Ora che chiudo gli occhi, la vedo.
Mentre sta davanti al computer, a vedere Stranger Things, bevendo the con la cannuccia accanto al suo funko di Mike.
Dio, quanto amava Mike.
Ma se c’era una cosa che adorava ancora di più, era leggere.
Sì, credo che Mike e la lettura si facciano concorrenza tanto quanto un hot dog potrebbe farla ad un hamburger.
Ma se si valuta all’interno di ognuno di essi, Mike è solo una briciola.
Davanti a lui c’è l’Olimpo, il figlio di Poseidone che combatte affiancato alla figlia di Atena, il mondo che finisce sotto di loro, le rocce che si sgretolano, le colonne che cadono, i pavimenti che cedono…
Siamo ancora qui.
Siamo ancora qui, a guardarla mentre vede Stranger Things, bevendo the con la cannuccia.
Dio, chi beve the con la cannuccia?
Lei, perché la rilassa. Perché immagina il buon umore salire attraverso di essa ed entrarle in bocca, proprio come un bacio.
A proposito di baci, dove ci troviamo ora?
Ci troviamo a Parigi, alla SOAP, durante una semplicissima lezione di francese.
Davanti a noi c’è Étienne, che si gira, ci guarda e sorride.
Com’è bello.
Ma torniamo a lei. Lei ora sta semplicemente guardando Stranger Things, ma intanto pensa a mille cose diverse .
Pensa alla prof d’italiano che oggi non aveva neanche un filo di voce, e si pente di non averle detto niente e di essere sembrata una alla quale i sentimenti non interessano; pensa al libro che ha scritto, e riflette se è il caso di pubblicarlo o di nasconderlo al resto del mondo come se fosse un gioiello troppo prezioso per essere visto.
E infine, sta pensando a lui, in tutti i modi. Qualsiasi cosa, lui è ancora lì. Un giorno è un timido ragazzo di provincia, un altro e un bastardo tatuato, un giorno ancora è un professore di biologia. Qualsiasi cosa, lui è sempre lì.
Ovunque la sua mente sia, davanti a lei, la ragazza che vedeva Stranger Things bevendo the dalla cannuccia con accanto il funko di Mike, ci saranno sempre quei bellissimi occhi verdi e quegli adorabili capelli neri.