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Autore: Cordelia_Sakamaki    24/10/2017    1 recensioni
Christine è una giovane serva, Viktor è un nobile. Il loro primo incontro/scontro avviene per puro caso, dopo che il cocchiere di lui investe accidentalmente la ragazza con la carrozza. In entrambi scatterà qualcosa, ma a differenza di Viktor, Christine non accetterà da subito i sentimenti che prova, e proverà con tutti i costi ad opporvisi, ricordandosi delle origini di entrambi. Una volta che entrambi avranno accettato i loro sentimenti, si presenteranno parecchi ostacoli sul loro cammino: il fratello minore di Viktor torna in città, e non pare intenzionato a permettere questa unione tra nobili e servi. La minaccia di una maledizione antica incombe sulla famiglia Meekhiv, e Christine ritroverà un suo familiare proprio dove meno se lo aspetta. Cosa accadrà? Di che terribile maledizione si tratta? Riusciranno Viktor e Christine a vivere il loro amore alla luce del sole? Mi raccomando, leggete e recensite se volete! Spero che la storia vi piacerà! Baci e buona lettura
Genere: Erotico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Incest, Violenza
Capitoli:
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Sono trascorse alcune ore dalla scoperta dell'inaspettata gravidanza di Christine, e la giovane contessa si è svegliata da poco. Porta le mani al ventre, mentre le parole del dottore tornano a farsi strada nella sua mente: è incinta. Dallo stupro di Lukas è nata una nuova vita. La donna scoppia in lacrime: non è certo felice del modo e di con chiè stato concepito, ma quella creatura è pur sempre suo figlio, sangue del suo sangue. In fondo al suo cuore lei sente già di amarlo con tutta sè stessa, tanto quanto ama la sua Natasha e quanto ha amato Viktor Jr ed Igor. Ma Viktor? Come prenderà suo marito la notizia di questa gravidanza? E che ripercussioni avrà questo sul loro matrimonio? Tempo qualche istante ed il diretto interessato entra nella stanza, sospirando pesantemente. Guarda la moglie accorgendosi che è sveglia. " Menomale, ti sei ripresa ". Fa lui, sollevato. Ma Christine lo nota: c'è qualcosa di diverso nel suo tono, in oltre non si è ancora avvicinato a lei. La bruna annuisce, per poi rispondere.

" Si, sono sveglia da un pò ". Ammette, per poi guardarlo come fosse in cerca di qualcosa, come stesse cercando di capire dal suo sguardo ciò che pensa. " Perchè non ti avvicini? ". Gli chiede solamente, mentre lui scuote il capo.

" Preferisco restare qui, non preoccuparti ". Cerca di sorriderle, ma lei abbassa lo sguardo e si stringe il ventre, come stesse cercando di proteggere la sua creatura.

" Ti disgusto così tanto da non poterti nemmeno avvicinare a me? Credi sia colpa mia quanto accaduto con Lukas? ". Chiede schietta la contessa, mentre lui la guarda: no. No, sua moglie non lo disgusterebbe mai, in nessun caso. Lui la ama da morire, e sa bene che nè lei e nè il piccolo hanno colpe di ciò che è successo.

" No! No, tu sei tutta la mia vita, non potresti mai disgustarmi ". Sussurra, avvicinandosi finalmente a lei, che inizia silenziosamente a piangere.

" Allora è mio figlio, vero? Tu non lo accetti, è così? ". Chiede. A quelle parole Viktor non sa cosa rispondere. Trova la forza di essere sincero di li a poco, prendendo la mano della moglie e stringendola, come avesse bisogni di incoraggiamento.

" Christine, io ti amo, e so bene che questo bambino non ha colpe per il modo in cui è stato concepito. Però non ci riesco, non ce la faccio! Anche se mi impegno, mi è impossibile! ". Sbrocca, mandando al diavolo l'orgoglio e piangendo. " Non posso crescere mia figlia accanto al figlio di Lukas, non ci riesco! In lui rivedrei sempre suo padre, rivivrei tutti i giorni, tutte le notti il momento in cui colui che reputavo un fratello ti ha violentata in un modo così vile e meschino! E non potrei vivere in quelle condizioni, non ce la farei mai! ". Confessa, mentre lei capisce la richiesta implicita che si cela in quelle parole: dovrà lasciare suo figlio non appena nascerà. Dovrà separarsi da lui, è questo che vuole suo marito.

" Quindi... mi stai dicendo che dovrò separarmi da mio figlio, non appena lo darò al mondo? E' davvero questo che mi stai cheidendo? ". Chiede, mentre lui non dice nulla: si, è proprio questa la sua richiesta. Sa bene che una cosa simile farà soffrire sua moglie, che ha già perso due dei suoi figli in circostanze tragiche, ma non riuscirebbe davvero a fare altrimenti. Non potrebbe crescere quel bambino senza riuscire ad amarlo, che futuro gli darebbe? Un padre freddo ed anaffettivo? " Santo Cielo Viktor, dimmi qualcosa! ". Sbrocca ad un certo punto lei, aspettando una sua risposta: quel silenzio è più assordante di mille parole.

" Si! Si Christine, è questa la mia richiesta! So che non è giusto, lo so bene! Ma non posso fare altrimenti, dannazione! ". Risponde in fine, mentre lei si volta a guardare altrove sentendo che qualcosa in lei si è irrimediabilmente infranto.

" Sei sicuro? E' questo che vuoi da me? ". Chiede solamente, trattenendo le ennesime lacrime. Al silenzio di suo marito, lei abbassa lo sguardo. " E va bene, sia come vuoi tu. Capisco le tue ragioni, non temere. Ed io rispetterò la tua volontà ". Sussurra poi la bruna, stringendosi maggiormente le mani al ventre.

Qualche mese dopo, la contessa è di nuovo in piedi: nonostante il malessere sia fisico che psicologico è stata accanto al padre, per aiutarlo a superare al meglio la perdita di Irina. Ha accettato le condizioni di suo marito, eppure si sente malissimo: dovrà rinunciare ad una parte di sè, non sa se potrà reggere a lungo una simile situazione. E' vero che ama suo marito, ma ama anche la creatura che porta in grembo. In quel momento anche Vladislav passa da li. In quei mesi è rimasto davvero molto vicino alla sorella, le ha presentato la figlia Nina e la bimba pare essersi legata molto alla zia. Il ragazzo vede la sorella in quello stato e le si avvicina, per poi metterle una mano sulla spalla. " Sorella... ". Le sussurra, mentre lei si volta per poterlo guardare.

" Fratello, non ti avevo visto ". Risponde la fanciulla, mentre entrambi portano una mano al pancione di sette mesi di lei. Il biondo sorride un pò, accarezzandolo amorevolmente.

" Cresce in fretta, questo giovanotto ". Sorride, e lei annuisce un pò triste. " Ehi, non essere triste ". Fa poi il ragazzo, accorgendosi dello stato d'animo della maggiore. " Ti giuro che non dovrai rinunciare definitivamente a tuo figlio: lo potrai vedere , anche se saranno altri a crescerlo ". La rassicura, o meglio prova a farlo. Lei annuisce solamente.

" Grazie di tutto, sei stato un sostegno prezioso in tutti questi mesi ". Gli sorride, e questa volta è un sorriso sincero. Lui le accarezza la guancia con fare fraterno.

" Per il resto? Come vanno le cose? ". Chiede, mentre Christine risponde di li a poco.

" Il mio matrimonio funziona, anche se ho davvero temuto di perdere mio marito ". Spiega, per poi proseguire. " Mentre Lukas ha giurato di farci una guerra spietata: vorrebbe portarmi via la mia creatura, ma questo nè io e nè Viktor lo permetteremo mai ". Conclude, mentre il biondo annuisce. Sua sorella ha ragione, suo fratello è indegno anche di definirsi il padre della creatura, figuriamoci di crescerlo. Senza dire niente prende tra le braccia la contessa, mentre lei scoppia per l'ennesima volta a piangere. " Vladislav, sono stanca! Dio mio, io amo mio marito, ma amo anche la creatura che porto in grembo! Lo sento crescere dentro di me, giorno dopo giorno, lo sento muoversi e scalciare, e pensare di lasciarlo solo e con la possibilità che Lukas possa prenderselo mi sta letteralmente facendo impazzire! ". Si sfoga, mentre il giovane Opekun prende una decisione.

" Stai tranquilla, sorellina. Non devi agitarti, o farai male alla creatura ". Cerca di calmarla, mentre anche il bimbo pare percepire l'agitazione della madre ed inizia a scalciare. Vladislav porta la sorella in salone, facendola sedere. Le accarezza i capelli per rassicurarla, cosa che gli riesce perfettamente. " Ora resta qui e riposatevi entrambi. Tra poco tornerò a farti compagnia ". La rassicura, mentre lei annuisce.

" Va bene. ti aspetto allora ". Sorride dolcemente. " Grazie per il tuo sostegno, lo apprezzo molto ". Fa, mentre il fratello da un bacio sulla guancia alla giovane ed uno al suo pancione.

" Non c'è di che ". Fa, per poi uscire e lasciare la sorella tranquilla. Si dirige verso una stanza con mille e più pensieri in testa. Stanza nella quale trova colui che occupa la maggior parte di tali pensieri: è intento ad osservare il ritratto di famiglia, con in mano il suo amato bicchiere di vodka. Il biondo decide di prendere parola di li a poco. " Offriresti anche a me un bicchierino? Sai, fa piuttosto freddo questa sera ". Commenta, mentre l'altro si volta a vedere chi ha parlato, per poi fargli un gesto per dirgli che può tranquillamente prendere ciò che ha chiesto.

" Fratello, dovresti aver ormai capito che con me puoi lasciare da parte le formalità ". Commenta, rivelandosi essere Viktor. Vladislav non se lo fa ripetere due volte, versandosi a sua volta un bicchiere di vodka ed avvicinandosi al fratello.

" Sai, ho parlato con Christine ". Inizia il discorso, mentre il maggiore rimane in silenzio un solo istante, per poi rispondere.

" Si, ho notato che vi siete avvicinati molto in questi mesi ". Osserva, senza gelosia: è un bene se sua moglie ha almeno uno dei suoi fratelli accanto.

" E' vero: ci siamo molto avvicinati, e questo mi fa piacere. ma non sono io colui del quale ha maggiormente bisogno ". Afefrma, mentre stavolta Viktor non dice nulla e si limita a bere un sorso di vodka. Vladislav sospira, per poi proseguire. " Viktor, tua moglie ha bisogno di te e della tua comprensione: sai vero, che nè lei e nè il piccolo hanno colpe per quello stupro? Sai che questo ha segnato profondamente tua moglie, che è convinta ancora oggi di disgustarti? ". Gli chiede diretto il biondo, mentre l'altro annuisce per quanto riguarda la prima parte della frase: non si è mai reso conto del disagio che a tutt'oggi sua moglie prova, della sua convinzione di disgustarlo.

" Che domande sono queste? E' ovvio che ne sono consapevole: io amo mia moglie, so benissimo che sta ancora soffrendo per quanto accaduto ". Non può di certo ammettere che invece, in questo periodo si è molto concentrato su ciò che sente lui per quanto riguarda la gravidanza di Christine, forse trascurando involontariamente la sofferenza della moglie. Vladislav sorseggia a sua volta la sua vodka, poco convinto.

" Allora dimmi: perchè la vuoi obbligare  alasciare suo figlio? ". Chiede schietto, guardando il corvino. Il maggiore pare nervoso, ma in fine risponde.

" Sai bene le mie ragioni ". taglia corto, ma il fratello scuote la testa.

" No, ora ascoltami bene, Viktor Meekhiv ". Inizia il suo discorso. " Tua moglie soffre per il tuo atteggiamento, va bene? Soffre per la tua decisione, ma malgrado questo l'ha accettata senza protestare. L'amore che prova per te si è addirittura anteposto a quello che prova per la sua creatura. Forse non te ne sei reso conto, e credimi: comprendo il tuo dolore e la tua sofferenza tanto quanto capisco quelle di Christine. Ma così facendo le stai solo facendo del male, e non solo a lei: credi veramente che il vostro matrimonio reggerebbe ad un colpo simile? " Chiede, mentre ancora una volta Viktor rimane in silenzio: riflette. E' vero che anche lui sta soffrendo per la situazione, ma non si sarà comportato troppo egoisticamente? Chiedere a sua moglie di rinunciare a suo figlio, non sarà forse troppo? Il fratello gli mette le mani sulle spalle, capendo anche le motivazioni del giovane conte. " Prendi tempo. Quando il piccolo nascerà, non essere orgoglioso e va a vederlo. Prendilo tra le braccia, e a quel punto vedrai che lo sentirai come tuo figlio, ed il motivo è semplice: è una creatura nata dalla tua amata. Sai, un figlio è più di chi lo cresce, piuttosto di chi lo genera. Perchè tutti sono in grado di concepire un figlio, ma la vera sfida sta nel crescerlo, nel dargli affetto ed amore ogni giorno. Nell'essergli accanto per sorreggerlo, per aiutarlo a rialzarsi quando cade, per gioire dei suoi successi ". Viktor riflette sulle parole del giovane, ed annuisce: forse è vero. Al momento del parto dovrà vedere il bimbo, solo allora potrà decidere in maniera definitiva.

" Grazie... ". Sussurra solamente, mentre Vladislav annuisce: anche lui si sente più il figlio di Danilo che quello di Vladimir. Osserva il quadro, puntando lo sguardo sulla figura austera del padre.

" Parlami di lui ". Chiede per la prima volta, e notando dov'è puntato lo sguardo del biondo Viktor decide di soddisfare la sua richiesta.

" Potrebbe non piacerti, sai? ". Lo mette in guardia, mentre il biondo annuisce.

" Credimi, so bene che non era un angioletto ". Commenta, e Viktor annuisce.

" E' vero: nostro padre era noto per la sua indole da tiranno. Ma nonostante questo, mia madre lo amò incondizionatamente fino alla fine. Lo protesse da quei delinquenti, e epr questo perse la vita ". Si ferma un istante, e capendo che è un argomento doloroso per lui Vladislav gli appoggia una mano sulla spalla.

" Basta, non continuare: è un argomento troppo doloroso, ed in questo momento hai bisogno di restare tranquillo. Me ne parlerai in un altro momento ". Sorride appena, e l'altro annuisce.

" Grazie. Se non ci fossi tu al mio fianco, dopo la partenza di Boris sarei rimasto del tutto solo ad affrontare questa situazione: nostro zio si è rivelato un traditore, e Lukas... ". Si ferma, mentre il minore lo prende tra le braccia epr cercare di consolarlo.

" Ci sarò sempre per voi, non ti preoccupare di questo ". Lo rassicura, senza lasciarlo solo. In quel momento lo sa, anche Viktor ha molto bisogno di essere sostenuto e confortato.


Salve a tutti! Ecco il capitolo 38, che ne dite? Da una parte abbiamo assistito allo sfogo di Christine, e dall'altra a quello di Viktor. L'ago della bilancia in questa situazione pare essere Vladislav: il giovane Opekun e fratello di entrambi, sta cercando di risolvere la situazione, ma riuscirà mai nel suo intento? Che effetto avranno sortito in Viktor le sue parole? Coraggio, ditemi che ne pensate! Aspetto pareri e recensioni, intanto vado a scrivere il capitolo 39! Baci
   
 
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