Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
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Autore: Zamia    26/10/2017    0 recensioni
Qualche volta i supereroi hanno gli stessi dubbi delle persone normali e qualche volta le persone normali aiutano i supereroi a trovare il coraggio di superare i loro dubbi.
Genere: Commedia, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Chloè, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 1

 

"Ben fatto!" i pugni si toccarono dopo l'ennesima vittoria contro il cattivo di turno.

Anche questa volta era andato tutto bene. Erano riusciti a gestire la situazione senza che nessuno si facesse male ed erano riusciti ad evitare troppi danni alla città.

Anche se il Lucky charm sembrava sempre riportare tutto alla situazione precedente al combattimento, mettendo le cose a posto, lei continuava a temere che qualcosa potesse andare storto e i danni potessero rimanere permanenti.

Era il suo lato insicuro che veniva a galla alla fine della lotta, quando gli orecchini rossi a pois cominciavano a tintinnare indicando la fine dei super poteri.


"Ehi, coccinellina, cosa c'è che non va? Cos'è quello sguardo triste?" la risvegliò dai suoi pensieri Chat Noir.


"Non è sempre tutto così semplice da spiegare...da grandi poteri derivano grandi responsabilità...diceva un nostro collega.." e sorrise.


Chat la guardò confuso ma divertito. Quella ragazza sapeva essere spiritosa e greve allo stesso tempo.
Ed era per questo che l'amava.


"Oggi sembri più preoccupata del solito e non sei ancora scappata via nonostante il tuo Miracoulus ti stia avvertendo che ti rimane poco tempo prima di trasformarti. C'è qualcosa di cui vuoi parlare con me? Sono a tua completa disposizione!" disse abbozzando un inchino.


"Per quanto tempo pensi che continueremo ad avere questi poteri?" domandò la supereroina.


Oggi era davvero strana.. pensò Chat. Ma sapeva che era suo compito rassicurarla.


"Non preoccuparti Milady, avremmo tempo di invecchiare insieme come ogni bella coppia che si rispetti!"

Lei gli sorrise, gli fece un cenno con la testa e scappò via.
Lui sapeva sempre tirarla su di morale. Aveva sempre le parole giuste per sdrammatizzare e placare le sue insicurezze.

Chat Noir rimase immobile a fissarla mentre scappava via issandosi sui tetti di Parigi. Poi camminando lentamente si avvicinò ad un albero e lo usò come scudo per non consentire a nessuno di vederlo ritrasformarsi nel bellissimo ragazzo la cui immagine campeggiava sulle più ricercate riviste di moda.

Tornando a casa, ripensava alle parole di Ladybug: aveva cercato di alleggerire la situazione e gli era sembrato di riuscirci ma sapeva bene che quello che provava lei era quello che provava anche lui.

Erano dei privilegiati. Senza averne nessun merito apparente, erano stati scelti per proteggere la città, per avere superpoteri che li spingevano al di là di tutti i limiti umani, erano ammirati e osannati. Erano speciali.

Ma questo quanto sarebbe durato?

E quando sarebbe finito, sarebbero tornati i ragazzi che erano prima che quelle scatoline entrassero in loro possesso. Ragazzi normali coi loro problemi adolescenziali e i loro dubbi sul futuro.

Di Ladybug non sapeva nulla, non sapeva chi fosse né che vita facesse al di là della maschera ma di se stesso poteva certamente dire che era un burattino nelle mani di adulti più decisi e forti di lui. Adulti che decidevano come doveva apparire, cosa era opportuno dire, chi doveva frequentare.

É vero che nell'ultimo anno aveva trovato la forza di ribellarsi a suo padre e decidere di andare a scuola come tutti gli altri ma se non fosse stato per Plagg, per l'anello e per Chat Noir, forse il coraggio di mantenere il punto su quella decisione non l'avrebbe mai trovato.

E rifletteva sul fatto che a lui non andava di ritornare ad essere solo Adrien: lui adorava Chat Noir! Forte, coraggioso, vispo e determinato.

Tutta Parigi adorava Chat Noir...

Beh, tutta Parigi forse adorava anche Adrien Agreste ma per motivi completamente diversi: uno era il coraggioso eroe, l'altro solo un bellissimo visino.

   
 
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