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Autore: Johanna_Sparrow    27/10/2017    2 recensioni
[Thor: Ragnarok]
-Tutto questo non sarebbe mai dovuto succedere...-sospira il padre degli dei, scuotendo affranto il capo.
-Che cosa significa?-ripete Loki, urlando.
-Se solo tua madre fosse qui... Lei saprebbe cosa dire, saprebbe cosa fare, per non ferirti, per non farti adirare...
-Ma lei non c'è. Ed io lo sto chiedendo a te: quale significato ha, tutto questo?
-Ricordi Fiyona?
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Loki, Odino, Thor
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Lies


-Dov'è padre?
-Al sicuro.
-Strano, da parte sua, nascondersi innanzi alle conseguenze dei suoi errori e lasciare che qualcun'altro sistemi la faccenda...
-Loki!
-Vuoi forse negarlo? Mi stupisce che non si sia nascosto dietro il suo leggendario sonno anche stavolta...

I due principi tengono le loro posizioni sul ponte dell'arcobaleno.
La bella Asgard, la splendente Asgard, la dorata Asgard è inghiottita ora dalle tenebre, dal nero fumo e dall'odore putrescente dell'inferno.
Il suo popolo sta cercando una via di salvezza, mentre la Morte va loro incontro.
-Dobbiamo tenerla occupata più che possiamo...-decreta Thor, pronto.
-Per questo padre sarebbe stato utile.-commenta ironico Loki, estraendo i suoi pugnali.
-Risparmiatevi la fatica. Soccomberete.-assicura Hela, mentre i suoi capelli divengono un elmo degno della regina che è.-Asgard pagherà per ciò che mi è stato fatto!
-Sei ingiusta, sorella. Non è corretto che un popolo paghi gli errori del suo re, così come che un figlio paghi per gli errori del padre...-tenta di farla ragionare Thor, pacato ma energico-
-Io l'ho fatto.-fa notare però lei.
-Che intendi dire?-aggrotta la fronte Loki, lanciando un'occhiata al fratello: quale errore commesso da Odino aveva gravato sulla Dea della Morte?
-Non è forse così? Non ho pagato il prezzo delle mie origini?
-Non capisco...-ammette candidamente Thor, sinceramente confuso.
-Non preoccuparti, Dio del Tuono. Le tue preoccupazioni, dopotutto, sono vane: sarà mio padre a pagare il prezzo delle sue azioni.

Lo sguardo buio e torvo di Hela si poggia sul Dio dell'Inganno, mentre crea dalle proprie braccia due lame identiche alle sue.
-Cosa?-mormora sorpreso Loki, guardandosi persino alle spalle, prima di indietreggiare di qualche passo.
-Loki...-lo rimprovera il fratello, per spronarlo a parlare. Era caduto di nuovo in uno dei suoi sordidi tranelli?
-Thor, non so di cosa parla! Davvero! È pazza!-ripete il ragazzo, deglutendo.
-Non immaginavi che sarei mai tornata, non è vero?
-Io non ti conosco. Non ti ho mai vista prima d'ora!
-Smettila con le tue menzogne!-sbotta la donna, scagliandogli contro uno dei suoi coltelli.
-Aspetta, no!-urla Thor, tentando di contenere la sua ira e guadagnare del tempo.
Per fortuna, la lama lanciata finisce sul terreno, quando la proiezione magica di Loki svanisce.
-Non osare metterti in mezzo.-lo avverte Hela, trafiggendo con lo sguardo il Dio, mentre cerca con furia cieca l'altro.

*

-Hela mi ritiene diretto responsabile del suo esilio. Mi addita col nome di padre. Cosa significa?
Loki si trova al cospetto di Odino, dove è saggiamente fuggito. Per affrontare un nemico, bisogna prima conoscerlo. Ed ora ha l'impressione di non conoscerlo affatto...
-Tutto questo non sarebbe mai dovuto succedere...-sospira il padre degli dei, scuotendo affranto il capo.
-Che cosa significa?-ripete Loki, urlando.
-Se solo tua madre fosse qui... Lei saprebbe cosa dire, saprebbe cosa fare, per non ferirti, per non farti adirare...
-Ma lei non c'è.-fa notare, stringendo i pugni e conservando intimamente il dolore che il solo ricordo di Frigga gli procura.-Ed io lo sto chiedendo a te: quale significato ha, tutto questo?
Odino sospira ancora, abbandonandosi stanco a sedere.
-Ricordi Fiyona?-domanda infine, in un lieve fiato.
-Fiyona?-ripete il ragazzo, osservando smarrito il Padre degli Dei.-Cosa ha a che fare lei con tutto questo? Non può aver...
-Il suo vero nome è Angrboda. Era una gigantessa.
-Una...-fa per ripetere, per tentare di metabolizzare l'informazione. Ma semplicemente, non ci riesce.-Cosa?
-Quando l'ho scoperto, era troppo tardi. Lei era già incinta. Sapevo che non poteva partorire nulla di buono o di innocuo... Così ho fatto in modo che si allontanasse da te prima che tu potessi scoprirlo. Ed ho esiliato il vostro frutto, per il bene di Asgard. Quel frutto è Hela. Tua figlia, Loki. La Dea della Morte.
Loki quasi cade a terra, con gli occhi lucidi, sopraffatto da quella rivelazione, dalle sensazioni forti e atroci che prova, da tutto.
-Mi hai strappato via dalla mia vera casa.-mormora, con il tono tremolante, che cede il passo alle lacrime e all'emozione.-Ed hai fatto lo stesso con mia figlia.
-Loki, cerca di capire... Avrebbe distrutto tutto ciò che avevo creato...
-Me l'hai portata via!-sbotta però il Dio, guardandolo finalmente dritto negli occhi, fuori di sé.-Con quale diritto? Chi sei tu per decidere delle vite di tutti noi? Ti appelli come padre, ma non sei altro che un padrone che gioca con le nostre vite come farebbe con delle pedine. Ti diverti e ti sollazzi a decidere delle vite altrui, a punire e sentenziare, mentre tu ti crogioli beato nel tuo potere e nella tua beatitudine, intoccato e intoccabile, mai sfiorato dal dolore o dalla responsabilità. Non sei un Dio, non sei un re, non sei un padre. Sei solo un essere rivoltante, che fa sentire insignificanti tutti coloro che lo circondano, per nutrire il proprio ego affamato. Non hai nessuna voce in capitolo per decretare chi sono io, di cosa sono degno o a cosa sono destinato. E lo stesso vale per Thor, e per Hela. Riprendi pure il tuo stupido sonno: nessuno ti darà mai più ascolto, o rispetto, dopo che finalmente vedranno chi sei davvero!

*

-Loki, dov'eri finito? Hela ti sta cercando dappertutto... Rivolterà Asgard da cima a fondo, pur di trovarti.
Il Dio degli Inganni che Thor trova a vagare sperduto tra i corridoi del palazzo non sembra essere troppo in sé. Il suo volto è sconvolto, provato e ricolmo di lacrime.
Non credeva di averlo mai visto piangere davvero. Eccezion fatta per quando avevano perso Frigga.
Si ritrova persino a doverlo reggere, per qualche istante.
-Coraggio, fratello: devi muoverti o ti troverà!-lo sprona, disarmato dal suo comportamento passivo ed arreso.
-Deve trovarmi. Io devo parlarle, Thor.-gli assicura, serissimo.
-Ti ucciderà!
-Non importa.-nega col capo.-Non è colpa sua. E non è colpa mia. Deve saperlo.
-Si può sapere cosa ti prende? Cos'è tutta questa storia?
-È stato Odino, Thor. C'è sempre lui, dietro ad ogni mia miseria!
-Ti nascondi dietro la benda di tuo padre?-commenta ironica Hela, comparendo alle loro spalle, con una camminata lenta, sensuale e terrificante.
-Lui non è mio padre.-tiene a precisare Loki, deglutendo appena e tornando ritto, innanzi a lei. Fa qualche passo in sua direzione, ma la reazione che innesca non è delle più diplomatiche: una lama si allunga dal braccio di Hela fino a sfiorare la gola del Dio, che solleva il volto per evitare il contatto e alza le mani in segno di resa.
-Desidero solo parlarti.-assicura, pacato.
-Chi ti dice che io voglia ascoltare cos'hai da dirmi?
-Alla fine del nostro colloquio, potrai fare di me ciò che ritieni più opportuno.-assicura, calmo.
-Sono la Dea della Morte, cosa farò è piuttosto ovvio. Ma tu sei il Dio degli Inganni. Per quanto poco chiaro, è prevedibile quali siano le tue intenzioni.
Loki nega col capo, lentamente.
-Sono il Dio degli Inganni. Ma sono stato raggirato a mia volta. E numerose volte. Da Odino.
-Sciocchezze! Cosa dici, fratello?-interviene Thor.
-Ti prego di lasciarci conversare in privato, Thor. Questa è una questione di famiglia. Tra me, ed Hela.
-Non ti lascio tra le sue grinfie! È sorella tua, quanto mia. È un affare di famiglia che coinvolge entrambi.
-Ancora non capisci, stupido ottuso?-sbotta Loki.-Odino ha mentito! Hela non è tua sorella, non è sua figlia! È mia! Quel vecchio ingordo e riottoso mi ha portato via ogni cosa! I miei genitori, la mia casa, il mio diritto di nascita, la donna che amavo e mia figlia!
-Tua figlia? Ciò che dice è vero, allora?
-È mia figlia.-conferma, annuendo appena.-Tuttavia, non sono mai stato padre.-si rende conto, in un soffio, tornando ad osservare Hela.

Quello sguardo languido sembra turbare la Dea.
Per anni, per secoli aveva atteso di poter tornare in superficie, tornare ad Asgard ed avere vendetta. Era tutto preparato, tutto chiaro nella sua mente.
Suo padre doveva pagare per averla cacciata, per averla denigrata, per averla odiata. Gli avrebbe portato via ogni cosa ed, infine, la vita.
Ma gli occhi che ora osserva non sono quelli del padre crudele e ingiusto che si era immaginata.
Erano occhi fin troppo simili alle proprie debolezze ed incertezze. Erano occhi come i suoi, quelli di un figlio deluso, ferito ed abbandonato.
La spada le cade di mano. Se ne rende conto solo quando il rumore della lama incantata che si spezza la risveglia.
-Amavo tua madre.-sussurra solo Loki.-Se me ne fosse stata data l'opportunità, avrei amato anche te.

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Per la serie "Come Thor 3 sarebbe dovuto andare".
Ho scritto a caldo, di getto, giusto per sfogarmi.
Non è assolutamente ben studiata, o strutturata, o coerente. Dovevo solo tirare fuori l'odio che la Marvel mi ha scaturito u.u"
Ma mi andava di condividerlo, così, a caso. Magari sperando di non essere sola a pensarla così!

Grazie per la lettura!^^
  
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