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Autore: The girl in the moon    22/10/2017    0 recensioni
Semplicemente i pensieri di Hiro dopo la morte di Tadashi.
Dal testo: "La sera della sua morte, quando aveva guardato il cielo, vide una stella cadente e un concetto che in circostanze normali non gli sarebbe mai venuto in mente, affiorò alla mente.
Tadashi era come quella splendida stella, così lontana, che attraversava quel buio tanto fitto e apparentemente impenetrabile, che però era riuscita a rischiarire un po'. Era stata troppo veloce però, era scomparsa in un secondo, molto prima di quanto Hiro si aspettasse."
Spero vi piaccia!
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hiro Hamada
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Hey there now, where'd you go?
You left me here, so unexpected.
You changed my life, I hope you know
'Cause now I'm lost, so unprotected.
In the blink of an eye...I never got to say goodbye.

 
Era grigia quella mattina, avrebbe piovuto da un momento all'altro ed Hiro questo lo sapeva benissimo. Eppure, per quanto solitamente amasse il sole, era felice che non ci fosse quel giorno. Forse perché in quel momento gli sembrava che anche il mondo attorno a sé fosse triste per la morte di suo fratello, che lo compatisse e che non si stesse invece prendendo gioco di lui. 
No, quel tempo si abbinava perfettamente al suo umore e allo smocking nero che sua zia gli aveva comprato mesi prima ma che era la prima volta che indossava. Odiava quell'abbigliamento, solitamente non lo avrebbe mai messo, ma quella volta non aveva fatto alcuna resistenza quando Cass glielo aveva consigliato, non ne aveva la forza. 
Quando si era voltato verso l'edificio in fiamme aveva capito subito cos'era caduto, che fine avesse fatto suo fratello, ma la disperazione gli fece urlare il suo nome ancora, e ancora, e ancora...
Dovettero portarlo via di forza i vigili del fuoco, perché lui non aveva intenzione di allontanarsi. Una parte di lui era convinto sarebbe uscito illeso dalla stessa porta da cui era entrato, dicendogli che aveva inventato qualcosa che gli avrebbe salvato la vita in ogni occasione e che teneva sempre in tasca per ogni evenienza. Fantascientifico, ma voleva con tutto se stesso che fosse così.
Quando vide un uomo tenere in mano il cappello di Tadashi glielo strappò dalle dita urlandogli contro di non toccarlo. Piangeva disperato in quel momento, era distrutto. Quell'uomo non aveva nessuna colpa, stava solo facendo il suo lavoro, ma Hiro sentiva il bisogno di prendersela con qualcuno. 
Successivamente cominciò a pensare che fosse solo colpa sua, non aveva insistito abbastanza, non lo aveva fermato quando poteva, non lo aveva nemmeno seguito. Ed ora era troppo tardi e seguirlo in quel momento non era possibile, non aveva il coraggio di compiere un gesto tanto grave. 
Era un codardo, ma forse era meglio così.
Forse era perché Tadashi non avrebbe voluto questo o forse perché gli aveva insegnato che la speranza era l'ultima a morire. Ci credeva così tanto, e poi a morire era stato lui. 
Singhiozzava tutte le volte che gli veniva in mente quel concetto. Se n'era andato via per sempre, in un battito di ciglia la sua vita aveva abbandonato quel mondo e lui non aveva mai avuto l'occasione di dirgli addio. Si pentiva di non avergli detto abbastanza quanto gli volesse bene e quanto fosse importante per lui, anzi fondamentale, quanto lo invidiasse e lo stimasse. Era il suo modello, sognava di diventare come lui sin da quando erano bambini. 
 
Like a shooting star, flying across the room
So fast so far you were gone too soon.
You're a part of me and I'll never be the same here without you.
You were gone too soon...
 
La sera della sua morte, quando aveva guardato il cielo, vide una stella cadente e un concetto che in circostanze normali non gli sarebbe mai venuto in mente, affiorò alla mente. 
Tadashi era come quella splendida stella, così lontana, che attraversava quel buio tanto fitto e apparentemente impenetrabile, che però era riuscita a rischiarire un po'. Era stata troppo veloce però, era scomparsa in un secondo, molto prima di quanto Hiro si aspettasse.
Eppure aveva lasciato il segno. Malgrado questo, suo fratello era una parte di lui, il suo nome e il suo ricordo indelebile nel suo cuore, nella sua pelle, nella sua testa. Eppure nulla sarebbe stato lo stesso senza di lui, che per lui era ciò che le persone chiamavano "casa" e che ora quella stanza, prima colorata e piena di risate, era buia e vuota come il cielo notturno di quella stessa sera. 
L'unica stella guida per lui era Tadashi ed ora era scomparsa.
Nemmeno lui sarebbe più stato lo stesso, ma questo era ovvio. Forse sarebbe cresciuto, avrebbe imparato a cavarsela meglio da solo, ma aveva perso fiducia nel mondo. Era vero, solo i migliori se ne vanno e Tadashi non meritava certo quella fine. 
 
You were always there like a shining light.
On my darkest days you were there to guide me.
Oh I miss you now, I wish you could see
Just how much your memory will always mean to me.
In the blink of an eye...I never got to say goodbye.

 
Sin da bambini lui era sempre stato lì per lui, in ogni singolo istante era pronto ad aiutarlo e sostenerlo in ogni cosa, gli consigliava cosa fare quando aveva un problema, lo spalleggiava quando doveva creare qualcosa -anche se puntualmente faceva arrabbiare la povera zia Cass- e lo difendeva se qualcuno tentava di fargli del male. 
Come avrebbe fatto ora? Chi sarebbe stato lì per lui? Era in quei momenti che si rendeva davvero conto di quanto Tadashi fosse importante ed ora non considerava più la sua presenza scontata. Avrebbe dovuto essere molto più grato per ciò che aveva sempre fatto per lui e invece doveva dimostrare quanto stupidamente orgoglioso fosse. Adesso invece era solo...
Voleva con tutto se stesso che potesse vederlo in quel momento, che potesse capire quanto il suo ricordo fosse importante per lui e sorridere. Questo lo avrebbe sollevato tanto, ma era ovviamente impossibile. Non poteva nemmeno dirgli addio e andare avanti, non puoi farlo quando qualcuno se ne va così all'improvviso.
L'unica cosa che poteva sperare era che quella stella ora si ritrovasse a splendere più in alto, in un posto migliore, aspettando il suo arrivo, fiero di lui.
Che non sarebbe più stato lo stesso lo sapeva, ma questo sarebbe stato un male?
Purtroppo era un momento troppo buio per rendersene conto, ma in futuro, Hiro avrebbe capito davvero tutto questo, che è nelle difficoltà che si ha la possibilità di diventare persone migliori. 
E quando un giorno i due fratelli Hamada si sarebbero rincontrati, Tadashi lo avrebbe abbracciato, orgoglioso di lui.

 
Shine on, shine on
On to a better place.
Shine on, shine on
We'll never be the same.
|O|
 
Spazio autrice: Okay, so che questa song-fic sia parecchio triste, ma ascoltando questa canzone (ovvero "Gone too soon" dei Simple Plan) mi ha fatto venire in mente la tristissima morte del nostro adorato Tadashi. Per cui eccomi qui, a illustrare quelli che secondo me erano i pensieri di Hiro in quel momento, ispirandomi ovviamente al testo della canzone (altrimenti non sarebbe una song-fic, giusto?)
Ad ogni modo, spero che vi sia piaciuta! Fatemelo ovviamente sapere con una recensione che mi fa molto piacere e mi fa sapere cosa ne pensate. 
A presto!
LittleBadDreamer
 
   
 
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