Non era possibile. Non poteva essere morto Silente.Non poteva averlo ucciso Piton.Tutto ció non aveva senso. Remus correva,correva senza meta.Correva per alleviare una parte,anche minima di quel dolore.Silente era stato una sua guida,una figura molto importante nella sua vita. Vide una porta,la porta della Stanza delle Necessità,un gran grattacapo per i malandrini,perchè era indisegnabile e non poteva essere rappresentata nella Mappa del Malandrino. Entró in quella porta,curioso di cosa potesse esserci. Era una stanza spoglia,impolverata e non molto accogliente.Al centro c'era un grande specchio impolverato. Remua si avvicinó a piccoli passi,pronto a vedere il riflesso del suo viso,che doveva essere stravolto.Si domandó perchè diamine avrebbe dovuto desiderare uno specchio in quel momento,non era mai stato vanitoso. Quello che vide nello specchio lo lasció a bocca aperta. C'era lui,vestito da matrimonio con di fianco Tonks,la sua "sposa". Sullo sfondo c'erano Sirius e James che si spintonavano amichevolmente,mentre Marlene e Lily li guardavano con occhi pieni d'amore. Lui e Tonks si stavano baciando. A quel punto gli cedettero le ginocchia. Amava Tonks piú di qualsiasi cosa al mondo,e proprio per questo doveva proteggerla da... Beh,da se stesso. Lui era troppo vecchio,troppo povero e troppo pericoloso. Lei si meritava qualcuno di piú giovane,sano... Giusto "Ma lei vuole te" le parole di Arthur gli rimbombavano ancora nella testa. Cosí,preso dai suoi pensieri non si accorse neanche dei passi un pó goffi dietro di lui,finchè una persona non gli mise una mano sulla spalla. Lui sobbalzó,sguainó la bacchetta e la puntó alla gola della misteriosa persona,dopotutto erano in tempo di guerra. "Rem..." disse quella voce tanto dolce che amava. Il lupo mannaro mise via la bacchetta e si soffermó su quel viso perfetto a forma di cuore,con due occhioni espressivi di un colore indefinito e dei capelli neri per il lutto e la tristezza della morte di Silente. "Che c'è?" Disse Remus,cercando inutilmente di restare freddo. La sua voce era carica di preoccupazione. "Niente" disse Tonks,ma il suo labbro inferiore tremava mentre guardava lo Specchio delle Emarb,cercando di non scoppiare a piangere. Chissà cosa vedeva in quel maledetto specchio. Remus decise che era il momento adatto,non doveva piú reprimere i suoi sentimenti. Fece un sospiro profondo e disse "Dora,io ti amo piú della mia stessa vita,ho cercato di tenerti lontana da me per proteggerti,ma ho capito che è inutile"esordí sorridendo amaramente tra sé "Spero vorrai scusarmi per tutto il dolore che ti ho causato,mi dispiace infinitamente. Tonks rimase immobile per qualche secondi,nella quale il cuore di Remus smise di battere. Quando ormai stava per scusarsi per... Beh,per tutto,Tonks gli saltó addosso.Letteralmente.Remus barcolló un attimo,poi si riebbe e bació Tonks. Tonks era tutt'altro che goffa quando si trattava di baci. Fu un bacio passionale ma allo stesso tempo dolce. Quando ebbero finito avevano entrambi un'aria felice,e uscirono mano nella mano dalla Stanza delle Necessità. Il sogno di Remus si era avverato. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Angolo autrice Ciao ragazze (e spero ragazzi)! Questa è la mia prima ff in assoluto,scusate se ho sbagliato qualcosa,per favore scrivetemelo nei (speriamo) commenti. Questa storia è stata scritta da mia sorella Emma,una grandissimissima shippatrice della Remadora (o Ronks). Mi fareste piacere se lasciaste un commentino-ino-ino per farmi sapere eventuali errori. Ciao belle persone Ire_unicorno05