[Dedico questa storia a:
Alice, la mia pazza migliore amica,
"la mia persona"
o come la soprannomino io la mia Lottie.
Jo, colei che crede in me più di quanto non lo faccia io,
sempre pronta a spronarmi e a dirmi di non arrendermi.
Jessica, l'amica più vera e sincera,
la stessa con cui condivido LA coppia: Klaroline.
Lucrezia, un'amica che riesce a sorprendermi,
che mi regala più di quanto lei possa immaginare.]

Il Natale è la festa dove tutti si ritrovano, in quel momento Tommy sentì un brivido lunga la schiena e quando si girò la vide e rimase senza parole.
Laurel era circondata da un'aureola bianca ed emanava una luce luminosa e scintillante e, ogni volta che camminava, lasciava sotto di sè uno strato bianco che unito alla sua luce era come se creasse polvere di stelle.
Dal giorno della sua morte aveva sperato di poterla rivedere, almeno un’ultima volta ma non era stato così e quel momento per lui significò più di quanto riuscisse ad ammettere.
Laurel era tanto presa a parlare con un angelo, stavano discutendo di qualcosa che lui non riuscì a capire, ma quando un brivido le percorse la schiena seppe che Tommy era vicino.
Le succedeva tutte le volte che lui le passava accanto, anche se non erano nello stesso piano, universo o nello stesso luogo.
Bastava solamente che si trovassero vicini, come se le due anime si appartenessero e fossero in constante ricerca l'uno dell'altra.
Non resistette a lungo da quella sensazione che la tormentava, così si girò.
Rimase basita quando la figura di Tommy si piazzò davanti, quando lo vide avvicinarsi e dietro di se spuntare delle piccole ali, le stesse che anche lei aveva ricevuto.
Non c'erano dubbi su dove si trovassero, su cosa fossero, eppure il solo essere così vicini era surreale per loro.
«Buon Natale, Laurel!» affermò Tommy con voce melodiosa e un sorriso a trentadue denti.
«Buon Natale anche a te, Tommy» riuscì a farfugliare lei, nervosa per quella vicinanza, ma non appena appoggiò la mano sulla sua spalla e le labbra sulla sua guancia si calmò e trovò la quiete.
Quel gesto aveva sprigionato un piccolo bagliore di luce e, forse ancora inconsci di ciò che significava, si diressero nell'unico posto che avevano chiamato casa: Star City.
Rimasero a lungo a vegliare sui loro amici e non furono contenti di vedere come stavano andando le cose senza di loro; così, consapevoli che potevano sistemare quella situazione, si guardarono e lo fecero.
Tommy avvicinò la mano e la poggiò sulla sua e un attimo dopo Laurel la prese e la strinse.
Fu così che si creò un fascio luminoso che li avrebbe accecati, un bagliore proveniente da due angeli che si sparse su tutta Star City.
Magari non sarebbe cambiato nulla o magari sarebbe cambiato tutto, sapevano solamente che in quel momento la città e i loro amici avevano bisogno di speranza.
I due non si separarono, così dopo aver regalato un po’ di magia, ritornarono nella loro nuova casa.
Ci avevano messo un po’ prima di definirla tale, ma ora che si erano ritrovati, che le due anime appartenevano l'una all'altra, non c'erano più dubbi: quella era la loro casa.
L'ultima cosa che si vide furono due figure mano nella mano allontanarsi in un cielo stellato, circondati da una luce intensa che lentamente scomparì.

Spazio d’autrice:
Arrow è una fonte d'ispirazione per me, penso che ormai l'avrete capito XD
Eccovi un'altra coppia che adoravo. Ammetto che Laurel e Tommy non mi facevano impazzire come personaggi singoli, ma come coppia io li amavo davvero.
Sinceramente la loro morte mi ha spiazzato e non poco oserei dire, così non mi è rimasto che scriverci su e, immaginarmi come sarebbe potuto essere il loro natale dopo essere morti.
Non so se è una storia che possa piacervi, ma diciamo che ho visto la loro vita andare oltre, li ho visti come angeli protettori.
Ringrazio mia cugina per essermi stata accanto e per avermi suggerito alcune modifiche facendo sì che la storia fosse proprio come mi ero immaginata. E, ovviamente ringrazierò tutti voi, chi la leggerà solamente e chi si fermerà per un commento.
Baci,
Claire.