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Autore: lonewolf87    23/10/2017    1 recensioni
Cinque anni dopo la battaglia contro i draghi malvagi, Goku decide di tornare dalla famiglia e dagli amici per partecipare a un torneo di arti marziali organizzato da Mr. Satan, dove incontrerà due misteriosi ragazzi che hanno un vecchio conto in sospeso con lui. Nuovi alleati, nuovi nemici e nuove battaglie per il destino della Terra attenderanno Goku e il resto del gruppo.
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Goku, Nuovo personaggio, Pan, Un po' tutti, Vegeta | Coppie: Bra/Goten, Bulma/Vegeta, Chichi/Goku, Gohan/Videl , Pan/Trunks
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Dragon Ball Ultimate Heroes'
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Nel frattempo, alla Capsule Corporation, Goten e Trunks erano ancora occupati col progetto, e nel mentre ne approfittarono per discutere d’altro.
“E così sei riuscito a far pace con mia sorella?” domandò Trunks.
“Beh non potevamo bisticciare in eterno, altrimenti Vegeta se ne sarebbe accorto e non voglio immaginare cos’avrebbe potuto farmi.” rispose Goten.
“Però c’è una cosa che non capisco. Prima che tu la scaricassi, non smettevate di litigare, e quando sei tornato, avete risolto i vostri problemi.”
“In effetti il mio comportamento è stato un po’ strano. Forse non mi crederai, ma ho parlato con mio padre.”
“Cosa? Goku era con te? Vorresti dire che è tornato?”
“Purtroppo no. Dopo che ho parlato con lui, è scomparso nel nulla. Non sono nemmeno sicuro che fosse mio padre. Forse si trattava di un’illusione.”
“Hmm… per caso ti sei ubriacato mentre accompagnavi mia sorella a fare shopping?”
“Spiritoso.”
“Ahahah! Sto scherzando. Comunque ti credo. Sai, mentre ero ricoverato all’ospedale, Pan mi ha raccontato di aver parlato con suo nonno.”
“Sul serio? E quando?”
“Poco dopo la battaglia contro Hyper Bu. Lei era disperata per le mie condizioni ed era scappata. Mentre si trovava fuori, ha incontrato Goku. Hanno parlato e lui l’ha consolata, ma quando mia sorella stava per raggiungerli, è sparito improvvisamente nel nulla.”
“Proprio com’è accaduto a me ieri sera. Solo che al posto di Bra c’era mia madre.”
“E non è tutto. Credo che sia stato lui a soccorrermi mentre tu, mio padre e gli altri vi stavate battendo contro Jalbok.”
“Mio padre ti ha soccorso? Perché non ne sapevo nulla?”
“Ne avevo parlato durante l’ultima festa a casa mia, ma tu stavi in disparte per i fatti tuoi. Inoltre in questi giorni sei completamente sparito.”
“Non hai tutti i torti.”                                                                   
“Ma dimmi, di cosa avete parlato tu e Goku?”
“Beh di tutto quello che mi è successo negli ultimi tempi. Diciamo che è merito di mio padre se io e tua sorella ci siamo riappacificati.”
“Capisco. Chissà, forse crede in voi due.”
“Peccato che il primo a non crederci sia io.”
“Però se sei riuscito a far pace con mia sorella, vuol dire che deve aver parlato bene di lei.”
“L’ho fatto perché era la cosa giusta. Non volevo che Bra fosse triste per causa mia o che qualcun altro oltre te e Pan scoprisse il motivo delle nostre liti. Bra è davvero una brava ragazza e ieri, parlando con lei, ho imparato a conoscerla meglio e a capire il motivo per cui ha deciso di frequentare quel Ken. In fondo anche lei, come me, cerca l’amore della sua vita.”
“E non hai pensato che forse non avete bisogno di cercarlo da un’altra parte, ma che si trovi più vicino di quanto possiate immaginare?”
“L’ho pensato tante volte, Trunks, e sai com’è finita. Avere lo stesso desiderio non vuol dire essere innamorati l’uno dell’altra. Sono contento di aver fatto pace con tua sorella, le voglio bene e se avrà bisogno di qualcosa, sarò sempre a sua disposizione. Ma adesso sta con un’altra persona con cui si trova bene e io non ho alcun diritto di avanzare pretese nei suoi confronti, specialmente dopo il modo in cui l’ho trattata. Il clima di tensione che si era creato tra noi negli ultimi tempi è stato doloroso anche per me, e ora che ci siamo riappacificati, non me la sento di fare qualcosa che potrebbe allontanarci per sempre.”
“Goten…”
“E poi te l’ho già spiegato. Per il momento non ho voglia di frequentare altre donne. Voglio solo pensare a lavorare e a non dare preoccupazioni a Bulma e a mia madre.”
“Capisco. Accidenti! Ho l’appuntamento con Pan e sono in ritardo!”
“Cosa aspetti? Vai e raggiungi mia nipote. Non bisogna mai far attendere una signorina, dovresti saperlo bene.”
“E come faccio? Devo assolutamente finire il progetto per domani mattina, altrimenti mia madre andrà su tutte le furie. Mi sa che dovremo rimandare la nostra cena.”
“Non se ne parla proprio. Avete litigato per causa mia e di tua sorella, e se darai buca a Pan, potrebbe non concederti più un’altra possibilità di perdono. Lascia che ci pensi io. Non mi sembra nulla di complicato.”
“Sei sicuro? E’ un lavoro lunghissimo e rischi di tornare a casa tardi.”
“Stai tranquillo, tanto non ho di meglio da fare. E poi devo ancora farmi perdonare da tua madre per la mia assenza ingiustificata.”
“Hmm… d’accordo. Conto su di te, Goten. Ma se hai bisogno di aiuto, non esitare a chiamarmi.”
“Non ce ne sarà bisogno. Adesso vai immediatamente da mia nipote, prima che si arrabbi.”
“Okay. Grazie, amico.” lo salutò Trunks.
“Divertiti e salutami Pan.” fece altrettanto Goten, prima di rimettersi al lavoro.
 
Trunks volò a tutta velocità in direzione dell’aura di Pan. Era in ritardo di ben venti minuti e conoscendola, era convinto che se ne sarebbe andata via da un pezzo, ma alla fine la trovò che aspettava pazientemente fuori dal ristorante.
“Pan!” la chiamò Trunks.
“Trunks!” fece altrettanto lei.
“Perdonami. Ero davvero incasinato col lavoro e…”
“Non dire altro. Bra mi ha raccontato tutto.”
“Mi dispiace. Ti ho deluso un’altra volta.”
La ragazza rimase in silenzio e l’abbracciò, come a fargli capire che aveva finalmente perdonato.
“Pan…”
“Che ne diresti se entrassimo? Comincia a far freddo.”
“Hai ragione. Andiamo.”
Dopo qualche minuto di attesa, Trunks e Pan cenarono ma la ragazza sembrava avere la testa da un’altra parte.  
“Pan, va tutto bene?” domandò il figlio di Vegeta e Bulma.
“Sì, perché?” replicò Pan.
“Mi sembri distratta. E poi di solito mangi con più foga.” notò il lilla.
“Mi dispiace, Trunks. So che mi hai portata qui per dimenticarci la nostra lite di qualche giorno fa, ma al momento non ho molto appetito.” spiegò la fidanzata.
“Si vede. È successo qualcosa?”
“Niente. Cose mie e di Bra. Sai, lei ci tiene molto che tutto vada bene tra noi e non mi va di litigare con te per problemi che non ci riguardano.”
“Beh Goten è il mio migliore amico, mentre Bra è la tua. È normale preoccuparsi per loro e prendere le difese di uno o dell’altra. Però su una cosa hai ragione. I loro problemi non devono rovinare quello che c’è tra noi.”
“Non credo che ce ne saranno più. Alla fine hanno fatto pace.”
“Già. Goten mi ha raccontato tutto. Sai, ha avuto un’esperienza simile alla nostra. Anche lui ha incontrato Goku.”
“Sul serio?”
“Sì, anche se per pochi minuti. Hanno parlato e diciamo che è merito di tuo nonno se Goten e Bra si sono riappacificati.”
“Questo spiega il suo improvviso cambio d’umore. Mio nonno riesce sempre a portare il sorriso anche nelle situazioni più complicate.”
“Hmm… eppure l’appetito non ti sta tornando.”
“Sono contenta di sapere che nonno Goku non sia sparito del tutto, però non smetto di pensare a Bra e a mio zio. Io credo che tua sorella dovrebbe farsi avanti con lui, a maggior ragione ora che ha rotto con Valese.”
“Non credo che questo sia possibile. Bra sta con un altro e Goten non vuole frequentare nessuno.”
“E’ quello che mi ha detto Bra, ma se le cose restassero così, ho paura che potrebbe perderlo di nuovo e stavolta per sempre. Sono stata una sciocca. Non avrei dovuto chiederle di dimenticare mio zio e di frequentare Ken.”
“Non è colpa tua, Pan. In quel momento Goten stava con Valese e nessuno immaginava che si sarebbero lasciati. Se tuo zio non fosse stato inflessibile sulla sua decisione, avremmo pensato a un piano per metterli insieme, proprio come hanno fatto loro con noi. Ma Bra si è fissata con Ken mentre Goten purtroppo ha scelto di chiudersi in sé stesso e non so per quanto continuerà così.”
“Però io sono convinta che Bra ci tenga ancora a mio zio, molto più di quanto voglia far credere a tutti.”
“Solo il tempo ce lo dirà. So che vorresti aiutare mia sorella, e credimi, anch’io vorrei fare qualcosa per quei due testoni, ma io penso che la soluzione migliore sia non immischiarsi e lasciare tutto così com’è. Se Bra prova ancora qualcosa per Goten, sono certo che prima o poi mollerà Ken e a quel punto chi lo sa? Magari Goten non si lascerà sfuggire l’occasione per farsi avanti con lei.”
“E se mio zio nel frattempo s’innamorasse di un’altra?”
“Non succederà, stai tranquilla. Goten in questo momento ha la testa solo per il lavoro. Sai, è anche merito suo se sono riuscito a portarti a cena. Ha insistito a fare i miei straordinari pur di liberarmi dal lavoro.”
“Mi sa che hai ragione, Trunks. Forse non è il caso che li infastidiamo.
“Proprio così. Però adesso basta parlare di Goten e Bra. Piuttosto, sei proprio sicura di non voler diventare l’erede di tuo nonno Satan?”
“Assolutamente. So che nonno Satan ci teneva molto e un po’ mi dispiace non accontentarlo, visto che sono la sua unica nipote, ma non riuscirei a sopportare fotografi, giornalisti e fans che ti assillano 24 ore su 24. Preferisco che sia Ub a prendere la sua eredità di campione assoluto. Sono certa che saprà utilizzare i soldi e la fama che guadagnerà nel migliore dei modi. Mi allenerò, ma per conto mio e senza bisogno della visibilità di nonno Satan.”
“E la tua famiglia? Cosa ne pensa?”
“I miei genitori e mia nonna vorrebbero che andassi all’università, ma lo studio non fa per me. Non hai idea di quanto mi stressino a casa. Da quando lo zio Goten ha cominciato a lavorare, sono diventata il loro obiettivo.”
“Chichi e i tuoi sono semplicemente preoccupati per te e non hanno tutti i torti. Ormai non sei più una ragazzina e devi pensare al tuo futuro. È bello che tu voglia lasciare il tuo posto a Ub. La sua famiglia e il suo villaggio vivono nella povertà assoluta e se diventasse l’erede di Mr.Satan, potrebbe migliorare la vita di tante persone. E mi fa piacere anche che tu non voglia rinunciare agli allenamenti. Negli ultimi tempi è successo di tutto ed è importante non lasciarsi trovare impreparati in caso di minaccia. Però finché la pace regna sulla Terra, dobbiamo vivere come dei comuni terrestri. Ascolta, mi è appena venuta un’idea. Che ne diresti di gestire la palestra di tuo nonno a Satan City?”
“Cosa?”
“Sarebbe un’ottima soluzione. Certo, forse Chichi non sarà molto entusiasta, ma è pur sempre un buon lavoro, continueresti ad allenarti e sono convinto che i tuoi genitori e tuo nonno Satan ti appoggerebbero. “
“Hmm… non so se una palestra sia il luogo adatto per i miei allenamenti. Finirei per distruggere tutto o far del male ai suoi allievi.”
“Beh vorrà dire che sarà un’ottima occasione per controllare al meglio i tuoi poteri. Per i nostri allenamenti troveremo sempre il tempo. Nemmeno io ho intenzione di trascorrere le mie giornate chiuso in ufficio.”
“D’accordo, Trunks. Mi hai convinta. Ne parlerò con i miei genitori e con i nonni.”
“Ottimo. Sono fiero di te, Pan. Ma adesso che ne diresti se mangiassimo?”
“Okay. Buon appetito!” esclamò Pan, prima di riprendere a mangiare con la classica foga di un sayan.
“Eheheh!” sorrise Trunks divertito e allo stesso tempo sollevato che le cose tra lui e Pan fossero tornate alla normalità.
 
Nel frattempo, Goten era rimasto in ufficio a lavorare, e proprio come l’aveva avvisato Trunks, si sentiva a pezzi, del resto non era abituato a lavorare fino a tardi. Decise a quel punto di fare una pausa e di prendersi un bicchiere di tè in uno dei tanti distributori automatici presenti nell’edificio. Mentre beveva, notò la presenza di una donna che tossiva e si appoggiava in modo sofferente sul muro. Appena Goten si avvicinò, scoprì con sorpresa che si trattava di Bulma e andò subito in suo soccorso.
“Bulma, che hai?” chiese Goten.
“Oh ciao Goten. Non mi aspettavo di trovarti qui.” lo salutò Bulma.
“Avevo ancora del lavoro da finire, così sono rimasto. Tu stai bene?”
“Sì. Era solo un po’ di stanchezza. Sai, qui alla Capsule Corporation ci diamo tutti da fare e sono contenta che anche tu lo stia capendo. Trunks è con te?”
“No, è uscito con Pan.”
“Che cosa? Accidenti a lui! Aveva del lavoro da finire e invece va in giro a spassarsela. Ma appena torna, gliene dirò quattro.”
“Ehm… non c’è bisogno. Gli ho detto io di andarsene. Trunks doveva assolutamente incontrare mia nipote. Cerca di capire, l’ha fatto per il bene del loro amore. E comunque ci sto pensando io ai documenti del progetto. Ti prometto che per domani mattina sarà tutto pronto.”
“Il bene del loro amore? Che cosa è successo?”
“Ecco… non so se dovrei parlartene…”
“Invece faresti meglio a svuotare il sacco, se ci tieni a lavorare qui.”
“Ehm.. d’accordo. Trunks e mia nipote hanno litigato in questi giorni per colpa della mia improvvisa sparizione.”
“Mio figlio ha litigato con Pan?”
“Sì, ma non è nulla di serio. Credo che a quest’ora si siano già riappacificati.”
“Spero che tu abbia ragione, Goten. Altrimenti non perdonerò mio figlio.”
“Ci tieni davvero molto a mia nipote.”
“Già. Pan è una brava ragazza e non voglio che lei e Trunks si lascino.”
“Non lo faranno, stai tranquilla. Trunks ama Pan alla follia e farebbe qualunque cosa per lei. Dovresti saperlo meglio di me.”
“Hai ragione. A differenza di un’altra persona, Trunks dovrebbe essere l’ultimo dei miei pensieri.”
“A chi ti riferisci?”
“A Bra. Mi ha detto che sta frequentando un ragazzo e l’ho anche conosciuto. Si chiama Ken, e mi sembra un tipo molto simpatico e alla mano.”
“Beh se ti piace così tanto, come mai sei preoccupata per lei?”
“Ho detto che è simpatico, Goten, non che mi piaccia.”
“Non ti seguo.”
“Quello che intendo, è che non mi sembra tanto diverso dagli altri ragazzi con cui Bra usciva in passato, nonostante lei sostenga il contrario. Ho come la sensazione che abbia scelto di frequentarlo per provare a dimenticare qualcuno.”
“Hmm… in effetti Bra mi aveva detto che c’era un ragazzo di cui era innamorata, ma so che ha avuto problemi con lui e alla fine ha deciso di virare su Ken. Però non chiedermi il suo nome, perché non lo so nemmeno io.”
“Capisco. Dev’essere stata dura per mia figlia.”
“Già. Da come ne parlava, aveva proprio perso la testa per lui. Che idiota, come fa a non accorgersi di una bella ragazza come lei?”
“Ahahahah!”
“Ho detto qualcosa di strano?”
“No, scusami. Hai perfettamente ragione, Goten. Mia figlia è una bellissima ragazza e quello stupido che ha osato farla soffrire non merita il suo amore.”
Goten rimase in silenzio per l’imbarazzo. Non sapeva chi fosse questo misterioso ragazzo di cui Bra era innamorata, ma in quel momento sentiva di avere delle cose in comune con lui. Proprio come questo ragazzo, infatti, aveva fatto soffrire Bra e non l’aveva mai considerata, se non come la sorellina del suo migliore amico.
“Eppure… nonostante quello è successo, sono convinta che questo ragazzo misterioso sia la persona giusta per mia figlia.” aggiunse Bulma.
“Cosa?” domandò Goten.
“In amore ci sono ostacoli e incomprensioni di ogni genere che a volte ti spingono a rassegnarti o a gettarti tra le braccia del primo che capita, com’è successo a Bra. Tuttavia mia figlia è una ragazza intelligente e prima o poi si renderà conto da sola che questo Ken non è il grande amore che sta cercando. E appena lo mollerà, sono certa che riuscirà finalmente a realizzare il suo sogno d’amore, proprio come hanno fatto Trunks e Pan.” spiegò la scienziata.
“Capisco.”
“Quello che mi chiedo e se ci sarò ancora quando succederà…”
“Eh? Che vorresti dire?”
“Ehm… nulla. Adesso che ne diresti di tornare al lavoro? Se non ti dai da fare, il progetto non sarà pronto per domani mattina. Ti sei messo in un grosso guaio, Goten.”
“Non importa. È il mio lavoro e non ho intenzione di darti altre delusioni, Bulma. Però… sei sicura di stare bene? Posso accompagnarti a casa, se non ce la fai.”
“Assolutamente. Per chi mi hai presa? Non sono mica una vecchia decrepita.”
“Ehm… non volevo dire questo.”
“Forza, non perdere altro tempo. Al lavoro.”
“D’accordo. Buonanotte, Bulma.” la salutò Goten, prima di rientrare nell’ufficio di Trunks.
“A domani.” fece altrettanto Bulma, che tornò a casa sospirando. “Goten, sei proprio come tuo padre.” 
  
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