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Autore: Dio_dei_Fluff    22/10/2017    0 recensioni
Quando lo vide fu troppo tardi, stava abbracciato alla mora che gli sorrideva innamorata. E neanche Lauren, pur essendo molto cattiva, decise che non poteva rovinare la loro bella favola. Arrivata in macchina pianse tutte le lacrime che aveva in corpo prima di partire.
Genere: Romantico, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Altri, Lauren, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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CAPITOLO QUARANTE TRE
 
“Allora, chi è che dobbiamo riuscire a sconfiggere oggi?” chiese Francoise a Cesare mentre erano nella sala di preparazione per prepararsi appunto per l’all around maschile, che si sarebbe svolto quel giorno.
“Hai visto ieri Lauren quanto era felice? Quando anche le ragazze sono riuscite a vincere sembrava stesse ballando il tango con il campione del mondo da quanto ne era felice.” Gli rispose mentre cercava i suoi polsini.
“Lauren Tanner e le sue vittorie che non sono sue.” Quasi urlò il biondo.
“Però con tutto quello che ha passato, è scappata, ha avuto un figlio, ha abbandonato la ginnastica e tutto il resto se lo merita, e ha anche detto che è fiera di noi, quante volte lei, quella cosa che chiamiamo allenatrice è stata fiera di noi?”
“Mai.” Ma non si erano accorti che qualche uno (alias due persone di bandiera diversa) avevano ascoltato l’ultima parte della conversazione attirate dal nome, sentito storpiato di “Lauren Tanner”.
“Voi avete detto Lauren Tanner?” chiese uno dei due.
“O merda” fu la reazione avuta esattamente allo stesso istante dei due ragazzi.
“No no noi abbiamo detto “Loren Tagnì”, non Lauren Tanner. Perché avremmo dovuto dire un nome a cui non sappiamo neanche associare un volto?” disse Cesare che in quel momento aveva l’agitazione alle stelle. Si sentì arrivare un calcio negli stinchi da Francoise che migliorò il tiro dicendo “E se anche fosse, non è che origliare è molto polite, come dite nella vostra lingua, potrei sempre dire in giro che voi ci stavate spiando per carpire i nostri segreti sule nostre routine. E non è una cosa che ti fa avere una bellissima squalifica?” Ammettiamolo, ci sa fare parecchio il ragazzo.
“Noi non… noi avevamo…” ora anche i due giovani erano nel panico come Cesare.
“Voi pensavate di avere sentito la parola Lauren Tanner perché vi aggrappate ad ogni piccola speranza sul fatto che lei sia ancora viva, ma lei non lo è, probabilmente morta da anni e riposa nel letto del fiume Colorado a marcire, anche se… si può marcire sotto acqua? Ma quanto sono simpatico. Comunque, pronti per una bella batosta? Un’altra, fra parentesi.”
“Tu che cosa stai dicendo? Come fai a conoscere Lauren Tanner? E noi siamo arrivati secondi solo perché il nostri compagni di squadra erano delle mezze checche.” Disse Nick Russo.
“E poi come vi permettete di nominare Lauren Tanner, come potete dire che è morta?” disse l’altro ragazzo.
“Punto primo ne ho parlato solo io e quindi il plurale non serve, e secondo, e cosa mi prediletta, magari sono il più indicato a parlarne, magari perché invece che essere morta, cosa che molto probabilmente è vera, magari è scappata in Francia ed la mia ragazza li in Francia. O forse la sua ragazza o forse quella del mio migliore amico o forse chi lo sa…?” la sua cattiveria era sproporzionata.
“E ora dovete andare, non è il tuo nome, carter Anderson che stanno per chiamare, sai… noi che ci qualifichiamo come migliori non conosciamo questa ebbrezza di essere chiamati per primi.” Disse Cesare che si era ripreso dall’agitazione iniziale.
***
“E ora come facciamo?” disse Nick Russo mentre si allontanavano “Ma come hanno fatto ad allontanarci? Nell’all around gareggiamo tutti assieme! Io… oddio! E se ci squalificassero?”
Ma Carter non dava segni di vita, era come in uno stato “catatonico” solo senza il pallore e le parole ripetute.
“Carter? Mi stai ascoltando?”
“Ma sbaglio o ha detto che quella Loren Tagnì ha avuto un figlio? E se quella Loren Tagnì fosse lei? E il figlio fosse mio? E se fosse sul serio la sua ragazza? O la ragazza di Cesare o la ragazza del suo migliore amico? E se…” ora cominciavano le parole sconclusionate e fra un po’ sarebbe diventato pallido e si sarebbe dato malato e addio sogni di gloria.
“Carter, Carter smettila! Lei è morta, ne hanno trovato anche il cadavere, quindi quel tipo stava solo cercando di destabilizzarti, devi vincere e dimostrare che non sei condizionabile da loro.”
“Mi sembra che anche tu sia un pochino condizionabile.”
“Ma non su cosa che non sono reali. Lei è morta, è andata.”
“Eppure… io…”
“Eppure cosa, piacerebbe anche a me che qualcuno potesse tornare dagli inferi, ma strano ma vero non è possibile. Ora dobbiamo andare, o non riusciremo a vincere la gara.”
***
“La cosa positiva è che sei davanti, la cosa negativa è che mi manca un attrezzo, e che quell’attrezzo è la cavallina.” Disse Francoise a Cesare che aveva appena concluso la sua gara.
“Lo so che vincerai tu, questo lo avevo capito, ma almeno mi accontenterò di un argento, quella sottospecie di cretino non è che sia riuscito a fare chissà che cosa.” Gli rispose contento per l’amico che non aveva fatto grandi cose, ma che lei aveva fatte tutte giuste.
“E se io facessi il tuo stesso punteggio? Se riuscissi a farlo dimostrerei la grandezza della Francia sugli Stati Uniti.” Gli disse con un sorriso.
“Non sai quello che dici… vai e fai la tua gara, non pensare a me, l’argento mi dona.”
“Anche Magdalene vincerà un oro in più di te?”
“Intanto dobbiamo vincerle le medaglie, e di sicuro le ragazze americane sono delle atlete migliori d i questi due buzzurri.”
“Francoise Dupis, è ora pregato di fare la sua routine sulla cavallina.” Sentirono. L’ultimo prima della fine.
Ora devo solo concentrarmi, devo solo fare in modo che nulla vada male… certo potrei sbagliare tutto, ma poi ho promesso che avrei vinto e poi devo dare una bella lezione a questi sottospecie di buzzurri che non sanno neanche dove comincia una cavallina quando ne vedono una… e poi ho promesso che avrei fatto di meglio di mio padre, e per farlo devo vincere anche questo perché mi dirà di certo che, anche se porto a casa due ori dirà che ho sbagliato… e poi il nonno si è fatto tutto il viaggio fino a rio per potermi vedere… ho chiesto ad una persona di 75 anni di fare un volo intercontinentale solo perché i miei genitori e mia sorella erano troppo occupati per poter venire a vedere il loro unico figlio alla sua unica comparso olimpica… il nonno… ha sempre creduto in me… forse dovrei solo pensare a lui quando gareggio… ma non è possibile… e poi Jerome, se ci fosse stato lui qui tutto sarebbe più semplice, lui avrebbe vinto e io non avrei avuto queste remore di coscienza…
Ti prego, ti prego… io non ho mai creduto troppo in te, ma se esistiti prego, fa che lui non faccia sciocchezze.. forse sono io che gli ho chiesto troppo, tutto quell’allenamento… forse è colpa mia se ora lui è lì fermo e non parte… ma che stupida… sta solo prendendo la magnesia… mamma mia… ho anche pensato per un momento molto tempo fa di avere una cotta per lui… poi ho visto Carte alle olimpiadi scorse e addio… era sul serio una cotta profonda… ma perché sto pensando a queste cose… forse perché rivedere Carter felice mi ha fatto pensare… ma a cosa sto pensando… devo solo pensare…
Dio ti prego… fa che faccia qualcosa di buona… per favore fa che faccia qualchecosa… fa che sia qualcosa di buono… non è possibile che faccia sbagliato… dio, fa che per il grande sentimento che ci accomuna tutti lui possa vincere…
“E ci congratuliamo con Francoise Dupis per aver fatto il miglior punteggio e nuovo record del mondo nell’alla around.”
Qualche preghiera è stata ascolatata.
  
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