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Autore: Ales_1    25/10/2017    1 recensioni
"In un anno sono cambiate molte cose. E' cambiato il mio modo di approcciarmi con le persone. Non riesco più a fidarmi di nessuno, non riesco più a guardare gli occhi della gente. Mi ricordano i tuoi. Quegli occhi grandi capaci di trasmetterti emozioni, sensazioni indescrivibili."
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“ E’ la prima volta che ti scrivo una lettera o qualcosa del genere. E’ la prima volta che ti scrivo. Non ero pronta quel 20 Novembre, non ero assolutamente pronta a dirti addio. E no, non lo sono nemmeno adesso, ma ho deciso di scriverti, di sfogarmi con te.
Sai, in un anno sono cambiate tante cose. E’ cambiato il mio modo di approcciarmi con le persone. Non riesco più a fidarmi di nessuno, non riesco più a guardare gli occhi della gente. Mi ricordano i tuoi. Quegli occhi grandi capaci di trasmetterti emozioni, sensazioni indescrivibili.
Sto finendo la scuola, mancano pochi mesi ormai. Ti avrei raggiunto ad Agosto, ma qualcuno ha preferito averti con sé ancor prima di me. Com’è che si dice? ‘ I fiori più belli sono sempre i primi ad essere strappati’. Tu, il fiore più bello, sei stato portato via prima di tutti gli altri. Sei stato portato via ingiustamente da un qualunque ‘pirata della strada’. Lo chiamano così per non usare i termini ‘drogato’ e ‘ubriaco’. Dovrebbero levare la patente a queste persone. O bevi e ti droghi, o guidi.
Oggi sono tre settimane che non parlo con i miei genitori. Lo sai anche tu, hanno sempre preferito Francesco, mio fratello. Lui è sempre stato il ‘figlio perfetto’. Sempre con loro dentro casa, sempre disponibile. Io? L’opposto. Ribelle, carattere di merda. Adoro la libertà.
Ho allontanato le vecchie amicizie, quelle che credevo  vere, ma che mi hanno portato, negli anni, a stare male. Ho allontanato l’unica persona di cui pensavo di potermi fidare. Tutte stronzate. Con gli anni ho capito di potermi fidare solo di me stessa. Ho capito che anche se alle persone fai solo del bene, indietro non ti torna nulla. Sto cercando di cambiare giorno dopo giorno. Sto cercando di migliorare i difetti che io stessa trovavo quando stavamo insieme. Quelli che tu chiamavi pregi, quelli che dicevi di adorare. Ho sempre pensato che la mia persona fossi tu. Tu, capace di capirmi anche quando non parlavo. Anche quando dentro di me c’era la tempesta e fuori mostravo il sole.
Mi dicevi sempre ‘Il sole esiste per tutti’, ma da quando te ne sei andato, io, questo sole, non lo trovo più. Sai tutto di me. Sai che odio il ketchup. Sai che odio mettere nello stesso piatto la carne e l’insalata. Sai che amo scrivere. Sai che scrivo di una persona solo se davvero importante e ti domandavi perché non scrivessi mai di te. Non l’ho mai fatto perché ho sempre preferito stare con te più tempo possibile che scrivere su di uno stupido pezzo di carta. Eppure, adesso, lo sto facendo. Ti scrivo sperando di riuscire ancora a comunicare con te. Domani ti vengo a trovare, spero di renderti felice.
Forse, il sole esiste davvero per tutti.”

   
 
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