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Autore: Fede883    24/10/2017    2 recensioni
Racconto autobiografico:
In questa storia ho voluto raccontarvi la "cronaca" di una giornata vissuta a Bologna, la mia città. Leggerete le mie sensazioni e le mie emozioni che si palesano nel mio cuore durante la giornata, di come vivo la mia città, perchè amare la propria città natale è una cosa di cui tutti noi dovremo essere orgogliosi anche se ci sono problemi relativi alle amministrazioni comunali o cose del genere, spero che lo scritto vi piaccia, vi abbraccio forte forte e venite a Bologna, non ve ne pentirete.
:" Gli ho detto che nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino!". (Lucio Dalla)
Crediti musicali:
Luca Carboni - Bologna è una regola
Lucio Dalla - Disperato Erotico Stomp
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Amo camminare per la mia città, mi fa sentire in pace con me stesso e con il mondo. Riesco a liberarmi dai pensieri quotidiani e da ogni forma possibile di stress anche se forse per quello basterebbe lo yoga. Sono nato e cresciuto a Bologna, la città della mortadella, di una delle università più antiche d'Europa, dei tortellini, di Balanzona e della strage della stazione del 2 agosto 1980. Amo Bologna e anche se a volte non sia una città perfetta so che non riuscirei ad immaginare la mia vita fuori da questa mangnifica città, perchè Bologna è una regola come canta Luca Carboni e Lucio Dalla cantava:" Nel centro di Bologna non si perde neanche un bambino" perchè perdersi a Bologna è molto difficile, è un posto che ti entra nel cuore immediatamente, ti fa capire quanto sia bella solamente con pochi sguardi ai vari monumenti presenti nel centro storico, perchè Bologna è una città che si vive dentro al tuo cuore appena l'hai vista. Oggi mi sono alzato presto, colpa del bambino che abita vicino a me e che si mette sempre a piangere dalle 9 del mattino, mi sono alzato controvoglia devo essere sincero ma nonostante tutto ho deciso di andare a farmi un giro a Bologna, esco di casa diretto verso la stazione del mio paese che dista solo mezz'ora dal centro. Arrivato in stazione salgo in treno e mi metto a sedere in attesa di arrivare a destinazione. Di solito il viaggio dura poco meno di 7 minuti e il treno non ha altre fermate se non quella di Bologna Centrale. Arrivato alla stazione centrale di Bologna esco e mi ritrovo in Piazza delle medaglie d'oro e attraverso la strada facendo attenzione alle macchine che come diciamo noi a Bologna "vanno a busso". Mi incammino verso Via Dell'Indipendenza, la via principale del centro non che arteria dello shooping, cammino lungo il portico e incorcio i più svariati negozi e noto delle ragazzine uscire entusiaste da Tezenis e una coppia di turisti giapponesi che sono usciti da Zara, il ragazzo tiene in mano 3 sportine e capisco che questi ci hanno dato dentro con le compere. Il portico è lunghissimo e arrivo finalmente davanti alla cattedrale di San Pietro (In pratica il duomo di Bologna), la chiesa è aperta e dentro ci sono molte persone che stanno pregando. Dopo aver superato la chiesa, passo il Disney Store, entro dentro al negozio e mi immergo nei ricordi dei miei cartoni preferiti, i cartoni Disney hanno segnato profondamente la mia infazia, compro qualche pupazzino della collezione degl Tsum Tsum ed esco felice come farebbe proprio un bambino, il Disney Store ha il potere ti far tornare piccini un pò tutti. Esco dal Disney Store e mi dirigo verso Piazza Maggiore e davanti a me si palesa la basilica di San Petronio, anche se sono a Bologna quasi tutti i giorni devo dire che essere dentro questa piazza è sempre una grande emozione e mi godo la giornata di sole in piazza perchè oggi non si lavora, oggi non ci sono problemi, è tutto bellissimo, sono felice e sento che amo la mia città, è una sensazione bellissima. Osservo la basilica e penso a come sarebbe diventata se il papa l'avesse fatta costruire, mi hanno detto che i lavori furono bloccati perchè il papa aveva il timore che potesse diventare più bella di San Pietro a Roma, che scemenza! Vorrei osservare che la Fontana del Nettuno ma purtroppo è chiusa per lavori e decido di dirigermi verso Via Rizzoli. In Via Rizzoli passo l'Apple Store e altri negozi e davanti a me si palesano le due torri, l'asinelli e la garisenda, cavolo sono bellissime! Decido di salire sulla famosa torre degli Asinelli che svetta sulla città grazie ai suoi 97 metri di altezza, pago il biglietto e salgo sulla torre, la salita è molto faticosa ma quando arriverò in cima so che ne sarà falsa la pena. Salgo scalino dopo scalino e quando arrivo in cima la vista è spettacolare, non ho mai visto un cielo così chiaro come quello di oggi, in cielo non ci sono nuvole e riesco a vedere dall'alto la mia città senza perdere di vista nessun dettaglio, sotto di me vedo le tantissime persone che si fanno piccolissime e gli autobus e le macchine che passano sembrano quasi dei modellini che si muovono in un plastico. Mi godo il sole che mi accarezza dolcemente la schiena, sono sulla torre degli asinelli, non è la prima volta ma è sempre una grande emozione per un bolognese, faccio alcune foto, osservo i tetti delle case e all'orizzonte vedo anche un aereo che sta decollando dall'aeroporto Marconi, chissà verso quale destinazione è diretto? Ma che importa ora? Devo godermi questa giornata così avrò tante cose da ricordare e da conservare nel cuore. Scendo dalla torre, la discesa è sempre molto più dura della salita perchè le scale sono piccole e strette e sopratutto antiche e quindi bisogna sempre fare attenzione e dare la precedenza a chi sta salendo, faccio attenzione e piano piano mi avvio verso l'uscita della grande torre bolognese. Finalmente sono sceso, è stata una grande fatica ma sono ancora vivo! Una volta uscito decido di prendermi una pausa e vado al bar a prendere qualcosa da bere, ho proprio bisogno di bere qualcosa di fresco. Mi dirigo al bar e chiedo al barista una Coca Cola e me la porta al tavolo dentro alla bottiglietta di vetro, ne verso un pò nel bicchiere e ne bevo un sorso e penso:" Cavolo! Certo che dentro alla bottiglietta di vetro ha tutto un altro sapore, una cochina bella fresca!". Mi godo una giornata di relax come non succedeva da tanto tempo e osservo la gente che cammina per le vie del centro, molti tengono in mano le sportine dei negozi altri hanno zaini in spalla perchè probabilmente hanno fatto fuga da scuola oppure devono andare a lezione all'università. Sinceramente non mi importa, bevo la mia Coca Cola, pago ed esco dal bar e mi dirigo proprio in direzione della zona universitaria. Arrivo alla facoltà di scienze biologiche che si trova in Via Francesco Selmi, ci studia la mia migliore amica e decido di entrare dentro alla facoltà che ospita il museo zoologico, niente di emozionate, solamente una mostra di animali imbalsamati ma è sempre carino entrarci, anche perchè è gratuito essendo dentro ad una facoltà universitaria. Quando entro invece di osservare i tanti animali imbalsamanti decido di osservare alcuni fogli appesi ad una bacheca dove sopra sono stati pubblicati i voti che alcuni studenti hanno ottenuto durante un esame, so che mi dovrei fare gli affarri miei ma sono troppo curioso e così inizio a leggere. Noto subito che una ragazza ha preso 18, cavolo! Non l'avrà presa tanto bene secondo me e rimango molto sbalordito di vedere che in mezzo a quei voti non c'è nemmeno un trenta e lode, si vede che ho letto i voti di una sessione apparentemente sfortunata. Decido di osservare i vari animali poi che il persone della facoltà mi sta guardando con uno sguardo sinistro, in effetti mentre osservavo quei voto sembravo un pensionato che guarda i lavori in corso, meglio guardare gli animali per evitare spiacevoli incomprensioni. Dopo che ho visto i vari animali imbalsamenti esco dalla facoltà, non ho nemmeno visto la mia amica, sarà a fare lezione oppure oggi non c'è, tra poco è l'ora di pranzare e so già dove poter andare. In Piazza Malpighi c'è l'American Grafiti, non ho dubbi e vado a mangiare, ho proprio voglia di un bel hamburger con patatine fritte e oggi c'è anche poca gente, quando entro la cameriera mi saluta amichevolmente e gli dico che sono solo e mi fa accomodare e mi appesta un pranzo da vero yankee anche se sono nella città dei tortellini e della lasagna. Dopo un sostanzioso pranzo faccio un giro nei negozi, "Feltrinelli", "Mondadori Multicenter", "Coin" e altri negozi, mi piace perdermi nelle librerie sopratutto e vedere quali libri posso acquistare e leggere, mi rilassa e riesce a farmi mandare via molti pensieri negativi. Mi sono goduto un bel pomeriggio e anche se adesso sto girando per i vari negozi sono felice di aver trascorso una giornata nella mia città e sopratutto avere fatto tutto con estrema calma senza avere l'ansia di fare tardi al lavoro, senza correre dietro gli autobus e senza stare a guardare troppe volte l'orologio, oggi mi sono sentito bene, Bologna è la città in cui sono nato e ogni volta quando ci cammino o semplicemente ci prendo il treno è una grande emozione, non cambierei questa città con nessun altra al mondo, Bologna è in grado di farmi emozionare, di farmi capire quanto sia bello essere orgogliosi della propria città, di viverla, di farne parte e di respirarla ogni giorno della tua vita, da questa giornata torno a casa felice e libero dai miei pensieri pesanti da mandare via, torno a casa sapendo che la mia città mi regala sempre grandi emozioni, perchè come canta Luca Carboni:" Perchè Bologna è una regola!". E anche se non è perfetta io adoro Bologna ma adesso prendo l'autobus, sono stanco e voglio tornare a casa. Dopo ogni bella giornata è diritto di ognuno riposarsi un pò. Arriva il mio autobus e salgo e mi lascio Bologna alle spalle ma senza dimenticare quanto sia stata straordinaria questa giornata.
   
 
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