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Autore: Trismegisto    23/10/2017    1 recensioni
La storia racconta la vita di due donne vissute in epoche diverse ma che per una fortuna o sfortuna del fato si sono incontrate. Le donne in questione sono Erzsébet Báthory, conosciuta anche come Elizabeth Bathory o Elisabetta Bathory, e Marie Delphine LaLaurie entrambe vissute in epoche diverse la prima, tra il XVI e XVII secolo e la seconda tra il XVIII e XIX secolo, ma forse la storia non è andata come raccontano i libri o la storia, per questo andremo a guardare indietro nel tempo e raccontare la storia di entrambe ed il legame di “sangue” che le lega.
Genere: Mistero, Sovrannaturale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yuri
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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CAPITOLO 1
 
Scappata da New Orleans Marie Delphine Lalaurie andò in Francia a Parigi. Grazie alle sue conoscenze in campo nazionale ed Europeo, essendo stato anche in Francia, il marito scrisse una lettera di raccomandazioni che permise alla moglie un cambio di vita e identità, in modo da mettersi alle spalle la sua vita passato in America e ricominciarne una nuova. Cambia nome e divenne Florentine de Gilles Lovable, grazie alle raccomandazioni del marito trovo casa presso un suo amico un noto banchiere francese, essa si inserì subito nei grandi salotti della nobiltà Parigina, facendo nuove conoscenze e esperienze. Passarono i giorni, le settimane, i mesi e la pelle di Florentine iniziò ad invecchiare, non facendo uso del suo speciale “trattamento”, il suo corpo iniziò a deperirsi e invecchiare, divenne come le squame di un pesce.

Consultandosi con altre donne della nobiltà Parigina viene a conoscenza di un trattamento simile al suo ma studiato da una donna di origini Ungheresi, vissuta tra il 1500 ed il 1600, incuriosita da queste dicerie, iniziò a fare delle ricerche, fino a quando non trovò dei documenti di uno studioso di alchimia un certo Conte di Saint-Germain che studiando dei diari di una Contessa vissuta in Ungheria, Elizabeth Bathory, che tramite il sangue di donne vergini, la sua pelle riacquistava la giovinezza, si informò dove potesse trovare questi diari, e si seppe che il Conte di Saint-Germain essendo di origini Ungheresi, si crede fosse stato figlio illegittimo del Principe di Transilvania, Francesco II Rákóczi. Sembra li abbia letti e nascosti nel castello dove si crede sia stata murata viva la Contessa Bathory, così Florentine organizzò un viaggio verso il Castello di Cachtice dove la Contessa passò la sua vita.

Dopo aver preso con sé tutto il necessario partì verso la Transilvania, con sé porto alcuni uomini ed una giovane ragazza figlia di una donna conosciuta nei salotti Parigini, la donna è molto interessata al particolare rimedio della Contessa Bathory ma, essendo troppo vecchia e non potendo muoversi ha mandato una delle sue figlie la più giovane e la più pura delle figlie, la donna in questione Madame Boyer, incaricò la figlia Maria, di portarle la formula, così facendo la loro casata potesse salvarsi, la casata dei Boyer era incappata in una maledizione che non dava più figli maschi ma solo femmine, di queste figlie ogni una aveva qualcosa che non andava bene, chi qualche malformazione, chi qualche bruttezza, e via dicendo, ma l’ultima nata Maria sembrava non avere problemi, ma la madre voleva tornare giovane per rimediare al problema, ella stessa brama l’amore vero. Detto ciò Florentine e Maria con scorta al seguito partirono per la Transilvania. Durante il lungo viaggio passarono per molti stati Europei, fino ad arrivare al Castello di Cachtice, ci vollero quasi 2 settimane per arrivarci, il viaggio è andato bene fortunatamente. Il castello si trova su una grande montagna, in cima circondato dalla vegetazione, sembra proprio abbandonato, chissà forse non ci abiterà più nessuno dopo i fatti accaduti secoli fa. Due grandi torri facevano da guardia al castello, come due occhi enormi che guardavano su tutta la vallata ricoperta di verde, il silenzio regnava e il tempo iniziò a mutare delle grandi nuvole si raccolsero sul castello e iniziò a piovere.

Florentine non si perse d’animo e si in cammino verso le mura, quelle che ne restavano del castello portò con sé anche Maria, e le guardie la seguirono a ruota. Prese delle annotazioni che aveva portato con sé, e cercò di capire dove potevano essere i diari della Contessa Bathory, così entrò all’interno delle mura del castello le poche che restarono, il castello venne bombardato anni prima le uniche parti intatte, rimasero le due torri e la parte centrale del castello, il cortile è pieno di Erba alta e alberi altri più di 2 metri. Comunque Florentine e Maria arrivarono in una delle torri dove si presume fosse stata murata la Contessa, Florentine ordinò alle guardie di cercare per tutte le rovine traccia dei diari o della presunta salma della Contessa. Mentre loro le guardie cercavano i diari una di esse entro nella biblioteca, o almeno quello che ne rimane, una stanza molto grande, grandi scaffali pieni di libri, alcuni ancora interi altri distrutti dalle intemperie, il tetto della grande sala era stato distrutto in seguito ad attacchi nemici, quindi più che una biblioteca sembrava un giardino all’aperto, ma detto ciò la guardia iniziò a buttare giù tutti i libri e vedere se trovava traccia dei diario in mezzo ad essi, si accorse però che due libri non venivano giù così facendo più forza attivò un meccanismo che fece muovere una parte della grande biblioteca, si sentì un rumore di ingranaggi e la guardia chiamo Fiorentine, lei scese e insieme alle guardie entrarono in questa misteriosa porta che si aprì dinnanzi a loro.
Delle scale li condussero sempre più in profondità, scendendo dinnanzi a loro c’è un’altra porta, Florentine spinse un uomo delle guardie ad aprirla, la porta si aprì lentamente, producendo un fastidioso cigolio. Lo spettacolo che videro non fu uno dei più belli, videro la stanza delle torture che utilizzava la Contessa per i suoi riti, ancora cerano scheletri umani avvolte dalle ragnatele, e si avvertiva una puzza di muffa e di morte nell’aria nonostante siano passati secoli. La stanza non era molto grande ma cera ogni tipo di macchina di tortura, dalla Vergine di Ferro, una gabbia di ferro, delle gogne, Supplizio della Ruota, Il Rastrello, tavoli da tortura e altri strumenti mortali disposti qua e là, su un ripiano, ricoperti di polvere e ragnatele c’erano dei libri, così, incuriosita Fiorentine prese il suo fazzoletto pulì la pila di libri e li controllò, erano i diari di Elizabeth, dove erano annotati tutti i nomi delle donne che offrì in sacrificio. Ma sfogliandoli non trovò quello che gli interessava di più, cioè, quello dove stava scritto il rituale utilizzato dalla Contessa, così comandò ai suoi uomini di cercare ancora. Li uomini si sparsero qua e là, in cerca di ciò che Florentine cercava, analizzarono per bene le mura delle due torri e i una delle due, trovarono un muro cavo all’interno, con l’elsa di un pugnale controllarono il muro, per trovare la parte debole dove poter fare un buco e guardare cose c’è dietro, ad altezza collo, una guardia trovò un piccolo buco, incuriosito ci guardò dentro e vide un corpo umano in stato di decomposizione, grigio in faccia, tendente al viola, prese una foto della Contessa la guardò e vide che il corpo e la donna della foto sono la stessa cosa.

Così, con il pugnale iniziò a buttare giù i mattoni, chiamò il resto delle guardie che lo aiutarono, di fronte a loro lo spettacolo non fu molto bello da vedere, il corpo della Contessa era in perfetta condizione tranne che il colore della belle era grigiastro tendente sul viola, ed i vestiti ridotti a stracci, nella mano destra teneva stretto qualcosa, Florentine ordinò ad una delle guardie di prendere quel qualcosa, una di esse fece attenzione nel prendere questo qualcosa, in modo da non danneggiare la salma, erano dei fogli di carta, con scritte e disegni impressi, Florentine lo strappò dalle mani della guardia, anche Maria incuriosita, diede un'occhiata, le scritte erano il latino, ma fortunatamente Florentine lo capì, nei mesi trascorsi a Parigi, imparò sia il Francese che il Latino. Ma leggendolo non e che ci abbia capito qualcosa ma l’unica cosa che capì era “…sanguine virginis sacrifice…”, una delle guardie mentre stava controllando la faccia della Contessa ma nel controllarla si punse con gli orecchini che teneva la Contessa, il sangue iniziò a gocciolare sul volto di Elizabeth, e la guardia notò che la pelle iniziò a cambiare tonalità, da grigio iniziò a diventare bianca-rosea, tutti i presenti rimasero sconvolti da quello che stava accadendo, sono passati secoli ma qualcosa di soprannaturale sta accadendo, Florentine prese il coltello della guardia e gli tagliò la gola, il sangue iniziò a schizzare su tutto il corpo della Contessa, i presenti rimasero in silenzio dopo l’azione di Florentine. Mentre il sangue sgorgava dalla gola a fiotti, il cadavere del povero sfortunato cadde attera esanime, il corpo di Elizabeth iniziò a prendere colore, divenne bianca e pallida, ma ancora non dava segni di vita, ma del sangue iniziò a versarsi sulla bocca di Elizabeth, le labbra nere e avvizzite, divennero rosse e luccicanti, le vene iniziarono a pompare il sangue lungo tutto il corpo. Le palpebre si aprirono, e gli occhi da bianchi si colorirono di blu come il mare, i presenti rimasero di sasso, increduli su quello che stava accadendo, la Contessa iniziò a guardarsi a destra e sinistra, iniziò a muovere le braccia e le gambe, stava per cadere prima di fare il primo passo, Florentine la aiutò,  le disse: “ Contessa Bathory, sono Florentine de Gilles Lovable vengo a salvarla dalla sua morte apparente, perché, anche io ho usato il suo metodo di ringiovanimento, solo che nella mia vita precedente torturavo i miei schiavi, facevo esperimenti con essi e con il loro sangue facevo strani trattamenti. Dunque volevo chiederle, a lei, Contessa Bathory, se può darmi il suo Elisir di lunga vita.” Elizabeth scossa dalla richiesta di Florentine non seppe come risponderle, perché non sapeva come abbia fatto a sopravvivere per tutti questi anni, ma un ricordo gli percorse in mente, una delle sue servitrici Lucilla, la più buona delle tante, le diede una bevanda, a un sapore aspro e cattivo, Lucilla le disse: “ Una strega del villaggio mi ha dato questa bevanda che le darà la vita eterna, ma verrà legata al sangue, il suo corpo andrà in decomposizione, ma basterà del sangue per risvegliarla, gli lascio in questo foglietto le indicazioni sui pro e i contro di questa sua trasformazione. Buonanotte Contessa.”

Elizabeth riprese coscienza e tornò alla realtà, cercò subito il foglietto che teneva in mano, lo vide nelle mani di Florentine e glielo strappò dalle mani, ed iniziò a leggerlo. Il foglietto diceva tali parole:

<<Alla mia Contessa Elizabeth Bathory, spero si sia svegliata e che ci sia qualcuno al suo fianco ad aiutarla e supportarla. Di seguito le scrivo cosa può e cosa non può fare dopo aver bevuto questo Elisir.
Per rimanere giovane e forte ha bisogno del sangue, può assumerne come faceva in passato prima di morire, ma non c’è bisogno del sangue di donne vergini anche quello normale va bene.
Dopo questo incantesimo la luce del sole le farà male, rischia di bruciare, quindi, le consiglio di uscire durante la notte.
La strega del villaggio mi ha detto che ci avrà anche altri poteri fuori dal normale, ma non sa di preciso quali siano.
Con tanto amore e devozione, Lucilla.  >>

Dopo la lettura della lettera lasciata da Lucilla tutti i ricordi gli vennero in mente, tutti i maltrattamenti subiti dal marito e dagli uomini frequentati durate gli incontri con la zia Karla, e tutta la sua vita le passo davanti agli occhi. Ripresa coscienza, vedendo i tre uomini, gli tagliò la gola ad entrambi ed il sangue schizzo sulle tre donne Elizabeth, Florentine e Maria, quest’ultima rimase in silenzio fin da quando è arrivata al castello, ma vedendo il sangue schizzare sul suo vestito se ne uscì con un sorriso malizioso. Elizabeth leccandosi le labbra disse: “Brindiamo con il sangue dei nostri Tiranni, e alla nascita di una nuova razza di sole Donne”. 
   
 
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