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Autore: DjalyKiss94    22/10/2017    0 recensioni
Sardegna.
Una festa di paese e una ragazza triste perchè forse non potrà più fare ciò che ama di più... ballare.
Ed è in questo momento che incontra il suo idolo che si trova in vacanza da quelle parti... Robert Downey Jr.
Riuscirà il nostro Rob a tirarle su il morale?
La ragazza guarirà?
Ecco a voi la mia prima ff su Robert Downey Jr.
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 9       LA VERITà

Siamo seduti, nella torretta, uno rivolto verso l’altro.
Io lo guardo confusa, sconvolta e lui invece, con il mio smatphone tra le dita, è serissimo.
-Perché mi stai mentendo?-
-Cosa? No. Io non-
-Non è vero.-
Lo vedo guardare lo schermo per poi accostare il cellulare accanto al mio viso, come per mettere a confronto due immagini.
Abbassa la mano e comincia guardarmi intensamente.
-Your eyes don’t shine.-



Spalanco leggermente la bocca.
Ho capito bene?
Ha parlato dei miei occhi?
-Cosa?- chiedo stupita.
-Quella che ho di fronte a me non è la vera Aurora. Dov’è la ragazza sorridente e allegra che vedo in queste foto? Che cosa è successo?-
Abbasso leggermente lo sguardo -N-niente.-
-Vedi, mi stai mentendo.-
-Robert…- sospiro e torno a guardarlo -Non è importante, tranquillo.- dico; non voglio che si preoccupi per me.
-Non mentirmi.- mi perdo nell’intensità dei suoi occhi, così profondi e determinati.



-Va tutto bene, davvero.- insisto, gesticolando e cercando di sorridere, ma non funziona.
-Non è vero che stai bene. Ti ho vista: sei letteralmente scappata dalla festa e ti sei nascosta qui, da tutto e da tutti.- dice, con tono deciso, allargando le braccia e indicando l’ambiente circostante. Abbasso lo sguardo, incapace di sostenere il suo. Lo sento sporgersi verso di me per cercare di nuovo i miei occhi. -Quando sono arrivato quassù, stavi piangendo e non dire di no.-

Chiudo le palpebre, sentendo il groppo alla gola tornare a farsi vivo e soffocante.
Lo sento sospirare.
-Aurora…- ora la sua voce è dolce e calda. Sussulto e apro di scatto gli occhi. Ha ripreso le mie mani nelle sue, accarezzandole -Perché sei qui? Perché non sei alla festa a ballare?-



Il mio cuore batte all’impazzata. Calma Aurora, calma. Prendo un profondo respiro. Deglutisco e torno a guardarlo.
-Robert, non voglio annoiarti con i miei problemi, sono sciocchezze… davvero, non è niente di importante.- lo vedo scuotere la testa ad ogni mia parola e passarsi una mano sul viso -Devi solo pensare a goderti questi giorni di vacanza e-



-Annoiarmi?- dice interrompendomi -Non è importante? Honey-bunny…- dice indicandosi e continuando a gesticolare -…per me è importante se ciò ti rende triste e non fa brillare i tuoi occhi.- chino il volto e chiudo le dita; allora avevo sentito bene. -Per favore, dimmi che succede.- finisce, con tono preoccupato, rafforzando la presa sulle mie mani.

Rimango in silenzio. I pugni stretti sulle ginocchia, lo sguardo basso. La morsa allo stomaco sempre più forte. Sto anche iniziando a tremare.

Robert, dopo qualche secondo, comincia ad accarezzare i miei dorsi con i suoi pollici. Altro infarto.
-Scusami… hai ragione, non avrei dovuto insistere. Ma quando ho sentito i tuoi singhiozzi non ho potuto fare a meno di avvicinarmi… e poi vedendo quanto sei allegra nelle foto… io volevo aiutarti, farti sorridere di nuovo… e parlo di un vero sorriso.- sospira -Ma se non ne vuoi parlare, non fa nulla, ne hai tutte le ragioni. Scusami ancora.- dice, abbozzando un mezzo sorriso e lasciando i miei pugni, per poi guardare in avanti e cominciare, distrattamente, a girarsi tra le mani il mio cellulare.

Apro il pugno destro e poso il palmo sul ginocchio bendato e nascosto dalla gonna lunga. Stringo la stoffa verde tra le dita.
Sorrido leggermente -Sai… In realtà… Tu mi fai sorridere ogni giorno.-
Sentendo le mie parole, si volta verso di me, ma resta in silenzio.

Chiudo gli occhi e sospiro pesantemente -Ok…-.
Lui vede il mio disagio e torna a giocare con il telefono -Senti, davvero, non sei costretta. Se non vuoi-
Scuoto la testa -Come ti sentiresti se, forse, non potessi più fare ciò che ti piace?- chiedo interrompendolo.
Si volta verso di me, sorpreso; non si aspettava quella domanda.



Distendo la gamba destra e con le mani sollevo l’indumento fino a scoprire la fasciatura.
Robert, attratto dal mio gesto, ruota il busto nella mia direzione e mi guarda in attesa di spiegazioni.
Tendo una mano, con il palmo rivolto verso l’alto. Lui aggrotta le sopracciglia confuso.
-Potrei avere il telefono? Devo andare sul traduttore. Non conosco i termini medici.-
-Oh! Certo!- Mi porge il cellulare per poi guardare il cielo, in silenzio, mentre io entro su internet.

-Tutto è iniziato una settimana fa: sono scesa da letto e ho sentito un forte dolore al ginocchio.- dico, interrompendo il silenzio, cominciando a scrivere.
-Cosa?- chiede Robert stupito -Scendendo dal letto?-



Ridacchio tristemente, fermandomi e guardandolo -Si, buffo eh?- scuoto la testa e ricomincio a digitare sullo schermo -I primi giorni non riuscivo a camminare, fare le scale…- dico mentre lui mi aspetta pazientemente.

Una volta finito gli porgo lo smartphone.

“È una distorsione.” comincia così il mio discorso, raccontando poi di quando ho fatto la lastra scoprendo, così, la presenza di liquido nella parte infortunata. Ho continuato scrivendo che molti dei miei famigliari hanno avuto problemi con le ginocchia e non mi hanno dato buone notizie.

Robert legge la traduzione, ad ogni parola il suo viso diventa sempre più triste. Solleva lo sguardo.-Ecco perché prima quando hai cercato di alzarti, sei quasi caduta.-
Annuisco mentre sento la gola chiudersi sempre di più. Schiarisco la voce prima di continuare a parlare -Tra qualche giorno ho la visita dal medico.-
China la testa -Ecco perché sei qui.-



Mi volto verso di lui mentre sento la musica latino in sottofondo, provenire dalla festa. E ciò non fa altro che peggiorare la situazione perché ogni canzone che arriva alle mie orecchie, fa riaffiorare nella mia mente tutti i momenti in cui le ho ballate: halloween, carnevale, eventi estivi, matrimoni.

Faccio un respiro profondo e stringo i pugni -Ho paura Robert…- sento le lacrime spingere ai lati degli occhi -E se fosse davvero qualcosa di grave? Se non potessi più ballare?-

Sentire quella frase detta a voce alta, da una mazzata al mio stomaco, togliendomi il fiato, rendendolo possibile… reale!

Non poter regalare sorrisi alla gente o coinvolgerle in qualche modo. Non poter più provare la sensazione di libertà e felicità che sento quando ballo. Poter dare sfogo al mio istinto per una volta, io che sono una persona controllata, che rimugina sempre, che prima di fare o dire qualcosa, ci pensa dieci volte.

Il respiro si fa corto. Un singhiozzo scuote il mio corpo.
Porto una mano davanti alle labbra.

No, non voglio piangere. Non davanti a lui.

Ma una prima lacrima comincia a scendere imperterrita dagli occhi.



Stringo i pugni e poso la testa sulle ginocchia -Io… io… scusami.- mormoro tentando di nascondermi.
Sento un leggero tonfo e, all’improvviso, due braccia forti stringermi le spalle.
Singhiozzo un po’ per il pianto e un po’ per la sorpresa, sentendo il viso in fiamme.

-Shhh… Non devi scusarti honey-bunny.- dice tirandomi verso di se e cullandomi, il fiato caldo che accarezza i miei capelli; il mio corpo trema, percorso da brividi e singulti, le lacrime roventi che scendono lungo le guance. Lui si scosta un po’: apro gli occhi e vedo che mi porge un fazzoletto.



-Grazie.- dico prendendolo; mi asciugo le guance rimanendo sempre tra le sue braccia, la nuca appoggiata al suo petto.

-La musica è la mia vita. Ballare è… tutto per me. Robert…- dico girandomi leggermente verso di lui -… io non sono una ballerina professionista ma… danzare è il mio modo per esprimermi, senza filtri, senza provare paura. Ogni volta che ballo mi sento libera, do tutta me stessa. E se non…- un altro singhiozzo spezza le mie parole.

Dice qualcosa ma non riesco a comprenderlo.
Mi volto a guardarlo -Mi dispiace, non ho capito- gli dico.
Lui mi fa cenno di aspettare, poi prende il telefono che aveva appoggiato al suo fianco e comincia a scrivere ciò che ha detto sul sito; io nel mentre continuo ad asciugarmi il viso.

Dopo un po’ vedo che ha finito e tento di prendere il cellulare.
-No.- dice ritraendosi leggermente con fare sospetto.
Lo guardo confusa e lui mi sorride dolcemente -Wait, please.- fa un respiro e poi inizia a parlare.

In italiano.

-Andrà tutto bene. Io sono sicuro che non è niente di grave. Il tuo ginocchio guarirà e tu potrai di nuovo fare ciò che piace di più a te: ballare e far sorridere la gente.-



Lo guardo a bocca aperta e gli occhi di nuovo lucidi.
Mi osserva preoccupato -Hai capito? Sono andato bene?-
Sono senza parole. -Benissimo! Sei stato bravissimo!- dico gesticolando entusiasta. -Po-posso abbracciarti?-
Mi osserva con sguardo fintamente serio, raddrizzando la schiena -Mi offenderei terribilmente se non lo facessi.-



Mi fiondo tra le sue braccia e lui mi stringe forte a se. Stringo gli occhi, tremanti, e sospiro -Grazie! Grazie Robert! Grazie per le tue parole.- sento i muscoli del viso tirare da quanto sto sorridendo. Sono troppo felice! -Grazie per aver parlato in italiano. È il più bel regalo che mi potessi fare!- Dopo un po’ mi stacco da lui incuriosita -Ma come lo hai capito?-
-Cosa?-
-Che mi piace far sorridere le persone…-

-Dai video.- dice agitando il cellulare -Tu non balli solo perché ti piace ballare. Tu sorridi, cerchi con i gesti di coinvolgere la gente. In un filmato riesci a convincere i bambini più timidi e li porti in pista. Questo fa ti te una bravissima ballerina.-

Arrossisco violentemente e abbasso il volto, imbarazzata -G-grazie, Robert.- dico sollevando solo lo sguardo.
Mi sorride soddisfatto -Aurora…- mi prende le mani e mi guarda serio ma sereno -…devi promettermi una cosa.-
-D-dimmi.- dico, ignorando l’ennesimo infarto e concentrando la mia attenzione su di lui.
-You smile…-

 
 
-Sorridi sempre.-
Raddrizzo la schiena e porto la una mano sul cuore -Parola di alpaca!-
Scoppiamo a ridere.
Lui allarga nuovamente le braccia e io lo abbraccio di slancio mentre altre lacrime, questa volta di gioia cominciano a scendere lungo il viso. -Grazie Robert. Grazie di tutto. Sei una persona speciale.-



Robert posa un bacio sulla mia tempia.
Ora ne sono certa… Io stanotte non ne esco viva!
_______________________________
Angolino Dell’Autrice
Ciao ragazziiii!! =D
Sono tornataaaaa!!!
Ma che dolce questo Rob vero?
Ormai mancano due capitoli e questa storia giungerà al termine.
Nel prossimo aggiornamento vedrete i fuochi d’artificio… letteralmente parlando! =)
Grazie a tutti voi che recensite, commentate e votate!
A presto! :* Baci baci Djaly! :*
  
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