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Autore: Lyls    23/10/2017    0 recensioni
Tutti conoscono Anne Bonny.
Sanno che è stata sempre al fianco di Charles Vane, e prima ancora di Jack Rakham.
Ma nessuno sa la sua storia prima di Vane, di Rakham, prima di tutto quanto.
Ma nessuno sa che ha una sorella minore.
Ma nessuno sa della sua storia.
Elizabeth.
Un altra Bonny.
Un altra pirata.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Anne Bonny, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ebbene si sono tornata anche con questa storia.
Sperando che ci sia ancora qualcuno a seguirla :)
Ci sarà un salto temporale, quindi si passerà ad una scena precisa che per motivi di trama sarà un pò diversa ;)
 
Cronache di una fuggitiva
 
Atto VIII- Sorelle nonostante tutto

"Che cazzo ti dice il cervello?!" sbotta Anne rivolta alla sorella.
"Potrei dirti la stessa cosa!" sbotta Elizabeth guardandola male
"Ragazze..." dice Jack cercando di calmarle ma ricevendo in cambio solo un stai zitto tu da parte di entrambe.
"Non possiamo fare una cosa simile" dice Elizabeth fissando Anne seccata "e tu lo sai"
"Quel cazzo di governatore vuole chiedere aiuto agli Spagnoli, Liz" dice Anne inviperita "gli spagnoli!" sbotta seccata "te li ricordi vero?"
A quelle parole Elizabeth si zittisce lanciando uno sguardo duro alla sorella.
"Come se non lo sapessi" dice prima di allontanarsi da quella stanza, sbattendo la porta.
"Che è successo con gli spagnoli?" domanda Jack, anche se Anne non risponde fissa la porta dove è uscita la sorella.


"Lasciami!" sbotta Elizabeth dimenandosi tra le braccia di un soldato spagnolo, è stato più veloce di lei e la bloccata con le braccia mentre tentava di fuggire.
"Oh guarda qua Miguel" dice una voce divertita "la famosa Elizabeth Bonny"

"Dicono che sia una furia con la spada" dice Miguel all'altro soldato.
"Come se una ragazza possa essere così temibile" dice l'altro soldato "sono solo voci"
"Le ragazze sono utili solo ad una cosa" dice Miguel con sguardo provocatorio "se è così temibile magari non è neanche una donna, dopotutto è vestita da uomo" Elizabeth gli sputa in un occhio a quelle parole e vedendolo avvicinarsi.
"Appena mi libero vi sventro come pesci" dice Elizabeth ringhiando mentre l'uomo gli strappa la camicia sul davanti mettendo in mostra il seno prosperoso.
"Chissà se è una furia anche sotto le coperte" dice Miguel guardando l'altro soldato, mentre Elizabeth si dimena tra le sue braccia, da una testa sul naso all'altro per liberarsi ma questo stringe ancora di più la presa, costringendola in una morsa d'acciaio.
Anne era passata di lì, quasi per caso volendo evitare gli Spagnoli che aveva sentito stessero settacciando la zona in cerca di una ricercata, sa solo che la sorella è tornata ma non sa dove sia finita, avevano appuntamento al porto ma si è vista quindi spera che non sia Elizabeth.
Ma quando vede due soldati spagnoli, che stanno violentando a turno una ragazza con i capelli rossi, il suo sguardo diventa di ghiaccio.
Anche se vista di spalle, riconoscerebbe quel colore ovunque.
Il suo stesso colore di capelli.
Prende il pugnale che nasconde negli stivali e lo tira dritta sul collo, dell'unico in piedi ed estraendo la propria spada trapassa quello che è ancora sulla sorella.
Elizabeth fissa il vuoto.
"Liz, guardami" dice prendendo il volto della sorella tra le mani "non ti capiterà mai più, te lo prometto" ma pur non ricevendo risposta abbraccia la sorella, giurando a se stessa che l'avrebbe protetta sempre.



"Da quel giorno, non si è più fatta toccare da un uomo" dice Anne senza guardarlo, fissando ancora la porta chiusa "per quello penso che sia una pessima idea" Rackham dal canto suo evita di farle notare che è stata un idea della stessa Elizabeth l'idea di voler attaccare la nave spagnola, anche se probabilmente ora capisce che la sua vuole essere una vendetta e basta.
"Ma se ha ragione e vanno a Nassau?" domanda Rackham rivolto ad Anne.
"Che vada a fanculo Nassau!" sbotta Anne guardandolo male.
"Anne" dice fermandola per le spalle "so che vuoi bene ad Elizabeth, che annegheresti tutti nel sangue per lei" mandaresti al diavolo anche me per lei."ma dopotutto quello abbiamo passato vuoi davvero rinuciare a tutto?"
Anne a quelle parole lo fissa truce, odia quando usa quei trucchetti psicologici con lei, perchè riesce sempre a farla ragionare e farle capire che sta sbagliando senza dirgli che lo sta facendo, non direttamente almeno.
"Ma se succede qualcosa, giuro che questa volta ti uccido" dice Anne guardandolo negli occhi, per poi stampargli un bacio dritto sulle labbra.


"Io ti uccido" sussurra Anne acida.
"L'hai già detto" dice Rackham picato.
La nave che stavano seguendo si era rivelata inglese, non spagnola come ha detto Elizabeth, senza volerlo si sono ritrovati in un agguato.
Ed era ai loro danni, tanto che l'equipaggio della nave è stato costretto ad arrendersi, non senza combattere.
Anne ed Elizabeth assieme sono due furie, tanto che l'equipaggo le ha sopranominate le Sorelle della morte, perchè chiunque passi sotto la loro spada muore all'istante, non che Jack non sia da meno. ma l'equipaggio teme più loro due di lui.
Senza contare che dopo quel fatto, la loro stima verso di lui è scesa.
Terribilmente.
Che razza di capitano si arrende?.
Ma a sua discolpa, Anne stava per essere ammazzata, e si sa che quando si tratta di lei, non ragiona più.
"Lo sanno anche i pesci" dice Elizabeth a sua volta "ed ora zitti che sto pensando"
Anne non fa in tempo a chiedere a cosa, che un omone vestito da ufficiale arriva sotto coperta, si ferma proprio di fronte a loro tre.
"Chi è il capitano?" domanda l'omone.
"Io" rispondono in contemporanea Elizabeth, Jack ed Anne.
I tre si guardano.
"Sono loro" dice un membro della ciurma indicando Anne ed Elizabeth "i capitani"
"Due donne?" domanda con verso di scherno "ed ora mi direte che bevete te e pasticcini?"
"Oh non le conosci?" domanda una voce alle spalle dell'omone "sono le sorelle Bonny" si sentono dei passi scendere le scale "si dice che su di loro ci sia una taglia enorme, soprattutto sulla più giovane" l'omone si mette sull'attenti, segno che chi sta scendendo è un suo superiore.
"Colonello" dice l'omone senza guardarlo "ho sentito parlare di loro, le descrivono come dei demoni assetati di sangue"
"Non credere a tutto quello che dicono" dice l'uomo ma fissi le due sorelle "siete famose" anche se poi inizia a camminare lungo la linea invisibile che separa i pirati incatenati a terra da lui "sono qui su ordine del Governatore Rogers" dice senza fermarsi "lui crede che voi pirati conoscete solo una lingua, la violenza e che dovrei parlavi usando solo quella" anche se non si ferma e torna indietro "dovrei uccidervi uno ad uno finchè i vostri capitani, non si arrendono ma conosco la loro fama è sono certo che non lo faranno" ed i suoi occhi si fissano su entrambe.
"Allora perchè siamo qui?" domanda Anne fissando il Colonello "fa prima ad ucciderci tutti"
"E' vero" dice il colonello serio fermandosi davanti a loro due "ma poi mi sono detto, chissà chi sopravivrebbe se le famose sorelle Bonny si batterebbero tra loro" dice con uno sguardo leggermente sadico "dopottutto voi avete ucciso un sacco di inglesi, di miei connazionali, e sarebbe una giustizia divina vedervi uccidere tra di voi"
"E se ci rifiutiamo?" domanda Elizabeth parlando in quel momento, ed uno sparo echeggia nell'aria seguito da un tonfo.
Chiaro ci uccide uno ad uno. pensa tra se la giovane.
Anne ed Elizabeth si guardano senza dire nulla, entrambe sanno che non hanno molta scelta.
"Non potete farlo" dice Jack sussurrando "è un suicidio" sicuramente per una delle due.
"Dubito che tu voglia morire" dice Anne a denti stretti.
"Accettiamo" dice Elizabeth zittendo le rimostranze di Jack.
Mentre Jack le guarda cupo mentre un soldato si avvicina a togliere le manette ad entrambe.
Si alzano ad entrambe viene data una spada, si ritrovano una di fronte all'altra.
"Anne" inizia a dire Elizabeth ma viene bloccata dalla sorella.
"Lo so" dice solamente stringendo con forza l'elsa della spada, da un bacio alla sorella sulle labbra "anche io" prima di allontanarsi e spostarsi dall'altro lato della stanza con la spada in mano.
Elizabeth fissa la schiena di Anne, non si azzarda mai a fare gesti affettuosi nei suoi confronti, un pò perchè non è nel suo carattere, ed un pò perchè sa che è sottinteso sono sorelle si vogliono bene nonostante tutto, ma quel gesto, le fa capire che Anne è incerta sul risultato.
Sa che è impossibile da prevedere chi vincerà, ed è il suo modo per dirle addio.

 


Se siete arrivati fin qui, vuol dire che avete letto il capitolo, sperando anche che sia piaciuto.
Capitolo che parte con un salto temporale direttamente dalla quarta serie, ed ho deciso di partire da questa determinata scena per un motivo.
Che spiegherò meglio nel prossimo capitolo e no, Barbanera non è ancora morto per chi se lo stesse chiedendo.
Mi sono concentrata sul rapporto tra Elizabeth ed Anne.
Anne farebbe di tutto per lei, entro certo limiti ovviamente, forse.
Detto questo alla prossima!
   
 
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