Tante volte mi spezzasti le ossa;
me le frantumasti, fino a renderle polvere.
E dalla polvere nasceva il nuovo spirito;
si incarnava come calce, come pece, come limo...
Si ergeva dalle ceneri delle sue braci,
sotto il peso insistente di un fango insofferente.
Io morivo dentro
mentre tu coi tuoi gesti
mi ammazzavi senza pietà.
Tanta forza trova la Fenice
per rinascere
In un mondo morente.