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Autore: lunaknowsthebest    24/10/2017    2 recensioni
"Il gruppo dei Malandrini continuò a sentire le loro voci fino a che non scomparirono all’interno dei dormitori. James sbatté un piede a terra -Come osano?! Darmi dello sbruffone!- era seriamente indignato. Black, intanto, si era fatto rigido al suo fianco. La questione “Regulus” era una ferita ancora aperta e grondate di sangue. Poteva accettare che i suoi genitori lo odiassero, che lo ritenessero un traditore del proprio sangue, che continuassero a ricordargli costantemente di quanto fosse deludente come figlio ma non poteva sopportare lo sguardo di suo fratello minore ogni volta che si incrociavano per i corridori."
"Natalie era seduta sulla sua poltrona preferita della Sala Comune. Aveva le gambe tirate al petto e un libro sulle ginocchia. Doveva studiare ma non riusciva a concentrarsi, quel saggio faceva sembrare Incantesimi improvvisamente così noiosa e pesante.
"
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Di punti, di mantelli invisibili e di Lumaparty

 

Natalie non si era mai sentita così infastidita in tutta la sua vita, nemmeno quella volta in cui la McGranitt le aveva abbassato il voto in Trasfigurazione.
-Oh, insomma Black!- disse cercando di non farsi sentire da Madama Pince, la bibliotecaria -Non lo vedi che sto studiando?- alzò gli occhi al cielo.
Sirius sghignazzò -Sono in missione!- rispose in maniera divertita. La ragazza inarcò un sopracciglio -Questo non significa che tu debba infastidirmi…-
-Ho bisogno di sapere quali sono i fiori preferiti di Evans!-
-E perché pensi che io te lo dica?- la giovane strega aveva ormai i nervi a fior di pelle.
-È per James!- il ragazzo non sembrava demordere.
-Appunto! A maggior ragione! A Lily non interessa il tuo amico.. e poi se lo vuole sapere perché non è venuto lui?-.
Sirius alzò a sua volta gli occhi al cielo, dopodiché le mostrò uno dei suoi migliori sorrisi -Perché lo so che, in fondo in fondo, tu vuoi collaborare.-. Natalie spalancò la bocca, stava per fare un commento negativo ma non le sembrò il luogo adatto -Va via, Black!- spostò lo sguardo sulla sua pergamena e riprese a scrivere la ricerca per Incantesimi. Il mago le sfilò di mano la piuma sul cui bordo vi era inciso il cognome della famiglia di Natalie e iniziò ad osservarla per bene. La bionda stava cercando di capire come ancora non lo avesse fatto saltare in aria
-Restituiscimi la piuma e va via- disse fra i denti.
-I fiori- ribatté Sirius Black.
-La piuma- Natalie stava stringendo il legno del tavolo fra le dita, pregando Godric Grifondoro che il buon senso non l’abbandonasse.
-I fiori!- il ragazzo avvicinò il suo volto a quello della ragazza. Lei indietreggiò preoccupata.
-Black! Stroneugh- Madame Pince aveva assistito al loro piccolo battibecco -Vi devo ricordare le regole di questo luogo? Inoltre, ci sono altri ragazzi che hanno intenzione di studiare!-
La strega sbiancò -Ma Madama..- la donna le fece cenno con un dito di tacere -Niente ma, signorina! Meno dieci punti a Grifondoro!- dopodiché si allontanò stizzita.
Sirius si voltò verso la ragazza -Se mi avessi detto i fiori…- disse con un sorriso innocente. Lei lo guardò malissimo e iniziò a sistemare la sua roba -Tieniti pure la piuma- disse prima di dargli le spalle e andare via -Ne ho altre-.
 
                                                                      
Lily era nella Sala Grande insieme a Severus, stavano sistemando assieme gli appunti della lezione di Pozioni.
-Ti sbagli, il Distillato della Pace si prepara utilizzando la pietra lunare che deve essere mescolata tre volte in senso orario!- la strega dai capelli rossi era molto ferrea sulla sua posizione.
-No, Lily.. È in senso antiorario.- il ragazzo seduto vicino a lei aveva un aspetto malaticcio, i capelli sporchi e un naso piuttosto lungo.  La ragazza non sembrava totalmente convinta, sul manuale era scritto che il senso era orario, perché avrebbero dovuto spiegare quel passaggio in maniera sbagliata?
-Non ti basare troppo su quello che trovi sui libri. Non sono onniscienti.- Severus abbassò lo sguardo concentrandosi sulla sua scrittura così piccola da sembrare delle zampette di pulcino.
-Tu lo saresti?- incalzò lei con un filo di orgoglio.
-No, ma sai quanto mi piace dedicarmi alle pozioni.- il mago non alzò lo sguardo mentre le parlava. Lily sorrise appena, il suo amico le faceva sempre tantissima tenerezza. Era solitamente vittima degli scherzi e dei dispetti di quell’arrogante James Potter, sempre accompagnato dal suo seguito i Malandrini e in particolar modo da Sirius Black. Quei due si erano conosciuti sull’Espresso che conduceva ad Hogwarts il primo giorno del primo anno e da quel momento non si erano più separati.
-Severus ti vedo un po’ stanco.. Sicuro di stare bene?- gli chiese la strega sistemandosi una ciocca di capelli rossi dietro l’orecchio. Il suo amico annuì -Sto semplicemente andando a dormire più tardi del solito- disse stringendosi nelle spalle. Lily sapeva esattamente cosa volesse dire, non aveva bisogno che lui aggiungesse altro. Sospirò. Era a conoscenza del fatto che il suo migliore amico avesse cominciato a simpatizzare per gli ideali di colui che non doveva essere nominato. Era sicura che lo avesse per farsi accettare dai Serpeverde, per integrarsi.. lei sapeva quanto di buono ci fosse in lui. Perciò preferì non commentare, preferiva mantenere salda l’amicizia con Severus piuttosto che litigare con lui.
Quei ragazzi però, Mulciber ed Avery, non erano come il suo fidato amico. Loro erano… cattivi. Lily riusciva solo ad associare l’aggettivo “cattivo” al pensiero dei loro visi che ghignavano malvagiamente. Di una cosa era certa, Severus non era come loro.
-Comunque dovresti correggere qua…- il ragazzo la destò dai suoi pensieri poggiando la piuma sulla sua pergamena -È senso antiorario-. La strega ridacchiò appena e scosse delicatamente la sua chioma scarlatta.
-Mi devi credere, Felpato!- in quel momento entrarono nella Sala Grande proprio le due persone che sia Lily che Severus non avrebbero voluto vedere. Chi per un motivo chi per un altro. -Ti credo, Ramoso.- disse un sgargiante Sirius poggiando una mano sulla spalla dell’amico -Avrei voluto vederlo. È davvero una cosa stupida da parte di Madama Bumb impedire al resto degli studenti di guardare gli allenamenti di Quidditch.- fece uno sbuffò così profondo che i suoi capelli si innalzarono in aria per poi ritornare contro la sua guancia.
-Sì, concordo.. però penso che da un punto di vista sia saggio così non c’è il rischio che ci sia una fuga d’infor… Oh Evans! Mocciosus.- la coppia di amici si era fermata proprio davanti alla giovane Grifondoro e al malcapitato Serpeverde.
Lily fece un cenno con il capo a Severus facendogli intendere di ignorarli ma James non si diede per vinto. -Mocciosus, perché non rispondi?- gli domandò ironico -Una delle tue pozioni è andata male e ti ha squagliato la lingua?- aveva un viso un’espressione così beffarda che la strega provò l’istinto di schiantarlo contro la parete opposta -Potter piantala e sparisci!- si limitò a dire, palesemente seccata.
-Non ti preoccupare, Lils. Va tutto bene.- la rassicurò l’amico accennando un timido sorriso.
-“Non ti preoccupare, Lils. Va tutto bene!”- lo canzonò il mago con gli occhiali -Ma che patetico. Lo sappiamo che dopo scapperai nel tuo dormitorio per piangere!- il giovane Black se la stava ridendo sotto i buffi. Era così divertente vedere Piton cambiare espressione così rapidamente.
-Avete rotto.- una voce femminile provenne dietro le spalle dei due maghi Grifondoro. Si voltarono tutti e quattro e constatarono che si trattava di Natalie, una delle amiche più care di Lily Evans.
-Ehi, Nat!- Sirius le si buttò quasi addosso ma lei lo scansò disgustata. Era ancora disturbata per quella storia in biblioteca. Ci aveva rimesso anche una piuma! -Levami le mani di dosso Black. E tu e Potter fareste meglio a sparire dalla mia vista. Ho bisogno di ripetere un paio di cose e voi due siete decisamente invadenti- per non dire fastidiosi.
-Ma non stavi già studiando in biblioteca?- chiese Sirius.
-Appunto, stavo. Prima che qualcuno decidesse di venirmi a dare fastidio e facendoci togliere ben dieci punti-
-Ci hanno levato dieci punti?- Lily inarcò il sopracciglio così tanto che sembrò raggiungere la radice dei capelli -Chi è stato?-
-È colpa sua!- i due ragazzi si incolparono a vicenda, parlando all’unisono sotto lo sguardo divertito di James e quello decisamente scocciato di Piton.
-Natalie!- le rimboccò l’amica -Che hai fatto?- Lily era senza parole. La strega bionda aprì la borsa facendole osservare il suo interno, anche James allungò il collo, piuttosto incuriosito.
-Cosa dovrei vedere, Nat?- Il sopracciglio della strega si stava alzando sempre di più, faceva quasi paura.
-La piuma.- rispose l’amica in modo secco.
-Cosa?- Lily si stava spazientendo. Piton, vicino a lei, cominciò a sentirsi a disagio rendendosi conto di trovarsi ad un tavolo completamente composto da Grifondoro, inoltre si trovava con Potter e Black alle spalle.
-Black mi ha rubato la piuma.- Natalie non aveva cambiato tono. Si afferrò una ciocca di capelli e iniziò a giocherellarci distrattamente. La sua amica non poteva credere alle sue orecchie: gli erano stati levati dei punti perché Sirius aveva rubato la piuma? Dopodiché si voltò verso quest’ultimo, era chiaro che fosse parecchio nervosa!
-Ci hanno levato dei punti perché Black ti ha rubato la piuma?!- sbottò saltando in piedi. Natalie si sistemò la frangia -Mi ha rubato la piuma perché… perché… perché mi stava infastidendo!- e questa non era una novità, Lily sapeva perfettamente quanto quel mago dispettoso si divertisse a gironzolare intorno alla sua amica.
-Ero in missione!- rispose l’interpellato, lo disse come se la cosa non lo riguardasse minimamente. Potter, intanto, si stava si stava mordendo la guancia interna: la situazione era diventata comica.
-In missione?- Lily incrociò le braccia al petto -E perché?- non le che interessasse la motivazione, più che altro era curiosa di capire per quale sacrosanto motivo doveva sempre finirci di mezzo la Casa di Grifondoro.
-Non sono affari tuoi, Evans.- rispose per lui Potter -E nemmeno tuoi, Stroneugh.- aveva un’espressione dura in viso. Evidentemente non gli faceva piacere che Piton sapesse le sue intenzioni. A grandi falcate superò il gruppetto e, insieme al suo migliore, si andò a sedere più in là. Ovviamente, tutto ciò, dopo aver lanciato un’occhiata divertita a Mocciosus che rabbrividì visibilmente. La sua amica se ne accorse e appoggiò una mano sulla sua spalla con fare rassicurante.
-Non dargli retta, è solo uno sbruffone.- poi si voltò nella direzione di Natalie -Posso sapere cosa è successo esattamente? Da Prefetto penso che sia giusto che io sappia…-
La ragazza si andò a sedere vicino a lei, cercando di tenersi il più lontano possibile da Piton. Accettava il fatto che la sua amica e lui fossero amici ma lei voleva averci poco a che fare. Aveva un non so ché di viscido ai suoi occhi, probabilmente era dovuto anche al fatto che i suoi capelli fossero perennemente sudici e sporchi.
Natalie la guardò -Te lo spiego dopo, nel dormitorio.- amico o non, Piton faceva comunque di un’altra Casa. Si erano già abbastanza resi ridicoli con quel teatrino di poco prima.

Poco dopo, nella Sala Grande, entrò Remus Lupin accompagnato da Peter Minus. Insieme a James Potter e Sirius Black formavano il gruppo dei “Malandrini”. Tutti conoscevano la loro fama, i loro dispetti, le loro malefatte, le urla che avevano fatto cacciare alla McGranitt.
Silente aveva nominato Lupin prefetto nella speranza di acquietare gli spiriti ribelli di Sirius e James, ovviamente con scarsi risultati. Spesso il ragazzo rimaneva indifferente agli stupidi scherzi dei suoi amici.
-Codaliscia, ti prego, mollami il braccio!- il giovane mago sentiva l’arto atrofizzato mentre Peter continuava a stringerglielo.
-Ma Remus…- piagnucolò l’interpellato tenendo il capo chino -È andata malissimo, lo so!-
-Sì ma il risultato non cambierà se continui a farmi male in questo modo…- la pazienza del giovane Lupin stava allegramente andando a farsi benedire. Insieme passarono davanti a Lily, Severus e Natalie (che cercava di ignorare il Serpeverde seduto lì con loro) e le salutarono chi educatamente chi con un gesto impaurito della mano.
-Remus, aspetta!- la strega dai capelli vermigli si alzò per raggiungerlo e gli appoggiò una mano sulla spalla. Il Grifondoro si impietrì per un momento, poi tirò un lungo respiro -Dimmi Lily.- sorrise gentilmente.
-Mi dispiace dirlo.. ma Black e Natalie ci hanno fatto — di nuovo — perdere dieci punti…-
-Come? E perché?- ormai Remus non si stupiva più di niente. In particolar modo se si trattava di Sirius.
-Da come mi è stato riferito..- spiegò sospirando -Hanno discusso in biblioteca. Madama Pince li ha puniti così…-
-Non sai perché hanno discusso?- il mago si era fatto un’idea del perché il suo amico avesse fatto discussione con la primogenita Stroneugh. Ultimamente James stava “sfruttando” l’interesse di Sirius nei confronti di Natalie per avvicinarsi di più a Lily Evans. Questo tentativo era fallito miseramente, portando con sé dieci rubini dalla clessidra di Grifondoro.
-Black ha detto che era in missione..- Lily portò una mano dietro alla nuca -Ma Potter ci ha intimato di farci i fatti nostri.- annuì -Ma comunque ho pensato che in quanto Prefetto, come me, avresti dovuto saperlo da fonti più.. beh, più attendibili..- quei due avrebbero girato la frittata a loro favore. Ed era incredibile poiché, anche se non attivamente, Potter era capace di creare scompiglio.
-Benissimo- disse Remus con un’espressione seria lanciando un’occhiata a Peter che continuava a mordersi un’unghia con fare insistente. -Parlerò con James e Sirius e… e vedrò di fare il possibile.-
-Ottimo, grazie! Vedrò di capirci di più parlando con Natalie.- e con un sorriso, ognuno si avviò verso il proprio posto.


Non va bene, non va affatto bene..- Remus stava percorrendo a grandi falcate il dormitorio maschile, ricoprendo così il perimetro della stanza. Sirius era steso sul suo letto, lanciando contro il baldacchino una pallina di pergamena mentre Peter era seduto davanti alla stufa riscaldandosi i piedi da sotto i calzini.
-Calmati Lunastorta! Che saranno mai cinque punti…- lo ammonì James mentre puliva il suo manico di scopa e osservandolo come se fosse stato Lily Evans.
-Sono DIECI punti, Ramoso! DIECI!- una ruga piuttosto profonda si formò fra le chiare sopracciglia di Remus -E anche se fossero stati cinque… per Melino!!-
-Lunastorta, sei troppo stressato..- Sirius gli lanciò contro la pallina -Non è ancora arrivata quella settimana del mese…-
-Non sindacare sul mio stato d’animo, Felpato, è colpa tua! E anche tua James, non fare troppo il finto tonto…- puntò il dito contro il contro il mago occhialuto e dai capelli disordini.
Gli occhi nocciola di James incontrarono, però, gli occhi grigi di Sirius.
-Beh, Natalie è carina…- si strinse nelle spalle quest’ultimo.
Remus non riusciva a credere alle sue orecchie -Non si sta discutendo di questo!-
-Ed è ancora più carina quando è arrabbiata…- aggiunse il mago steso sul letto, con il suo solito tono di voce non curante e strafottente.
-NON MI INTERESSA UN ACCIDENTE CHI TROVI CARINA, SIRIUS!- la vena sulla fronte di Remus stava pulsando in maniera incontrollata. Il viso era diventato tutto rosso e la cicatrice che andava da una guancia all’altra si era fatta più bianca del solito.
Peter squittì, non era da lui avere una reazione di questo tipo. James sospirò e si alzò dal letto, lanciando però prima uno sguardo preoccupato alla sua amatissima Tornado che giaceva incustodita fra le lenzuola disfatte. -Remus, dai sono sicuro che Sirius troverà il modo per farsi perdonare…- poggiò una mano sulla spalla del mago ma questi la scacciò in malo modo.
-Stai zitto, James. Stai zitto! Io non so chi fra i due sia il più deficiente!- Grifondoro aveva perso dei punti perché James voleva sapere i fiori preferiti di Lily. Roba da non credere! E per avere questa indispensabile informazione aveva per forza dovuto mandare Sirius?!
-Beh, però anche Stroneugh poteva collaborare…- osò aprire la bocca Peter muovendo i piedi per godere di più del calore che sprigionava la stufa.
-Giusto!- incalzò James. Remus era esterrefatto, stanco, non sapevo davvero più come fare. Si andò a sedere sul letto e si passò una mano per il viso -Sicuramente è anche colpa di Natalie… ma vi prego… evitate…- parole al vento, le sue.
-La cosa che mi urta..- Sirius balzò per terra, stropicciando ancor di più la camicia della divisa -è che Mocciosus fosse lì presente. Sicuramente andrà a riferire tutto ad Avery e Mulciber..-
-No- James si levò gli occhiali dal naso e pulì le lenti con la stoffa del baldacchino -Era lì presente la sua amata Evans. Non oserebbe mai metterla in ridicolo..-
-Beh..- Sirius si infilò le mani in tasca e osservò l’amico -Considerando la strada che ha deciso di intraprendere…- strinse i denti.
-Per l’amor del cielo, pensi davvero che tu-sai-chi voglia nel suo esercito uno che non si fa lo shampoo dai tempi dalla Fondazione?- il ragazzo dai capelli scompigliati si rimise gli occhiali. Una fragorosa risata si alzò nel dormitorio maschile che fece alleggerire anche l’animo di Remus. Peter però si incupì improvvisamente e sprofondò contro il materasso alle sue spalle.
-Cosa c’è che non va, Codaliscia?- chiese James. Il ragazzino grassoccio l'osservò per un momento e con un filo di voce iniziò a parlare -È che mi chiedo… mi chiedo se davvero faccia così paura…-
-Cosa?- Sirius si appoggiò sulle ginocchia, avvicinandosi di più a lui.
-Il mondo là fuori.. Fuori da Hogwarts…-
-Beh, Silente non è onnipresente- James cercò, di nuovo, di rallegrare l’atmosfera.
-Non c’entra molto Silente…-
-Era per dire, Pete…-
-È che ho paura!- Peter si voltò verso di loro -Se voi… se io…- sospirò e si fece ancora più piccolo di quanto già non fosse. Di certo non si poteva dire che fosse il più affascinante del gruppo, anzi. James era carismatico e popolare. Sirius era attraente, elegante e arrogante, cosa che andava molto a suo vantaggio. Remus era gentile, educato, leggermente misterioso ma piaceva molti ai compagni e ai professori. Peter era semplicemente Peter. Si era sempre considerato come niente di speciale, non spiccava in niente, non aveva alcuna particolare abilità o qualità. Spesso si domandava cosa ci facesse lì, in mezzo a quei ragazzi così diversi da lui… Eppure loro lo avevano accettato, lo trattavano come un fratello, si comportavano come se fossero una vera famiglia.
-Non ti devi preoccupare- lo assicurò Remus con un tono pacato, molto diverso da quello utilizzato poco prima -Ti assicuro che qualsiasi cosa ci sia là fuori, noi lo combatteremo assieme…- in fondo, nonostante tutto, il ragazzo sapeva ciò che i suoi amici avevano fatto per lui e gliene sarebbe stato sempre immensamente grato.
-Comunque!- James attirò l’attenzione su di sé con un colpo di tosse -La prossima luna piena sarà un’occasione speciale!- disse con un sorriso che andava da un orecchio all’altro.
-Staremo con Remus per aiutarlo con il suo piccolo problema peloso per la prima volta!-. Sirius fischiò e fece un occhiolino in direzione del suo amico -Oh sì!-. Persino Peter sorrise -Sarà grandioso!- per fortuna tutti stavano recuperando il solito buon umore. E anche Remus, che non considerava il suo problema peloso così piccolo, si unì ai cori di gioia generali.



-La prima festa del Lumaclub dell’anno?- Natalie era seduta sul suo letto con le gambe incrociate osservando Lily che faceva avanti e indietro dalla sedia al baule, stava sistemando i vestiti che erano stati appena lavati.
-Sì, si terrà stasera… Ti dispiace..?- chiese sorridendo appena.
-Non mi sognerei mai di sottrarre a Lumacorno la sua bravissima e amatissima Lily Evans- la ragazza dai capelli biondi si sfilò il cerchietto nero dalla testa e afferro un nostro rosso con cui solitamente legava i capelli. Era un regalo di suo fratello Ani, il mezzano. Lily scoppiò a ridere di gusto, alla fine non le dispiacevano i Lumaparty anche se andare significava trovarsi in mezzo a parecchi Serpeverde che le lanciavano occhiate di fuoco. Fra questi c’era anche Regulus Black, il fratello minore del loro poco amato compagno di Casa.

-Senti…- Lily guardò severamente la sua amica -Mi spieghi cos’è successo? In biblioteca intendo.. non voglio rimproverarti. Sicuramente se hai reagito in quel modo, Black deve aver superato un limite.-. Natalie prese un lungo respiro e disse molto cautamente -Voleva sapere quali fossero i tuoi fiori preferiti. Sicuramente è stato mandato da Potter-.
Lily alzò gli occhi, non ci poteva credere! Eppure era stato chiara. Non era la prima volta, dal terzo anno James Potter le dava i tormenti invitandola fuori ogni qualvolta ci fosse una gita ad Hogsmeade. Ogni volta la risposta era sempre la stessa: no.
-Gli ho detto di andarsene, ovviamente ha il cervello al contrario… altrimenti non mi riesco a spiegare come sia possibile che nonostante io gli abbia detto che non l’avrei aiutato, lui avesse continuato a darmi fastidio…-
-E così ti ha fatto alzare la voce, Madama Pince vi ha sentito e vi ha tolto dei punti.- concluse per lei l’amica. Natalie si strinse nelle spalle -Esatto. Hai il dono della sintesi Lily, complimenti!- disse con una bassa risata. La compagna cacciò fuori la lingua e iniziò a scegliere qualcosa che fosse il meno appariscente possibile. Non voleva assolutamente mettersi in mostra.
-Secondo me dovresti metterti il vestito rosa- Natalie glielo indicò con la bacchetta e lo fece volare utilizzando un Wingardum Leziosa non verbale. Nonostante gli Incantesimi non verbali non fossero programma del quinto anno, ci teneva a far bella figura con professor Vitious ai G.U.F.O. e quindi si era esercitata per conto suo. Lily afferrò il vestito per le spalle e lo osservò incerta -Ma non fa a pugni con i miei capelli?- chiese inarcando un sopracciglio. La sua amica rise -Si intona bene con il colore dei tuoi occhi-.
Entrambe le ragazze avevano gli occhi verdi ma di due sfumature completamente diverse: gli occhi di Lily ricordavano le immense distese d’erba primaverile, un colore così dolce da potercisi cullare dentro, mentre gli occhi di Natalie ricordavano le coste irlandesi, con il privilegio di risultare cerulei alla luce del sole.
Quando la sua amica fu pronta, la bionda la guardò con approvazione -Non spezzare troppi cuori, mi raccomando- ridacchiò.
-Sei la solita, a più tardi!- questo significava che non si sarebbero viste prima di una certa ora e che non avrebbero cenato assieme in Sala Grande poiché Lumacorno era solito ad organizzare dei veri e propri banchetti.
Lily uscì dal dormitorio femminile, attraversò la Sala Comune che pullulava di studenti, ognuno occupato in varie attività. Tirò un sospiro di sollievo quando si rese conto che Potter non era lì, le avrebbe fatto sicuramente perdere troppo tempo e lei si era data appuntamento con Severus nel Salone d’Ingresso. Scese le scale evitando accuratamente il gradino incantato e arrivò a destinazione con un sottile anticipo.
-Lils.- una voce piatta la fece voltare. Sorrise, era il suo amico.
-Sev! Non mi aspettavo che arrivassi da quella direzione… I sotterranei non si trovano fuori dal castello…- effettivamente aveva trovato insolito che fosse sbucato dal portone d’accesso. In tutta risposta, il Serpeverde si strinse nelle spalle -Dovevo fare una cosa…- concluse.
La ragazza decise di non indagare oltre, sapeva già che la risposta non le sarebbe piaciuta.
-Vogliamo andare? Lo sai che non mi piace arrivare in ritardo, se prima andiamo prima riusciamo a tornare- Lily si afferrò una ciocca di capelli e iniziò a torturarsela. Severus rimase quasi incantato da quella visione, non si era subito accorto del semplicissimo vestito che indossava e che sembrava che le fosse stato cucito addosso.
Prima di poter dire “sì” boccheggiò come un pesce per qualche secondo. Per fortuna lei non  aveva fatto troppo caso al suo strano atteggiamento, non sarebbe stato in grado di subire un terzo grado sul perché faceva quelle smorfie.
La strada per l’ufficio del loro professore di pozioni sembrò eterna, più che altro perché Lily si fermava ogni tre passi per assicurarsi che con quel vestito non fosse troppo appariscente.
-È un colore che non sono solita ad indossare ma me l’ha regalato mamma per il compleanno scorso. Non lo so.. forse quando Natalie me l’ha consigliato avrei dovuto cercare qualche altra cosa nel baule…-.
Severus alzò gli occhi al cielo, cosa che in sua presenza non gli capitava quasi mai -Non ti sei mai fatta problemi sul tuo vestiario. Perché sei così preoccupata? C’è qualcuno che ti piace?- in quel momento si rese conto della cretinata che aveva detto. Ma come gli era venuto in mente di domandarle una cosa del genere?
-Che sciocco! No!- Lily scoppiò a ridere -Semplicemente mi sto preoccupando di non sembrare troppo pomposa, non ci vedo nulla di male.-. Il ragazzo annuì e si ripromise di contare fino a dieci prima di aprire la bocca. Fortunatamente mancavano solo pochi metri prima di arrivare al Lumaparty.


In Sala Grande c’era il solito brontolio e, nonostante Natalie stesse chiacchierando con Marlene McKinnon e Mary Mcdonald, l’assenza di Lily si faceva sentire. Sapeva che si trattava solo di qualche sera al mese ma il pensiero che dovesse passare tutto quel tempo con Piton nei sotterranei le fece girare lo stomaco.
-…penso che dopo i G.U.F.O non continuerò a studiare Trasfigurazione. È già tanto se riesco a passare con “Accettabile”- si stava lamentando Mary storcendo il labbro superiore.
-E sappiamo che la McGranitt non accetta “Accettabile”…- concluse per lei Marlene. Era già la quarta volta che lo ripeteva nell’arco della giornata. Natalie inarcò un sopracciglio, aveva sempre trovato Trasfigurazione una materia  abbastanza semplice da apprendere. Certo, ogni tanto la loro Capo casa se ne usciva con delle richieste assurde.
-E tu?- Mary si voltò verso la ragazza dai capelli biondi -Cosa pensi di studiare fino ai M.A.G.O?-.
-Beh, credo che continuerò a studiare Trasfigurazione, Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure… ma non lo so! Devo ancora vedere se passo i G.U.F.O!-
-Tu non volevi fare l’Auror?- chiese Marlene.
La ragazza annuì -E quindi?-
-Ci vogliono almeno cinque M.A.G.O..- l’altra ragazza abbassò lo sguardo dispiaciuta. Natalie non poteva credere alle sue orecchie.
-Voi davvero state già pensando ai M.A.G.O?-
Seduti poco più distanti c’erano i “Malandrini”. Sirius stava tracannando il suo succo di zucca nemmeno fosse Whisky Incendario mentre James stava divorando un cosciotto di pollo. Remus non si premurò nemmeno di fargli notare che si stava macchiando il maglione. Si chiese come potesse essere così sciatto…
Peter però sembrava leggermente turbato dal suo amico -Ehm, Ramoso?- lo chiamò. Il ragazzo  alzò lo sguardo verso di lui -…osha..siè?- chiese ancora con la bocca piena.
-Ehm.. il maglione..-
-Osha?-
-Ti stai sporcando il maglione.- concluse un Remus esausto.
James abbassò lo sguardo e strabuzzò gli occhi, ingoiando la carne in un sol boccone.
-Merda! Gli Elfi l’avevano appena lavato… mah, vabbèh, vorrà dire che dovranno farlo di nuovo- si strinse nelle spalle e non curante afferrò il piatto di patate per servirsene più di un paio.
Sirius rise e appoggiò i gomiti sul tavolo -Beh, sei fortunato. Stasera Evans è al Lumaparty!-
-E tu come fai a saperlo?-
-La vedi?-
-No. E quindi? Può essere che sta male…- James strinse le labbra.
-Neppure Mocciosus è seduto al tavolo dei Serpeverde… e nemmeno Regulus- nel dire questo secondo nome, Sirius usò un tono glaciale. Remus spalancò gli occhi.
-Oh merda!- esclamò il ragazzo con gli occhiali. -Evans è con Mocciosus nei sotterranei!-.
Remus, seduto di fronte a lui, imprecò mentalmente. A volte sembrava ritardato -Detto così sembra che Lily si trovi da sola nei sotterranei con Piton. E anche se fosse, non c’è nulla di strano dato che entrambi sono Prefetti.-. Sirius sogghignò -Ottima argomentazione, Lunastorta. Ma c’è solo un modo per scoprire dove siano davvero Evans e Mocciosus- cacciò dai pantaloni la pallina di pergamena con la quale stava giocando qualche ora prima e la lanciò contro la spalla di Natalie.
-Ehi, Stroneugh!- il ragazzo sfoggiò ancora uno dei suoi migliori sorrisi quando la strega si voltò verso di lui con un’espressione accigliata.
-Cosa c’è?- domandò lei. Voleva essere educata o al massimo sembrarlo. Avevano già procurato abbastanza guai quel pomeriggio.
-Dov’è Evans?-.
Natalie lo guardò come se si fosse trovata davanti un Pixie -E perché t’interessa?-
-Cosa c’è? Sei gelosa?-
James gli diede una gomitata e Natalie capì. Ghignò appena -Con i membri del Lumaclub ad una Lumaparty. Dove voi non potete andare- fece l’occhiolino ai ragazzi e tornò a parlare con le sue amiche.
E anche quella sera James, Sirius, Remus e Peter avrebbero usato il mantello dell’invisibilità.

 

   
 
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