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Autore: merycula thanksillpass    26/10/2017    1 recensioni
Wade prende con sé l'orfano Peter e tutto cambia. Wade non riesce a capire nulla riguardo a Peter.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Deadpool, Peter Parker
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Note traduttrice: Salve a tutti, sono PapySanzo89 e questa è una traduzione (ma va? XD) ho chiesto il permesso all’autrice tra i commenti della sua fic e lei, che è un cuor di panna, mi ha dato l’okay. <3
L’autrice la trovate QUI.
La storia la trovate QUI.
Sono 490 parole, quindi se avete anche solo un po’ di conoscenza dell’inglese, per favore, andate a leggerla lì (e leggete tutto ciò che ha scritto perché tanti cuori <3) perché in inglese fa tutto un altro effetto. Spero comunque di aver reso almeno un po’ giustizia a questa fic.
La storia è stata betata dal mio coinquilino (quattro occhi sono meglio di due XD)
 
C’era una fanart allegata alla storia ma a quanto pare l’autore ha tolto il disegno (o si è proprio disiscritto da DeviantArt, non ho ben capito).
 
 
 
Note dell’autrice:
Per farla breve: I genitori di Peter lo portano via con loro, lui sopravvive al disastro aereo, Wade lo trova. Per farla lunga: non c’è niente da dire, faccio schifo con i dettagli.
 
 
 
 
You will understand someday
 
 
1.
 
Quando Wade trova Peter, lui è sporco, esausto e piange ancora per i suoi genitori. Non appena Wade gli poggia le mani sulle spalle, il ragazzo gli collassa tra le braccia. Dorme per tre giorni. Dopo non piange più. Nemmeno quando Al la Cieca[1] gli chiede cosa gli sia successo. Nemmeno quando vede Wade senza la maschera. Viene fuori che Peter è un ragazzo tranquillo ma davvero molto intelligente. Sa che non vedrà mai più i suoi genitori. Chiede se può rimanere con Wade. Wade non riesce a capire perché qualcuno vorrebbe rimanere con lui di sua spontanea volontà.
“Per ora,” dice Wade.
 
2.
 
Negli otto anni successivi Peter non dà nessun segno di volersene andare. Con Peter non è come con Al la Cieca. Peter può andarsene quando vuole. Ed è incoraggiato a farlo, costantemente. Ma va a scuola ogni giorno e ritorna. Passa la maggior parte del suo tempo con Wade e si diverte. Al dice che non lascia la sua stanza quando Wade è al lavoro. Sembra sinceramente felice quando Wade torna a casa, più vivo. Wade non riesce a capire perché dovrebbe piacere così tanto a qualcuno, piacere a qualcuno e basta.
 
“Non posso continuare così,” dice Wade.
 
3.
 
Wade sa che Peter è abituato al fatto che lui se ne vada per giorni, settimane alle volte. Sa che Al la Cieca si prende cura di lui, in parte perché non ha scelta, in parte perché anche lei vuole bene a Peter. È impossibile non voler bene a Peter. Ecco perché Wade se ne deve andare. Perché Peter non l’avrebbe fatto, e lui merita molto meglio di questo. Non ha detto nulla ad Al, entrambi avrebbero capito di lì a poco. Wade passa le dita tra i capelli di Peter un’ultima volta. Non riesce a capire come qualcuno possa dormire così pacificamente con un mostro nella stanza.
 
“Abbi cura di te, ragazzo,” dice Wade.
 
4.
 
Nei sei mesi in cui Wade è via, perlopiù ricorda. Ricorda Peter, a otto anni, svegliarlo presto di domenica mattina chiedendo i pancakes. Dal lato di Wade. Ricorda Peter, a dodici anni, tornare a casa da una fiera della scienza con il primo premio, aspettando che Wade gli dicesse di essere orgoglioso. Ricorda Peter, a sedici anni, arrossire ed evitare l’argomento ragazze, fissando i suoi occhioni su Wade, come in attesa di qualcosa. Wade non riesce a capire come qualcuno possa aspettarsi qualcosa da lui.
 
“’Fanculo,” dice Wade.
 
5.
 
Wade vede Al la Cieca sul divano mentre russa leggermente, e sorride. Va in cucina e, improvvisamente, Peter è in piedi davanti a lui. È cresciuto di qualche centimetro e i suoi capelli necessitano di una spuntatina. I suoi occhioni sono colmi di lacrime ma sorride, radioso. In un attimo si aggrappa a Wade, piangendo e ridendo, dicendogli quanto gli fosse mancato, che sapeva sarebbe tornato. Le braccia di Wade si stringono attorno Peter d’istinto. Wade non riesce a capire come qualcuno possa aspettarlo. Non capisce più niente ormai.
 
“Mi si mancato anche tu, ragazzo,” dice Wade.
 
 
 
 
 
 
 
[1] In realtà in italiano sarebbe Al l’Orba, ma a me proprio non piace. 
   
 
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