poco brusca di Iceburg lo risvegliò dallo stato di adorazione in cui era caduto. Girò la testa con euforia, troppo felice per rispondere per le rime, osservando il compagno che iniziava a cambiarsi per andare a letto.
“Ecco, ecco, ho finito!” I suoi occhi brillavano di una luce nuova, soddisfatta, una gioia vigorosa che lo stava facendo rinascere, ed Iceburg non poté non accorgersene, venendo rapito da quello sguardo tanto particolare. Sorrise, addolcendo anch’esso lo sguardo mentre riscendeva dalla cuccetta per avvicinarsi al ragazzo. “Fa’ vedere…”
“No, fermo! Lo vedrai domani, quando lo mostrerò anche a Tom e a Kokoro!” Non era un segreto per Iceburg che Franky lavorasse ad questo nuovo, brillante progetto, ma finora non ne aveva mai parlato con gli altri due membri della compagnia. Il ragazzo nascose il disegno in un cassetto della scrivania, riponendo gli strumenti negli astucci per poi spegnere finalmente la lampada. “E ricorda: non devi assolutamente dire niente a loro due!”
“Va bene, va bene…” Borbottò tranquillo l’altro mentre usciva dalla stanza con indosso solo i pantaloni.
Franky si arrampicò sulla sua cuccetta, sopra a quella di Iceburg, e mentre si sollevava le coperte fin sopra le orecchie gli chiese ancora squillante: “Dove vai?”
“Ho fame. Vado a cercare qualcosa da mangiare in cucina. Buonanotte.”
 
 
La mattina dopo, Franky si svegliò più tardi del solito, e quando entrò nella sala principale della compagnia per fare colazione trovò la stanza era addobbata a festa, sul tavolo una meravigliosa e colorata torta, su cui svettava in blu la scritta “Benvenuto fra noi”, il tutto condito da due risate familiari. Il ragazzo fece vagare lo sguardo stupefatto per la sala, individuando Tom, Iceburg e la vecchia Kokoro avvicinarsi festosi.
A dire il vero non c’era bisogno di parole, ma sentì comunque le guance tingersi di rosso quando Tom concluse la sua lunga risata per parlargli: “Iceburg ci ha parlato del tuo progetto. Sappiamo bene che adesso hai le capacità per idearne uno degno di un vero mastro d’ascia. Vedi, devi sapere che per un carpentiere che si rispetti concludere il suo primo progetto significa entrare ufficialmente nella compagnia.” Accennò con occhi sognanti al progetto stretto fra le dita del ragazzo, il quale aveva deciso di portarlo con sé da appena sveglio per farlo vedere il prima possibile al maestro.
Non gli importava che Iceburg non avesse mantenuto la sua richiesta sul fatto di non parlare del suo lavoro, non più.
“Adesso sei un carpentiere a tutti gli effetti. Benvenuto in famiglia, Franky!”
Famiglia. Quella parola ebbe il potere di commuoverlo. Sentì gli occhi inumidirsi mentre, sorridendo, abbassava la testa.
Sì, erano loro la sua famiglia. Non la banda che l’aveva abbandonato non appena si era rivelato inutile per la ciurma, no. La sua famiglia erano quei tre tizi dall’aria un po’ strana.. rise al pensiero, ancora intontito.
Tom, Tom ormai lo considerava un padre, ed avrebbe continuato a farlo. La vecchia Kokoro… una buona zia, senza dubbio, una premurosa zia alcolista.
Mentre Iceburg…
Di quella giornata, Franky conservò tutti i ricordi fino all’ultimo momento. Ricordò sempre le emozioni provate, la felicità, l’amore che Tom gli mostrava… ma il ricordo più bello fu senza dubbio quel momento in cui capì cosa Iceburg fosse per lui.
Perché no, non era un fratello.
Perché non avrebbe mai dimenticato lo sguardo che gli lanciò, così fiero e – se n’era accorto – commosso, e perché non avrebbe mai dimenticato la decisione con cui quella mattina avanzò verso di lui.
Non avrebbe mai dimenticato il sapore delle labbra di Iceburg premute contro le sue, né l’amore irrazionale con cui, dopo un istante di incertezza, ricambiò il bacio.
Aveva trovato la sua famiglia.
 
 
 
 
 
 
***Angolo dell’Autrice***
Salve a tutti! Essendo la prima Icenky che scrivo, dubito sia uscita un granché.
In ogni caso, questa volta non ho molto da dire.
Spero di non aver fatto casino con i verbi, intendo riferito al fatto che non sono sicura di essere riuscita le situazioni in un ordine cronologico convincente, se noterò errori li correggerò il prima possibile. Ah, quasi dimenticavo, non sono convinta neanche del titolo, è stata una decisione dell’ultimo minuto. In parole povere, ho scritto giusto perché l’ispirazione chiamava, anche se ovviamente non è stato un peso!
E niente, spero vi sia piaciuta almeno l’idea.
Ovviamente vi invito a lasciarmi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, se avete commenti o critiche siete naturalmente i benvenuti.
Alla prossima,
_Kalika_
   
 
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