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Autore: La Setta Aster    26/10/2017    1 recensioni
Su un pianeta dove la legge è dettata dalla mano più veloce ad estrarre un revolver laser... Un gruppo di coraggiosi eroi affronta il deserto marziano in cerca di vendetta, denaro, donne, denaro, dinamite termica, denaro, e per finire: DENARO! Scopriranno loro stessi cavalcando cavalli elettrici dalla regione di Cydonia alla città di Ma'Adim, facendo esplodere tutto ciò che non gli va a genio.
La Krypteia productions è orgogliosa di presentare...
...John Malkovich, Shia LaBeuf, Zoe Saldana...
C'ERA UNA VOLTA SU MARTE
Genere: Azione, Comico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Mentre ancora l’alba era giovane e gli occhi lontani da lui, Cobra preparò la sua Dakota per un viaggio di almeno un giorno, si sarebbe potuto intuire dai rifornimenti che aveva caricato sul veicolo. Senza guardarsi indietro, partì. Nel suo cuore si agitavano dubbi, rabbia, mestizia, angoscia. Sapeva che era causa sua se quei due ragazzi si trovavano in quella situazione, e sapeva anche che quando il Duca Bianco sarebbe arrivato per la pelle di Mark Stirling, entrambi si sarebbero battuti per impedirgli di portarsela a casa. Idealisti … pensò Cobra che mi venga un colpo se proprio io dovevo farli diventare degli idealisti. Cobra sapeva bene che ormai i soldi erano un fattore secondario. A Blacky e Mat interessava avere una causa, un obiettivo, un motivo per vivere, o un motivo per morire. Doveva affrontare il Duca per primo, e doveva portargli gli onori che riservava per lui da molto, troppo tempo. Gli aveva dato appuntamento, dicendo che si sarebbero contesi la taglia di Stirling in un duello nella vecchia casa in cui la loro banda era nata. Non disse a nessuno dove era diretto, non poteva rischiare che i due giovani corressero in suo soccorso, ed era certo che lo avrebbero fatto. Accese i motori della sua vecchia amica di metallo e sfrecciò tra le sabbie ancora fresche dalle gelide temperature notturne.

Blacky si ridestò di scatto, era nuda in un letto con Mat che russava di fianco. Ma in quel momento non aveva tempo per esserne felice: qualcosa l’aveva fatta svegliare col cuore che batteva forte di agitazione. Poi si rese conto di cosa fosse il motivo di quella brusca sveglia. Agguantò un accappatoio dal bagno, lo indossò mentre usciva dalla porta e corse fuori, per strada, scalza com’era. Vide una scia di polvere accompagnata da un rombo di tuono. Tutto quel trambusto svegliò anche Mat, che si sorprese di non trovare Blacky al suo fianco. Gli sarebbe piaciuto passarle le mani sulla schiena per svegliarla, ma a quanto pare quelle dolcezze dovevano attendere.

“ogni mezzo, su questo pianeta, ha la sua voce” disse Mat tra se e se “e questa la conosco”.

Quando sentì urlare la sua Blacky, “Cobra!” si precipitò in strada ad una velocità che avrebbe preteso il rispetto dalla luce stessa. La ragazza color mogano stava seduta a terra, con l’accappatoio semi aperto, che piangeva. Svelto, la raggiunse, si sedette accanto a lei e la cinse tra le braccia. Senza fare troppe storie, la bella gli poggiò il capo al petto, calmandosi al ritmo del cuore del ragazzo.

“non di nuovo” bisbigliò Blacky, tra sommessi singhiozzii e l’indecisione tra il resistere stoicamente o il lasciarsi andare e piangere sulla spalla di Mat. Il ragazzo non volle chiederle cosa volesse dire, ma poteva intuire qualcosa. Chi nasce su Marte conosce la storia di ogni suo abitante, tutti hanno una storia simile da raccontare.

Altre persone iniziavano ad interessarsi, e si riversavano per strada, alcuni armati, altri ancora nel mondo dei sogni. C’è chi già iniziava a sussurrare commenti.

“sta piangendo. L’eroina sta piangendo!”

Al sentire quelle parole, Mat estrasse la pistola, rapido come una saetta, e fece saltare in aria il cappello di chi aveva osato esternare un qualunque commento. Vi fu solo un commento che non meritò un proiettile:

“spesso le lacrime sono piante dai più forti tra noi. Chi non ha lacrime da piangere o è un ipocrita, o un malvagio”

Era Caccia Demoni, spuntato da chissà dove, ma ormai nessuno si prendeva più la briga di fargli domande.

“che cosa ci fai qui, Caccia Demoni?” domandò Mat.

“le sabbie” rispose il marziano “loro mi hanno detto di correre dai miei amici”

A quel punto, Blacky si alzò e corse da Caccia Demoni, inferocita “dimmi dov’è! Dimmi dov’è andato! Tu lo sai!” ruggì, spintonandolo. Non che spingere Caccia Demoni lo facesse anche solo ondeggiare, ma almeno dava modo alla ragazza di sfogarsi”

“non so dove sia, Blacky” rispose, con voce calda, pacata ed amichevole “ma se io fossi in lui andrei dove tutto ha avuto inizio”

Il volto della fanciulla si fece da triste a pensieroso.

“la sua vecchia casa?” propose Mat, ma Caccia Demoni scosse la testa.

“quel luogo è come sacro, per lui. Non porterebbe mai un demone in quella terra”

Mentre i due uomini parlavano, Blacky, rendendosi conto che era sotto gli occhi di tutti, tentò di rifugiarsi nell’edificio dove aveva trascorso la notte. Vide che Robin la stava rispettosamente aspettando, ed era davanti a lei, ora. La ragazza in lacrime fece per abbracciarla, ma poi si tirò indietro. Al che, la donna rossa le alzò lo sguardo tenendole una mano sotto il mento, e disse:

“ci siamo passati un po’ tutti, mia cara. E ti assicuro che nessuno di noi ha trattenuto le lacrime”

Con queste parole, la triste Blacky si lasciò andare ad un pianto sommesso, quasi assonnato.

“è andato là per morire” disse.

“no, se arriviamo noi prima del Duca Bianco”.

In quell’istante, Mat sopraggiunse, esordendo “so dov’è diretto”

ANGOLO DEI REGISTI
Capitolo breve ma intenso, dico bene? La nostra Blacky mostra in pubblico la sua fragilità, mascherata dietro ad un cannone laser falcia astronavi! E i nostri eroi sembrano intenzionati a correre verso la resa dei conti. Sarà la fine della prima stagione? Il numero dei capitoli non ve lo diciamo ma neanche!    ;-P

 
  
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