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Autore: Fede883    22/10/2017    2 recensioni
Un uomo che ha perso il lavoro ed è in gravi condizioni economiche decide di suicidarsi. Attraverso i suoi pensieri la storia racconta di come l'uomo viva questa sua decisione, la voglia di tornare indietro ma allo stesso tempo la paura di affrontare un futuro pieno di debiti, disoccupazione e paura. Dopo aver passato un giorno con la sua famiglia e aver fatto le cose che più amava fare decide di alzarsi e di dirigersi verso la stazione ferroviaria della sua città, questa scelta cambierà per sempre la sua vita.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Vi chiedo solo di rispettare la mia decisione, oggi ho deciso di farla finita.
Sono arrivato a questo gesto perchè la mia vita ormai non ha più senso. Ho perso il lavoro e mi sono indebitato e ho dovuto chiedere ingenti somme di denaro ad amici e familiari, non riesco a dare un minimo di serenità economica alla mia famiglia, sono così messo male che non riesco nemmeno a portare in pizzeria le mie figlie.
Ho una marea di debiti, alcuni probabilmente non si estinguerano mai e ci hanno quasi pignorato la casa, basta! Ho deciso di farla finita una volta per tutte.
So che questa mia decisione non potrà piacere a tutti, alcuni non condivideranno la mia scelta ma credetemi non ho presa questa decisione a cuore leggero.
Ho capito che forse sotto sotto ognuno di noi può prendere scelte che possono portare in una direzione o in un altra, io ho scelto la più drastica e non me ne pento.
Questa mattina mi sono alzato e come faccio sempre sono andato a prendere il giornale in edicola, l'uomo che la gestisce è un mio amico che sapendo delle mie precarie condizioni economiche ha deciso di regalarmi i giornali fino a quando non verranno tempi migliori ma questo sarà l'ultimo giornale che leggerò in tutta la mia vita, sono andato a fare colazione al solito bar, un cornetto vuoto e un cappuccino come sempre, non prendo mai altro perchè sono molto abitudinario e me lo sono gustato, anche qui il barista conosce le mie condizioni economiche e non mi ha fatto pagare niente.
Ho giocato con le mie figlie, ho detto loro che le voglio bene e che devono essere forti nella loro vita, sono stato insieme a mia moglie, abbiamo guardato la televisione insieme come facciamo ogni sera, ho salutato durante la giornata alcuni amici, le solite cose che però oggi erano del tutto diverse. Quando stai per ucciderti capisci che anche le cose che un giorno ritenevi scontate non lo sono così tanto come pensavi.
E' mattina, sono le 06:00 e mi alzo, lascio una lettera a mia moglie dicendo il perchè del mio gesto, ne lascio anche una seconda per i miei genitori chiedendo a mia moglie di farla recapitare a loro. Mi vesto, poco importa cosa mi metterò tanto non farò più ritorno in questa casa. Una volta vestito vado in camera delle mie figlie, le saluto, un ultimo bacio e rimbocco le coperte ad entrambe, vorrei almeno prendere una decisione diversa per loro ma non ci riesco, dico alle mie cucciole che dovranno essere forti e che il papà in qualche modo sarà sempre con loro e che le guarderà tutti i giorni della loro vita. Saluto anche Toby e Locki, il mio cane e il mio gatto, me li coccolo per bene e mi dispiace lasciarli perchè erano i miei migliori amici, a loro non importa se non ho soldi, mi amerebbero a prescindere da tutto, non ho paura di  quello che sta per succedere, esco di casa chiudendomi la porta dietro le spalle, fuori è ancora buio ed è molto freddo.
Cammino lungo le vie del paese, fuori ci sono pochissime persone, gli alberi sono spogli, sta arrivando l'autunno e prendo una direzione precisa, quella che va  verso la stazione ferroviaria.

Entro in stazione e mi fermo alla banchina del binario 1, quella dove passano i treni in transito e so che tra poco arriverà un treno Frecciarossa diretto a Roma Termini e sarà propio sotto quel treno che io ho deciso di buttarmi e di mettere fine alla mia esistenza. Aspettando il convoglio penso che forse posso uscire dalla stazione e tornare indietro, che vale la pena vivere, che la vita è il dono più grande che abbiamo e dobbiamo viverla appieno ogni giorno nonostante le tante avversità.  
Quanto vorrei uscire da questo posto e tornare a casa e stracciare le due lettere che ho scritto e ricominciare tutto da capo ma non ci riesco, purtroppo ho preso la mia decisione e non ho intenzione di cambiare idea.
Dopo alcuni minuti l'interfono della stazione avvisa i viaggiatori di un treno in transito:" Attenzione, treno in transito al binario 1 allontanarsi dalla linea gialla!". Frecciarossa o no poco importa e aspetto che il convoglio passi per porre fine alla mia vita.
Il treno si avvicina sempre di più, mi accorgo che è proprio un Frecciarossa e che sta andando molto veloce, probabilmente starà facendo i 200 khm. Non ho paura e  mi lascio andare.
Il convoglio mi colpisce in pieno a grande velocità uccidendomi sul colpo, qui finisce la storia di un uomo che ha provato a pagare i suoi debiti, a cui hanno tolto prima il lavoro, la serenità e infine la dignità, qui finisce la mia storia e la morale è che non potrò mai vedere le mie figlie crescere, laurearsi e sposarsi e non potrò diventare nonno, mi sono buttato sotto un treno ma nella mia condizione è stato difficile trovare qualcosa in cui credere. Muoio, ma adesso sono finalmente contento, chissà se in paradiso hanno i cornetti vuoti e il cappuccino, adesso sono libero da ogni pensiero e la morte sotto sotto non mi ha fatto così tanta paura,  ricordatevi della mia storia e cercate di non commettere l'errore che ho fatto io.
   
 
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